Ahhhh che grande cosa è la morte!
Pochi ne parlano, tutti la temono, molti la desiderano o l’hanno desiderata almeno una volta…
Quando siamo felici, viviamo tutti come se la morte non ci riguardasse…
Come se la nostra vita durasse in eterno e non dovesse mai finire.
Quando invece siamo tristi, tutti ci pensiamo e spesso arriviamo a desiderarla, anche se pochi hanno il coraggio di confessarlo. Pochi fanno il passo decisivo, perché alla fine vari motivi ci fermano: l’istinto di sopravvivenza, la paura del dolore, l’incertezza del nulla…
Al giorno d’oggi questo argomento, nella nostra società, è un tabù anche più del sesso.
Quasi come se parlare della morte e delle sue conseguenze, sia di per sé equivalente alla morte stessa.
E per questo pochi ci riflettono realmente, e ancora meno persone prendono in considerazione il fatto che prima o poi dovranno esse stesse morire.
Basta guardarsi un po’ attorno per capire quanti illusi ci sono a questo mondo…
Tutti presi nelle loro vite frenetiche, nei loro doveri, nei loro sogni…
Pare che non riescano neanche a rendersi conto che cose come potere, denaro, fama nulla possono contro di essa.
Persino l’amore deve cedere il passo alla morte e chinarsi di fronte ad essa. Nulla possono le lacrime e i lamenti a resuscitare la persona amata. Lacrime e lamenti che cederanno il passo ad un nuovo amore, rivolto ad un altro individuo. Ehhh sì… la morte è anche più forte dell’amore…
Se un giorno i morti dovessero tornare alla vita, chissà quanti di essi troverebbero il loro consorte insieme ad un altro/a… Non c’è niente che il tempo e la morte non riescano ad annientare.
Ma alla fine sarà solo la morte la nostra vera amica, la nostra unica compagna, l’unica nostra speranza di giustizia, pietà e pace, laddove la vita è ingiusta, crudele e opprimente.
Spesso tacciamo la morte di crudeltà, senza renderci conto che ad essere crudele non è la morte, bensì la vita. È nella vita che soffriamo e piangiamo… è nella vita che proviamo la delusione… e è alla fine la vita stessa che ci fa desiderare la morte con le sue sofferenze e i suoi dolori.
Ma alla fine è solamente la morte che terge le nostre lacrime, che placa il nostro cuore… che ci dona, alla fine, quella quiete e quella serenità che in vita non abbiamo mai provato, se non superficialmente…
Niente ha senso all’infuori di essa…
Solo essa infatti dà senso alla vita…
oracolo85@gmail. com
---------- Post added at 13:08:23 ---------- Previous post was at 13:07:49 ----------
Se l’uomo non morisse, non invecchierebbe.
Non potrebbero nascere altri uomini.
Non ci sarebbero l’uomo e la donna.
Non ci sarebbe il sesso.
Se non nasce e non muore, allora l’Uomo è immortale.
Quindi saprebbe tutto.
Non ci sarebbero le religioni.
Allora, perchè tanti uomini ?
Ne basterebbe uno solo.
Sarebbe Dio.
Quindi la necessità della Morte: condizione fondamentale per la vita.
Pochi ne parlano, tutti la temono, molti la desiderano o l’hanno desiderata almeno una volta…
Quando siamo felici, viviamo tutti come se la morte non ci riguardasse…
Come se la nostra vita durasse in eterno e non dovesse mai finire.
Quando invece siamo tristi, tutti ci pensiamo e spesso arriviamo a desiderarla, anche se pochi hanno il coraggio di confessarlo. Pochi fanno il passo decisivo, perché alla fine vari motivi ci fermano: l’istinto di sopravvivenza, la paura del dolore, l’incertezza del nulla…
Al giorno d’oggi questo argomento, nella nostra società, è un tabù anche più del sesso.
Quasi come se parlare della morte e delle sue conseguenze, sia di per sé equivalente alla morte stessa.
E per questo pochi ci riflettono realmente, e ancora meno persone prendono in considerazione il fatto che prima o poi dovranno esse stesse morire.
Basta guardarsi un po’ attorno per capire quanti illusi ci sono a questo mondo…
Tutti presi nelle loro vite frenetiche, nei loro doveri, nei loro sogni…
Pare che non riescano neanche a rendersi conto che cose come potere, denaro, fama nulla possono contro di essa.
Persino l’amore deve cedere il passo alla morte e chinarsi di fronte ad essa. Nulla possono le lacrime e i lamenti a resuscitare la persona amata. Lacrime e lamenti che cederanno il passo ad un nuovo amore, rivolto ad un altro individuo. Ehhh sì… la morte è anche più forte dell’amore…
Se un giorno i morti dovessero tornare alla vita, chissà quanti di essi troverebbero il loro consorte insieme ad un altro/a… Non c’è niente che il tempo e la morte non riescano ad annientare.
Ma alla fine sarà solo la morte la nostra vera amica, la nostra unica compagna, l’unica nostra speranza di giustizia, pietà e pace, laddove la vita è ingiusta, crudele e opprimente.
Spesso tacciamo la morte di crudeltà, senza renderci conto che ad essere crudele non è la morte, bensì la vita. È nella vita che soffriamo e piangiamo… è nella vita che proviamo la delusione… e è alla fine la vita stessa che ci fa desiderare la morte con le sue sofferenze e i suoi dolori.
Ma alla fine è solamente la morte che terge le nostre lacrime, che placa il nostro cuore… che ci dona, alla fine, quella quiete e quella serenità che in vita non abbiamo mai provato, se non superficialmente…
Niente ha senso all’infuori di essa…
Solo essa infatti dà senso alla vita…
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Se l’uomo non morisse, non invecchierebbe.
Non potrebbero nascere altri uomini.
Non ci sarebbero l’uomo e la donna.
Non ci sarebbe il sesso.
Se non nasce e non muore, allora l’Uomo è immortale.
Quindi saprebbe tutto.
Non ci sarebbero le religioni.
Allora, perchè tanti uomini ?
Ne basterebbe uno solo.
Sarebbe Dio.
Quindi la necessità della Morte: condizione fondamentale per la vita.
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