Originariamente Scritto da ikuape86
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Nord Africa e Medio Oriente. Crisi in Egitto. Venti di guerra in Siria.
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ora non pretendere troppo da me, leos. ti ho riportato la notizia, di più non so.
già prince mi insegue da giorni chiedendomi di dare una lettura di quello che sta succedendo.
ed io non sono assolutamente capace, non conosco la geopolitica della zona abbastanza bene, assisto perplessa, vedo cose che non mi tornano, ma non so collocarle, quindi anche questa notizia io spero e credo sia falsa, ma non saprei dire altro.
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggioora non pretendere troppo da me, leos. ti ho riportato la notizia, di più non so.
già prince mi insegue da giorni chiedendomi di dare una lettura di quello che sta succedendo.
ed io non sono assolutamente capace, non conosco la geopolitica della zona abbastanza bene, assisto perplessa, vedo cose che non mi tornano, ma non so collocarle, quindi anche questa notizia io spero e credo sia falsa, ma non saprei dire altro.
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Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza MessaggioMa per quale ragione l'egitto non dovrebbe vendere il petrolio proprio all'italia?
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Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza Messaggioparlavo della libia
eh ma Suez e' in egittoE se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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questa è l'opinione di Arlacchi:
sul vento di protesta:
e sulla Libia in particolare:
L’editoriale di Pino Arlacchi
Dalla Libia giungono notizie drammatiche e contraddittorie. Il dittatore ha deciso di concludere nel sangue la sua avventura quarantennale e, mentre scrivo, il quadro cambia di ora in ora. Ma quali che siano i tempi e gli esiti della rivolta del popolo libico, è chiara e consolidata la direzione dei processi in atto nel mondo arabo: siamo in presenza di un’ondata paragonabile a quella che, negli anni Ottanta, portò la democrazia in America latina e, negli anni Novanta, nell’Europa dell’Est. Siamo in presenza di eventi di portata storica.
Come Occidente ci siamo arrivati impreparati. Alcuni governi attribuiscono la responsabilità di ciò agli organismi di intelligence. In effetti i precedenti non mancano. È noto che la Cia non riuscì a vedere il crollo del comunismo e che non si è stati capaci di avvertire lo shock petrolifero, l’ascesa della Cina, l’odierna virata a sinistra dell’America latina. Potremmo compilare una lista molto lunga.
Ma non includeremmo la sorpresa di queste ultime settimane. No, questa volta la colpa non è di 007 incapaci, ma di un errore di prospettiva culturale. Abbiamo vissuto nell’idea dello scontro di civiltà con l’Islam e con suo inevitabile corollario: l’incompatibilità tra l’Islam e la democrazia. Ci siamo cullati nella presuntuosa convinzione d’essere, noi occidentali, i monopolisti della democrazia fino a escludere, nelle scelte di politica internazionale, quella che continuavamo a predicare: la sua universalità. E ora siamo qua, a bocca aperta, a guardare eventi enormi che, in realtà, non sono affatto sorprendenti.
E non è finita. Perché un po’ per cinismo, ma probabilmente anche per stupidità, c’è chi si ostina a trasferire quel pregiudizio di “incompatibilità” tra democrazia e Islam al presente: minimizza quanto è accaduto in Tunisia, in Egitto, e sta accadendo in Libia, e sostiene che questi processi alla fine consegneranno quei paesi ai Fratelli musulmani e al fondamentalismo islamico. È la parola d’ordine della destra internazionale – adottata con passiva disciplina dal nostro governo – che fa breccia anche tra commentatori prudenti e moderati. Alcuni giorni fa sul Corriere della sera c’era chi si domandava se in fondo non fosse meglio la “stabilità” garantita dai governi autoritari di queste potenziali “democrazie estremiste” governate da partiti islamici. C’è da chiedersi di quale stabilità parlino. Il Medio Oriente è da cinquant’anni l’area più instabile e conflittuale del mondo. La guerra internazionale più sanguinosa degli ultimi trent’anni si è combattuta tra Iran e Iraq con un milione di morti. E abbiamo forse dimenticato gli eventi tragici che si sono prodotti in Iran prima sotto lo Shah e poi sotto Khomeini? E le ripetute invasioni del Libano? E le guerre in Afghanistan e in Iraq con l’annessa invasione del Kuwait?
Dobbiamo opporci con fermezza a questo mix di cecità e colpevole oblio che produce alla fine gli imbarazzanti balbettii del ministro Frattini, ancora una volta l’ultimo a capire. La democrazia è il più grande fattore di stabilità e di pace di lungo periodo. Le democrazie riducono i budget militari, cioè gli strumenti della guerra. Sono il metodo della non violenza applicato ai rapporti interni e internazionali. E’ stato così in passato e sarà così anche nel mondo arabo."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da leonardoS Visualizza Messaggioe quale sarebbe l'interesse delle ff.aa. italiane di andare a buttare bombe tra i civili libici?
con tutto quello che abbiamo investito in libia è sicuramente interesse italiano che gheddo resti al potere
o almeno lo era, oramai è tardi
---------- Post added at 14:25:20 ---------- Previous post was at 14:17:13 ----------
Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggioeh ma Suez e' in egitto
e oggi come oggi quasi tutto viene dalla cina dall'india dal vietnam ecc
parlo di prodotti lavorati
quindi quello che paghi oggi 1 potresti trovarti a pagarlo 3
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Voci di una telefonata di Berlusconi a Gheddafi 51 –Dopo le pressioni e le critiche di molti alleati europei per la sua passività sulla rivolta libica, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si prepara oggi a telefonare al leader libico Muhammar Gheddafi. Berlusconi proverà a chiedere al colonnello di cessare al più presto le violenze contro il suo popolo e di avviare un dialogo politico con chi è sceso in piazza in questi giorni contro il regime. Secondo fonti diplomatiche il colonnello ha già fatto sapere al governo italiano "di essere pronto a resistere e combattere contro questa insurrezione": la reazione iniziale del premier di sabato scorso ("non lo chiamo per non disturbarlo") era stata interpretata unanimemente in europa come un tentativo italiano di coprire l'azione repressiva libica, mentre secondo fonti di Palazzo Chigi si trattava di una reazione istintiva nel momento in cui Berlusconi non aveva ancora compreso la gravità della rivolta libica.
D'Alema contro i giornali: "Basta scaricabarile" 58 –"Con la Libia ci sono connessioni economiche, è socia, è dentro il controllo delle principali aziende italiane: lo dico perché alcuni giornali si sbizzarriscono nel parlare delle complicità". Lo ha detto il presidente del Copasir, Massimo D'Alema in riferimento alle accuse rivoltegli da alcuni giornali in relazione ai rapporti con il leader libico Gheddafi. "Alcuni di noi, facendo politica - ha detto - hanno avuto rapporti con quei regimi, se i giornalisti vogliono approfondire questi rapporti possono rivolgersi alle loro proprietà, c'è molto materiale, molto più che nella politica". "Non scherziamo - ha concluso - è uno stupido gioco di scarica barile; il pese è coinvolto e dobbiamo vedere come affrontare questa situazione"."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggioora non pretendere troppo da me, leos. ti ho riportato la notizia, di più non so.
già prince mi insegue da giorni chiedendomi di dare una lettura di quello che sta succedendo.
ed io non sono assolutamente capace, non conosco la geopolitica della zona abbastanza bene, assisto perplessa, vedo cose che non mi tornano, ma non so collocarle, quindi anche questa notizia io spero e credo sia falsa, ma non saprei dire altro.
è tutto molto "atipico"
ps
Gorgone, ho capito bene? devi andare in medio oriente proprio in questi giorni?sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.
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Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza Messaggioin italia borsa chiusa per motivi tecnici, intanto in corea sportelli chiusi per fine liquidità ...a malta manifestanti libici hanno bruciato una bandiera italiana
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Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza MessaggioStiamo osservando la storia nel suo svolgersi. La rivolta pseudo-democratica porterà le fitte schiere dell'Islam a trovare unità nell'odio per l'occidente."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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