Emigrare: raccoglitore di consigli, esperienze ed opinioni.

***luca82xxx*** · 27-01-2011, 17:32:22

In effetti il clima è una condizione a contorno importantissima. non tenerne conto è sbagliato.

**marcu9** · 27-01-2011, 17:35:02

Originariamente Scritto da luca82xxx Visualizza Messaggio

In effetti il clima è una condizione a contorno importantissima. non tenerne conto è sbagliato.

Sono d'accordo, certo , poi dipende .
Se sei abituato al clima africano e te ne vai a vivere in groenlandia è una cosa.
Se abiti al nord italia e ti sposti in austria è un altra.
Poi è tutto soggettivo, ci sono persone che si adattano a tutto e a cui non importa nulla del tempo.
Altre che ne fanno un'importante condizione di vita .
La cosa migliore e fondamentale è PROVARE.

**LARRY SCOTT** · 27-01-2011, 18:02:06

Si vabbè, il clima importantissimo....restate in Italia allora.

Leggendo questo tread sembra che i fattori principali per un'eventuale emigrazione siano in ordine di importanza:

1) clima (sole, mare, sabbia, ecc ecc)
2) ****

Riguardo a procedure per l'ingresso, visti e permessi vari, costo della vita, potere d'acquisto, possibilità di carriera, niente....solo il tempo e la **** contano...mah...

***greenday2*** · 27-01-2011, 18:08:26

scusa larry ma questo l hai detto te eh.

Sinceramente non capisco come uno possa anche giudicare senza averlo provato sulla propria pelle. Boh

**LARRY SCOTT** · 27-01-2011, 18:16:54

Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio

scusa larry ma questo l hai detto te eh.

Sinceramente non capisco come uno possa anche giudicare senza averlo provato sulla propria pelle. Boh

Boja fàus, allora non capite.

Qui si parla di gente che mette al primo posto il clima per un'eventuale emigrazione....e, come ho detto, ricorda (non è, ricorda) i meridionali che negli anni 60 dicevano che Torino rispetto a Canicattì/Catanzaro/Manfredonia era grigia, triste, deprimente, da suicidio,nebbia, bla bla bla.

Solo che poi han guardato oltre, e che forse era meglio non avere il sole perenne del loro paesino dull'Aspromonte, ma maggiori qualità di vita e maggiori possibilità.
Più o meno la stessa cosa tra Italia e Nord, si tratta di adattabilità, caratteristica che peraltro è caratterizzante della nostra specie.

Altrimenti se vi accontentate di un livello di vita peggiore o uguale ma siete contenti perchè tutto l'anno c'è il sole, la spiaggia, le fighe, lo zibibbo, ecc ecc andate in Centroamerica o in Africa e apritevi un bar, non so che dirvi.

**Manx** · 27-01-2011, 18:34:12

sinceramente parlando anche per me clima e donne non giocano minimamente un ruolo in queste cose, tanto meno hanno giocato all'epoca del mio trasferimento qui.

Anzi, ho appena spedito una domanda di impiego per Vechta...al confine con l'Olanda a ben 700km da qui...chi se ne frega del clima quando hai un posto (ben) pagato e piu' o meno stabile e se prima delle 10 passate del mattino è ancora notte....poi magari una volta arrivato...ci ripenso, ma non sono il tipo che si fa impaurire da queste cose "secondarie". Tra vivere ad Amburgo,a Kopenhagen e Milano...scelgo senza dubbio una delle prime due...del clima...pazienza, delle donne...pazienza due volte. Quelle sono ovunque anche in patagonia...

Io la penso cosi'.

***bersiker1980*** · 27-01-2011, 18:37:16

Mah il fenomeno della "nostalgia del clima" è ampiamente documentato: a parte il famoso mal d'Africa e il saudade brasiliano, una volta ho letto che che il termine "nostalgia" nacque nel XVI secolo a descrive lo stato d'animo dei dei mercenari svizzeri che combattevano nei vari possedimenti europei d'Oltremare (Brasile, Panamà, Indie Olandesi ecc)...era una forma di depressione che colpiva i veterani che rimanevano lontani da casa per anni. Iniziavano a struggersi, e ad essere depressi, con esiti ovviamente disastrosi in battaglia. Certo erano altri tempi..allora, ovviamente, i contatti con la Patria dall'altra parte del mondo non erano possibili, in nessun modo.

***600*** · 27-01-2011, 19:09:13

Una domanda relativamente semplice per chi all'estero lavora o ha lavorato:

E' corretto dire che in Europa la laurea triennale viene equiparata a un bachelor's degree e una magistrale/specialistica a un master's degree? La conversione (se è questa) è valida sia a da un punto di vista "legale" che lavorativo? Per l'ultimo punto in particolare intendo che, se non sbaglio, la master's degree dovrebbe essere una vera e propria specializzazione in qualcosa mentre la magistrale/specialistica di solito è un'ampliamento di conoscenze generiche nel proprio ambito.

***Liam & Me*** · 27-01-2011, 19:13:10

Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio

Boja fàus, allora non capite.

Qui si parla di gente che mette al primo posto il clima per un'eventuale emigrazione....e, come ho detto, ricorda (non è, ricorda) i meridionali che negli anni 60 dicevano che Torino rispetto a Canicattì/Catanzaro/Manfredonia era grigia, triste, deprimente, da suicidio,nebbia, bla bla bla.

scusa, ma davvero senza polemica, chi ha detto qui che il clima e' al primo posto?

**motorhead** · 27-01-2011, 19:16:07

1 donne
2 clima
3 stipendi

***Cl4ud*** · 27-01-2011, 19:24:31

mio personale ordine di priorita':

1) palestre innanzitutto
2) consumazione in disco (deve costare massimo 7 euro)
3) acqua potabile dal rubinetto

***greenday2*** · 27-01-2011, 19:38:05

Originariamente Scritto da Manx Visualizza Messaggio

sinceramente parlando anche per me clima e donne non giocano minimamente un ruolo in queste cose, tanto meno hanno giocato all'epoca del mio trasferimento qui.

Anzi, ho appena spedito una domanda di impiego per Vechta...al confine con l'Olanda a ben 700km da qui...chi se ne frega del clima quando hai un posto (ben) pagato e piu' o meno stabile e se prima delle 10 passate del mattino è ancora notte....poi magari una volta arrivato...ci ripenso, ma non sono il tipo che si fa impaurire da queste cose "secondarie". Tra vivere ad Amburgo,a Kopenhagen e Milano...scelgo senza dubbio una delle prime due...del clima...pazienza, delle donne...pazienza due volte. Quelle sono ovunque anche in patagonia...

Io la penso cosi'.

porcellino, amburgo e copenaghen e' pieno di **** :P

No cmq fra le 3 ham e milano direi...decisamente meno copenaghen.

Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio

Boja fàus, allora non capite.

Qui si parla di gente che mette al primo posto il clima per un'eventuale emigrazione....e, come ho detto, ricorda (non è, ricorda) i meridionali che negli anni 60 dicevano che Torino rispetto a Canicattì/Catanzaro/Manfredonia era grigia, triste, deprimente, da suicidio,nebbia, bla bla bla.

Solo che poi han guardato oltre, e che forse era meglio non avere il sole perenne del loro paesino dull'Aspromonte, ma maggiori qualità di vita e maggiori possibilità.
Più o meno la stessa cosa tra Italia e Nord, si tratta di adattabilità, caratteristica che peraltro è caratterizzante della nostra specie.

Altrimenti se vi accontentate di un livello di vita peggiore o uguale ma siete contenti perchè tutto l'anno c'è il sole, la spiaggia, le fighe, lo zibibbo, ecc ecc andate in Centroamerica o in Africa e apritevi un bar, non so che dirvi.

Si ma ti si sta dicendo che e' una componente, non l'unica essenziale.

Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio

Una domanda relativamente semplice per chi all'estero lavora o ha lavorato:

E' corretto dire che in Europa la laurea triennale viene equiparata a un bachelor's degree e una magistrale/specialistica a un master's degree? La conversione (se è questa) è valida sia a da un punto di vista "legale" che lavorativo? Per l'ultimo punto in particolare intendo che, se non sbaglio, la master's degree dovrebbe essere una vera e propria specializzazione in qualcosa mentre la magistrale/specialistica di solito è un'ampliamento di conoscenze generiche nel proprio ambito.

Bachelor degree = nostra triennale

Master degree = laurea specialistica.

Però anche qua e' appunto una conversione un po cosi, perchè cmq fra il master vi e' la divisione per es. master of arts e master of science.

In genere nel modello anglosassone, il master tende ad avere una maggior specializzazione rispetto alla specialistica italiana (ed anche qui cmq varia da univ a univ, da facoltà a facoltà).

Regola sempre valida : il titolo di dottore all'estero e' con il phd.

***naoto*** · 27-01-2011, 19:47:22

Il fattore clima è determinante, perchè è il "contesto" all'interno del quale si esprime la qualità del quotidiano.

Qui non si parla di farsi una vacanza, ma di stabilirsi più o meno indefinitamente in un luogo.

Prova (Larry) a pensare cosa significhi uscire tutti i giorni di casa con pioggia e vento forte (ed in certe zone può capitare di non vedere il sole per MESI). La quantità di comportamenti ed abitudini che altrove sono "ordinari" (e non parlo di girare tutto l'anno in bermuda ed infradito), sono preclusi.

Più o meno, per sempre.

Trasferirsi significa soprattutto adattare le proprie abitudini e crearne di nuove. Non tutti sono (giustamente) disposti a farlo; ciascuno ha un'idea della qualità della vita.

Che non è solo stabilità economica.