Buongiorno bw, buon anno a tutti.
Apro questo 3d per chiedere un consiglio sulla mia situazione. Racconto in breve la mia storia, nella quale alcuni fatti/pensieri non c'entreranno nulla con il motivo dell'apertura del 3d, ma che, daranno un'idea più completa.
Il 30/06/2003 la bilancia del secondo policlinico di Napoli indica 194 kg,. Nel giro di quattro anni, la stessa bilancia, indica 100 kg. Certo il cammino, fatto di sali e scendi, non è stato facile: dalle rinunce a tavola a "rinunce" sociali, ma con la consapevolezza interiore di aver preso in tempo la situazione, mi apprestavo ad iniziare una nuova vita, scelte fondamentali comprese .A partire dell'Università: sin da piccolo sono stato il ragazzo che, nonostante malato di obesità, amava lo sport. Praticarlo poco, per ovvie ragione, ma vederlo, commentarlo, tanto. Non si ferma al calcio, ma passa per qualsiasi sport: dallo sci alpino all'atletica; dal biathlon al tiro al piattello(se vogliamo esagerare
).Insomma, speravo, che in qualche modo lo sport facesse parte del mio futuro lavoro. Se non posso praticarlo,dunque, non mi rimaneva che commentarlo. Da qui, l'infausta scelta di Scienze delle Comunicazione.
.Non avendo persone e mezzi(vedi internet) con cui paragonarmi e acquisire consigli, decisi di intraprendere, dunque, questa facoltà. Lo ammetto, certamente sapevo che non si diventava giornalisti una volta laureati, ma, tante cose non le sapevo: l'iter, le difficoltà, le giuste competenze per diventarlo;determinate questioni caratteriali che sono troppo lontane da me e alle quali non riesco ad avvicinarmi e infine, ma non per importanza(anzi forse è la più forte delle motivazioni) la mia incapacità.
Bene, ora sarebbe normale dire : "hai dovuto aspettare tutti questi anni per renderti conto di tutto ciò ?" Anch'io lo direi, ma è dal gennaio 2007(ho iniziato l'uni nel settembre 2006) che inizia un'altra storia
Dall'anno precedente soffrivo di calcoli alla colicisti .Se inizialmente il dolore era leggermente più sopportabile(avevo bisogno comunque della siringa), dal dicembre 2007 il problema interessa anche le vie biliari. Appena scoperto ciò, decido di operarmi. Troppo forte il dolore alcune volte, tanto da non essere efficace nemmeno la semplice siringa .L'operazione non va proprio liscia liscia e il post diventa più lungo del dovuto; cerco comunque di fare il mio e sotto il profilo universitario riesco a dare 3 esami su 5. Con l'inizio del secondo semestre, il post operazione si fa ancora sentire: molte volte mi addormento di punto in bianco(anche in auto), sono stanchissimo, capisco poco e forse, la cosa che più ha avuto più conseguenze è la sottoalimentazione. Mangio poco, e dovendo ancora dimagrire(ricordo che pesavo 100 kgx1.86cm) faccio mia questa situazione: a costo di dover stare con 600kcal, alzarmi e vedere tutto annebbiato per tanti secondi, continuo a dimagrire...continuo continuo finchè non arrivo agli 80 in meno di un mese e mezzo. La strada, anche psicologicamente era quella dell'anoressia; nei tre mesi estivi sono una specie di cadavere: un mix di sintomi nn proprio piacevoli da dire e in più, nei pochi momenti in cui mi alimentavo, finivo per addormentarmi ed essere colpito da paralisi notturne.(per info google
) . A questo punto, decido con i miei di iniziare a dare un piccolo "taglio" a questi problemi: addominoplastica. Più di 100kg persi su tutto il corpo si faceva sentire e per molti aspetti la mia voglia di continuare a dimagrire era dovuta all'insoddisfazione di non vedere a pieno dei risultati(teoria confermata anche dal medico che mi operò allo colicisti
). Inoltre, a livello addominale era davvero tanta ( e mi vergogno a dirlo) che da maggio a settembre e nei periodi di maggiore attività fisica, la pelle tendeva a strusciare, creandomi lacerazioni.Cosi, dopo aver girato su e giù tra Milano e Roma, il 5 settembre mi opero. Su un forum del genere sentir parlare di addominoplastica non è una cosa strana, quindi tralascio tutte ciò che l'accompagna. Di "positivo" inizialmente fu il ritorno ad un'alimentazione regolare. Il dottore, a cui avevo un pò raccontato gli ultimi mesi, mi mise davanti ad un bivio:" o dopo l'intervento mangi regolarmente o ci lasci le penne". Piano piano, nonostante avessi paura,grazie all'aiuto di una psicoterapeuta "fornita" stesso dal dottore, tornai ad avere un'alimentazione più equilibrata. Il ritorno ad una vita più tranquilla, allo studio,ad una vita sociale, inziò nel marzo 2008. A fine luglio, in coincidenza della fine del secondo anno accademico, a livello universitario dai 4 esami del settembre precedente provai a recuperar strada portandomi a 15 su 20(media del 27.6)totali.
Tralasciando determinati aspetti sociali non andati a termine, il pensiero, in primis, andava all'università e alla voglia di iniziare a scrivere. Inizia il nuovo anno accademico, l'ultimo dei tre, e in serie, da novembre al novembre successivo: epilessia, compressione dei nervi dei gomiti, problemi di cervicale, infiammazione del colon, problemi al fegato, compreso l'allontanamento morale e fisico, per un periodo, dai miei, in particolare mio padre. In pratica, quest'ultimo, più di una volta mi accusava di nascondere dietro a questi problemi le scuse per non voler studiare più; desiderando la mia morte per averlo deluso profondamente, nonostante avessi a portata di mano tutti i referti dei medici. Non ero proprio al top, e, anche se finii il terzo anno accademico con altri 4 esami sul libretto, accusavo i primi segni di cedimento: chiusura verso me stesso e i pochi amici ; mancanza di un appoggio; delusione, amarezza, e paura di non saper dare una risposta concreta a quelle parole. In poche parole, un abbattimento psicologico che sfocia in una depressione in questo 2010 appena andato via, per due essenziali motivi
1) in seguito ad un problema "preoccupante" di mia madre nei primi mesi dell'anno, mi sono ritrovato da solo a fare da "badante"
(2 fratelli di cui uno lavora lontano). Era mia madre, era in gioco la sua salute, era normale che lo facevo senza farlo pesare, ma le continue parole di mio padre, volte a sfiduciarmi anche in cui andavo a letto sfinito alle 21:30, mi buttavano ancora di più nel baratro. Già di mio accusavo l'impossibilità concreta di trovare tempo per studiare; inoltre, il cibo come valvola di sfogo, iniziava a preoccuparmi.
2) da aprile, tornata in regola mia madre, crollo. Se negli anni precedenti, i vari problemi cercavo di superarli senza mai SOLO lamentarmi, ma affrontandoli e superandoli, da aprile scorso, non ci sono santi. Riesco a vedere tutto ciò di negativo che ho fatto nella mia vita: dalla scelta dell'università, al non avere mai avuto nemmeno il contatto minimo con una donna; dal non avere una compagnia di amici a credere che davvero ho deluso mio padre e per finire, trovarmi a inizio luglio con 124 kg addosso. A casa e con i miei pochi-pochissimi- amici, non parlo e cerco la carta dello psicoterapeuta( pagandolo,con una scommessa di calcio vinta. I vari motor o chi frequentava il 3d di vincenzo78 se lo ricorderanno
)
Cmq, tra alti e bassi, tipici di un periodo sotto cura, arriviamo ad oggi, 3/01/2011, diciottesimo giorno da un operazione a cui sono stato sottoposto(a breve un'altra) ,e alla consapevolezza, di chiedere consiglio a voi su una questione per me calda.
Si tratta del futuro: in questi mesi mandando articoli fatti per lo sport paesano( si può dire) due testate regionali mi hanno contattato. Ora scrivo per loro; indubbiamente un inizio, una gavetta alla quale è giusto passarci, ma che grazie a questa ho capito tanto,ossia l'impossibilità di non poter vivere, in un futuro prossimo, scrivendo. L'ho capito perchè stando a contatto con gente del settore(i quali hanno anche più volte apprezzato il mio lavoro), sono riuscito ed entrare, seppur in piccola parte, nel mondo del giornalismo, davvero troppo difficile per me: oltre lo sport, pur se leggo tanto, mi rendo conto di non essere in grado di scrivere un articolo; limiti d'esposizione dei concetti; altri limiti legati alle tecniche di giornalismo e soprattutto la piena consapevolezza che seguire la strada del giornalismo professionistico è un'impresa assai ardua(mi scuso con ma_75, quando in un 3d di un paio d'anni fa, mi mise in “allarme” e io, credendo alle favole, risposi che non era una cosa cosi assurda)Mi dispiacerebbe se si pensasse, ora, che questo è un cruccio, una mancanza di volontà, perchè, credo di aver dimostrato molta volontà per le cose in cui credo. Ho provato, a cercare tante scuole di specializzazione da farmi piacere e che non richiedano anni e anni di “buio”. E per questo sono fermo con l'università dal giugno del 2009 con quei 6 esami da fare, ma che non riesco proprio ad affrontare. E se prima abbandonare l'università lo mettevo in conto come l'ennesimo fallimento di fronte a mio padre, ora capisco che è l'unica soluzione per iniziare a dare una svolta. Certamente, non potrei fare il mantenuto e quindi credo che, l'idea nascosta da quando dimagrivo e mi appassionavo all'alimentazione, possa essere la giusta e forse l unica direzione. Non parlo da quello arrivato su bodyweb e che si appassiona all'alimentazione per la massa, per la definizione e compagnia bella
; ma parlo da quello che vuole sapere quei particolari “strani” su un alimento, sull'igiene, sull'educazione all'alimentazione(per info chiedete delle conversazioni su msn con brosgym
). Insomma, sarebbe un po' come rivivere la mia storia sulla pelle di altri, sapendo ciò che si prova e quindi di essere in grado di dare una mano ancora più grande. Non so se ho reso bene l'idea, però immagino si sia capito che vorrei intraprendere gli studi da dietista. Mi trovo in quella situazione dove non è “buongiorno stamattina mi sento che da grande vorrei fare il dietista”, ma credo di trovarmi a quell'età, forse un po' troppo avanzata, in cui credo di aver fatto una scelta più ragionata. Dietista e non nutrizionista, perchè, e lo dico sinceramente, richiede tanti anni in più per esercitare la professione e io, quasi 24enne non potrei permettermi.
Ammetto di essere andato oltre, di provare anche vergogna per aver parlato cosi a crudo su un forum, e forse anche di aver esagerato spiegando tante cose che non c'entravano nulla, ma l'ho fatto non per essere compiaciuto(non me ne faccio nulla di questo), ma per dare una visione a 360° della situazione affinchè possa ricevere il giusto consiglio che detto in poche parole, sarebbe:
commetto un grosso errore a fare tutto ciò? Ossia, vado a infilarmi in un altro vicolo cieco seguendo questa strada? Vi giuro che non è stato semplice, prendere coscienza di ciò e mandare all'aria quello fatto fin ad'ora e soprattutto la mancanza di rispetto che porto a mio padre, dopo tutte le spese che ci sono state in quest'anni.
Ovviamente inizierò a breve a studiare per i test d'ingresso, per non cercare di fallire questa occasione, ma ho bisogno di opinioni giuste, concrete, affinchè una volta davanti a mio padre possa essere il più credibile possibile.
L'ultima cosa: io continuerò a scrivere per queste testate, perchè è una cosa che mi piace fare e almeno pubblicista voglio diventarlo, ma so che non potrei mai mangiare scrivendo.
Scusate la lunghezza, ma qui su bodyweb credo possa acquisire le giuste informazioni. Grazie
Apro questo 3d per chiedere un consiglio sulla mia situazione. Racconto in breve la mia storia, nella quale alcuni fatti/pensieri non c'entreranno nulla con il motivo dell'apertura del 3d, ma che, daranno un'idea più completa.
Il 30/06/2003 la bilancia del secondo policlinico di Napoli indica 194 kg,. Nel giro di quattro anni, la stessa bilancia, indica 100 kg. Certo il cammino, fatto di sali e scendi, non è stato facile: dalle rinunce a tavola a "rinunce" sociali, ma con la consapevolezza interiore di aver preso in tempo la situazione, mi apprestavo ad iniziare una nuova vita, scelte fondamentali comprese .A partire dell'Università: sin da piccolo sono stato il ragazzo che, nonostante malato di obesità, amava lo sport. Praticarlo poco, per ovvie ragione, ma vederlo, commentarlo, tanto. Non si ferma al calcio, ma passa per qualsiasi sport: dallo sci alpino all'atletica; dal biathlon al tiro al piattello(se vogliamo esagerare
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Bene, ora sarebbe normale dire : "hai dovuto aspettare tutti questi anni per renderti conto di tutto ciò ?" Anch'io lo direi, ma è dal gennaio 2007(ho iniziato l'uni nel settembre 2006) che inizia un'altra storia
Dall'anno precedente soffrivo di calcoli alla colicisti .Se inizialmente il dolore era leggermente più sopportabile(avevo bisogno comunque della siringa), dal dicembre 2007 il problema interessa anche le vie biliari. Appena scoperto ciò, decido di operarmi. Troppo forte il dolore alcune volte, tanto da non essere efficace nemmeno la semplice siringa .L'operazione non va proprio liscia liscia e il post diventa più lungo del dovuto; cerco comunque di fare il mio e sotto il profilo universitario riesco a dare 3 esami su 5. Con l'inizio del secondo semestre, il post operazione si fa ancora sentire: molte volte mi addormento di punto in bianco(anche in auto), sono stanchissimo, capisco poco e forse, la cosa che più ha avuto più conseguenze è la sottoalimentazione. Mangio poco, e dovendo ancora dimagrire(ricordo che pesavo 100 kgx1.86cm) faccio mia questa situazione: a costo di dover stare con 600kcal, alzarmi e vedere tutto annebbiato per tanti secondi, continuo a dimagrire...continuo continuo finchè non arrivo agli 80 in meno di un mese e mezzo. La strada, anche psicologicamente era quella dell'anoressia; nei tre mesi estivi sono una specie di cadavere: un mix di sintomi nn proprio piacevoli da dire e in più, nei pochi momenti in cui mi alimentavo, finivo per addormentarmi ed essere colpito da paralisi notturne.(per info google
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1) in seguito ad un problema "preoccupante" di mia madre nei primi mesi dell'anno, mi sono ritrovato da solo a fare da "badante"
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2) da aprile, tornata in regola mia madre, crollo. Se negli anni precedenti, i vari problemi cercavo di superarli senza mai SOLO lamentarmi, ma affrontandoli e superandoli, da aprile scorso, non ci sono santi. Riesco a vedere tutto ciò di negativo che ho fatto nella mia vita: dalla scelta dell'università, al non avere mai avuto nemmeno il contatto minimo con una donna; dal non avere una compagnia di amici a credere che davvero ho deluso mio padre e per finire, trovarmi a inizio luglio con 124 kg addosso. A casa e con i miei pochi-pochissimi- amici, non parlo e cerco la carta dello psicoterapeuta( pagandolo,con una scommessa di calcio vinta. I vari motor o chi frequentava il 3d di vincenzo78 se lo ricorderanno
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Cmq, tra alti e bassi, tipici di un periodo sotto cura, arriviamo ad oggi, 3/01/2011, diciottesimo giorno da un operazione a cui sono stato sottoposto(a breve un'altra) ,e alla consapevolezza, di chiedere consiglio a voi su una questione per me calda.
Si tratta del futuro: in questi mesi mandando articoli fatti per lo sport paesano( si può dire) due testate regionali mi hanno contattato. Ora scrivo per loro; indubbiamente un inizio, una gavetta alla quale è giusto passarci, ma che grazie a questa ho capito tanto,ossia l'impossibilità di non poter vivere, in un futuro prossimo, scrivendo. L'ho capito perchè stando a contatto con gente del settore(i quali hanno anche più volte apprezzato il mio lavoro), sono riuscito ed entrare, seppur in piccola parte, nel mondo del giornalismo, davvero troppo difficile per me: oltre lo sport, pur se leggo tanto, mi rendo conto di non essere in grado di scrivere un articolo; limiti d'esposizione dei concetti; altri limiti legati alle tecniche di giornalismo e soprattutto la piena consapevolezza che seguire la strada del giornalismo professionistico è un'impresa assai ardua(mi scuso con ma_75, quando in un 3d di un paio d'anni fa, mi mise in “allarme” e io, credendo alle favole, risposi che non era una cosa cosi assurda)Mi dispiacerebbe se si pensasse, ora, che questo è un cruccio, una mancanza di volontà, perchè, credo di aver dimostrato molta volontà per le cose in cui credo. Ho provato, a cercare tante scuole di specializzazione da farmi piacere e che non richiedano anni e anni di “buio”. E per questo sono fermo con l'università dal giugno del 2009 con quei 6 esami da fare, ma che non riesco proprio ad affrontare. E se prima abbandonare l'università lo mettevo in conto come l'ennesimo fallimento di fronte a mio padre, ora capisco che è l'unica soluzione per iniziare a dare una svolta. Certamente, non potrei fare il mantenuto e quindi credo che, l'idea nascosta da quando dimagrivo e mi appassionavo all'alimentazione, possa essere la giusta e forse l unica direzione. Non parlo da quello arrivato su bodyweb e che si appassiona all'alimentazione per la massa, per la definizione e compagnia bella
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Ammetto di essere andato oltre, di provare anche vergogna per aver parlato cosi a crudo su un forum, e forse anche di aver esagerato spiegando tante cose che non c'entravano nulla, ma l'ho fatto non per essere compiaciuto(non me ne faccio nulla di questo), ma per dare una visione a 360° della situazione affinchè possa ricevere il giusto consiglio che detto in poche parole, sarebbe:
commetto un grosso errore a fare tutto ciò? Ossia, vado a infilarmi in un altro vicolo cieco seguendo questa strada? Vi giuro che non è stato semplice, prendere coscienza di ciò e mandare all'aria quello fatto fin ad'ora e soprattutto la mancanza di rispetto che porto a mio padre, dopo tutte le spese che ci sono state in quest'anni.
Ovviamente inizierò a breve a studiare per i test d'ingresso, per non cercare di fallire questa occasione, ma ho bisogno di opinioni giuste, concrete, affinchè una volta davanti a mio padre possa essere il più credibile possibile.
L'ultima cosa: io continuerò a scrivere per queste testate, perchè è una cosa che mi piace fare e almeno pubblicista voglio diventarlo, ma so che non potrei mai mangiare scrivendo.
Scusate la lunghezza, ma qui su bodyweb credo possa acquisire le giuste informazioni. Grazie
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