Originariamente Scritto da greenday2;
Essendo poveri di materie prime, e' necessario ingegnarsi e trovare modelli alternativi per sostenere la propria economia. Cosi le cosidette tigri asiatiche, han puntato tutto sull' R&D e sullo sviluppo del settore tecnologico, che richiede investimenti nel settore primario limitati, ma una importante dose di ingegno dato che si parla di "inventare" una economia.
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Essendo poveri di materie prime, e' necessario ingegnarsi e trovare modelli alternativi per sostenere la propria economia. Cosi le cosidette tigri asiatiche, han puntato tutto sull' R&D e sullo sviluppo del settore tecnologico, che richiede investimenti nel settore primario limitati, ma una importante dose di ingegno dato che si parla di "inventare" una economia.
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Cosi e' nato il cosidetto "modello Toyota", il modello TQM[/COLOR], guarda caschi male lascia perdere quello che leggi in giro non è così il TPS non è nato per quello la samsung, la toshiba, la LG e via dicendo..passando nel giro di 30 anni da una economia per lo piu rurale ad una delle economie piu sviluppate del mondo. Il boom dei jappa è stato dopo la seconda guerra mondiale ed ha avuto alti e bassi come alti paesi, con anche crack bancari, non capisco il nesso Il giappone, che per struttura fisica si assomiglia un poco all'italia, ha destinato tantissime risorse allo sviluppo delle infrastrutture ed oggi, nonostante le numerose isole, ha la struttura ferroviaria piu avanzata al mondo. un esempio su tanti che non vuole dire nulla dettato come dice ma75 dalla situazione del paese. Potrei benissimo dirti che in italia siamo i primi a fare le presse.. e allora?
L'italia ha 1300km di coste, con la possibilità di hub da destinare alla logistica marittima che non ha eguali AL MONDO, e ciononostante il settore logistico in italia e' all'età della pietra con quei pochi picchi gestiti indovina un po da chi? Si dai tedeschi.
La logistica è un attività di supporto, ma non è la base e spt visto che la fai lunga pensi che la logistica sia gratis? no è costosissima.
Il settore turistico poi e' l'emblema piu eclatante dell'inefficienza del sistema industriale italiano. Ti contraddici da te: il turismo emblema dell'industria?? ma di chi ? Sono due settori diversi! Il fatto che in un hotel ti ladrino adesso dovrebbe avere a che fare ad es con un'acciaieria? Per carità, non si parla di basare l'economia unicamente sul turismo, ma avere il piu importante patrimonio dell'umanità e sfruttarlo per non piu del 20-25% e' un darsi martellate ripetute sui coglioni, soprattutto se le tue risorse naturali sono scarse. il turismo è un'arma a doppio taglio, non è facile da gestire perchè la clientela è sempre più vasta e pretenziosa
Ora continuiamo a fare guerra con i cinesi, producendo trattori, macchinari o maglioni con modelli obsoleti, sapendo di perdere questa guerra prima ancora di averla iniziata, quando invece dovremmo puntare in quello che siamo piu bravi...ossia la cosidetta industria di qualità.
anche qui falsità assoluta.. oserei dire un luogo comune il fatto che produciamo cose obsolete e la guerra coi cinesi.. forse 10-15 anni fa. Ho già scritto che la qualità ci tiene a galla e tu lo vieni a dire a me...bah
Ma non l'abbiamo forse davanti agli occhi? L'abbigliamento, il cibo, i vini..son tutti prodotti di nicchia Di nicchia? ma almeno rileggi quello che dici? dove il marchio italiano ha ancora tantissimo da spendere e dove ha un vantaggio comparativo abissale. E soprattutto il primo caso, grazie all'ingegno (cosi come i giapponesi si ingegnarono nello sviluppo della nanotecnologia oppure del TQM nelle fabbriche della toyota). Ah sì il TPS è nato per questo.. non lo sapevo
Certo, comporta tantissimi sacrifici, tirare la cinghia, rinunciare a molto profitti nel breve periodo destinati all'R&D e per carità..anche a tanti fallimenti. Ma se non altro si puo puntare allo sviluppo di una industria sostenibile, che tutte le volte non deve pregare affinchè un caprone arabo non aumenti di un centesimo il barile di petrolio. (per assurdo eh). anche qui cadi nel banale, basta qualche quotidiano per osservare che il prezzo al barile conta fino ad un certo punto sul prezzo finale della benzina
No i discorsi normalissimi d'azienda non si fanno chiedendo al capo cantiere quanto gli costano i sacchi di cemento, ma tramite modelli consolidati (non perfetti per carità), che permettono di ricavare parametri obiettivi quali i flussi di cassa scontati (DCF), i rendimenti sul capitale investito (ROIC) , i tassi di crescita (growth rates) ed i costi del capitale (WACC). sicuramente.. spt al capo cantiere che ti parla in dialetto..Questi son solo alcuni parametri per carità, ma scusami se per valutare una azienda mi soffermo su dati empirici piu che su quelli emozionali.
---------- Post added at 17:00:44 ---------- Previous post was at 16:49:20 ----------
Guarda, io non sono un estimatore ad oltranza del modello americano, cosi come non lo sono di quello attuale italiano.
E' un po banale dire "in medio stat virtus", ma nel caso italiano applicherei una sorta di sistema misto.
E sulle spalle di chi dovrebbe cadere scusa?
Dai per favore boss smettila di fare il politicante da quattro soldi. Dire posto di lavoro fisso vuol dir tutto come vuol dire niente.
Nessuno ti nega il diritto al lavoro, ma non vedo perchè una azienda, o un sistema paese non debba avere il diritto di licenziare qualcuno perchè questo non raggiunge determinati standards? (leggasi fancazzista o incompetente).
E per carità..non utilizziamo la teoria della favola dickensiana del capitalista cattivo e del lavoratore buono che e' oppresso. Non siamo piu nel diciottesimo secolo e le condizioni sono decisamente mutate.
Lavorare e' un diritto ma e' anche un obbligo, e capisci nessun manager in possesso dei requisiti mentali abbia intenzione di licenziare un dipendente che fa differenza in azienda (e per differenza non significa che debba teorizzare la fusione fredda).
E non capisco davvero questo tuo voler difendere ad oltranza l'indolenza, l'arretratezza e la poca competitività del sistema italico..vuoi sguazzarci dentro vero?
Capisci però che il risparmio italiano di questo passo si esaurisce, e se non si raggiunge la produttività dei paesi piu virtuosi del modello europeo significa una insostenibilità del sistema euro con conseguente ritorno alla lira.
Ora, basterebbe un'altra crisi per vederci in seguito saltare come petardi, visto anche che la Germania non ci salverebbe come la grecia visto che al contrario degli ellenici il debito di stato italiano e' quasi del tutto interamente nelle mani degli italiani.
Vaglielo poi a dire ai lavoratori la favoletta del capitalista cattivo quando non avranno nemmeno la cassa integrazione e nemmeno un lavoro.
L'italia ha 1300km di coste, con la possibilità di hub da destinare alla logistica marittima che non ha eguali AL MONDO, e ciononostante il settore logistico in italia e' all'età della pietra con quei pochi picchi gestiti indovina un po da chi? Si dai tedeschi.
La logistica è un attività di supporto, ma non è la base e spt visto che la fai lunga pensi che la logistica sia gratis? no è costosissima.
Il settore turistico poi e' l'emblema piu eclatante dell'inefficienza del sistema industriale italiano. Ti contraddici da te: il turismo emblema dell'industria?? ma di chi ? Sono due settori diversi! Il fatto che in un hotel ti ladrino adesso dovrebbe avere a che fare ad es con un'acciaieria? Per carità, non si parla di basare l'economia unicamente sul turismo, ma avere il piu importante patrimonio dell'umanità e sfruttarlo per non piu del 20-25% e' un darsi martellate ripetute sui coglioni, soprattutto se le tue risorse naturali sono scarse. il turismo è un'arma a doppio taglio, non è facile da gestire perchè la clientela è sempre più vasta e pretenziosa
Ora continuiamo a fare guerra con i cinesi, producendo trattori, macchinari o maglioni con modelli obsoleti, sapendo di perdere questa guerra prima ancora di averla iniziata, quando invece dovremmo puntare in quello che siamo piu bravi...ossia la cosidetta industria di qualità.
anche qui falsità assoluta.. oserei dire un luogo comune il fatto che produciamo cose obsolete e la guerra coi cinesi.. forse 10-15 anni fa. Ho già scritto che la qualità ci tiene a galla e tu lo vieni a dire a me...bah
Ma non l'abbiamo forse davanti agli occhi? L'abbigliamento, il cibo, i vini..son tutti prodotti di nicchia Di nicchia? ma almeno rileggi quello che dici? dove il marchio italiano ha ancora tantissimo da spendere e dove ha un vantaggio comparativo abissale. E soprattutto il primo caso, grazie all'ingegno (cosi come i giapponesi si ingegnarono nello sviluppo della nanotecnologia oppure del TQM nelle fabbriche della toyota). Ah sì il TPS è nato per questo.. non lo sapevo

Certo, comporta tantissimi sacrifici, tirare la cinghia, rinunciare a molto profitti nel breve periodo destinati all'R&D e per carità..anche a tanti fallimenti. Ma se non altro si puo puntare allo sviluppo di una industria sostenibile, che tutte le volte non deve pregare affinchè un caprone arabo non aumenti di un centesimo il barile di petrolio. (per assurdo eh). anche qui cadi nel banale, basta qualche quotidiano per osservare che il prezzo al barile conta fino ad un certo punto sul prezzo finale della benzina
No i discorsi normalissimi d'azienda non si fanno chiedendo al capo cantiere quanto gli costano i sacchi di cemento, ma tramite modelli consolidati (non perfetti per carità), che permettono di ricavare parametri obiettivi quali i flussi di cassa scontati (DCF), i rendimenti sul capitale investito (ROIC) , i tassi di crescita (growth rates) ed i costi del capitale (WACC). sicuramente.. spt al capo cantiere che ti parla in dialetto..Questi son solo alcuni parametri per carità, ma scusami se per valutare una azienda mi soffermo su dati empirici piu che su quelli emozionali.
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Guarda, io non sono un estimatore ad oltranza del modello americano, cosi come non lo sono di quello attuale italiano.
E' un po banale dire "in medio stat virtus", ma nel caso italiano applicherei una sorta di sistema misto.
E sulle spalle di chi dovrebbe cadere scusa?
Dai per favore boss smettila di fare il politicante da quattro soldi. Dire posto di lavoro fisso vuol dir tutto come vuol dire niente.
Nessuno ti nega il diritto al lavoro, ma non vedo perchè una azienda, o un sistema paese non debba avere il diritto di licenziare qualcuno perchè questo non raggiunge determinati standards? (leggasi fancazzista o incompetente).
E per carità..non utilizziamo la teoria della favola dickensiana del capitalista cattivo e del lavoratore buono che e' oppresso. Non siamo piu nel diciottesimo secolo e le condizioni sono decisamente mutate.
Lavorare e' un diritto ma e' anche un obbligo, e capisci nessun manager in possesso dei requisiti mentali abbia intenzione di licenziare un dipendente che fa differenza in azienda (e per differenza non significa che debba teorizzare la fusione fredda).
E non capisco davvero questo tuo voler difendere ad oltranza l'indolenza, l'arretratezza e la poca competitività del sistema italico..vuoi sguazzarci dentro vero?
Capisci però che il risparmio italiano di questo passo si esaurisce, e se non si raggiunge la produttività dei paesi piu virtuosi del modello europeo significa una insostenibilità del sistema euro con conseguente ritorno alla lira.
Ora, basterebbe un'altra crisi per vederci in seguito saltare come petardi, visto anche che la Germania non ci salverebbe come la grecia visto che al contrario degli ellenici il debito di stato italiano e' quasi del tutto interamente nelle mani degli italiani.
Vaglielo poi a dire ai lavoratori la favoletta del capitalista cattivo quando non avranno nemmeno la cassa integrazione e nemmeno un lavoro.
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