Originariamente Scritto da Sean
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1) parli di rivolta e non rivoluzione? Qual'è la differenza? Era un movimento insurrezionale generalizzato, gestito direttamente da quelli che erano ex papaveri della nomenklatura gheddafiana. Non puoi minimamente paragonare la situazione libica agli scontri di piazza San Giovanni. Quanto al fatto che prima fosse stato sdoganato e poi bombardato, questo fa parte della dialettica diplomatica, ed è stato bombardato per due precise motivazioni: la maggior parte dei suoi cittadini non lo voleva più e li stava massacrando. C'è un rapporto dell' ONU molto chiaro a riguardo - redatto da cinesi, indiani, russi, brasiliani e sudafricani, quindi persone terze - che conferma le violenze perpetrate da gheddafi ai manifestanti, le quali sono sufficienti a poter configurare una accusa di crimini contro l' umanità e a far muovere il consiglio di sicurezza.
2)I limiti del potere sovrano del singolo stato sono scritto nella carta ONU, all' art 2.7. E' impensabile che uno stato possa fare tutto quello che gli aggrada entro i propri confini senza curarsi delle conseguenze a livello internazionale. Ed è quello che è successo con la Libia. Dove non ha deciso la Nato, ha deciso il consiglio di sicurezza dell' ONU con una votazione regolare - prova che le potenze mondiali erano d'accordo - e dietro pressioni dei ribelli libici, della nato e soprattutto del consiglio di cooperazione del golfo, che è stato il primo a spingere per una no fly zone. Quindi non è stata una guerra "occidentale" come lo è stata quella in difesa del Kosovo o contro l' Iraq, tenendo conto anche del fatto che il CNT è stato riconosciuto da russi e cinesi.
3) Semmai si dovrebbe discutere, più che sul diritto all' intervento - che comunque allontana l' operazione della NATO in Libia da qualsiasi forma di aggressione - sulle modalità con cui l' intervento è stato condotto e sulle ambiguità della risoluzione ONU
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