Nord Africa e Medio Oriente. Crisi in Egitto. Venti di guerra in Siria.

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  • Barone Bizzio
    Bodyweb Senior
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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Barone, i fatti reali dicono che non c'è uno straccio di prova contro l'Iran, mentre c'è un desiderio viscerale da parte di Sion di attaccare e distruggere quel paese (basta leggersi un pò di giornali israeliani o di siti filoisraeliani). Detto questo, il Mossad sarà già al lavoro per illuminarci come e più di sempre.
    Non è un desiderio viscerale da parte di Israele, sono dichiarazioni dei suoi politici di spicco. Se noti, ogni qualvolta la parola passa a membri dell'IDF o dell' intelligence, entrambi concordano nell' affermare come improbabile un attacco all' Iran, o come molto difficile. Pensa ad esempio alle dichiarazioni dell' ex capo del Mossad Meir Dagan, che ha sbeffeggiato Nethanyahu sull' eventualità di un attacco all' Iran

    ---------- Post added at 21:24:07 ---------- Previous post was at 21:21:03 ----------

    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
    Se vogliamo vedere l'Iran dietro tutto, Barone, io potrei pensare che ci sia il Mossad dietro l'attentato di ieri a Damasco.
    Infatti, è possibile anche quello. Non è questione di essere contro o pro- Iran

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    • Sean
      Csar
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      • In piedi tra le rovine
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      Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
      Non è un desiderio viscerale da parte di Israele, sono dichiarazioni dei suoi politici di spicco. Se noti, ogni qualvolta la parola passa a membri dell'IDF o dell' intelligence, entrambi concordano nell' affermare come improbabile un attacco all' Iran, o come molto difficile. Pensa ad esempio alle dichiarazioni dell' ex capo del Mossad Meir Dagan, che ha sbeffeggiato Nethanyahu sull' eventualità di un attacco all' Iran

      ---------- Post added at 21:24:07 ---------- Previous post was at 21:21:03 ----------
      Sono dichiarazioni del suo primo ministro e del ministro della difesa: chi dovremmo ascoltare, l'ultimo degli uscieri? Che poi un attacco (posto che Israele avrebbe anche la demenza di partire in solitaria, mettendo il mondo davanti al fatto compiuto) non sia nell'ordine delle cose fattibili al momento, questo è chiaro, stante la debolezza USA (impantanati come sono in Afghanistan e con tutti i morti delle guerre-Bush già sulla coscienza della nazione), la campagna presidenziale americana e la poca voglia di affrontare una impresa del genere da parte di tutti (non di Israele però). Questo non esclude il fatto che Israele voglia l'Iran in ginocchio, lo vogliono gli ebrei comuni (se riesco a ritrovare un sito di ebrei italiani dove si dibatte di questo poi lo posto, è interessante ma mi sono dimenticato di salvarlo) e lo vogliono i suoi capi. Subito, neppure il tempo di saperne di più, e subito Netanyahu ha puntato il dito contro l'Iran e contro ogni prudenza logica e diplomatica. Questa bava alla bocca è tutto un programma.
      Last edited by Sean; 19-07-2012, 22:34:29.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • Barone Bizzio
        Bodyweb Senior
        • Dec 2008
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        Sono dichiarazioni di due politici, che sono stati presi a pizze in faccia da una persona che ha la loro stessa autorità ed è molto più rispettata, in patria, di loro.
        Secondo me la dichiarazione di Nethanyahu serve solo a mantenere il consenso nella classica logica della politica della paura...ma non è in alcun modo collegata ad un attacco militare contro l' iran. Specialmente ora che si stanno preparando a spolpare la Siria

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        • Sean
          Csar
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          • In piedi tra le rovine
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          Attenzione, che la caduta della Siria è un passo necessario per mettere nel mirino l'Iran.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
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          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • ma_75
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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Attenzione, che la caduta della Siria è un passo necessario per mettere nel mirino l'Iran.
            Israele ha già fatto sapere che si aspetta un'evoluzione irachena della Siria con tante fazioni in lotta tra loro e nessuna in grado di controllare realmente il paese. Un cui prodest? rispetto alla situazione siriana non lascerebbe dubbi. Segnalo che, con raro sprezzo del ridicolo, anche per Assad si ripete la solita solfa, sarebbe in possesso di armi chimiche
            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
            ma_75@bodyweb.com

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            • Barone Bizzio
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              • Dec 2008
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              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              Attenzione, che la caduta della Siria è un passo necessario per mettere nel mirino l'Iran.

              Esattamente. Proprio per questo attaccare l' iran in un periodo di tempo imminente non avrebbe senso. Come se, del resto, la spartizione della Siria fosse una cosa scontata o dagli esiti prevedibili.

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              • Sergio
                Administrator
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                La politica neocolonialista degli USA è una cosa vergognosa....................... non ho parole....



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                • Barone Bizzio
                  Bodyweb Senior
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                  Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                  Israele ha già fatto sapere che si aspetta un'evoluzione irachena della Siria con tante fazioni in lotta tra loro e nessuna in grado di controllare realmente il paese. Un cui prodest? rispetto alla situazione siriana non lascerebbe dubbi. Segnalo che, con raro sprezzo del ridicolo, anche per Assad si ripete la solita solfa, sarebbe in possesso di armi chimiche
                  Non lo so se l' Iran ci guadagnerebbe da una siria spezzettata come l' Iraq. Di sicuro non ci ha guadagnato con la caduta del regime di Saddam. Chi sta vincendo tutto nelle rivoluzioni arabe è il blocco Arabia Saudita-Qatar-Emirati...insomma, il consglio di cooperazione del golfo

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                  • Sartorio
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                    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                    Attentato bus, individuato il kamikaze:
                    «È svedese ed è stato a Guantanamo »


                    Si chiama Mehdi Ghezali, ma i servizi di Intelligence
                    di Stoccolma negano sia lui l'attentatore





                    Ha un nome il kamikaze dell'attentato di Burgas, in Bulgaria. Si chiama Mehdi Ghezali ed è un cittadino svedese, già segnalato per essere un estremista islamico.









                    Dunque, devo controllare bene ma se i miei ricordi di geografia non sono sbiaditi l'Iran non dovrebbe confinare con la Svezia:nono2:
                    Qualcuno dovrebbe scusarsi con Teheran, ora
                    L'identificazione è stata smentita:

                    Officials reject earlier reports by Bulgarian media that suspect in attack on Israelis in Bulgaria was carried out by Swedish citizen who was a former Guantanamo detainee.
                    Originariamente Scritto da gorgone
                    il capitalismo vive delle proprie crisi.

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                    • Sean
                      Csar
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                      Siria: controffensiva governativa a Damasco e in altre città. Ribelli in ritirata nella capitale:

                      Siria, razzi su Damasco e scontri ad Aleppo vicino al quartier generale dell'intelligence

                      Gli elicotteri bombardano la capitale. Israele valuta se colpire arsenali chimici. «19 mila morti da inizio guerra»

                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
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                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • odisseo
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                        ad Israele un dopo Assad. Lui gli garantiva stabilità da quell'area. Se dovesse cadere sicuramente andranno a colpire gli arsenali chimici siriani...sempre che esistano e sempre che non li usi prima Assad
                        "
                        Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                        • rasmioche
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                          Stanno per scatenare una guerra in medio oriente... una guerra che ne usa, ne israele ne l'europa sono in grado di contenere. Spero vivamente che si diano una calmata perché stanno facendo cose che si ripercuoteranno su di loro e pesantemente anche... israele in primis

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                          • ma_75
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                            • Send PM

                            Ottima analisi della situazione in Siria e delle sue prospettive Al Qaida punta a cavalcare la rivolta siriana e le bandiere nere dei seguaci della guerra santa internazionale sventolano anche ad Aleppo, la seconda città del Paese dove i governativi hanno sferrato una pesante controffensiva cantando vittoria. Il regime di Damasco ha accusato fin dall'inizio della rivolta la presenza di Al Qaida, ma si è ben guardato di ammettere che le reti dei «terroristi» sono state tollerate se non aiutate per anni in Siria, fino a quando attaccavano le truppe Usa nel vicino Irak.

                            Adesso assistiamo all'effetto boomerang con vittime eccellenti, come Assef Shawkat, cognato del presidente Bashar al Assad ucciso nel clamoroso attentato del 18 luglio che ha decapitato i vertici della sicurezza a Damasco. Una serie di cablogrammi delle ambasciate americane resi noti da Wikileaks accusavano proprio Shawkat, ex capo dell'intelligence militare e viceministro della Difesa, di essere stato il patron di Al Qaida in Siria. Non a caso nel 2008 i corpi speciali Usa lanciarono un temerario raid sul territorio siriano per eliminare Abu Ghadiyah, a capo della filiera di armi e combattenti della guerra santa diretti in Irak.


                            David Petraeus, allora comandante degli alleati a Bagdad, si era recato a Damasco per convincere Assad a recidere i rapporti con Al Qaida prevedendo che prima o dopo i terroristi «si rivolteranno contro il regime siriano». Il generale informò anche l'allora premier Silvio Berlusconi spiegando, come si legge in un cablogramma segreto del dicembre 2008, che «i siriani conoscono bene le attività di Al Qaida sul loro territorio per facilitare i combattenti stranieri» diretti in Irak.
                            «Sappiamo che il direttore dell'intelligence, Asif Shawkat è a conoscenza del problema, come il presidente Assad» sosteneva Petraeus, oggi capo della Cia. Adesso Damasco sta pagando le conseguenze dell'effetto boomerang del terrore. In alcuni video dei ribelli su YouTube uomini armati e mascherati si proclamano combattenti dell'Esercito siriano libero, ma alle loro spalle sventola la bandiera nera di Al Qaida. I turchi hanno chiuso ieri i valichi con la Siria, dopo che il posto di frontiera di Bab al Hawa era stato conquistato dai jihadisti duri e puri.


                            Uno dei comandanti di Al Qaida in Irak, Abu Thuha, ha spiegato al New York Times che «la nostra grande speranza è creare un emirato islamico formato da Siria ed Irak per poi dichiarare guerra a Israele e liberare la Palestina». Il grosso dei ribelli è composto da sunniti legati ai Fratelli musulmani o disertori non certo radicali di Allah. Le cellule minoritarie di Al Qaida hanno accentuato lo scontro con attacchi suicidi, che colpiscono anche i civili, nuove armi e tecniche sofisticate importate dall'Irak per le trappole esplosive contro i carri armati e i convogli. I gruppi più noti sono il fronte Al Nusra, le Brigate Abdullah Azzam ed i martiri di Al Baraa ibn Malik.

                            Ieri un prelato di Aleppo ha raccontato via telefono che circolano nella città bande armate con la bandiera nera di al Qaida. Il timore è che si ripetano «i drammi di Homs nei quartieri abitati dalla minoranza cristiana». Un mese fa decine di cristiani erano stati sequestrati da una fazione dei ribelli e usati come scudi umani contro l'esercito regolare.Ieri l'artiglieria ha bombardato anche i sobborghi di Damasco ancora infiltrati dagli insorti. Il segretario generale dell'Onu Ban ki Moon ha rivolto «un appello al mondo intero» affinché «agisca subito per fermare la carneficina in Siria».
                            Nel frattempo metà degli osservatori delle Nazioni Unite fermi a Damasco hanno lasciato il Paese, compresi 3 su 5 italiani.Due ambasciatori di Assad, a Cipro e negli Emirati arabi, marito e moglie, avrebbero disertato. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha detto che «per Assad si vuole evitare la fine di Gheddafi». La soluzione sarebbe una transizione con elementi moderati del regime. Nelle stesse ore il generale Manaf Tlass, ex amico del presidente siriano, ha annunciato sugli schermi di Al Arabya: «Permettetemi di servire la nazione dopo l'era di al Assad. Dobbiamo essere uniti e promuovere la stabilità nel Paese costruendo una Siria libera e democratica».
                            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                            ma_75@bodyweb.com

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              Abbattere i regimi laici del Medio Oriente e del Nord Africa (ora Assad, ma prima Saddam, Mubarak, Gheddafi...) non è una ottima idea, perchè poi a prendere il potere saranno delle entità molto più estremiste. Basta guardare cosa sta accadendo ora ai cristiani in Siria, una strage spaventosa con donne, bambini, padri fucilati davanti alle loro case da questo esercito di "liberazione", i rivoluzionari musulmani. Gli americani e gli israeliani sembrano dimenticarsi poi che la Siria confina con Israele, non parliamo della Libia insomma. Contenti loro...
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Barone Bizzio
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                                Abbattere i regimi laici del Medio Oriente e del Nord Africa (ora Assad, ma prima Saddam, Mubarak, Gheddafi...) non è una ottima idea, perchè poi a prendere il potere saranno delle entità molto più estremiste. Basta guardare cosa sta accadendo ora ai cristiani in Siria, una strage spaventosa con donne, bambini, padri fucilati davanti alle loro case da questo esercito di "liberazione", i rivoluzionari musulmani. Gli americani e gli israeliani sembrano dimenticarsi poi che la Siria confina con Israele, non parliamo della Libia insomma. Contenti loro...
                                Molto banalmente, mi sembra che il gioco delle rivoluzioni arabe sia quello di consolidare il potere del blocco saudita a scapito di quello Iraniano. Della laicità non frega niente a nessuno

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