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    #31
    Questa è una di quelle discussioni in cui in genere evito di intervenire, perchè è allo stesso modo semplicissimo giudicare dall'esterno ed incredibilmente difficile immedesimarsi in situazioni che non conosciamo. Credo, quindi, che sia fondamentale cercare di agire a mente fredda, evitando di prendere decisioni motivate dall'emotività, che possono sembrare le migliori nell'immediato ma, forse, non altrettanto azzeccate in prospettiva. Il primo punto sul quale ritengo di dover essere molto chiaro è questo: qualunque cosa tu faccia, qualunque sia la scelta, il percorso che intraprenderai, lo devi fare per te. Non per tuo padre, non per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma, semmai, per dimostrare qualcosa a te stesso, per fare felice te stesso. A prescindere da chi sia stato realmente tuo padre (questo lo potrai capire solo tu, e forse non ora), il divenire adulti significa anche maturare una personalità autonoma che non agisce sulla spinta di motivazioni altrui ma solo sulle proprie. Da questo discende che devi fare chiarezza dentro di te e capire cosa vorrai fare in futuro. Tu dici che la laurea alla quale ti stai avvicinando non ti aprirà delle opportunità lavorative, ma, siamo sinceri, nessuna laurea, oggi, ti garantisce alcunchè. Può darsi che finirai per lavorare in un settore completamente diverso da quello preventivato, può darsi che sfrutterai il tuo percorso di studi o, semplicemente, quel pezzo di carta che ti permette di accedere ad opportunità lavorative che ti sarebbero precluse da semplice diplomato. In breve: se sei a pochi esami dalla laurea, finisci. Pensa a quanto hai speso in termini di energia, di speranze, di impegno. E pensa che, se ti fermi ora, è tutto buttato. Meglio, credimi, un pezzo di carta (forse) inutile, di un rimpianto che ti trascineresti nel tempo. Nel frattempo, mentre darai gli ultimi esami, avrai tempo di valutare se la tua attrazione verso la dietistica è vero amore o una passeggera infatuazione. Personalmente trovo molto rischioso intraprendere un nuovo percorso di studi alla tua età. Con l'andare del tempo le motivazioni vengono meno e se a 18 anni hai l'entusiasmo di chi entra per la prima volta all'università, ora potresti semplicemente percepire la stanchezza di un percorso dagli esiti incerti. Non so dirti quanto possa essere richiesta dal mercato la figura che tu immagini, certo ha anche poco senso guardare a come è il mercato oggi, perchè è possibile che tra 4 anni, quando tu avrai finito, la situazione sarà completamente diversa. C'è un'età per sognare ed una per essere concreti e bisogna avere la capacità di cogliere il momento di passaggio tra l'una e l'altra. Chi sbaglia si trova in mano solo un pugno di cenere in cui sono bruciati i sogni. Ma la valutazione su quando arrivi il momento è lasciata a ciascuno di noi, nessuno te la può consigliare.
    Comunque coraggio, già averne parlato con tanta schiettezza fa di te una persona con le potenzialità per non fallire.
    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
    ma_75@bodyweb.com

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      #32
      Originariamente Scritto da Icarus Visualizza Messaggio
      A parer mio, dato che ti trovi a pochi esami dalla Laurea, dovresti fare lo sforzo finale e laurearti.
      Poi, si pensa.
      Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
      Anche secondo me.

      E' ancora molto giovane, non si tratterebbe di un anno perso, ma di 3-5 guadagnati, qualsiasi scelta decidera' di fare in futuro.
      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
      Questa è una di quelle discussioni in cui in genere evito di intervenire, perchè è allo stesso modo semplicissimo giudicare dall'esterno ed incredibilmente difficile immedesimarsi in situazioni che non conosciamo. Credo, quindi, che sia fondamentale cercare di agire a mente fredda, evitando di prendere decisioni motivate dall'emotività, che possono sembrare le migliori nell'immediato ma, forse, non altrettanto azzeccate in prospettiva. Il primo punto sul quale ritengo di dover essere molto chiaro è questo: qualunque cosa tu faccia, qualunque sia la scelta, il percorso che intraprenderai, lo devi fare per te. Non per tuo padre, non per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma, semmai, per dimostrare qualcosa a te stesso, per fare felice te stesso. A prescindere da chi sia stato realmente tuo padre (questo lo potrai capire solo tu, e forse non ora), il divenire adulti significa anche maturare una personalità autonoma che non agisce sulla spinta di motivazioni altrui ma solo sulle proprie. Da questo discende che devi fare chiarezza dentro di te e capire cosa vorrai fare in futuro. Tu dici che la laurea alla quale ti stai avvicinando non ti aprirà delle opportunità lavorative, ma, siamo sinceri, nessuna laurea, oggi, ti garantisce alcunchè. Può darsi che finirai per lavorare in un settore completamente diverso da quello preventivato, può darsi che sfrutterai il tuo percorso di studi o, semplicemente, quel pezzo di carta che ti permette di accedere ad opportunità lavorative che ti sarebbero precluse da semplice diplomato. In breve: se sei a pochi esami dalla laurea, finisci. Pensa a quanto hai speso in termini di energia, di speranze, di impegno. E pensa che, se ti fermi ora, è tutto buttato. Meglio, credimi, un pezzo di carta (forse) inutile, di un rimpianto che ti trascineresti nel tempo. Nel frattempo, mentre darai gli ultimi esami, avrai tempo di valutare se la tua attrazione verso la dietistica è vero amore o una passeggera infatuazione. Personalmente trovo molto rischioso intraprendere un nuovo percorso di studi alla tua età. Con l'andare del tempo le motivazioni vengono meno e se a 18 anni hai l'entusiasmo di chi entra per la prima volta all'università, ora potresti semplicemente percepire la stanchezza di un percorso dagli esiti incerti. Non so dirti quanto possa essere richiesta dal mercato la figura che tu immagini, certo ha anche poco senso guardare a come è il mercato oggi, perchè è possibile che tra 4 anni, quando tu avrai finito, la situazione sarà completamente diversa. C'è un'età per sognare ed una per essere concreti e bisogna avere la capacità di cogliere il momento di passaggio tra l'una e l'altra. Chi sbaglia si trova in mano solo un pugno di cenere in cui sono bruciati i sogni. Ma la valutazione su quando arrivi il momento è lasciata a ciascuno di noi, nessuno te la può consigliare.
      Comunque coraggio, già averne parlato con tanta schiettezza fa di te una persona con le potenzialità per non fallire.
      quoto
      Originariamente Scritto da Sean
      Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
      Originariamente Scritto da Pesca
      avanti savoia

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        #33
        Originariamente Scritto da Jolly Visualizza Messaggio
        kikkio mi pare un po' insicuro...e forse un po' stanco di testa e di nervi visti gli sforzi che ha dovuto fare per i suoi problemi fisici....niente di strano, sono periodi....forse il padre è uno dei pochi, che sforzandosi di ascoltarlo e di "sentirlo" (su questo ha ragione liam che forse alcuni non sono abituati....), puo' supportarlo in questo momento....almeno questo è il mio parere

        "non rimpiangiamo di averla persa ma ringraziamo Dio di averla avuta"...lo diceva s. tommaso se non sbaglio, riferendosi ad una mamma speciale, ma credo possa valere anche per un padre come il tuo
        :-)
        Anche se è impossibile non rimpiangere. Per fortuna. E per non dimenticare mai le persone che non sono più con noi.


        Originariamente Scritto da kikkio87 Visualizza Messaggio
        Ciao gotm, allora, purtroppo o no, io cerco di "giustificarlo" perchè è grazie a lui che ogni mese potevo andare a Napoli e poter essere controllato con il peso; è grazie a lui che mi sono potuto iscrivere all'università; è grazie a lui che, bene o male, a casa a livello economico, il minimo indispensabile e qualcosa in più, non è mai mancato. Sono il primo ad essere stato male quando ho sentito certe cose, ma a conti fatti è come se avesse avuto ragione lui. L'unica soluzione era rispondergli con i fatti, ma la consapevolezza di aver scelto qualcosa oltre le mie aspettative e ora non riesco ad andare avanti, ha giocato a suo favore. Non metto in dubbio il suo bene nei miei confronti (anche se sentire diverse cose mi hanno fatto male), ma è giusto che capisca e ,per un minimo, accetti le mie scelte.
        Ma ciò che hai scritto (eccetto le spese per gli studi universitari, che un ragazzo adulto può e/o dovrebbe gestire da sè) sono cose che spettano a tutti coloro che decidono di mettere al mondo un figlio. Voglio dire, occuparsi della salute di un figlio, cercare di mantenere economicamente un nucleo familiare, sono aspetti insiti nella decisione di avere una famiglia e nell 'assumersi la responsabilità di avere un figlio. Cioè sono cose "normali" per un padre o una madre nei confronti di un figlio.
        Poi nel tuo caso, visti i tuoi problemi di salute, non avresti potuto sostenere da solo le spese per lo studio, quindi mi pare logico e ovvio che la tua famiglia ti desse un sostegno anche in tal senso.

        E comunque non è che perché qualcuno ti mette al mondo o ti aiuta economicamente allora è autorizzato a trattarti in un certo modo. Cioè io posso essere grata a qualcuno perché mi ha dato il suo aiuto, ma significa che allora poi può permettersi di screditarmi, di trattarmi male, di farmi stare male? Certo che no.
        Ovviamente non puoi che ssere riconoscente per l’appoggio economico che tuo padre ti ha dato, ma questo non ha nulla a che vedere con il giustificare comportamenti ingiusti e sbagliati.

        Nel post, dici, che a "conti fatti è come se avesse avuto ragione lui". E' questo il problema. Dare ragione a chi invece ha torto. Sulla base di quanto hai scritto. Fino a quando non riuscirai a vedere oggettivamente la situazione, lui avrà sempre un potere troppo forte su di te, e non ti permetterà di essere davvero ciò che vuoi essere, perché sarai sempre condizionato dalla sua figura.

        Riguardo il discorso studio-università:
        Non ricordo se lo hai già scritto, ma quanti esami ti mancano per il percorso di studi che hai fatto fin’ora?
        Se effettivamente sono poche materie, come già è stato detto da altri, non vale davvero la pena sprecare gli anni di studio già trascorsi.

        Ciò non toglie che una volta portato a termine quanto iniziato, poi potrai dedicarti a ciò che ritieni più adatto e utile per il tuo futuro lavorativo.
        Hai 23 anni, mica 40 :-D
        Last edited by girl on the moon; 05-01-2011, 18:51:46.

        Remember to be happy




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          #34
          Originariamente Scritto da girl on the moon Visualizza Messaggio



          (eccetto le spese per gli studi universitari, che un ragazzo adulto può e/o dovrebbe gestire da sè)
          ma anche no,almeno per me che sono studente di medicina, se dovessi autosostenermi non finirei gli studi nemmeno in 10 anni.
          "
          Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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            #35
            Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
            ma anche no,almeno per me che sono studente di medicina, se dovessi autosostenermi non finirei gli studi nemmeno in 10 anni.
            Si, certo, infatti ho scritto "può sostenere da sè". Cioè è una possibilità.

            Remember to be happy




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              #36
              Caro kikkio87

              Non ci conosciamo, ma la tua storia mi ha colpito e voglio portarti la mia esperienza ( che faccio molto breve)
              Anch'io ero grasso, non obeso certo, ma ero un ragazzo fortemente in sovrappeso.. odiavo me stesso e il mio corpo. i problemi famigliari devastanti che ancora tutt'oggi, dopo anni e anni, subisco.
              Mio padre e' la croce della mia famiglia, oltre alla rarissima sindrome che ha colpito mia sorella.
              Nella sua vita mi ha fatto soffrire molto, e il suo agire ha sconvolto la mia infanzia e la mia adolescenza, da piccolo fui abbandonato, non lo vidi piu per 5 lunghi anni, e ora e' detenuto da 4 anni e ne mancano ancora 7. Non ti sto a raccontare tutto, ma posso dire che le nostre esperienze coincindono circa.
              Una delusione forte d'amore ( le classiche cotte adolescenziali) mi spronarono mentalmente e mi dedicai al mio corpo. Ora che ho 22 anni sorrido pensando al mio passato.
              Devi seguire i tuoi sogni, io dopo aver buttato anni mi sono messo in gioco ora. Ho scelto la strada dell'infermieristica dove attualmente svolgo dei tirocini ( sono al 1 anno di studio su 4). L'eta non ha importanza, la vita e' una e se vuoi fare il dietista puoi avere 20-30-40 anni, ma quella strada la devi intraprendere per essere sereno. quindi il mio consiglio e' scontato. buttati a capofitto su questo che ti piace e vedrai che avrai fatto la scelta giusta. Io l'ho fatto e fare (diventare) infermiere e' il mio sogno.
              un abbraccio francesco


              dimenticato: Non giudicare tuo padre, come io non ho fatto con il mio anche se ha recato molto dolore in me. perdonalo e accettalo per quello che e'.
              La fede mi ha aiutato, moltissimo e mi aiuta tutt'oggi.
              Last edited by FFrancesco; 05-01-2011, 19:23:55.

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                #37
                quando leggo certi post come questo di FFrancesco capisco perche´ malgrado abbia spesso la voglia di mollare il forum, alla fine non lo faccio.....c´e´ sempre modo di leggee cose intelligenti, di avere modo di riflettere e rimare ammirato da certe parole...
                Originariamente Scritto da Sean
                Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
                Originariamente Scritto da Pesca
                avanti savoia

                Commenta


                  #38
                  kikkio se vuoi venire a vedere come funzionano i corsi di dietistica fammi sapere,che ci vediamo al policlinico e ti illustro
                  da un punto di vista lavorativo,mi hanno detto che è molto molto difficile avere un posto...a me sinceramente non me frega proprio perchè mi piace di più l'idea di essere il capo di me stesso...

                  se vuoi un mio consiglio,finisci prima gli studi che hai cominciato,e poi prendi la triennale in dietistica trovandoti un lavoretto part time

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                    #39
                    Originariamente Scritto da Jolly Visualizza Messaggio
                    quando leggo certi post come questo di FFrancesco capisco perche´ malgrado abbia spesso la voglia di mollare il forum, alla fine non lo faccio.....c´e´ sempre modo di leggee cose intelligenti, di avere modo di riflettere e rimare ammirato da certe parole...
                    Molto gentile ti ringrazio.

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                      #40
                      mi spiace se ti rispondo senza aver letto tutto il tuo primo post e tutto il 3ad ma oggi non ho il tempo, volevo solo dirti che se la tua scelta sarebbe cambiare università a 24 anni io ci son passato pure (a fine 08) e ho lasciato 4 anni di economia (però ancora al 50% del percorso...) per entrare a scienze motorie e ora son prossimo alla laurea con voti altissimi e sempre piu appassionato... quindi segui le tue scelte se guidate dalla passione!
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                        #41
                        Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                        Questa è una di quelle discussioni in cui in genere evito di intervenire, perchè è allo stesso modo semplicissimo giudicare dall'esterno ed incredibilmente difficile immedesimarsi in situazioni che non conosciamo. Credo, quindi, che sia fondamentale cercare di agire a mente fredda, evitando di prendere decisioni motivate dall'emotività, che possono sembrare le migliori nell'immediato ma, forse, non altrettanto azzeccate in prospettiva. Il primo punto sul quale ritengo di dover essere molto chiaro è questo: qualunque cosa tu faccia, qualunque sia la scelta, il percorso che intraprenderai, lo devi fare per te. Non per tuo padre, non per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma, semmai, per dimostrare qualcosa a te stesso, per fare felice te stesso. A prescindere da chi sia stato realmente tuo padre (questo lo potrai capire solo tu, e forse non ora), il divenire adulti significa anche maturare una personalità autonoma che non agisce sulla spinta di motivazioni altrui ma solo sulle proprie. Da questo discende che devi fare chiarezza dentro di te e capire cosa vorrai fare in futuro. Tu dici che la laurea alla quale ti stai avvicinando non ti aprirà delle opportunità lavorative, ma, siamo sinceri, nessuna laurea, oggi, ti garantisce alcunchè. Può darsi che finirai per lavorare in un settore completamente diverso da quello preventivato, può darsi che sfrutterai il tuo percorso di studi o, semplicemente, quel pezzo di carta che ti permette di accedere ad opportunità lavorative che ti sarebbero precluse da semplice diplomato. In breve: se sei a pochi esami dalla laurea, finisci. Pensa a quanto hai speso in termini di energia, di speranze, di impegno. E pensa che, se ti fermi ora, è tutto buttato. Meglio, credimi, un pezzo di carta (forse) inutile, di un rimpianto che ti trascineresti nel tempo. Nel frattempo, mentre darai gli ultimi esami, avrai tempo di valutare se la tua attrazione verso la dietistica è vero amore o una passeggera infatuazione. Personalmente trovo molto rischioso intraprendere un nuovo percorso di studi alla tua età. Con l'andare del tempo le motivazioni vengono meno e se a 18 anni hai l'entusiasmo di chi entra per la prima volta all'università, ora potresti semplicemente percepire la stanchezza di un percorso dagli esiti incerti. Non so dirti quanto possa essere richiesta dal mercato la figura che tu immagini, certo ha anche poco senso guardare a come è il mercato oggi, perchè è possibile che tra 4 anni, quando tu avrai finito, la situazione sarà completamente diversa. C'è un'età per sognare ed una per essere concreti e bisogna avere la capacità di cogliere il momento di passaggio tra l'una e l'altra. Chi sbaglia si trova in mano solo un pugno di cenere in cui sono bruciati i sogni. Ma la valutazione su quando arrivi il momento è lasciata a ciascuno di noi, nessuno te la può consigliare.
                        Comunque coraggio, già averne parlato con tanta schiettezza fa di te una persona con le potenzialità per non fallire.
                        Salve bw, scusate se non ho risposto prima pur leggendo le risposte. E' come se mancava qualcosa per poter rispondere ossia lo “scontro”. Detto, fatto. Cerco di essere conciso: impossibile tenere toni normali. Ho cercato di essere il più chiaro e diretto possibile nell'esposizione e nel fotografare la realtà(mia). Non è servito. Ciò che mi ha fatto più male, tra le tante cose, di nuovo, è stato sentirmi dire:
                        -“tu hai finto”: ma come? Nonostante avessi i referti a portata di mano, alla fine dei tre anni regolari sono uscito con 7 esami da ultimare. Non mi piace autocelebrarmi( anche perchè c'è poco da celebrare), però a testa bassa, senza mai lamentarmi più del dovuto, ho fatto sempre il mio dovere e credo anche discretamente.Non c'èra il tempo, pensavo a recuperare il terreno(forse sbagliavo) ed è per questo che non mi sono potuto mai confrontare con il lavoro da giornalista e, come detto già, con le capacità, le competenze, insomma con tutto ciò che lo riguarda. Sono arrivato al punto che, giovedi in seguito ad un malore forse dovuto all'intervento, non potevo dire nulla per “paura” di sentirmi dire “fingi”. Fortunatamente, ho potuto risolvere in altro modo.
                        -”i soldi” e qui non posso dire niente di niente perchè ha ragionissima,. L'unica “difesa” era far capire che ogni volta che riuscivo a guadagnarmi qualcosa di soldi, li pagavo con i miei. Cosa normalissima, eh, niente di nuovo, però, potrebbe far capire quanto stessi male a chiedergli i soldi Se anche quest'anno mi ero iscritto è perchè pensavo che fare una cosa obbligata, mi avrebbe messo di fronte ad un muro.
                        - “la volontà per dimagire, cosi tanto, non equivale a quello per lo studio”...
                        -“non vuoi fare mai niente che, anche se entrassi a quest'altra, arriveresti a metà e ti fermeresti perchè ti accorgi di non essere capace”- ma perchè? Io non voglio dire che questa è una “laurea sicura”. E qui voglio aprire una piccola parentesi con ciò che ha detto Ma_, ossia, io nn dico che sdc è del tutto inutile, lo è indubbiamente, ma, nel suo piccolo, ti fa capire quale quale percorso comunicativo(giornalismo, pubblicità, marketing ecc), puoi intraprendere e continuare a seguire. E qui il mio problema. Potrei anche continuare e finire, ma dopo? Tra giugno e luglio spulciai un po' tutti i siti delle università per cercare un corso di specializzazione, una scuola apposita con la quale trovare un'affinità. Niente, il giornalismo rimaneva l'unica strada e, come già ho detto, va oltre le mie capacità, che con lo studio non potrei mai colmare. Indubbiamente una persona si deve adeguare, non tutti possono fare ciò che vogliono, ne sono consapevole, ma sarebbe assurdo spendere altri soldi per una cosa per la quale non sarei portato e non mostrerei un minimo di capacità. Non c'è ombra di dubbio quando si dice che sono pochissime le lauree in grado di darti un lavoro dopo averle finite.
                        (sto continuando a scrivere e cancellare) perchè? Perchè vorrei tanto dare una risposta chiara, diretta, capace di far capire anche a voi(nonostante siete un'entità virtuale) di come sto male e di come intraprendere un nuovo corso di studi, più ragionato, dove il “sogno” è capace di fondersi alla realtà, potrebbe farmi uscire dallo stato di “sopravvivenza” che vivo da un anno e mezzo. Ultimamente, dopo una piccola parentesi dove iniziavo a sentirmi un pochino meglio per una serie di motivi, sono caduto nel vortice: sveglia, abbuffate giornaliere, giornate nel letto, arresa totale. Non ne vado fiero, non è un atteggiamento giusto, ma vi giuro non l'ho mai fatto; ho cercato, prima di quest'anno e mezzo, di non arrendermi mai, di vedere sempre oltre. Emi fa girare le bip chi pensa(mio padre) e se si pensa che mi arrendo al primo ostacolo, non penso di averlo fatto in un certo modo. Se sono giunto a questo punto è perchè davvero non ho più la forza di nascondere la situazione e di mandarla avanti. E' stata prima una battaglia con me stesso ammettere la verità delle cose e ora è una guerra quella con mio padre. Non è un capriccio, non è una cosa spuntata dalla mattina alla sera, non so più che parole usare.
                        Dalle parole sembra che io ,casomai entrassi li, già mi sento con il lavoro in tasca. No, no, e no. Però se decidessi di continuare(e non ho proprio la testa di farlo), mi ritroverei tra un anno e mezzo-due senza senza sapere cosa realmente fare e allora li,davvero, non avrei grosse motivazioni per iniziare un nuovo corso di studi basato su una scelta forzata. Ah, probabilmente, come dici tu, solo il fatto di avere una laurea, con un po' di fortuna, mi potrebbe aprire una porta verso un lavoro che, con il semplice diploma mi sarebbe precluso. Non nego possa succedere, ma per cosa? Credo non esista la figura del “comunicatore”, non è un vero e proprio lavoro . E forse, potrei ritrovarmi a svolgere un lavoro diverso da quello immaginato e sognato, ma, insomma, se è l'ultima cartuccia che mi posso sparare, credo di poterla fare solo in questo modo.

                        Discorso mio padre e personalità: nulla da ridire, sono perfettamente d'accordo, ma, soprattutto da quando ho deciso di dimagrire, credo(credevo) di non averlo mai deluso e mi fa male farlo. Mi rendo conto, però, che sto preferendo farmi del male da solo che farlo agli altri(i familiari più stretti). Facendo questa scelta, credo, di prendermi una bella responsabilità. Non so se, casomai entro, non mi aiuta davvero con le spese(parole uscite nel dibattito), ma vuole essere una prova che non c'è nessuna scusa dietro la volontà di abbandonare. E' che davvero non ce la faccio più. Per quanto mi piace parlare, scrivere dello sport, non c'è, per me, nessun futuro in questo campo in grado di farmi “vivere” .
                        Cmq grazie davvero per aver riportato la tua, le vostre idee e opinioni. Credevo che sentendo voci esterne(e buoni voci, tra l'altro) avrei cambiato idea e modo di vedere, in quanto penso di fare un grosso torto e un grosso errore. Però, non posso andare avanti cosi, mi sto facendo troppo del male(fisico e psicologico) e andando oltre questo conflitto finirei per stare peggio. Quindi cercherò di seguire ciò che per me ritengo giusto(odio le frasi fatte, ma questa volta ci andava a pennello

                        Originariamente Scritto da FFrancesco Visualizza Messaggio
                        Caro kikkio87

                        Non ci conosciamo, ma la tua storia mi ha colpito e voglio portarti la mia esperienza ( che faccio molto breve)
                        Anch'io ero grasso, non obeso certo, ma ero un ragazzo fortemente in sovrappeso.. odiavo me stesso e il mio corpo. i problemi famigliari devastanti che ancora tutt'oggi, dopo anni e anni, subisco.
                        Mio padre e' la croce della mia famiglia, oltre alla rarissima sindrome che ha colpito mia sorella.
                        Nella sua vita mi ha fatto soffrire molto, e il suo agire ha sconvolto la mia infanzia e la mia adolescenza, da piccolo fui abbandonato, non lo vidi piu per 5 lunghi anni, e ora e' detenuto da 4 anni e ne mancano ancora 7. Non ti sto a raccontare tutto, ma posso dire che le nostre esperienze coincindono circa.
                        Una delusione forte d'amore ( le classiche cotte adolescenziali) mi spronarono mentalmente e mi dedicai al mio corpo. Ora che ho 22 anni sorrido pensando al mio passato.
                        Devi seguire i tuoi sogni, io dopo aver buttato anni mi sono messo in gioco ora. Ho scelto la strada dell'infermieristica dove attualmente svolgo dei tirocini ( sono al 1 anno di studio su 4). L'eta non ha importanza, la vita e' una e se vuoi fare il dietista puoi avere 20-30-40 anni, ma quella strada la devi intraprendere per essere sereno. quindi il mio consiglio e' scontato. buttati a capofitto su questo che ti piace e vedrai che avrai fatto la scelta giusta. Io l'ho fatto e fare (diventare) infermiere e' il mio sogno.
                        un abbraccio francesco


                        dimenticato: Non giudicare tuo padre, come io non ho fatto con il mio anche se ha recato molto dolore in me. perdonalo e accettalo per quello che e'.
                        La fede mi ha aiutato, moltissimo e mi aiuta tutt'oggi.
                        Ciao Francesco, grazie del messaggio. Mi spiace per la tua storia, ma sentirti felice, nonostante non ti conosca, fa capire che il peggio è passato. L'esperienza di ha fortificato ed è una buona cosa.
                        Mio padre non lo giudico, ossia non dico che per forza sia stato un padre incapace. Non lo penso. Sono io che ho scelto questa facoltà più di cinque anni fa, sono io in tante cose ad aver sbagliato. Mi può stare anche bene che non mi creda e tutto il resto ma sono al capolinea con i concetti e parole da dirgli. Il mio stare male, le mie giornate passate in un certo modo, gli dovrebbero far capire che per la scelta ci sono stato male per davvero. “Lotto” quotidianamente già con me stesso per tante conseguenze legate al peso; ho una vita sociale ridotta al lumicino. A volte dico a me stesso :” c'è tanta gente che non molla, che non si ferma, ecc ecc, mi sembra di fare un capriccio”. Ho talmente impressa quest'immagine che penso di fare la cosa sbagliata senza giustificazioni. Ora, però, devo cambiare qualcosa. So che potrebbe cambiare anche continuando questa facoltà, ma proprio non ci riesco perchè sono consapevole di non poter andare oltre.

                        Originariamente Scritto da Luca 33 Visualizza Messaggio
                        kikkio se vuoi venire a vedere come funzionano i corsi di dietistica fammi sapere,che ci vediamo al policlinico e ti illustro
                        da un punto di vista lavorativo,mi hanno detto che è molto molto difficile avere un posto...a me sinceramente non me frega proprio perchè mi piace di più l'idea di essere il capo di me stesso...

                        se vuoi un mio consiglio,finisci prima gli studi che hai cominciato,e poi prendi la triennale in dietistica trovandoti un lavoretto part time
                        Ciao Luca, io in settimana devo venire a Napoli(venerdi). Possiamo vederci? Come ti posso contattare
                        Grazie cmq





                        Cmq, ora basta lagne . Avevo bisogno di aprire un 3d come questo perchè qui su Bw c'è molta gente in gamba. “Fuori” parlo con pochissimi(anche perchè, come ho detto, ho una vita sociale ridotta al lumicino) e quando lo faccio accade molto raramente.
                        Alla fine uno potrebbe dire “dopo tutto questo, dopo che molti mi hanno detto continua, poi si vede, ecc ecc, hai deciso di fare di testa tua”. Si, indubbiamente, sembra un po' incoerente,però posso dire che l'ho fatto per capire quanto sono determinato nel seguire quest'altra strada e rendermi conto di diverse cose.
                        Grazie.

                        Originariamente Scritto da bertinho7
                        grande cuore.grande gruppo.studiamo da grande.dobbiamo imparare dai grandi...eh i grandi ehehehh grandi grandi grandi. grandi ferro grandi parrucchino di ferro studio dai grandi (semi cit) ferro

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                          #42
                          vai kikkio ora che hai deciso testa bassa, determinato e senza voltarsi indietro prenditi il tuo sogno
                          Originariamente Scritto da Sean
                          Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
                          Originariamente Scritto da Pesca
                          avanti savoia

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