Nord Africa e Medio Oriente. Crisi in Egitto. Venti di guerra in Siria.

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  • odisseo
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    Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
    Wikileaks, diffuse cinque milioni di e-mail della società Usa d'intellicence 'Stratfor'


    News dell'ultima ora dall'Italia e dal mondo. Notizie, video, rubriche e approfondimenti su Sport, Cronaca, Economia, Politica, Salute e tanto altro


    Da alcune delle e-mail riservate della compagnia privata d'intelligence, diffuse oggi da Wikileaks e rilanciate dal quotidiano israeliano Haaretz, si apprende che sarebbe stato
    un commando israeliano, in cooperazione con combattenti curdi, a distruggere in novembre una base missilistica iraniana vicino a Teheran, devastata da una serie di esplosioni.
    In una e-mail di novembre, addetti della Stratfor discutono dell'esplosione citando una fonte "alla quale è stato chiesto cosa pensa delle notizie che gli israeliani stavano preparando un'offensiva militare contro l'Iran. Risposta: penso sia una diversione. Gli israeliani hanno già distrutto tutte le infrastrutture nucleari iraniane sul terreno settimane fa". Alcuni degli analisti della Stratfor esprimono poi l'opinione che Israele abbia mandato commandos in Iran, forse con l'assistenza di combattenti curdi o di ebrei iraniani emigrati in Israele, per portare a compimento l'operazione.
    novembre di quest'anno?
    "
    Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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    • Sartorio
      Non utente di Bodyweb
      • Dec 2004
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      • Società Civile
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      Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
      novembre di quest'anno?
      Si, presumo sia questa:

      http://www.newnotizie.it/2011/11/base-missilistica-esplosa-in-iran/

      G
      ià si ventilava il coinvolgimento israeliano, ma ora è sicuro.
      Originariamente Scritto da gorgone
      il capitalismo vive delle proprie crisi.

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      • odisseo
        Bodyweb Senior
        • Oct 2008
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        L'ANALISI

        Armi e consiglieri: l'assistenza continua
        della Russia al regime di Assad


        Armi per quasi 1 miliardo di euro solo nel 2011,
        militari in aumento: così Putin puntella Damasco


        [...] SECONDA BASE - Diversi rapporti indicano un aumento di esperti di controguerriglia, probabilmente veterani della Cecenia, che hanno portato in dote preziose foto satellitari delle città in rivolta. Altro settore quello dei radar e delle stazioni d’ascolto. Mosca avrebbe chiesto a Damasco di riaprire una postazione sul Qassioun, altura che domina la capitale. Voci ipotizzano la creazione di una seconda base al confine con la Turchia. Punti geografici nella «guerra delle montagne». Gli israeliani dal Golan spiano la Siria che risponde con la stazione sul Jabal Al Harrah, che «guarda» verso lo stato ebraico. Più a ovest c’è il nodo del monte Sannine, in Libano. Da oltre due anni si è parlato di una presenza iraniana insieme all’Hezbollah. Una «vedetta» per tenere d’occhio Israele che ha replicato nascondendo sofisticati apparati di spionaggio.[...]

        http://www.corriere.it/esteri/12_feb...b1d47269.shtml
        "
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        • TheSandman
          Ex Presidente
          • Jun 2008
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          Un bel servizio del Corriere sulla pulizia etnica che stanno subendo i lealisti pro-Gheddafi in Libia

          Viaggio a Nafusa, a un'ora e mezzo da Tripoli, tra paesi fantasma svuotati dove è «vietato entrate» e da cui sono fuggite oltre 50mila persone di Lorenzo Cremonesi - Corriere Tv. Guarda adesso il video "Nei villaggi pro-Gheddafi dove è passata la pulizia etnica" su Corriere TV!


          Tessera N° 6

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          • odisseo
            Bodyweb Senior
            • Oct 2008
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            MARTEDÌ RIUNIONE NATO PER ABBATTIMENTO F-4 TURCO

            Sale la tensione tra Ankara e Damasco, coinvolta la Nato, ritrovato il relitto dell'aereo

            La Turchia: «violazione della nostra integrità territoriale», la Siria: «Uccisi terroristi dal confine». Londra: «Scandaloso»

            ...Biasimo per l'accaduto è arrivato dalla Gran Bretagna «Scandaloso»: così ha definito l'accaduto il ministro degli esteri britannico, William Hague, secondo cui Londra è pronta a sostenere una «azione energica» nei confronti della Siria al Consiglio di sicurezza dell'Onu...



            Certo che Londra ce l'ha proprio nel DNA...
            "
            Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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            • Barone Bizzio
              Bodyweb Senior
              • Dec 2008
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              E' improbabile che usino questo pretesto per agire sulla base della legittima difesa
              E' un evento che può essere usato per mettere pressione diplomatica indiretta alla Russia

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              • 600
                been there, done that
                • Mar 2009
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                • Quel paese
                • Send PM

                Ora che avete riuppato, non resisto al postarlo:

                Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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                • Sean
                  Csar
                  • Sep 2007
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                  • In piedi tra le rovine
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                  Per quanto riguarda la Siria, è interessante leggere questo rapporto di una agenzia pontificia, e vedere chi sono questi "oppositori":

                  Damasco (Agenzia Fides) – “La pace in Siria potrebbe essere salvata se tutti dicessero la verità. Dopo un anno di conflitto, la realtà sul terreno è lontana dal quadro che impone la disinformazione nei mass media occidentali”: lo dice una testimonianza inviata a Fides dal sacerdote francese Philip Tournyol Clos, Archimandrita greco-cattolico melchita, che ha visitato nei giorni scorsi la Siria, recandosi in diverse città, come Damasco, Aleppo e Homs.
                  A Homs, definita “città martire”, “le forze di opposizione hanno occupato due quartieri, Diwan Al Bustan e Hamidieh, dove vi sono tutte le chiese e vescovadi”, racconta a Fides l’Archimandrita. “Lo spettacolo per noi – continua – è la desolazione assoluta: la chiesa di Mar Elian è semi distrutta e quella di Nostra Signora della Pace è ancora occupato dai ribelli. Le case dei cristiani sono gravemente danneggiate dagli scontri e completamente svuotate dai loro abitanti, fuggiti senza prendere nulla. Il quartiere di Hamidieh è ancora rifugio inespugnabile di gruppi armati indipendenti l'uno dall'altro, dotati di armi pesanti e finanziati da Qatar e Arabia Saudita. Tutti i cristiani (138.000) sono fuggiti a Damasco e in Libano, altri si sono rifugiati nelle campagne circostanti. Un sacerdote è stato ucciso e un altro è stato ferito da tre proiettili nell'addome. Ancora un paio vivono lì, ma i cinque vescovi hanno dovuto rifugiarsi a Damasco e in Libano”.

                  Il leader cristiano continua: “Nella capitale si temono autobombe e attentati di attentatori suicidi islamisti, attratti dal desiderio del paradiso, che cullano il sogno della fine del regime alawita. Attualmente si sta tentando di destabilizzare il paese tramite l’opera sanguinosa di avventurieri che non sono siriani. Anche l'ex ambasciatore di Francia, Eric Chevallier, ha segnalato tali informazioni, che sono state sempre rifiutate, mentre molte informazioni continuano a essere falsificate per alimentare la guerra contro la Siria”, denuncia a Fides l'Archimandrita. A Damasco nelle scorse settimane vi sono stati terribili attentati che si sono conclusi con un bilancio: di 130 morti (di cui 34 cristiani), 400 feriti e molte case danneggiate. “La costernazione era generale, il dolore indescrivibile”, nota l’Archimandrita, ricordando che “il popolo siriano è un popolo semplice e giocoso”. Sui cristiani il Vescovo dice: “I cristiani vivono in pace, condividendo la sofferenze di tutti, ma sono pronti ad ammettere di non essersi mai sentiti così liberi in passato e a ricordare il pieno riconoscimento dei loro diritti, datogli dal presente governo”.

                  Mons. Philip Tournyol Clos racconta la chiave di lettura di leader cristiani e musulmani siriani, che affermano: “I nemici della Siria hanno arruolato i Fratelli Musulmani al fine di distruggere le relazioni fraterne che esistevano tradizionalmente tra musulmani e cristiani Eppure, ad oggi, non ci riescono: hanno provocato una reazione contraria e le due comunità sono unite più di prima”. I soldati siriani infatti, continuano a trovarsi di fronte combattenti stranieri, mercenari libici, libanesi, militanti dei paesi del Golfo, afgani, turchi. “I militanti sunniti salafiti – aggiunge – continuano a compiere crimini sui civili, o a reclutare combattenti con la forza. Gli estremisti fanatici sunniti stanno combattendo orgogliosamente una guerra santa, soprattutto contro gli alawiti. Quando i terroristi vogliono controllare l'identità religiosa di un sospetto, gli chiedono di citare le genealogie risalenti a Mosè. E chiedono di recitare una preghiera che gli alawiti hanno rimosso. Gli alawiti non hanno alcuna possibilità di uscirne vivi”. (PA) (Agenzia Fides 4/6/2012)

                  Agenzia Fides: Organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie dal 1927


                  Non mi sembra il ritratto che se ne sta facendo in occidente e che i nostri media, ovviamente, non rimandano, tacendo quanto si può riscontrare sul territorio.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • ma_75
                    Super Moderator
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                    L'abbattimento del caccia turco, di fabbricazione USA, dimostra che la contraerea siriana, ovvero russa, non è quella libica. Non mi stupirei se l'azione turca fosse stata fatta per testarla.
                    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                    ma_75@bodyweb.com

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                    • Sean
                      Csar
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                      Tutto può essere, come è un fatto che il relitto sia nelle acque territoriali siriane e non internazionali.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sartorio
                        Non utente di Bodyweb
                        • Dec 2004
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                        Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                        L'abbattimento del caccia turco, di fabbricazione USA, dimostra che la contraerea siriana, ovvero russa, non è quella libica. Non mi stupirei se l'azione turca fosse stata fatta per testarla.
                        In realtà quell'aereo turco è roba vintage anni '60, fu un modello molto in voga durante la guerra del Vietnam, credo che i siriani si fossero stancati di essere spiati da droni e bombardieri d'alta quota, ed abbiano tirato giù la cosa più facile da abbattere
                        Originariamente Scritto da gorgone
                        il capitalismo vive delle proprie crisi.

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                        • odisseo
                          Bodyweb Senior
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                          Questa è la tesi sulla questione Afghana di Fausto Biloslavo,famoso corrispondente di guerra. già so che la leggerà solo Gorgone

                          "
                          Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                          • gorgone
                            for a while
                            • May 2008
                            • 6246
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                            • nel cuore di chi è nel mio cuore
                            • Send PM


                            (però vedo che è un po' datata, ne è corsa d'acqua sotto i ponti, comunque la leggerò. )

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              • In piedi tra le rovine
                              • Send PM

                              La Russia ha dichiarato di avere le prove che il jet da combattimento turco, abbattuto dall'aviazione di Damasco lo scorso 22 giugno 4, ha violato lo spazio aereo siriano. Lo ha rivelato una fonte "militare-diplomatica" russa all'agenzia Interfax. "Abbiamo dati esatti sulla rotta del jet turco dal momento del decollo a quello dell'abbattimento - ha detto la fonte - i dati confermano definitivamente una violazione del confine aereo siriano". "La Russia ha interessi in Siria e naturalmente abbiamo monitorato la situazione attraverso vari canali", ha aggiunto la fonte notando che "le Forze di difesa aerea russe sono in grado di monitorare e valutare questo tipo di informazioni". Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha già dichiarato che Mosca è in possesso di suoi dati sull'incidente cha ha coinvolto il Phantom F-4 turco e che è pronta a condividere con altri

                              Gli attivisti accusano l'incontro di nascondere "un complotto" per attuare "il programma russo-iraniano". Le forze governative siriane hann…


                              E la NATO è servita.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • ma_75
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                                • Sep 2006
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                                La Russia è la prova di cosa accadrebbe in un mondo in cui gli USA non avessero una, seppur minima, controparte. Avrebbero fatto un sol boccone della Siria e anche dell'Iran. La scusa dell'arabo cattivo che minaccia i nostri figli, per quanto stantia, riesce ancora a far presa in una larga parte dell'occidente cresciuto a coca cola e film americani manichei. Del resto, a casa nostra, ci difendiamo bene. Segnalo, negli scorsi giorni, articoli stomachevoli sul corriere che prendevano di mira (ancora!) Grillo, perchè sposato con un'iraniana, ha osato dire che la vera minaccia per la pace in medio oriente non è l'Iran ma Israele.
                                In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                                ma_75@bodyweb.com

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