Originariamente Scritto da LARRY SCOTT
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Nord Africa e Medio Oriente. Crisi in Egitto. Venti di guerra in Siria.
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In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioProbabile, però ti posso dire che, avendo non sporadicamente visitato un po' tutti i paesi dell'area, quello che a livello socio-economico e di tensioni sociali mi è sempre sembrato più a rischio di esplosione immediata è stato il Marocco.
Anche io son stato in Marocco nel 2007...diciamo che ho notato soprattutto squilibri grandissimi tra città grosse e interland circostanti.
Anche la separazione arabi/berberi è notevole in certe zone.
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Quando sono stato in Marocco ho notato per prima cosa le tajine di pollo e quei biscottini buonissimi, poi se non sbaglio il re è diretto discendente del profeta Maometto, quindi destituirlo non sarebbe semplicemente un atto rivoluzionario, sarebbe blasfemia.Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioQuando sono stato in Marocco ho notato per prima cosa le tajine di pollo e quei biscottini buonissimi, poi se non sbaglio il re è diretto discendente del profeta Maometto, quindi destituirlo non sarebbe semplicemente un atto rivoluzionario, sarebbe blasfemia.
Si, è l'ultimo almohade/almoravide ancora in vita. Secondo la Sari'ah interpretata in una visione ancora più estrema dei sauditi e di Al Quaeda, potrebbe reclamare la signoria sull'intero mondo islamico.
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Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza MessaggioIl re Mohammed VI non è un idiota nè tantomeno un babascione leccaculo, la vedo molto dura.Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioProbabile, però ti posso dire che, avendo non sporadicamente visitato un po' tutti i paesi dell'area, quello che a livello socio-economico e di tensioni sociali mi è sempre sembrato più a rischio di esplosione immediata è stato il Marocco.
Mi diceva appunto che la gente e' decisamente dalla parte dell'attuale re (governante di notevole spessore, sembra), una rivolta in queste condizioni la vede molto improbabile.
Ha aggiunto che se ci fosse stato ancora il re di prima, padre di quello attuale e gran figlio di zoccola a sentire lui, probabilmente la prima rivolta del nord africa sarebbe partita proprio da li'.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioNe parlavo proprio ieri con un collega berbero di qui.
Mi diceva appunto che la gente e' decisamente dalla parte dell'attuale re (governante di notevole spessore, sembra), una rivolta in queste condizioni la vede molto improbabile.
Ha aggiunto che se ci fosse stato ancora il re di prima, padre di quello attuale e gran figlio di zoccola a sentire lui, probabilmente la prima rivolta del nord africa sarebbe partita proprio da li'.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza Messaggio
sto cercando di capire il senso delle prime due frasi ma non ci riesco.
nella puntata di annozero in questione fu definito schieratissimo (e non pro-israele),dal corriere.
---------- Post added at 20:23:24 ---------- Previous post was at 20:22:32 ----------
Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioPare che Berlusca ce l'abbia a morte con Frattini per avergli fatto abbandonare prematuramente Gheddafi"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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«Il Mediterraneo sarà invaso»
Gheddafi da Tripoli: «La scelta è tra me o Al Qaeda L'Europa tornerà ai tempi del Barbarossa»
TRIPOLI - Qual è la situazione oggi?
«Vede... Sono qui...».
Cosa succede?
«Tutti hanno sentito parlare di Al Qaeda nel Maghreb islamico. In Libia c'erano cellule dormienti. Quando è esplosa la confusione in Tunisia e in Egitto, si è voluto approfittare della situazione e Al Qaeda ha dato istruzioni alle cellule dormienti affinché tornassero a galla. I membri di queste cellule hanno attaccato caserme e commissariati per prendere le armi. E' successo a Bengasi e a Al-Baida, dove si è sparato. Vi sono stati morti da una parte e dall'altra. Hanno preso le armi, terrorizzando la gente di Bengasi che oggi non può uscir di casa e ha paura».
Da dove vengono queste cellule di Al Qaeda?
«I leader vengono dall'Iraq, dall'Afghanistan o anche dall'Algeria. E dal carcere di Guantanamo sono stati rilasciati alcuni prigionieri».
Come possono convincere i giovani di Bengasi a seguirli?
«I giovani non conoscevano Al Qaeda. Ma i membri delle cellule forniscono loro pastiglie allucinogene, vengono ogni giorno a parlare con loro fornendo anche denaro. Oggi i giovani hanno preso gusto a quelle pastiglie e pensano che i mitra siano una sorta di fuoco d'artificio».
Pensa che tutto questo sia pianificato?
«Sì, molto. Purtroppo, gli eventi sono stati presentati all'estero in modo molto diverso. E' stato detto che si sparava su manifestanti tranquilli... ma la gente di Al Qaeda non organizza manifestazioni! Non ci sono state manifestazioni in Libia! E nessuno ha sparato sui manifestanti! Ciò non ha niente a che vedere con quanto è successo in Tunisia o in Egitto! Qui, gli unici manifestanti sono quelli che sostengono la Jamahiriya».
Quando ha visto cadere, in poche settimane, i regimi di Tunisia e Egitto, non si è preoccupato?
«No, perché? La nostra situazione è molto diversa. Qui il potere è in mano al popolo. Io non ho potere, al contrario di Ben Ali o Mubarak. Sono solo un referente per il popolo. Oggi noi fronteggiamo Al Qaeda, siamo i soli a farlo, e nessuno vuole aiutarci».
Quali opzioni le si offrono?
«Le autorità militari mi dicono che è possibile accerchiare i gruppuscoli per lasciare che si dileguino e per portarli pian piano allo sfinimento. Questa è gente che sgozza le persone. Che ha tirato fuori i prigionieri dalle carceri, distribuendo loro le armi, perché andassero a saccheggiare le case, a violentare le donne, ad attaccare le famiglie. Gli abitanti di Bengasi hanno cominciato a telefonare per chiederci di bombardare quella gente».
Le inchieste delle organizzazioni umanitarie parlano di 6.000 morti. Contesta questa cifra?
(Risata). «Le porto un esempio. C'è un villaggio abitato da meno di mille persone, compreso il segretario del comitato popolare. E' stato detto che lui era in fuga verso l'estero. Invece, era qui, con me, sotto la mia tenda! E' stato detto che c'erano stati 3.000 morti in questo villaggio che ne conta 1.000, e resta un luogo tranquillo, dove la gente non guarda nemmeno la tv».
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha preso una risoluzione contro la Libia...
«Non è competente per gli affari interni di un Paese. Se vuole immischiarsi, che invii una commissione d'inchiesta. Io sono favorevole».
Dal 1969 lei ha conosciuto 8 presidenti americani. L'ultimo, Barack Obama, dice che lei deve «andarsene» e lasciare il Paese...
«Che io lasci cosa? Dove vuole che vada?».
La Cirenaica è una regione dove lei ha sempre avuto dei detrattori. Non c'è richiesta di una più grande autonomia, di federalismo?
«E' una regione poco popolata, che rappresenta il 25% della popolazione. Nel piano attuale, le abbiamo accordato 22 miliardi di dollari di investimenti. E' una regione della Libia un po' viziata».
Cosa si aspetta oggi?
«Che Paesi come la Francia si mettano al più presto a capo della commissione d'inchiesta, che blocchino la risoluzione dell'Onu al Consiglio di sicurezza e che facciano interrompere gli interventi esterni nella regione di Bengasi».
Quali interventi?
«So che esistono contatti semi-ufficiali, dei britannici o di altri europei, con personaggi di Bengasi. Abbiamo bloccato un elicottero olandese atterrato in Libia senza autorizzazione».
I piloti sono vostri prigionieri?
«Sì, ed è normale».
A sentir lei, tutto va bene».
«Il regime qui in Libia va bene. E' stabile. Cerco di farmi capire: se si minaccia, se si cerca di destabilizzare, si arriverà alla confusione, a Bin Laden, a gruppuscoli armati. Migliaia di persone invaderanno l'Europa dalla Libia. Bin Laden verrà ad installarsi nel Nord Africa e lascerà il mullah Omar in Afghanistan e in Pakistan. Avrete Bin Laden alle porte».
Lei agita lo spettro della minaccia islamica...
«Ma è la realtà! In Tunisia e in Egitto c'è il vuoto politico. Gli estremisti islamici già possono passare di lì. Ci sarà una jihad di fronte a voi, nel Mediterraneo. La Sesta Flotta americana sarà attaccata, si compiranno atti di pirateria qui, a 50 chilometri dalle vostre frontiere. Si tornerà ai tempi di Barbarossa, dei pirati, degli Ottomani che imponevano riscatti sulle navi. Sarà una crisi mondiale, una catastrofe che dal Pakistan si estenderà fino al Nord Africa. Non lo consentirò!».
Lei sembra pensare che il tempo giochi in suo favore...
«Sì, perché il popolo è frastornato per quel che accade. Ma voglio farle capire che la situazione è grave per tutto l'Occidente e tutto il Mediterraneo. Come possono, i dirigenti europei, non capirlo? Il rischio che il terrorismo si estenda su scala planetaria è evidente».
Alle democrazie non piacciono i regimi che sparano sulla propria popolazione...
«Non ho mai sparato sulla mia gente! E voi non credete che da anni il regime algerino combatte l'estremismo islamico facendo uso della forza! Non credete che gli israeliani bombardano Gaza e fanno vittime fra i civili a causa dei gruppi armati che si trovano lì? Non sapete che in Afghanistan o in Iraq l'esercito americano provoca regolarmente vittime fra i civili? Qui in Libia non abbiamo sparato su nessuno. Sfido la comunità internazionale a dimostrare il contrario».
Gli americani minacciano di bloccare i suoi beni bancari...
«Quali beni? Sfido chiunque a dimostrare che io possegga un solo dinaro! Questo blocco dei beni è un atto di pirateria, fra l'altro imposto sul denaro dello Stato libico. Vogliono rubare denaro allo Stato libico e mentono dicendo che si tratta di denaro della Guida! Anche in questo caso, che ci sia un'inchiesta, affinché sia dimostrato a chi appartengono quei soldi. Quanto a me, sono tranquillo. Posseggo solo questa tenda».
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
Gli americani minacciano di bloccare i suoi beni bancari...
«Quali beni? Sfido chiunque a dimostrare che io possegga un solo dinaro! Questo blocco dei beni è un atto di pirateria, fra l'altro imposto sul denaro dello Stato libico. Vogliono rubare denaro allo Stato libico e mentono dicendo che si tratta di denaro della Guida! Anche in questo caso, che ci sia un'inchiesta, affinché sia dimostrato a chi appartengono quei soldi. Quanto a me, sono tranquillo. Posseggo solo questa tenda».
http://www.corriere.it/esteri/11_mar...c0fae1de.shtml
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
L'Europa tornerà ai tempi del Barbarossa»
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Libia/ Paesi del Golfo chiedono a Onu di istituire no-fly zone
Lunedi, 7 Marzo 2011 - 21:01
I Paesi del Golfo hanno annunciato il loro sostegno all'istituzione di una no-fly zone sulla Libia. Lo si apprende da un comunicato del Consiglio di cooperazione del Golfo, in cui si chiede alle Nazioni Unite di adottare tutte le necessarie misure per proteggere i civili, inclusa l'istituzione di una no-fly zone."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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La sitazione è molto controversa.....è difficile sapere come stanno le cose in Libia veramente.
Più facili da ocmprendere le siatuazioni in egitto e tunisia ma in libia il tenore di vita era più che dignitoso per il popolo ed è starno che quindi sia scoppiata una tale rivolta.
Non so se c'è una qualche volontà dietro che manovra questa rivoluzione ed a che scopo.....però ho molto molti dubbi.sigpic"Ooh amore ooh amante
Che fai stasera ragazzo?
Tutto va bene, solo tienimi stretto
Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"
Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)
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Originariamente Scritto da Conan Visualizza MessaggioLa sitazione è molto controversa.....è difficile sapere come stanno le cose in Libia veramente.
Più facili da ocmprendere le siatuazioni in egitto e tunisia ma in libia il tenore di vita era più che dignitoso per il popolo ed è starno che quindi sia scoppiata una tale rivolta.
Non so se c'è una qualche volontà dietro che manovra questa rivoluzione ed a che scopo.....però ho molto molti dubbi.Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)
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