si regredisce
Nord Africa e Medio Oriente. Crisi in Egitto. Venti di guerra in Siria.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioI Fratelli Musulmani sono questi, tanto per capire:
Schierati per il "no" erano anche i cristiani copti ortodossi, soprattutto in funzione anti Fratelli musulmani, che chiedevano invece l'abolizione dell'articolo 2 della Costituzione, quello che indica nella sharia la legge ispiratrice della legislazione egiziana. Per i Fratelli musulmani, guidati da Mohamed Badie, è impensabile che il presidente, per loro anche capo della preghiera, possa essere un non musulmano.
http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=AaVt66HD quelli della Sharia.
Siamo proprio sicuri che non ci sarà spazio per un fondamentalismo, nella Libia post-Gheddafi?
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Se ci mettiamo i fondamentalisti sotto casa, poi ringrazieremo le elezioni "democratiche" nel mondo islamico, Frattini, la Francia e gli USA. Capito ora perchè ad Israele andava bene Gheddafi? Sono situazioni delicate: non si possono andare a spostare (a suon di bombe democratiche) i sassi, quando non si sa se sotto troveremo un covo di scorpioni peggiori del macigno che affiora....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza MessaggioSu come sarà il dopo penso la dica lunga anche questo precedente di oggi:
Egitto: vincono i sì: I Fratelli Musulmani scippano la rivoluzione dalle mani dei giovani di Piazza Tahrir
http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=AaVt66HD
Direi che era largamente prevedibile. I fratelli musulmani sono sempre stati il partito più potente in Egitto, esattamente come accadeva per il FIS in Algeria. Entrambi sono stati messi fuorilegge da regimi di ispirazione laica ma di natura militare. Tolto il tappo del dittatore è normale che della novità si avvantaggino i suoi nemici storici, quelli che più hanno sofferto e che, in un paese povero con enormi squilibri sociali come l'Egitto, sono in grado di parlare alle masse in maniera più convincente. Immaginare le rivoluzioni nei paesi arabi come una riedizione del '68 europeo è una creazione dei sedicenti intellettuali europei (in specie italiani) incapaci di applicare uno schema che non sia quello occidentale al mondo arabo. Detto questo bisogna, però, anche prendere atto che la maggioranza della popolazione, in Egitto, vuole un governo di ispirazione religiosa, se non pienamente aderente al Corano. Da questa parte del Mediterrano invochiamo la democrazia ad ogni piè sospinto, giustificando in nome del popolo sovrano ogni nefandezza; abbiamo almeno la decenza di non strapparci le vesti quando questa democrazia ci porta risultati che non coincidono con le nostre attese.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioTra l'altro si formerebbe un bel blocco sunnita tutto in chiave anti iraniana. Funzionale agli interessi Americani, speriamo non in grado di fare la voce grossa con noiIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioTra l'altro si formerebbe un bel blocco sunnita tutto in chiave anti iraniana. Funzionale agli interessi Americani, speriamo non in grado di fare la voce grossa con noi
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioDirei che era largamente prevedibile. I fratelli musulmani sono sempre stati il partito più potente in Egitto, esattamente come accadeva per il FIS in Algeria. Entrambi sono stati messi fuorilegge da regimi di ispirazione laica ma di natura militare. Tolto il tappo del dittatore è normale che della novità si avvantaggino i suoi nemici storici, quelli che più hanno sofferto e che, in un paese povero con enormi squilibri sociali come l'Egitto, sono in grado di parlare alle masse in maniera più convincente. Immaginare le rivoluzioni nei paesi arabi come una riedizione del '68 europeo è una creazione dei sedicenti intellettuali europei (in specie italiani) incapaci di applicare uno schema che non sia quello occidentale al mondo arabo. Detto questo bisogna, però, anche prendere atto che la maggioranza della popolazione, in Egitto, vuole un governo di ispirazione religiosa, se non pienamente aderente al Corano. Da questa parte del Mediterrano invochiamo la democrazia ad ogni piè sospinto, giustificando in nome del popolo sovrano ogni nefandezza; abbiamo almeno la decenza di non strapparci le vesti quando questa democrazia ci porta risultati che non coincidono con le nostre attese.
Pare invece che gli studenti che erano in piazza hanno fatto poc'altro che il lavoro sporco...
---------- Post added at 22:18:33 ---------- Previous post was at 22:17:09 ----------
Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioGli arabi, di solito, stanno per i fatti loro se non provocati (leggi imposizione di governi amici, sostegno ai vari reucci e dittatorelli, operazioni di esportazione della democrazia). Se accettassimo, semplicemente, che il principio di autodeterminazione vale anche per loro, credo avremmo risolto i nostri problemi di convivenza con gli arabi.
Tessera N° 6
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Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza MessaggioSu come sarà il dopo penso la dica lunga anche questo precedente di oggi:
Egitto: vincono i sì: I Fratelli Musulmani scippano la rivoluzione dalle mani dei giovani di Piazza Tahrir
http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=AaVt66HDOriginariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioI Fratelli Musulmani sono questi, tanto per capire:
Schierati per il "no" erano anche i cristiani copti ortodossi, soprattutto in funzione anti Fratelli musulmani, che chiedevano invece l'abolizione dell'articolo 2 della Costituzione, quello che indica nella sharia la legge ispiratrice della legislazione egiziana. Per i Fratelli musulmani, guidati da Mohamed Badie, è impensabile che il presidente, per loro anche capo della preghiera, possa essere un non musulmano.
http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=AaVt66HD quelli della Sharia.
Siamo proprio sicuri che non ci sarà spazio per un fondamentalismo, nella Libia post-Gheddafi?
Gli egiziani dopo la cacciata di Mubarak si godono la dittatura militare. Una giornalista americana nei giorni della protesta è stata violentata da un gruppo di uomini. Mubarak e Ben ali entrambi in coma (quest'ultimo pare sia passato a miglior vita) in Bahrein,Algeria,Yemen e Libia gli animi sono molto accesi. in Libia 84
(i quote risalgono al 9 febbraio)
capirete come l'esito di queste elezioni era ampiamente prevedibile,soprattutto in Egitto."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioGli arabi, di solito, stanno per i fatti loro se non provocati (leggi imposizione di governi amici, sostegno ai vari reucci e dittatorelli, operazioni di esportazione della democrazia). Se accettassimo, semplicemente, che il principio di autodeterminazione vale anche per loro, credo avremmo risolto i nostri problemi di convivenza con gli arabi.
E comunque storicamente gli arabi stanno per i fatti loro fino a quando non diventano troppo grossi e decidono che gli va di fare una scampagnata a Vienna
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Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza MessaggioBeh....il principio di autodeterminazione mi pare che in Libia sia già stato stravolto, visto che di fatto si sta bombardando Gheddafi senza nemmeno sapere chi siano, quanti siano, e cosa vogliano gli altri sedicenti "ribelli".
Violato da noi, e per interessi nostri, al netto dell'ipocrisia diplomatica.
Dirò di più, sono convinto che anche in Libia, senza ingerenze esterne, prevarrebbero i religiosi.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Allah ed il Corano per i musulmani sono una cosa seria, tremendamente seria. Non guardiamoli con le nostre categorie oramai disincantate, per le quali anche il crocifisso è simbolo "innocuo" (sentenza della corte europea) e che dunque non fa più nè caldo nè freddo, non turba e non indottrina (fossi nel Vaticano, non sarei proprio così contento della sentenza, a pensarci bene...): i musulmani sono impastati con la religione, non esiste altro. Per loro tutto si riconduce a Dio, politica compresa. Noi possiamo solo accompagnare molto delicatamente un processo di separazione e di "relativizzazione" dei valori religiosi, ma non imporlo: che miopia storica è mai questa? Nell'Occidente questa divisione, faticosamente, è sbocciata da sè. Il terreno va curato, non mutato geneticamente, o otterremo l'effetto contrario. I talebani ancora si permettono di mandare messaggi al popolo libico, avvertendoli di stare in guardia contro l'Occidente: dico si "permettono" perchè la dottrina americana (la miope, catastrofica dottrina della esportazione delle democrazia) non li ha sconfitti, e quelli fanno proclami ai "fratelli" di fede puntando proprio su quella fede che per il musulmano è tutta la luce. Ma non abbiamo imparato nulla? Eppure, sono i nostri vicini di casa, li vediamo nei quartieri, li incrociamo per strada ogni giorno....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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