Le mie impressioni sullo stress.
Forse sarò un sognatore o forse sarà solo un periodo che tutti attraversiamo, forse sarò solo uno che vuole le cose facili, chissà, ma a tratti comincio a far fatica a riconoscermi in questa società troppo veloce e come molti di noi che scrivono sul forum comincio a voler rallentare i ritmi.
Non sono mai stato un grande nottambulo o un tiratardi e ho sempre preferito chiaccherate con amici a divertimenti “più articolati”
E’ vero ultimamente mi sento stanco, stressato e insofferente, apatico e ingabbiato, ho voglia di dare uno scossone alla mia vita.
Tutto ormai oggi è votato alla massima efficienza e produttività, la normale giornata di lavoro non basta a far vedere che lavori, se non fai gli straordinari e dimostri “impegno e disponibilità” verso l’azienda sei uno scansafatiche.
Manca il tempo libero per gli uomini.
Mai come oggi abbiamo tanti farmaci per curare molte malattie e mai come oggi siamo pieni di disturbi al 90% legati allo stress.
A Milano tutti corrono, tutti sono “fast” nelle metropolitano ci sono le corsie preferenziali a seconda della fretta che uno ha.
Ci vuole un po’ di pace e nella fretta di recuperare pure quella si corre a fare Yoga cercando di fare più respiri profondi possibili.
Sogno di una giornata fatta di lavoro e calma, di tempo libero per tutti pari almeno a quello del lavoro se non di più, sogno che tutti abbiamo la possibilità di poter arrivare a casa da moglie, figli, amici, fidanzate, genitori o animali domestici e avere le forse per passare del tempo con loro in serenità, senza dover leggere che ormai chi lavora passa 15 minuti al giorno con i figli.
Tutti devono avere chiaro subito quello che vogliono fare e vogliono diventare, ma quanti di noi hanno questa chiara idea?
Come si fa a dipingere il quadro della nostra vita tra una fermata e l’altra della metropolitana e tra uno spintone e l’altro? Sono qualunquista? Forse.
Parlo per luoghi comuni? Probabile. Chi vive fuori città forse farà più fatica a relazionarsi con ciò che dico ma chi vive in grandi città di certo capisce meglio la situazione.
Per adesso scrivo queste poche righe senza troppo senso e come al solito di fretta perchè anche adesso devo condensare le idee, mentre vorrei poter tranquillamente dare libero sfogo a quello che vedo e sento.
Magari terrò un diario con le idee del giorno, magari no...Spero almeno di avere tempo, qualsiasi cosa mi vada di fare...
Forse sarò un sognatore o forse sarà solo un periodo che tutti attraversiamo, forse sarò solo uno che vuole le cose facili, chissà, ma a tratti comincio a far fatica a riconoscermi in questa società troppo veloce e come molti di noi che scrivono sul forum comincio a voler rallentare i ritmi.
Non sono mai stato un grande nottambulo o un tiratardi e ho sempre preferito chiaccherate con amici a divertimenti “più articolati”
E’ vero ultimamente mi sento stanco, stressato e insofferente, apatico e ingabbiato, ho voglia di dare uno scossone alla mia vita.
Tutto ormai oggi è votato alla massima efficienza e produttività, la normale giornata di lavoro non basta a far vedere che lavori, se non fai gli straordinari e dimostri “impegno e disponibilità” verso l’azienda sei uno scansafatiche.
Manca il tempo libero per gli uomini.
Mai come oggi abbiamo tanti farmaci per curare molte malattie e mai come oggi siamo pieni di disturbi al 90% legati allo stress.
A Milano tutti corrono, tutti sono “fast” nelle metropolitano ci sono le corsie preferenziali a seconda della fretta che uno ha.
Ci vuole un po’ di pace e nella fretta di recuperare pure quella si corre a fare Yoga cercando di fare più respiri profondi possibili.
Sogno di una giornata fatta di lavoro e calma, di tempo libero per tutti pari almeno a quello del lavoro se non di più, sogno che tutti abbiamo la possibilità di poter arrivare a casa da moglie, figli, amici, fidanzate, genitori o animali domestici e avere le forse per passare del tempo con loro in serenità, senza dover leggere che ormai chi lavora passa 15 minuti al giorno con i figli.
Tutti devono avere chiaro subito quello che vogliono fare e vogliono diventare, ma quanti di noi hanno questa chiara idea?
Come si fa a dipingere il quadro della nostra vita tra una fermata e l’altra della metropolitana e tra uno spintone e l’altro? Sono qualunquista? Forse.
Parlo per luoghi comuni? Probabile. Chi vive fuori città forse farà più fatica a relazionarsi con ciò che dico ma chi vive in grandi città di certo capisce meglio la situazione.
Per adesso scrivo queste poche righe senza troppo senso e come al solito di fretta perchè anche adesso devo condensare le idee, mentre vorrei poter tranquillamente dare libero sfogo a quello che vedo e sento.
Magari terrò un diario con le idee del giorno, magari no...Spero almeno di avere tempo, qualsiasi cosa mi vada di fare...
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