La morte

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  • artemide
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    #46
    Originariamente Scritto da miketyson Visualizza Messaggio
    la vita fa paura,più passa il tempo peggio è
    forse, le uniche consapevolezze che col tempo possono prendere forma fomentando la "paura" sono l'impotenza e l'inesorabilità di fronte a un disegno già disegnato, incontrollabile e oltre i limiti della nostra comprensione razionale.

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      #47
      Originariamente Scritto da artemide Visualizza Messaggio
      forse, le uniche consapevolezze che col tempo possono prendere forma fomentando la "paura" sono l'impotenza e l'inesorabilità di fronte a un disegno già disegnato, incontrollabile e oltre i limiti della nostra comprensione razionale.
      che poi alla fine non si tratta di paura ma di accettazione di questa consapevolezza.........
      http://www.bodyweb.com/forums/thread...DIARIO-Proxgis

      ficcarti le penne nel culo non fa di te una gallina..........

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        #48
        Originariamente Scritto da proxgis Visualizza Messaggio
        che poi alla fine non si tratta di paura ma di accettazione di questa consapevolezza.........
        una consapevolezza in quanto tale.

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        • proxgis
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          • dove arriva la morte e la desolazione
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          #49
          Originariamente Scritto da artemide Visualizza Messaggio
          una consapevolezza in quanto tale.
          rep....
          http://www.bodyweb.com/forums/thread...DIARIO-Proxgis

          ficcarti le penne nel culo non fa di te una gallina..........

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            #50
            Originariamente Scritto da proxgis Visualizza Messaggio
            rep....

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            • proxgis
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              • dove arriva la morte e la desolazione
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              #51
              Originariamente Scritto da artemide Visualizza Messaggio
              “… È strano come a volte il ricordo della morte sopravviva molto più a lungo della vita che essa ha rubato… “
              IL DIO DELLE PICCOLE COSE, Roy Arundhati
              libro letto è fantastico.........
              http://www.bodyweb.com/forums/thread...DIARIO-Proxgis

              ficcarti le penne nel culo non fa di te una gallina..........

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                #52
                A me, invece, colpirono moltissimo le parole di questo giornalista immenso: Guido Ceronetti.
                "L'uomo è un'anima che trascina un cadavere. Noi deploriamo come morte il suo stancarsi, alla fine, di fare da spazzino".

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                  #53
                  Originariamente Scritto da artemide Visualizza Messaggio
                  A me, invece, colpirono moltissimo le parole di questo giornalista immenso: Guido Ceronetti.
                  "L'uomo è un'anima che trascina un cadavere. Noi deploriamo come morte il suo stancarsi, alla fine, di fare da spazzino".
                  mitico.................................massimo rispetto..............
                  http://www.bodyweb.com/forums/thread...DIARIO-Proxgis

                  ficcarti le penne nel culo non fa di te una gallina..........

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                    #54
                    Originariamente Scritto da proxgis Visualizza Messaggio
                    mitico.................................massimo rispetto..............
                    tu invece, in poche parole, come definiresti la morte?

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                    • proxgis
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                      #55
                      Originariamente Scritto da artemide Visualizza Messaggio
                      tu invece, in poche parole, come definiresti la morte?
                      in due parole...... una liberazione...................
                      http://www.bodyweb.com/forums/thread...DIARIO-Proxgis

                      ficcarti le penne nel culo non fa di te una gallina..........

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                        #56
                        Originariamente Scritto da proxgis Visualizza Messaggio
                        in due parole...... una liberazione...................
                        percepisco un pessimismo di base.

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                          #57
                          Originariamente Scritto da artemide Visualizza Messaggio
                          percepisco un pessimismo di base.
                          diciamo che io non sono mai ottimista,sono realista (poi sui forum appaio scherzoso,ma nella realtà,mi definivano un misto fra dr.house e un pezzo di sterco....) comunque penso che vivere per sempre non sia il massimo,insomma io mi auguro di arrivare a 50 anni poi basta, non ho bisogno di vivere di più,quando uno ha vissuto 50 anni sono più che abbastanza,tanto vivere al giorno d'oggi significa abbassare le spalle ed essere la classica goccia d'acqua nel mare,se mi riesci a capire,trova qualcosa per cui vale la pena vivere (e non uscire con discorsi tipo l'amore,la famiglia e robe varie......ma so che non sei quel tipo di persona... :-)
                          http://www.bodyweb.com/forums/thread...DIARIO-Proxgis

                          ficcarti le penne nel culo non fa di te una gallina..........

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                            #58
                            Originariamente Scritto da proxgis Visualizza Messaggio
                            diciamo che io non sono mai ottimista,sono realista (poi sui forum appaio scherzoso,ma nella realtà,mi definivano un misto fra dr.house e un pezzo di sterco....) comunque penso che vivere per sempre non sia il massimo,insomma io mi auguro di arrivare a 50 anni poi basta, non ho bisogno di vivere di più,quando uno ha vissuto 50 anni sono più che abbastanza,tanto vivere al giorno d'oggi significa abbassare le spalle ed essere la classica goccia d'acqua nel mare,se mi riesci a capire,trova qualcosa per cui vale la pena vivere (e non uscire con discorsi tipo l'amore,la famiglia e robe varie......ma so che non sei quel tipo di persona... :-)
                            il tuo è un discorso molto forte, a cui veramente trovo difficoltà a dare una risposta contestuale e di senso compiuto (sempre che possa esistere). forse è una percezione individuale con un'unico punto in comune: la morte, appunto. ma, se davvero ti trovassi in punto di morte, sicuro la penseresti così? non ti spaventa quel futuro indefinito? il tutto? il nulla?

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                              #59
                              Originariamente Scritto da artemide Visualizza Messaggio
                              il tuo è un discorso molto forte, a cui veramente trovo difficoltà a dare una risposta contestuale e di senso compiuto (sempre che possa esistere). forse è una percezione individuale con un'unico punto in comune: la morte, appunto. ma, se davvero ti trovassi in punto di morte, sicuro la penseresti così? non ti spaventa quel futuro indefinito? il tutto? il nulla?
                              non esiste nessuno che non teme la morte,però deve succedere,si può morire in qualsiasi momento,e cosa fai??al momento della morte chiunque tu sia,anche il più forte e palestrato del mondo muori lo stesso l'unica cosa che puoi fare in quel momento è arrenderti,perchè tanto non ti risparmia,che tu ti arrendi o meno muori lo stesso,non mi spaventa però più di tanto, io sono un agnostico,non credo e non mi pongo il problema,per me la vita è un mezzo solo per aspettare la morte,e renderla in qualche modo più piacevole,a volte penso che fare un figlio sia anche un segno di egoismo,io ti dò la vita,ma in automatico ti dò anche la morte,dono leggermente meno buono rispetto alla nascita,siamo già segnati dal momento in cui veniamo concepiti,e non ce niente che possiamo fare per cambiare questa cosa............
                              http://www.bodyweb.com/forums/thread...DIARIO-Proxgis

                              ficcarti le penne nel culo non fa di te una gallina..........

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                                #60
                                Originariamente Scritto da proxgis Visualizza Messaggio
                                diciamo che io non sono mai ottimista,sono realista (poi sui forum appaio scherzoso,ma nella realtà,mi definivano un misto fra dr.house e un pezzo di sterco....) comunque penso che vivere per sempre non sia il massimo,insomma io mi auguro di arrivare a 50 anni poi basta, non ho bisogno di vivere di più,quando uno ha vissuto 50 anni sono più che abbastanza,tanto vivere al giorno d'oggi significa abbassare le spalle ed essere la classica goccia d'acqua nel mare,se mi riesci a capire,trova qualcosa per cui vale la pena vivere (e non uscire con discorsi tipo l'amore,la famiglia e robe varie......ma so che non sei quel tipo di persona... :-)
                                teoria interessante - è vero: oggi la vita è molto più misera di quanto non lo fosse in tempi assai più duri. Già Nietzsche a suo tempo se ne lamentava indicando nei suoi "tempi moderni" un infiacchimento delle naturali vitalità ed aggressività umane. L'uomo pulce che seguiva pedissequamente i dis-valori della civiltà e della pacifica quanto ipocrita e necessaria convivenza.

                                viviamo in un agio e in una (relativa) assenza di dolori reali che ci proietta al di fuori di quegli istinti di sopravvivenza e di lotta che di per sè dovrebbero dare un senso più marcato alla nostra esistenza.

                                il mondo ci invita ogni giorno con il suo canto ad assecondare il moto uniforme di anime che lo popolano in maniera omogenea e allineata: ci spinge ad essere gocce nel suo mare di opinioni, abitudini, ripetitività, assurdità, cecità e banalità; ad inserirci in una linea grigia non meglio definita dove al fondo di ogni gesto sembra mancare un senso unificante e fondante in grado di significare profondamente la nostra esistenza.

                                Io però credo che a questa banalità a cui ogni uomo è destinato (siamo tutti ugualmente gettati in questo mondo fatto di regole assurde: nascere - vivere - invecchiare - soffrire - morire - non capire ), si possa accordare in una certa misura un quid di fiducia e rispetto.

                                In questa banalità esiste l'altro, l'altro che come noi diventa un interlocutore eccellente, l'altro che ci domanda e ci risponde, che ci completa.

                                La vita merita di essere vissuta nel momento in cui esiste il prodigio della relazione - il fluire di idee, sentimenti, emozioni, condivisioni.

                                Quell'empatia che si genera quando stiamo bene con qualcuno, che da una pienezza al nostro essere, che fa scintillare il nostro cuore e la nostra mente.

                                L'altro che può essere lì al nostro fianco a stringerci facendoci sentire vivi e amati; o anche l'altro che in una dimensione temporale differente dalla nostra ci introduce ai suoi pensieri, attraverso la sua opera letteraria, o cinematografica o artistica in genere.

                                l'essenza dell'esistenza per Jaspers era proprio la comunicazione -l'interazione tra uomini.

                                io per questa interazione, spero che la mia vita duri il più a lungo possibile. e poi ci sarà tutto il resto con la sua carnalità e cosalità, con le sue emozioni più basse e semplici a completare l'estasi dell'esistenza. ma senza comunicazione, senza l'altro, senza gli altri, ovunque e comunque essi siano o siano stati, questa vita perderebbe di senso.

                                vivere o morire, non è dunque una questione di banalità, ma al massimo di solitudine essenziale. da cui si DEVE rifuggire sapientemente. per non morire prima del tempo.
                                Last edited by Dr.Vazzo; 13-02-2011, 14:42:02.


                                (Thomas Sankara)

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