Emigrare: raccoglitore di consigli, esperienze ed opinioni.

[brosgym]

non credere che non abbia già pensato anche a questo.

al di là di tutto quoto semplicemnte chi dice che pochi mesi non valgono come esperienza.

dall'anno in su in un posto si inizia a risentire realmente di vantaggi e svantaggi e, soprattutto, quando il motivo del trasferimento non è temporaneo, cioè ci si trasferisce per un lavoro e non si sa quando (e se) si cambierà di nuovo stato.

non ho nessuna permanenza all'estero per più di tre anni, quindi non so cosa succeda dopo i primi tre anni, ma garantisco che tra tre mesi e due anni ci sia un abisso nei termini di percezione personale.

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aggiungo, a scanso di equivoci, che si va dove è necessario andare.
ciò non toglie che, nella mia esperienza, chi poi ha avuto modo di tornare in italia senza ledere al proprio percorso professionale l'ha sempre fatto (o cerca di farlo).

siamo molto più radicati di quanto non ci illudiamo di essere, insisto comunque, qualche anno fuori dall'italia servirebbe a chiunque, spostare il proprio punto di vista, in questo caso letteralmente, è sempre un'ottima idea.

[miketyson]

ogni esperienza personale poi è a se,c'è chi è emigrato come un mio amico in svizzera anni fa a s.gallo a fare il muratore,dopo 2 mesi ha incontrato una donna e ci ha convissuto x 4 anni,finita la storia la svizzera gli faceva schifo e il tedesco che aveva imparato non gli andava più,ci vuole anche una buona dose di fortuna secondo me,certo sicuramente ci vuole grande spirito di adattabilità e solitudine almeno i primi tempi,a 20 anni rischi poco,quando ne ahi quasi 40 come me certe piccole cose possono essere più spesse da sopportare,tutto qui,un tempo si emigrava xchè dispertai,oggi se lo si fa è x migliorare quindi ancora più difficile centrare l'obiettivo

[Alberto84]

ogni esperienza personale poi è a se,c'è chi è emigrato come un mio amico in svizzera anni fa a s.gallo a fare il muratore,dopo 2 mesi ha incontrato una donna e ci ha convissuto x 4 anni,finita la storia la svizzera gli faceva schifo e il tedesco che aveva imparato non gli andava più,ci vuole anche una buona dose di fortuna secondo me,certo sicuramente ci vuole grande spirito di adattabilità e solitudine almeno i primi tempi,a 20 anni rischi poco,quando ne ahi quasi 40 come me certe piccole cose possono essere più spesse da sopportare,tutto qui,un tempo si emigrava xchè dispertai,oggi se lo si fa è x migliorare quindi ancora più difficile centrare l'obiettivo

Quoto tutto. I primi tempi specie se si e' giovani e non ancora del tutto maturi, non c'e' donna, festa o compagnia che tenga..la solitudine e' pesante...solitudine che puo' essere semplicemente un cambio radicale da routines consolidate negli anni. Ricordo ancora un' email che mandai a Liam dopo poche settimane che ero in UK, in preda alla solitudine lol. Poi senza accorgersene anche la nuova vita diventa routine e si cominicia a rivivere. Se da giovani tutto le emozioni (positive e negative) sono all' accesso (si e' piu' instabili)...e' pur vero cmq che l' adattabilita' e' maggiore. Se penso a mio padre 60enne, sarebbe utopico che si trasferisse all' estero. Non riuscirebbe mai ad attarsi a tutte le diversita'. Quindi si, un punto iportante e' anche l' eta', in particolare per un popolo come il nostro per il quale, le radici nelle proprie origini, tradizioni e stile di vita sono piantate molto profondamente. Quindi in definitiva prima si parte piu' facile sara'.
Per un inglese "maturo" non sarebbe cosi' difficile emigrare.
La fortuna come sempre gioca un ruolo importante.

[Liam & Me]

Quoto tutto. I primi tempi specie se si e' giovani e non ancora del tutto maturi, non c'e' donna, festa o compagnia che tenga..la solitudine e' pesante, che puo' essere semplicemente un cambio radicale da routines che consolidate negli anni. Ricordo ancora un email che mandai a Liam, in preda alla solitudine lol. Poi senza accorgersene anche la nuova vita diventa routine e si cominicia a rivivere. Se da giovani tutto le emozioni (positive e negative) sono all' accesso (si e' piu' instabili)...e' pur vero che l' adattabilita' e' maggiore. Se penso a mio padre 60enne, sarebbe utopico che si trasferisse all' estero. Non riuscirebbe mai ad attarsi a tutte le diversita'. Quindi si, un punto iportante e' anche l' eta', in particolare per un popolo come il nostro per il quale, le radici nelle proprie origini, tradizioni e stile di vita sono piantate molto profondamente. Quindi in definitiva prima si parte piu' facile sara'.
Per un inglese "maturo" non sarebbe cosi' difficile emigrare.
La fortuna come sempre gioca un ruolo importante.

comunque non era cosi' strana come email, passare per stati d'animo del genere e' una tappa quasi obbligata Tra l'altro ricordo di averla letta molto in ritardo (non uso molto quell'indirizzo) e di essermi sentito piuttosto in colpa per questo.

Quoto il resto che hai scritto, comprese le differenze culturali che portano popoli diversi ad avere capacita' di adattamento differenti.

[miketyson]

cmq è un esperienza che mi manca ora,non ho avuto le palle di farlo quando avrei dovuto,cmq non è detto non ho intenzione di finire la mia vita in italia a sgobbare

[Liam & Me]

cmq è un esperienza che mi manca ora,non ho avuto le palle di farlo quando avrei dovuto,cmq non è detto non ho intenzione di finire la mia vita in italia a sgobbare

non e' che altrove non si sgobbi pero'

[miketyson]

certo,se vuoi fare il nulla facente fuori legge l'italia è il posto giusto,un conto è sgobbare x tirare avanti un conto è sgobbare con un alto tenore di vita,ma in fondo non cerco manco più tanto quello quanto una qualità di vita diversa,civiltà,pulizia,modo di fare meno stress e lavorare in un certo modo non tutto alla c....o di cane

[greenday2]

se cerchi meno stress...lascia stare.

[marcu9]

ciao a tutti,
be il nostro accento inglese fa ridere veramente, il mio compreso, sempre che lo si sa parlare l inglese, purtroppo il livello e' alquanto basso, colpa delle scuole, della gente stessa che se ne sbatte.
io vivo in norvegia da 3 anni ormai, e qui e' tutto molto americanizato, non ce' da sorprendersi quindi se si gasano se un istruttore sia americano.
se qualcuno mi chiedesse come vanno le cose a vivere in norvegia, be non porei dire di meglio credo:vivo in un posto bellissimo, metti via dei bei soldi, il lavoro e' buono, ma attenzione, queste cose non scendono dal cielo, ci vuole tempo e pazienza.bisogna farsi il culo e sapere dire di si sul posto di lavoro.poi bisogna anche scegliersi i posti, la norvegia e messa molto bene economicamente, ma se mi scegli la polonia per esempio non potrai mica far chissa quali soldi( a meno che non fai un lavoro particolarmente pagato bene).sono stato anche a londra prima di venir qua, e li la storia era totalmente diversaaga da schifo, appartamenti che cadevano a pezzi e cosi via...pero e' stata un esperienza che mi ha sicuramente forgiato, passare dalla valtellina a londra e' un bel salto..che consiglio solo a chi si sente di farlo..non si e' mica obbligati a farlo.beato che sta bene dove sta.poi sinceramente ho visto tanti di quegli sfigati in giro che se ce la fanno loro a campare ce la puo fare chiunque..cmq la cosa che mi da piu fastidio sono gli italiani che sono qua lamentandosi di quanto i norvegesi sono rincoglioniti e quanto le cose in norvegia dovrebbero cambiare, pero nel loro paese non ci tornano perche' anno preso solo calci in culo.ci vuole rispetto per il paese che si sciele per vivere..io per esempio amo questo posto, per via della sua natura.
qualche consiglio per chi vuole andare:
imparate l inglese piu che potete prima di andare
organizzatevi prima su come trovare da dormire e da lavorare
se necessario imparate un nuovo mestiere che potrebbe essere redditizio nel posto dove andate.per esempio io ho imparato a fare la pizza prima di andare(il mio lavoro era nell edeilizia prima) e adesso dopo una promozione sono uno dei responsabili di una pizzeria, e non posso certo lamentarmi
saluti

Interessante il tuo post, la norvegia mi intriga non poco..
Mi interesserebbe sapere + dettagli, come hai fatto con la lingua ? il norvegese/svedese intendo?
e' prettamente necessario per avere un buon lavoro? difficile da imparare?
Sono stato da poco in finlandia, e stando in mezzo ai finlandesi, mi son scoraggiato molto con la lingua, davvero difficile e anche brutta .
E molti di loro mi hanno detto comunque, che senza la lingua madre, difficilmente hai un lavoro qualificato.

Una cosa che mi ha messo un pò di "malinconia" è stato il cielo, perennemente grigio, non ho mai visto il sole-luna-stelle o semplicemente il colore del cielo .

Raccontami un pò della norvegia, magari dicendomi anche in che città stai, grazie.

P.s a parte questa meta, ero molto orientato o per la solita inghilterra, ma quello che più mi "ispira"
è il Canada, anche se ho letto che se non trovi un posto di lavoro significativo entro 6 mesi, te ne puoi andare a casa. e il visto te lo danno solo una volta nella vita..

[miketyson]

xchè?non mi dire sono più stressati di noi........

[greenday2]

ma in italia siamo stressati? Maddai...per il calcio forse

[Manx]

xchè?non mi dire sono più stressati di noi........

forse grindei si riferiva al fatto che all'estero, soprattutto all'inizio (ma è cmq una costante, in realtà, anche negli anni che verranno) ogni piccola "scemenza" che in Italia sbrigheresti con una soffiata di naso e in 20 minuti, all'estero, ripeto, questa cosa potrebbe richiedere molto + tempo e impegno, proprio perché si è stranieri, non si padroneggia cmq la lingua al 100% e ci sono tutta una serie di trafile burocratiche, "usi e costumi" che spesso non hanno niente a che fare o quasi con quelli della "bella italia"...anche una cosa scema come andare dal medico o far accorciare un paio di pantaloni potrebbe essere difficoltoso. Lo so per esperienza diretta...pensa che la prima volta che ho fatto la denuncia dei redditi ho impiegato 2 ore e passa solo per leggere le indicazioni, per poi dichiarare 592.00 euro netti

[madmax68]

Se se vabbè di che volevi evadere e famo prima . Comunque ti quoto è dico: all'estero ci si va con le idee chiare con palle toste e tanta tanta umiltà. Se uno poi si fissa sul sole , la luna il cibo, ragazzi credetemi è persa in partenza. Non dico che queste cose non vi mancheranno, ma credete che a quello dello SriLanka che lavora nelle cucine, alla badante ucraina o anche al pusher egiziano non manchi casa loro. Solo che noi siamo italiani e allora senza mammà e certe cose non si può stare. E poi ci chiediamo perchè le cose vanno come vanno.Fuori ci si va per migliorarsi e perchè SI RITIENE che sia possibile una crescita umana e professionale che,al momento, e PURTROPPO a casa propria non è possibile.Non ci si va per le donne il clima o a farsi le canne. Se si vuole fare gli idioti almeno meglior restare a casina. Ci si risparmia pure. E poi sto sole e sto mare. Pare che facciamo tutti i bagnini o siamo tutti ricchi con villa a Punta Ala o in Sardegna.Io vivo a Roma e il sole lo vedo da una finestra in un sotterraneo e lavoro con la luce artificiale.Forse lo vedo meno di quanto stavo in quello schifo di Olanda dove almeno l'open space dava su un campo dove pascolavano mucche e pecore.

[Manx]

Se se vabbè di che volevi evadere e famo prima . Comunque ti quoto è dico: all'estero ci si va con le idee chiare con palle toste e tanta tanta umiltà. Se uno poi si fissa sul sole , la luna il cibo, ragazzi credetemi è persa in partenza. Non dico che queste cose non vi mancheranno, ma credete che a quello dello SriLanka che lavora nelle cucine, alla badante ucraina o anche al pusher egiziano non manchi casa loro. Solo che noi siamo italiani e allora senza mammà e certe cose non si può stare. E poi ci chiediamo perchè le cose vanno come vanno.Fuori ci si va per migliorarsi e perchè SI RITIENE che sia possibile una crescita umana e professionale che,al momento, e PURTROPPO a casa propria non è possibile.Non ci si va per le donne il clima o a farsi le canne. Se si vuole fare gli idioti almeno meglior restare a casina. Ci si risparmia pure. E poi sto sole e sto mare. Pare che facciamo tutti i bagnini o siamo tutti ricchi con villa a Punta Ala o in Sardegna.Io vivo a Roma e il sole lo vedo da una finestra in un sotterraneo e lavoro con la luce artificiale.Forse lo vedo meno di quanto stavo in quello schifo di Olanda dove almeno l'open space dava su un campo dove pascolavano mucche e pecore.

Magari...cosi' almeno me la sarei spassata con i soldi imboscati, con quello che (non) guadagno momenti mi danno il sussidio statale

[Theycallmechobo]

forse grindei si riferiva al fatto che all'estero, soprattutto all'inizio (ma è cmq una costante, in realtà, anche negli anni che verranno) ogni piccola "scemenza" che in Italia sbrigheresti con una soffiata di naso e in 20 minuti, all'estero, ripeto, questa cosa potrebbe richiedere molto + tempo e impegno, proprio perché si è stranieri, non si padroneggia cmq la lingua al 100% e ci sono tutta una serie di trafile burocratiche, "usi e costumi" che spesso non hanno niente a che fare o quasi con quelli della "bella italia"...anche una cosa scema come andare dal medico o far accorciare un paio di pantaloni potrebbe essere difficoltoso. Lo so per esperienza diretta...pensa che la prima volta che ho fatto la denuncia dei redditi ho impiegato 2 ore e passa solo per leggere le indicazioni, per poi dichiarare 592.00 euro netti