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Emigrare: raccoglitore di consigli, esperienze ed opinioni.
Su due piedi direi islanda o canada Ma faresti cosa? E' quella la discriminante essenziale per me.
Intanto mi laureo, poi vediamo, è solo un'idea in embrione, non in atto
Tanto ho già i contatti in tutti e tre i posti (parenti in Canada, carissimi amici in Germania ed Islanda).
C'è anche l'opzione Israele (come ho detto nei post precedenti), però mi rifiuto categoricamente.
RAPPORTO EURISPES
Oltre la metà dei giovani vorrebbe andar via
Al Sud la maggioranza non espatrierebbe
Il 50,9% della fascia 25-34 anni si trasferirebbe volentieri all'estero. A preoccupare soprattutto la precarietà del lavoro, seguita dalla mancanza di senso civico e dalla corruzione. La stragrande maggioranza dei meridionali non lascerebbe invece mai il proprio Paese, i più insoddisfatti vivono al Centro
di ROSARIA AMATO
Studenti in corteo
ROMA - Una volta era il Belpaese. Ma adesso le cose sono un po' cambiate, soprattutto per i giovani, e infatti il 50,9% tra i 25 e i 34 anni si trasferirebbe volentieri all'estero, secondo il Rapporto Eurispes 2011. Oltre il 60% degli italiani ritiene che vivere in Italia sia una fortuna, ma questa percentuale si riduce gradualmente man mano che dalle fasce di età più anziane si arriva ai giovani: quasi il 40% dei 25-34enni ritiene che vivere in Italia sia una sfortuna, e ben il 40,6% degli intervistati (di tutte le fasce di età) si traferirebbe volentieri all'estero, una percentuale superiore al 37,8% rilevata dall'Eurispes nell'analogo sondaggio condotto nel 2006. Oltre la maggioranza degli italiani (51,8%) considera la situazione economica del nostro Paese nettamente peggiorata (+4,7% rispetto al 2010). Un dato così significativo si era registrato solo nel 2005 (54%).
La disillusione si consuma a partire dai 25 anni, soprattutto quando c'è l'impatto con il mondo del lavoro. Infatti la percentuale di chi ritiene che vivere in Italia sia una sfortuna è un po' più bassa nella fascia d'età 18-24 (37,1%) e scende al 26% per quel che riguarda la popolazione di 65 anni e oltre. La precarietà lavorativa è indicata al primo posto tra i mali italiani, dal 29,1% degli intervistati. Ma per i giovani la precarietà lavorativa è un problema di gran lunga più pesante: lo sottolinea il 43,5% dei 18-24enni e il 33,6% dei 25-34enni. La percentuale scende gradualmente per poi risalire, a sorpresa, tra gli ultrasessantacinquenni, che evidentemente non sono indenni dalle preoccupazioni per le giovani generazioni.
Al secondo posto tra i mali italiani c'è la mancanza di senso civico (20,6%), mentre il 19,1% giudica eccessivo il livello di corruzione, il 15,2% ritiene che il peggiore problema per l'Italia sia rappresentato dalla classe politica, l'8,6% dalle condizioni dell'economia, il 3,9% dal tasso di criminalità e l'1,3% dallo stato del welfare. Per quanto riguarda in particolare la politica, il 68,2% degli intervistati si è dichiarato contrario a candidare alle elezioni un indagato, mentre il 21,5% si è dichiarato favorevole, e il 10,3% non ha espresso alcuna opinione.
La preoccupazione per la precarietà nel lavoro è più diffusa nel Mezzogiorno (43,2% nelle Isole e 42,4% nel resto del Sud) contro il 30% del Nord-Est, il 25,6% del Nord-Ovest e il 18,9% del Centro, mentre per gli altri problemi denunciati dagli intervistati c'è una certa uniformità nelle risposte nelle varie aree geografiche. Eppure, di fronte alla domanda: "Si trasferirebbe all'estero?", la situazione si ribalta. Il 62,9% degli abitanti delle Isole non lo farebbe mai (nonostante le preoccupazioni per il lavoro e tutti i problemi reali dell'area geografica, dall'economia alla criminalità), contro il 49,1% degli abitanti del Nord-Ovest. I più disposti a trasferirsi vivono al Centro (49,4%, mentre solo il 40% ha dichiarato che non cambierebbe mai Paese). Guardando alle fasce di età, i più bendisposti ad andarsene hanno tra i 25 e i 34 anni (50,9%).
Ma dove si trasferirebbero gli aspiranti emigranti? In Francia (16,5%), Stati Uniti (16,1%), Spagna (14,3%), Paese che peraltro ha un tasso di disoccupazione che supera il 20%, Inghilterra (11,9%) e Germania (10,1%). Seguono Svizzera, Austria, Svezia, Canada, Olanda, Brasile, Danimarca, Norvegia.
Chi invece non si trasferirebbe mai dall'Italia ne apprezza soprattutto la libertà di opinione e di espressione (26,8%), la tradizione artistico-culturale (20,8%), il clima mediterraneo (17,3%), le bellezze naturali (16,6%), e poi la simpatia della gente, la buona cucina e, buon ultimo, il benessere economico (3,1%). Ancora una volta, sono i meridionali a sentirsi in grande maggioranza fortunati a vivere nel Belpaese (nonostante le classifiche indichino regolarmente le città del Nord come le più vivibili, e quelle del Sud siano sempre in coda alle varie graduatorie): si dichiarano felici di vivere nel proprio Paese il 74,1% degli abitanti delle Isole e il 66,7% del Mezzogiorno, contro solo il 54,4% degli abitanti del Centro.
Eppure, anche il Rapporto Eurispes (se ce ne fosse bisogno) conferma che è al Sud che si concentrano i problemi economici più gravi. Arrivare a fine mese è "uno scoglio insormontabile" per il 35,1% delle famiglie, e nel 2011 "sono in diminuzione le famiglie italiane che nonostante tutto riescono a risparmiare qualcosa (26,2% contro il 30,8% del 2010) e a raggiungere l'ormai ambito traguardo della fine del mese (61% contro 66% del 2010)". Il disagio aumenta però vertiginosamente al Sud (43%), pur essendo acuto anche nel Nord-Est (37%) e nelle Isole (36,5%). il 40% delle famiglie dichiara inoltre di avere difficoltà a pagare rate e canoni.
(28 gennaio 2011)
Ma dove si trasferirebbero gli aspiranti emigranti? In Francia (16,5%), Stati Uniti (16,1%), Spagna (14,3%), Paese che peraltro ha un tasso di disoccupazione che supera il 20%, Inghilterra (11,9%) e Germania (10,1%). Seguono Svizzera, Austria, Svezia, Canada, Olanda, Brasile, Danimarca, Norvegia.
Si, più o meno riflette le opinioni che sento in giro.
C'è anche da dire che su 10 che inizialmente hanno intenzione di andarsene, saranno alla fine solo in due/tre ad andarsene e di questi almeno uno tornerà indietro disilluso.
Si, più o meno riflette le opinioni che sento in giro.
C'è anche da dire che su 10 che inizialmente hanno intenzione di andarsene, saranno alla fine solo in due/tre ad andarsene e di questi almeno uno tornerà indietro disilluso.
mah guarda, l'ho detto altre volte, io e chi si è laureato con me siamo andati tutti all'estero, in un certo senso era doveroso, alcune sono state esperienze positive, altre straordinariamente positive, alcune negative, io stessa vanto tutte e tre le casistiche, più positive che negative, comunque, tuttavia, a dieci anni vedo che siamo tutti tornati o stiamo cercando di tornare, chi non lo fa è perché si è creato una famiglia là, in genere, tutti gli altri a cui viene offerta una possibilità lavorativa in italia, rientrano.
insisto sul nostro essere più radicati di quanto non sembri persino a noi stessi quando si hanno 20 anni, poi - chiaramente - ci saranno eccezioni.
poi ora io vivo una nuova ondata di voglia di trasferimento, la vivo per osmosi, vivendo ed amando una persona di dieci anni più giovane, per cui trotterello per casa dicendo: ma non riesci a fare un master qua, oppure qua, oppure andiamo qua, ho ottimi contatti ecc ecc.. ma ecceziono, appunto, in primis perché l'amore rende strani, in secundis perché mi sono ritagliata spazi lavorativi un po' particolari, in effetti potrei vivere ovunque e continuare a fare quello che faccio.
RAPPORTO EURISPES
Oltre la metà dei giovani vorrebbe andar via
come dice larry anch'io credo che questo "vorrei andare via" sia da prendere con le pinze... io sono uno di quelli che se ne vogliono andare, ma son già stato via, ho i miei piani ecc., in tanti dicono "ah, vorrei andarmene e poi giocano la seconda schedina e vanno al bancone a farsi il macchiato"... insomma, tanti lo dicono tanot per dire, ma non lo valutano seriamente (e trovano tante scuse)... e tanti non si rendono conto di cosa significhi...
mah guarda, l'ho detto altre volte, io e chi si è laureato con me siamo andati tutti all'estero, in un certo senso era doveroso, alcune sono state esperienze positive, altre straordinariamente positive, alcune negative, io stessa vanto tutte e tre le casistiche, più positive che negative, comunque, tuttavia, a dieci anni vedo che siamo tutti tornati o stiamo cercando di tornare, chi non lo fa è perché si è creato una famiglia là, in genere, tutti gli altri a cui viene offerta una possibilità lavorativa in italia, rientrano.
... ma anche qui allora c'entra l'ammmore... perché chi lo ha trovato fuori sta fuori... chi non ha trovato l'amore all'estero ha paura di rimanere a secco e perciò torna indietro e desidera l'uomo calabro con la panza... anche questo è ammore allora...
Originariamente Scritto da Mizard
...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
Originariamente Scritto da Barone Bizzio
Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
Originariamente Scritto da TheSandman
Silvio compreso.
Originariamente Scritto da TheSandman
Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
... ma anche qui allora c'entra l'ammmore... perché chi lo ha trovato fuori sta fuori... chi non ha trovato l'amore all'estero ha paura di rimanere a secco e perciò torna indietro e desidera l'uomo calabro con la panza... anche questo è ammore allora...
stai dicendo che liam, manx e tongue, ad esempio, tornerebbero volentieri in italia a parità di lavoro che svolgono all'estero perché cercano l'uomo calabro con la panza? tongue escluso, mi pare un'ipotesi peregrina.
comunque non voglio convincere nessuno, mi siedo e torno quando avrete fatto i vostri 7/8 anni all'estero.
non segui il discorsi, larry, non si trasferiscono per la carriera, si trasferiscono per la spiaggia e le donne.
(comunque tu sei l'unico storico (in potenza) al mondo che abbia intenzione di trasferirsi in canada, quindi poca ironia, per favore)
gorghi se nn vuoi crederci non è che mi interessa convincerti eh....
ho vissuto in quei posti e parlato con quelle persone...
se nn ci credi sti*****
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
oh ma ti credo.
peraltro prima ho fatto una battuta, ma qua dove mi quoti ho proprio riportato il tuo pensiero
non è un trasferimento per avere una posizione lavorativa migliore, ma una qualità della vita di migliore, dove per qualità della vita - cito te - annoveriamo il fatto di scopare come ricci (o altro animale, ora non mi va di controllare) e le spiagge.
per questo l'obiezione di larry sulla recessione in spagna non aveva senso.
devo ammettere, e per questo ho fatto la battuta, che queste ragioni credo risentano della tendenza psicologica che già qualcuno ti ha fatto notare per cui siamo più propensi a stare in situazioni non perfette - diciamo così - fuori dall'italia, mentre la medesima situazione, in italia la vedremmo come un handicap, ecco che più lontani siamo dall'italia più è accettabile.
la precarietà, il non avere una casa ecc ecc..
perché non trovare un posto in italia con una bella spiaggia per fare un lavoro qualsiasi mi pare davvero difficile da credere, mentre credo che ci siano anche in spagna bellissime spiagge vicino a citta in cui fare lavori qualsiasi, che poi è quello che sostieni, mi pare e ti credo, ripeto.
a battuta, anche per larry: il mio ex marito è canadese ed ha sempre detto di essersi trasferito in italia per le donne - già prima di conoscere me eh - oh a voi uomini non vanno mai bene le vostre donnine autoctone, mannaggia.
oh ma ti credo.
peraltro prima ho fatto una battuta, ma qua dove mi quoti ho proprio riportato il tuo pensiero
non è un trasferimento per avere una posizione lavorativa migliore, ma una qualità della vita di migliore, dove per qualità della vita - cito te - annoveriamo il fatto di scopare come ricci (o altro animale, ora non mi va di controllare) e le spiagge.
per questo l'obiezione di larry sulla recessione in spagna non aveva senso.
.
scusami pensavo mi prendessi in giro
citi me e io cito tantissime persone conosciute li e ti diro' non lo farei pero' mi risulta difficile biasimarli
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Non avete capito...l'allusione alla recessione spagnola era nell'ambito lavorativo...perchè io non critico affatto la "Movida madrilena" o stili di vita del genere, è solo che per averli bisogna anche posseder liquidi...non so se mi spiego.
Si in Islanda la recessione ha colpito pesante, però pare (a sentir chi ci abita) che la ripresa sia or ora piuttosto fulminea.
Gorga ahahaha lo immaginavo...avrei due o tre aneddoti vissuti in Canada circa "l'ammmore latino" nella mentalità del Dominion, ma non è questa la sede.
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