Tra l'altro, sulla annosa, complicata, oscura questione del "popolo" ebraico è interessante questa tesi sostenuta da Shlomo Sand, un docente di storia dell'università di Tel Aviv e anche un figlio di sopravvissuti all'olocausto (il che lo rende "insospettabile" circa varie accuse preventive):
“Gli ebrei sono un’invenzione del sionismo”. Libro israeliano scatena bufera in Usa.
NEW YORK – Il diritto al ritorno degli ebrei in terra d’Israele? “Non esiste, visto che la diaspora ebraica è soltanto il frutto di una leggenda, creata dai sionisti a fini opportunistici“. E’ la tesi, a dir poco incendiaria, sostenuta da “The invention of the Jewish people”, il nuovo libro di Shlomo Sand appena pubblicato in America, tra mille polemiche
Docente di storia all’Università di Tel Aviv, Sand ha un curriculum vitae all’apparenza insospettabile. Nato in Austria nel 1946 da genitori polacchi sopravvissuti all’Olocausto, è emigrato in Israele nel 1948. Eppure il suo libro – uscito nel 2008 in Israele, dove è restato per mesi in cima alla lista dei best sellers – ha dovuto aspettare un anno prima di essere pubblicato in Usa, dalla casa editrice di sinistra Verso Books: l’unica disposta a “toccarlo”.
La tesi principale del libro è che non esiste un popolo ebraico in quanto tale. Sand rispolvera una vecchia tesi elaborata da alcuni storici dell’ottocento, secondo cui gli ebrei ashkenaziti dell’Europa centro-orientale discenderebbero dai Cazari, una tribù turca che si convertì al giudaismo e nell’ ottavo secolo creò un impero nel Caucaso.
Sempre secondo Sand, nel 70 e nel 135 D.C. non si sarebbe verificato alcun esilio forzato del popolo ebraico dalla Palestina da parte dei Romani: gli ebrei si sarebbero diffusi in Europa, Nord Africa e in Asia attraverso il proselitismo e la conversione delle popolazioni locali.
Apriti cielo. “La missione del Professor Sand”, punta il dito il New York Times, “è screditare le basi storiche della pretesa della Terra Promessa da parte degli ebrei”.
Secondo Oster avrebbe invece fondamento un’altra delle tesi avanzate da Sand. Ecioè che “i Palestinesi siano i discendenti degli ebrei che popolavano anticamente Israele, convertitisi poi all’ Islam”.
Nel 1918 David Ben Gurion e Yitzak Ben Tzvi avevano sposato questa tesi in un libro che sosteneva l’opportunità di un alleanza tra sionismo e nazionalismo arabo per supportarsi reciprocamente nelle rispettive lotte per l’indipendenza.
Circa l'effettiva natura del supposto "popolo" ebraico, ed il loro altrettanto dubbio "diritto" al ritorno alla Terra Promessa, ci sono, come si vede, parecchi interrogativi e confusione anche tra gli stessi ebrei.
NB: il neretto presente nell'articolo non è mio ma del redattore del pezzo.
“Gli ebrei sono un’invenzione del sionismo”. Libro israeliano scatena bufera in Usa.
NEW YORK – Il diritto al ritorno degli ebrei in terra d’Israele? “Non esiste, visto che la diaspora ebraica è soltanto il frutto di una leggenda, creata dai sionisti a fini opportunistici“. E’ la tesi, a dir poco incendiaria, sostenuta da “The invention of the Jewish people”, il nuovo libro di Shlomo Sand appena pubblicato in America, tra mille polemiche
Docente di storia all’Università di Tel Aviv, Sand ha un curriculum vitae all’apparenza insospettabile. Nato in Austria nel 1946 da genitori polacchi sopravvissuti all’Olocausto, è emigrato in Israele nel 1948. Eppure il suo libro – uscito nel 2008 in Israele, dove è restato per mesi in cima alla lista dei best sellers – ha dovuto aspettare un anno prima di essere pubblicato in Usa, dalla casa editrice di sinistra Verso Books: l’unica disposta a “toccarlo”.
La tesi principale del libro è che non esiste un popolo ebraico in quanto tale. Sand rispolvera una vecchia tesi elaborata da alcuni storici dell’ottocento, secondo cui gli ebrei ashkenaziti dell’Europa centro-orientale discenderebbero dai Cazari, una tribù turca che si convertì al giudaismo e nell’ ottavo secolo creò un impero nel Caucaso.
Sempre secondo Sand, nel 70 e nel 135 D.C. non si sarebbe verificato alcun esilio forzato del popolo ebraico dalla Palestina da parte dei Romani: gli ebrei si sarebbero diffusi in Europa, Nord Africa e in Asia attraverso il proselitismo e la conversione delle popolazioni locali.
Apriti cielo. “La missione del Professor Sand”, punta il dito il New York Times, “è screditare le basi storiche della pretesa della Terra Promessa da parte degli ebrei”.
Secondo Oster avrebbe invece fondamento un’altra delle tesi avanzate da Sand. Ecioè che “i Palestinesi siano i discendenti degli ebrei che popolavano anticamente Israele, convertitisi poi all’ Islam”.
Nel 1918 David Ben Gurion e Yitzak Ben Tzvi avevano sposato questa tesi in un libro che sosteneva l’opportunità di un alleanza tra sionismo e nazionalismo arabo per supportarsi reciprocamente nelle rispettive lotte per l’indipendenza.
Circa l'effettiva natura del supposto "popolo" ebraico, ed il loro altrettanto dubbio "diritto" al ritorno alla Terra Promessa, ci sono, come si vede, parecchi interrogativi e confusione anche tra gli stessi ebrei.
NB: il neretto presente nell'articolo non è mio ma del redattore del pezzo.
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