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Nord Africa e Medio Oriente. Crisi in Egitto. Venti di guerra in Siria.
Io sarò contrario agli interessi nazionali, ma vedere gli amichetti del Berlusca che cadono ad uno ad uno come mosche, aggiungendoci poi ictus assortiti, mi riempie di giubilo e mi accende di viva speranza.
Se poi si costituirà un sultanato davanti alle nostre cose, almeno sapremo dove inviare la Santanchè a fine legislatura
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Per me è incredibile che dopo otto anni quasi ininterrotti di governo destro-Silviano qualcuno abbia ancora il coraggio di attribuire le nostre sventure ed inefficienze ai comunisti cattivi
Silvio Berlusconi:l'undicesima piaga d'Egitto, la prima d'Italia.
perche la povertà e la miseria nonchè la repressione armata d'ogni forma di rivoluzione, provocano solo miseria e collera!
non è che però quando la "rivoluzione" abbia funzionato tanto bene per la gente eh... non so, prendiamo un iran, una libia ed un egitto di nasser a caso... se quelli sono i risultati della rivoluzione, allora siamo messi benissimo eh...
Frattini ha detto che "l'Europa non deve commettere l'errore di esportare il suo modello di democrazia in altri paesi". Strano che questo discorso non si facesse per Iraq e Afghanistan
Il quale, naturalmente, non ha nulla a che vedere col fatto che Israele sostenesse Mubarak e che ora se la fanno sotto, eh Fiammetta?
io sono contento che mubarak sia fuori dai maroni, ma a leggere notizie e discussioni recenti pare che prima di mubarak l'egitto fosse contro israele e che israele abbia messo lì mubarak... as-sadat non l'ha messo lì israele, anzi ed è stato lui a firmare gli accordi nel '79... da nasseriano della prima ora non mi sembra che fosse una tipica marionetta israeliana e non a caso (purtroppo) è stato fatto fuori da estremisti islamici proprio per questa SUA politica... poi che israele sostenesse mubarak perché permetteva una relativa calma è verissimo, ma di sicuro in questo caso non hanno deciso loro di far fuori sadt e di sostituirlo (o di mettere gheddafi )...
per quanto riguarda gheddafi inoltre è bello sapere che reagan lo volesse fare fuori e che il bettino nazionale gli salvò il culo quando gli stati uniti decisero di bombardarlo e che poi silvio gli ha dato qualche miliardo... immagino che sia colpa dei comunisti anche qui...
per quanto riguarda i moti in generale non ho una mia idea su cosa sia meglio fare per l'occidente... da una parte direi "lasciateli liberi di decidere"... dall'altra se va a finire come con l'iran in cui khomeini tornò e fece subito fucilare tutti quelli che gli stavano contro per la "transizione ordinata" nell'unico caso in cui gli stati uniti decisero di non intervenire... o come in libia o nell'egitto nasseriano... beh, verrebbe da pensare che in certi casi è fin troppo facile per i nostri politici tirarsi fuori di colpo da macelli che loro stessi hanno combinato... da un punto di vista politico, se non intervengono controllando almeno parzialmente la transizione, vorrà dire che avranno fallito...
non si puó esportare democrazia, questo mi pare ovvio... però lasciare uno stato in ginocchio, senza istituzioni e senza aiuti e dire "ah, ora sono liberi di fare ciò che vogliono" non è meno assurdo...
Originariamente Scritto da Mizard
...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
Originariamente Scritto da Barone Bizzio
Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
Originariamente Scritto da TheSandman
Silvio compreso.
Originariamente Scritto da TheSandman
Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
di pietro: «unica cosa che ho sentito da Berlusconi è che non voleva disturbare Gheddafi»
Frattini: «In Libia Ue non intervenga»
Pd: premier si occupa solo suoi problemi
Franceschini: «Ha vantato per anni il rapporto privilegiato con il rais: bene, faccia qualcosa»
MILANO - Il silenzio del governo sulla rivolta in Libia accende le polemiche politiche anche in Italia. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha affermato infatti a Bruxelles che, a suo avviso, l'Ue «non deve interferire» nei processi di transizione in corso nel mondo arabo cercando di esportare il proprio modello di democrazia; in particolare per Libia, il ministro ha auspicato che si avvii un «riconciliazione pacifica», arrivando a una Costituzione, come propone figlio Gheddafi «L'Europa non deve esportare la democrazia. Noi vogliamo sostenere il processo democratico, ma non dobbiamo dire: questo è il nostro modello europeo, prendetelo. Non sarebbe rispettoso dell'indipendenza del popolo, della sua ownership», ha detto il ministro parlando con i cronisti al suo ingresso del Consiglio Affari Esteri. FRANCESCHINI - «Con tutto quello che accade nel mondo Berlusconi si preoccupa solo dei suoi problemi con la giustizia. Ha vantato per anni il rapporto privilegiato con Gheddafi: bene, intervenga ora per scongiurare che la rivolta non sia repressa nel sangue». Lo chiede Dario Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera, che aggiunge: «Abbiamo chiesto al governo di riferire in Aula» su quanto sta accadendo in Libia, perchè «non possiamo stare a guardare: siamo l'unico Paese in Europa che è rimasto a guardare».
DI PIETRO - Ancora più critico il leader Idv Antonio Di Pietro : «Cosa può fare l'opposizione se non richiamare la maggioranza ad occuparsi anche delle gravissime e drammatiche rivolte che stanno vivendo i Paesi del Mediterraneo? L'unica cosa che ho sentito da Berlusconi, di fronte ad un mondo che sta crollando, è stato che non voleva disturbare Gheddafi. In Italia, invece, se c'è una persona che deve andare a casa per non disturbare più i cittadini è proprio Silvio Berlusconi».
Redazione online
Il ministro della Difesa La Russa: «Unità italiana pronta a partire». Frattini: «In Libia la Ue non intervenga»
MILANO - A Tripoli è «caccia ai dimostranti». I membri armati di un'organizzazione filogovernativa chiamata Comitati rivoluzionari si aggirano per le strade della città vecchia di Tripoli in cerca degli anti governativi. Una presenza che fa presagire nuovi scontri. Altro sangue. I manifestanti lanciano appelli, invitando i cittadini a unirsi a una nuova protesta prevista per stasera nella Piazza verde a Tripoli. Ed è proprio nel corso della manifestazione che si teme scoppino altri sanguinosi scontri. Nel frattempo si apprende che caccia militari dell'aviazione libica avrebbero eseguito alcuni raid contro i manifestanti che si trovano nel centro di Tripoli. La notizia riferita da al-Jazeera proverrebbe da «più fonti concordanti tra di loro».
POLIZIA IN FUGA- La Libia è nel caos totale. Il ministro della giustizia, Mustafa Mohamed Abud Al Jeleil, ha dato le dimissioni. E fonti libiche hanno fatto sapere ad Al Jazeera che all'interno dell'esercito vi sarebbero grandi tensioni, al punto da poter prevedere che il capo di stato maggiore aggiunto, El Mahdi El Arabi, possa dirigere un colpo di stato militare contro Gheddafi per mettere fine ai disordini. Le stesse milizie sarebbero nel caos. Polizia e forze di sicurezza sono fuggite in massa da al-Zawiya, località della Libia occidentale situata qualche decina di chilometri a ovest di Tripoli, lungo l'arteria che conduce alla frontiera con la Tunisia: lo hanno riferito testimoni oculari arrivati nella città di confine tunisina di Ben Guerdane. Da allora, hanno raccontato, la città è allo sbando: «Per due giorni ci sono stati scontri tra pro e anti Gheddafi e ieri la polizia ha lasciato la città. Da ieri tutti i negozi sono chiusi, una casa di Gheddafi è stata data alle fiamme, la gente ha rubato auto della polizia», è il racconto dei testimoni oculari. «Ci sono cecchini, ci sono case incendiate, non c'è polizia, se n'è andata ieri mattina. Nel centro della città ci sono manifestazioni pro Gheddafi».
---------- Post added at 18:34:32 ---------- Previous post was at 18:19:46 ----------
Stato di massima allerta in basi militari italiane 4 127 "In tutte le basi aeree italiane il livello di allarme sarebbe massimo in relazione alla crisi libica": è quanto apprende l'Ansa da qualificate fonti parlamentari. Secondo le stesse fonti, una consistente quota di elicotteri dell'Aeronautica militare e della Marina militare in queste ore avrebbe ricevuto l'ordine di spostarsi verso il sud. Al Jazeera, polizia spara contro manifestanti 11 120 Secondo la tv araba Al Jazeera, approfittando dell'interruzione delle linee telefoniche e di Internet nella capitale libica, la polizia sta sparando contro i manifestanti in piazza, che si ritiene siano almeno un milione.
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19:00Messaggio via Twitter: Apache sparano su marcia 142 –Secondo un messaggio inviato via Twitter alla Bbc, elicotteri Apache hanno attaccato civili che stanno marciando da Misurata, terza città della Libia a est di Tripoli, verso la capitale.
18:53La Russa: "Al momento nessun rimpatrio coatto" 141 –"Ove fosse necessario siamo pronti ad affrontare il problema" del rimpatrio degli italiani dalla Libia, "ma al momento non è previsto un rimpatrio coatto dei nostri connazionali". Lo ha detto ad Abu Dhabi il ministro della Difesa Ignazio La Russa.
18:52Oltre 250 vittime a Tripoli secondo Al Jazeera 140 –Al Jazira ha detto che sono oltre 250 le vittime dei bombardamenti sulla folla oggi a Tripoli
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Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
Islam = dal verbo arabo aslama che significa “sottomettersi”
Musulmano = dal participio muslim del verbo arabo aslama, sottomettersi, designa colui che si sottomette, che obbedisce.
Ma il tunisino affogato cosa c'entrerebbe di grazia?
aaahaahaha ma sei diventanto simpatico..
un conto è il termine mussulmano..un altro (quello a cui alludevi tu) è DIRE che i mussulmani debban essere sottomessi..nel sottomessi io ci leggo schiavizzati ..."zitto e taci" in poche parole..
se ho intepretato male quel "SOTTOMESSI" (maiuscolo) mi scuso...
---------- Post added at 19:21:33 ---------- Previous post was at 19:20:26 ----------
nel 94 a milano si urlava via dipietro...ora viva la lega e il pdl...
un conto è il termine mussulmano..un altro (quello a cui alludevi tu) è DIRE che i mussulmani debban essere sottomessi..nel sottomessi io ci leggo schiavizzati ..."zitto e taci" in poche parole..
se ho intepretato male quel "SOTTOMESSI" (maiuscolo) mi scuso...
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nel 94 a milano si urlava via dipietro...ora viva la lega e il pdl...
evviva la coerenza
Ma che schiavi?
Suvvia..sto parlando di altro.
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
Per me bisogna partire dal presupposto che il musulmano ha bisogno di essere SOTTOMESSO. Lo dice la parola stessa, lo indicano episodi come quello della violenza di gruppo sulla povera Sara Logan (ma perchè mandare donne in situazioni del genere? Si sa che sono delle bestie, soprattutto in gruppo).
rileggendo mi accorgo che avevo letto bene eccome.
Allertati stormi aerei Trapani e Gioia del Colle 146 –Allertati al "massimo livello di prontezza" gli Stormi dell'Aeronautica militare di Trapani e Gioia del Colle (Bari), da cui partono i caccia che hanno il compito di intercettare velivoli entrati senza autorizzazione nello spazio aereo nazionale. E' quanto fanno sapere all'Aeronautica. Dopo gli aerei libici atterrati nel pomeriggio a Malta, sono state dunque innalzate le misure per la difesa aerea italiana. Sia da Gioia del Colle (con gli Eurofighter) che da Trapani (con gli F16), tutti gli equipaggi sono così pronti a decollare immediatamente, se necessario, per neutralizzare eventuali minacce aeree.
minchia la faccenda si fa seria
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Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
non è che però quando la "rivoluzione" abbia funzionato tanto bene per la gente eh... non so, prendiamo un iran, una libia ed un egitto di nasser a caso... se quelli sono i risultati della rivoluzione, allora siamo messi benissimo eh...
se allah potesse chiamarlo a se...
io sono contento che mubarak sia fuori dai maroni, ma a leggere notizie e discussioni recenti pare che prima di mubarak l'egitto fosse contro israele e che israele abbia messo lì mubarak... as-sadat non l'ha messo lì israele, anzi ed è stato lui a firmare gli accordi nel '79... da nasseriano della prima ora non mi sembra che fosse una tipica marionetta israeliana e non a caso (purtroppo) è stato fatto fuori da estremisti islamici proprio per questa SUA politica... poi che israele sostenesse mubarak perché permetteva una relativa calma è verissimo, ma di sicuro in questo caso non hanno deciso loro di far fuori sadt e di sostituirlo (o di mettere gheddafi )...
per quanto riguarda gheddafi inoltre è bello sapere che reagan lo volesse fare fuori e che il bettino nazionale gli salvò il culo quando gli stati uniti decisero di bombardarlo e che poi silvio gli ha dato qualche miliardo... immagino che sia colpa dei comunisti anche qui...
per quanto riguarda i moti in generale non ho una mia idea su cosa sia meglio fare per l'occidente... da una parte direi "lasciateli liberi di decidere"... dall'altra se va a finire come con l'iran in cui khomeini tornò e fece subito fucilare tutti quelli che gli stavano contro per la "transizione ordinata" nell'unico caso in cui gli stati uniti decisero di non intervenire... o come in libia o nell'egitto nasseriano... beh, verrebbe da pensare che in certi casi è fin troppo facile per i nostri politici tirarsi fuori di colpo da macelli che loro stessi hanno combinato... da un punto di vista politico, se non intervengono controllando almeno parzialmente la transizione, vorrà dire che avranno fallito...
non si puó esportare democrazia, questo mi pare ovvio... però lasciare uno stato in ginocchio, senza istituzioni e senza aiuti e dire "ah, ora sono liberi di fare ciò che vogliono" non è meno assurdo...
Il problema è che, al solito, si usano due pesi e due misure. Dal punto di vista delle cancellerie occidentali non si può magnificare la democrazia come panacea in qualunque regione del mondo, quando conviene, fregandosene del principio di autodeterminazione dei popoli e poi, quando gli interessi sono diversi, invitare a non interferire. E' proprio l'enunciazione di questo principio a rendere ridicolo Frattini (beh, nel caso specifico oltre a tante altre cose). Israele, ovviamente, vedeva Mubarak solo nell'ottica dei propri interesse: un dittatore, ma laico. Ecco, sta a noi, anche solo a tavolino, valutare se sia meglio un dittatore che reprime nel sangue ogni ribellione o una scelta popolare, per quanto questa possa andare oltre i nostri interessi.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Bruxelles, 21 feb. (TMNews) - Il ministro degli Esteri Franco Frattini si è detto oggi a Bruxelles molto preoccupato "per il fatto che si stiano affermando ipotesi come quella degli Emirati Islamici all'Est della Libia: a poche decine di chilometri da noi sarebbe un fatto di grande pericolosità". "Siamo molto preoccupati - ha aggiunto il ministro parlando con i cronisti al suo ingresso del Consiglio Affari Esteri, che si tiene oggi nella capitale belga - per l'idea di una divisione in due della Libia tra la Cirenaica e Tripoli". Per questo, bisogna "difendere la sovranità e l'integrità territoriale della Libia", perché, ha insistito Frattini, "l'ipotesi di un emirato islamico a Bengasi sarebbe una minaccia veramente seria".
S
ta assumendo i contorni di un massacro senza precedenti l'ondata di rivolte in Libia. Secondo Al Jazeera, infatti, jet dell'esercito stanno compiendo dei veri "raid aerei" sui manifestanti che stanno riempiendo le piazze. Le notizie sono ancora frammentarie ma raccontano della reazione spropositata da parte dei militari: sembra che dai jet i militari stiano mitragliando e lanciando bombe contro i dimostranti. Il vice-ambasciatore libico all’Onu ha invocato un intervento internazionale contro il "genocidio" perpetrato in questi minuti dal Governo e ha chiesto che venga istituita una no fly zone su Tripoli. La stessa tv araba ha parlato di almeno 250 morti solo a Tripoli e solo nella giornata di oggi. Al Arabiya parla di "centinaia di vittime". Le reti televisive, inoltre, raccontano che miliziani vicini a Gheddafi stanno aprendo il fuoco sui dimostranti.
Da parte dell'Unione europea e del segretario generale dell'Onu Ban-Ki Moon giunge a Muammar Gheddafi la richiesta di far cessare "immediatamente" le violenze. E' proprio la sorte del rais, inoltre, uno dei gialli delle ultime ore: alcune fonti lo vorrebbero già in Venezuela (ma il Governo di Chavez avrebbe smentito), secondo altre invece "è a Tripoli e lotta contro i teppisti".
DISORDINI A TRIPOLI - Nella Capitale sta bruciando la sede del governo, così come la sede della Tv di Stato e un commissariato nella zona est, nel sobborgo di Souk al-Jamma, mentre i manifestanti libici hanno attaccato a due riprese un cantiere edile sudcoreano ferendo quattro stranieri. Testimoni oculari riferiscono di migliaia di persone in marcia verso Piazza Verde, nel centro di Tripoli. Secondo alcune organizzazioni non governative, molte città (tra cui Bengasi e Sirte, che ha dato i natali a Gheddafi) sono in mano ai rivoltosi. Contrario ai metodi con cui i militari stanno affrontando la protesta, il Ministro della Giustizia Mustafa Mohamed Abud Al Jeleil ha annunciato le sue dimissioni.
L'ITALIA SI MOBILITA - "In tutte le basi aeree italiane il livello di allarme sarebbe massimo in relazione alla crisi libica": è quanto si apprende da fonti del Ministero della Difesa. Secondo le stesse fonti, una consistente quota di elicotteri dell'Aeronautica militare e della Marina militare in queste ore avrebbe ricevuto l'ordine di spostarsi verso il sud. Questa misura, però, viene definita "un provvedimento dovuto" da parte del Ministero. L'Italia, inoltre, è "pronta con un piano nazionale di garanzie a tutela dei nostri concittadini": lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, precisando che sono già stati disposti "rientri in patria di una parte del personale non strettamente necessario di grandi aziende come Eni e Finmeccanica".
DISCORSO IN TV DEL FIGLIO - Un diplomatico libico a Pechino ha annunciato alla rete tv Al Jazira di essersi dimesso. Hussein Saduq al Musrati, questo il suo nome, ha aggiunto di augurarsi un intervento dell'esercito e che Gheddafi "potrebbe aver già lasciato il Paese". L'ambasciata della Libia a Pechino non ha smentito la notizia. A farlo ci ha pensato, direttamente da Tripoli, il figlio del colonnello, Saif al Islam, che in un discorso in diretta tv alla nazione ha annunciato che suo padre "guida la lotta" contro gli insorti nel Paese:"Muammar Gheddafi sta guidando la lotta a Tripoli e vinceremo". Saif al Islam ha parlato al Paese in tv, in nottata, per oltre 40 minuti.
La situazione per il regime, però, è difficilissima. Saif ha confermato che equipaggiamenti bellici, tra cui carri armati e pezzi di artiglieria, sono stati sottratti alle forze forze di sicurezza da parte di "civili e teppisti". Tutta opera di un non meglio precisato "movimento separatista" che avrebbe ordito un "complotto" ai danni di Gheddafi.
BILANCIO PESANTE - Intanto si fanno sempre più drammatici i bilanci degli scontri. Secondo gli ultimi aggiornamenti, sarebbero 61 le vittime soltanto nella giornata di oggi, mentre secondo le Ong negli ultimi quattro giorni si contano tra i 300 e i 400 morti. A Bengasi, epicentro dei disordini, i morti nella ieri sono stati almeno sesanta, mentre è di 18 lavoratori asiatici feriti il bilancio degli scontri registrati nella notte a Tripoli, dove un gruppo di rivoltosi armati ha attaccato un cantiere di una società della Corea del Sud: tre feriti sono sudcoreani, 15 del Bangladesh, due dei quali si trovano in gravi condizioni.
RIPERCUSSIONI IN BORSA - Sono numerose le società italiane che hanno interessi in Libia o partecipazioni libiche al proprio interno. La rivolta nel Paese nordafricano, dunque, sta avendo ripercussioni economiche. Il titolo peggiore è stato Impregil, che ha perso il 6,17%. Pesante anche il rosso di Eni (-5,12%) e di Unicredit (-5,75%). La Juventus è arretrata del 3,34%, mentre Finmeccanica ha lasciato sul terreno il 2,69%. L'indice Ftse Mib ha chiuso in calo del 3,6%: la Borsa italiana è stata la peggiore tra le europee, che pure hanno chiuso tutte col segno meno. Il Ftse 100 di Londra ha perso l'1,12%, il Cac 40 di Parigi l'1,44%, il Dax di Francoforte l'1,41%. Male anche Madrid, con l'Ibex in ribasso del 2,33%. Il petrolio ha superato quota 90 dollari al barile.
ITALIA, VERTICE SU IMMIGRAZIONE - Si svolgerà martedì pomeriggio o in serata, a Palazzo Chigi, un vertice per discutere del rischio immigrazione dopo la rivolta libica. Al summit parteciperanno il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il sottosegretario Gianni Letta, il ministro dell'Interno Roberto Maroni, quello della Difesa Ignazio La Russa e quello degli Esteri Franco Frattini. Il titolare della Farnesina, nella mattinata di martedì, sarà in Egitto.
LE REAZIONI INTERNAZIONALI - Alla luce di questi avvenimenti, Barack Obama è pronto ad intervenire. Gli Stati Uniti stanno valutando "tutte le azioni appropriate" in risposta alla violenta repressione delle manifestazioni e analizzando le dichiarazioni fatte in nottata in tv dal figlio di Gheddafi, per vedere se ci sono prospettive di una riforma significativa. Lo rende noto un funzionario Usa. "Sarà fondamentale avviare il processo di riconciliazione", ha commentato in mattinata il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini. La Farnesina, intanto, ha sconsigliato "qualsiasi tipo di viaggio" nel Paese, sottolineando la "gravità della situazione in Cirenaica, in particolare nelle città di Bengasi, Ajdabya, Al Marj, Al Beida, Derna e Tobruk". L'Eni ha fatto scattare il rimpatrio per tutto il personale non essenziale e i familiari.
Unità esercito si uniscono a manifestanti Tripoli 148 –Dopo ieri a Bengasi anche a Tripoli unità dell'esercito si sono unite ai manifestanti anti-Gheddafi. Lo riferisce la rete al Arabiya.
---------- Post added at 19:52:08 ---------- Previous post was at 19:41:04 ----------
Piloti libici atterrati a Malta chiedono asilo politico151 –I due piloti di caccia libici atterrati oggi a Malta hanno chiesto asilo politico.Lo ha rivelato una fonte militare maltese all'agenzia tedesca Dpa, mentre secondo altre fonti i due colonnelli, entrambi operativi nella base Okba Bin Nafe, nei pressi della capitale di Tripoli, si sarebbero rifiutati di bombardare i dimostranti. Scontri tra componenti forze armate149 –La Bbc riferisce di aver ricevuto notizie di scontri in corso fra soldati regolari e forze leali al regime libico, avvenuti a ovest di Tripoli.
Gheddafi ormai è finito,ma è proprio un uomo di merda,una feccia umana. Andrebbe processato all'Aia per come sta trattando il suo popolo.
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Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
Per me bisogna partire dal presupposto che il musulmano ha bisogno di essere SOTTOMESSO. Lo dice la parola stessa, lo indicano episodi come quello della violenza di gruppo sulla povera Sara Logan (ma perchè mandare donne in situazioni del genere? Si sa che sono delle bestie, soprattutto in gruppo).
rileggendo mi accorgo che avevo letto bene eccome.
Cosa c'entra tutto ciò con la schiavitù?
Per analisi storica, ogni volta in cui il musulmano tipo non e' stato imbrigliato ha fatto dei gran casini.
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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