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" L' Altalena d' oro del cielo."

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    #16
    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    In verità Calasso qua è meno orfico che altrove Se leggiamo con attenzione l'inizio di quel paragrafo, infatti: "Da una roccia Arianna guarda Fedra sull'altalena. La loro madre, Pasifae, si impicca. Arianna si impicca. Fedra si impicca. Erigone non è una principessa, ma sarà lei a salire in cielo come impiccata. Sua dimora celeste è la costellazione della Vergine. Arianna le è vicina, nel cielo, ma come sposa di Dioniso. Con Erigone siamo all'origine delle impiccate." vediamo come identifichi da subito la Vergine come costellazione di Erigone. Abbiamo poi altri indizi, seguendo il mito: Arianna non è vergine; Fedra dà dei figli a Teseo (sempre lui, in queste tragiche storie di donne); Pasifae è madre di entrambe: tutte queste altre impiccate celebri hanno conosciuto un uomo. Erigone, la prima delle appese, è l'unica ad essere vergine. Se come dedicate a delle impiccate abbiamo altre costellazioni, l'unica di queste a non essere stata violata dalla brama di uomini o di dei è la povera Erigone.


    Che Erigone sia vergine o meno a dire il vero è un particolare rimasto ignoto, ed oscuro. Poichè lo stesso Calasso dice in un frammento:" Fu allora che Erigone venne sedotta da Dioniso ? Non lo sappiamo. Soltanto un verso di Ovidio, come un relitto marino, è sopravvissuto a dircelo. Aracne ebbe l' insolenza di gareggiare con Atena nell' arte del tessere.La sua stoffa mostrava Europa rapita dal toro: e si vedevano i piedi della fanciulla ritrarsi timorosi dall' acqua. Si vedeva anche Leda sotto le ali del cigno. Si vedeva anche Danae invasa da una pioggia d' oro.Si vedeva Asteria prigioniera di un' aquila. E si vedeva anche Erigone, che Dioniso ingannava con l' uva ("...falsa deceperit uva...").Nulla più ci dice Ovidio. Ma la sequenza tessuta da Aracne includeva, per sfida soltanto storie vergognose per gli dèi.Erigone, dunque, era stata sedotta e ingannata da quell' uva prodigiosa. Altri ci dicono che Dioniso ed Erigone ebbero anche un figlio:si chiamava Stafilo. " grappolo d' uva", come anche si sarebbe chiamato un figlio che altri attribuirono a Dioniso e Arianna." Quindi da quello che vedi c' è anche questa versione che non da una visione " pura " di Erigone.
    Diario

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      #17
      Le versioni che si danno di uno stesso mito, a volte, sono differenti. Arianna, ad esempio, non è detto neppure che sia da annoverare tra le impiccate, a seguire un'altra lezione della storia: pare che, come Saffo, si sia gettata da una rupe. Se però la costellazione della Vergine è dedicata ad Erigone (e Calasso assume la vulgata che va per la maggiore) è perchè il mito popolare ha fatto della stessa Erigone, dal principio, la destinataria di quella costellazione, tanto da metterle a fianco, come dicevi, il cane Maira (altra univoca concordanza). Abbiamo tante impiccate, ma se in Grecia avessimo chiesto a chi era dedicata la Vergine, ci avrebbero risposto col nome della figlia di Icario
      Last edited by Sean; 19-12-2010, 21:02:16.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        #18
        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        Le versioni che si danno di uno stesso mito, a volte, sono differenti. Arianna, ad esempio, non è detto neppure che sia da annoverare tra le impiccate, a seguire un'altra lezione della storia: pare che, come Saffo, si sia gettata da una rupe. Se però la costellazione della Vergine è dedicata ad Erigone (e Calasso assume la vulgata che va per la maggiore) è perchè il mito popolare ha fatto della stessa Erigone, dal principio, la destinataria di quella costellazione, tanto da metterle a fianco, come dicevi, il cane Maira (altra univoca concordanza). Abbiamo tante impiccate, ma se in Grecia avessimo chiesto a chi era dedicata la Vergine, ci avrebbero risposto col nome della figlia di Icario


        Arianna ebbe "tante vite e tante morti" anche se la versione di suicida "stile Saffo" nonla conoscevo, ne conosco tante altre. Comunque, scusa il mio contraddirti XD! Ma penso che se avessimo domandato in Grecia a chi era attribuita la costellazione della Vergine penso che ci avrebbero risposto col nome di Astrea. L' antica della della Giustizia che, secondo sempre Ovidio, abbandonò la terra nell' età del ferro e divenne la costellazione della Vergine. Erigone in Grecia era conosciuta come " Aletis" " l' errante". Comunque concordo che i miti si miscelano e si ripropongono sotto altre forme, ma che alla fine hanno sempre quel " famoso anello di congiuzione" che li accumuna.
        Diario

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          #19
          Ovidio ha poco a che fare con la Grecia classica e prisca. Noi dovremmo prendere i riferimenti interni alla letteratura della stessa, quando, al contrario, Ovidio scrive per i romani secoli dopo l'impastarsi di quei miti: questo è un punto da tenere presente. Ovidio fa letteratura; i Greci mito e tragedia, ricreano il proprio passato sublimandolo in ammonimenti, visioni, simboli e metafore. La questione di Astrea è interessante, in effetti, ma non ci spiega però la presenza di Maira/Sirio e quella della spiga di grano tenuta da Erigone/Vergine: chissà che ci avrebbero risposto i Greci al riguardo
          ...ma di noi
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          forse, tra mille inverni
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          C. Campo - Moriremo Lontani


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            #20
            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Ovidio ha poco a che fare con la Grecia classica e prisca. Noi dovremmo prendere i riferimenti interni alla letteratura della stessa, quando, al contrario, Ovidio scrive per i romani secoli dopo l'impastarsi di quei miti: questo è un punto da tenere presente. Ovidio fa letteratura; i Greci mito e tragedia, ricreano il proprio passato sublimandolo in ammonimenti, visioni, simboli e metafore. La questione di Astrea è interessante, in effetti, ma non ci spiega però la presenza di Maira/Sirio e quella della spiga di grano tenuta da Erigone/Vergine: chissà che ci avrebbero risposto i Greci al riguardo

            Riguardo la spiga di grano tenuta da Erigone posso dirti che è legato al luogo dove avvenne la tragedia e cioè ad Eleusi. Quel posto non era stato solo "scuola di diffusione, della vite, e del vino" da parte di Dioniso, ma tempo prima Demetra aveva rivelato, il grano e il pane. Quindi Erigone rifiuta il grappolo d' uva che ha portato " la rovina" nella sua vita terrena e preferisce la spiga di grano, simbolo di Demetra.
            Last edited by Katen; 19-12-2010, 21:42:12.
            Diario

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              #21
              Originariamente Scritto da Katen Visualizza Messaggio
              Riguardo la spiga di grano tenuta da Erigone posso dirti che è legato al luogo dove avvenne la tragedia e cioè ad Eleusi. Quel posto non era stato solo "scuola di diffusione, della vite, e del vino" da parte di Dioniso, ma tempo prima Demetra aveva rivelato, il grano e il pane. Quindi Erigone rifiuta il grappolo d' uva che ha portato " la rovina" nella sua vita terrena e preferisce la spiga di grano, simbolo di Demetra.
              Mi riferivo al fatto che se la costellazione della Vergine può essere attribuita (legittimamente) anche ad Astrea, come giustificare allora la presenza di due bachi quali 1) il cane Maira (assunto in cielo pure lui come Sirio) e 2) la spiga di grano che tiene in mano Erigone/Vergine, che è una sua nota caratteristica, come si rileva dalla porzione di mito che la riguarda e che citi. Astrea non ha nessuno di quei due simboli a fianco (cane e spiga) e non le sono propri, mentre si riscontrano nella costellazione della Vergine (ed è proprio su quella spiga di grano che fa leva Calasso). Perchè far tenere la spiga in mano alla Vergine (alla figura disegnata nella costellazione) se questa non è Erigone ma Astrea o un ulteriore altro personaggio femminile? Qua i Greci avrebbero dovuto illuminarci. Credo che Erigone abbia forti probabilità di essere la più famosa, anche se magari non la prima o la legittima, proprietaria del nome della costellazione, almeno presso il popolo.
              Last edited by Sean; 19-12-2010, 21:58:44.
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              «nessun vincolo univa questi morti
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                #22
                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Mi riferivo al fatto che se la costellazione della Vergine può essere attribuita (legittimamente) anche ad Astrea, come giustificare allora la presenza di due bachi quali 1) il cane Maira (assunto in cielo pure lui come Sirio) e 2) la spiga di grano che tiene in mano Erigone/Vergine, che è una sua nota caratteristica, come si rileva dalla porzione di mito che la riguarda e che citi. Astrea non ha nessuno di quei due simboli a fianco (cane e spiga) e non le sono propri, mentre si riscontrano nella costellazione della Vergine (ed è proprio su quella spiga di grano che fa leva Calasso). Perchè far tenere la spiga in mano alla Vergine (alla figura disegnata nella costellazione) se questa non è Erigone ma Astrea o una ulteriore altra figura femminile? Qua i Greci avrebbero dovuto illuminarci. Credo che Erigone abbia forti probabilità di essere la più famosa, anche se magari non la prima o la legittima, proprietaria del nome della costellazione, almeno presso il popolo.

                Beh in effetti, ad Astrea non appartengono questi attributi iconografici, comunque è vero, rimane il dubbio della spiga, se uno vorrebbe attribuire ad altre donne e non ad Erigone quella costellazione, quella spiga non avrebbe senso. I Greci dovevano davvero illuminarci sul fatto °_°.
                Diario

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                  #23
                  Originariamente Scritto da Katen Visualizza Messaggio
                  Che Erigone sia vergine o meno a dire il vero è un particolare rimasto ignoto, ed oscuro. Poichè lo stesso Calasso dice in un frammento:" Fu allora che Erigone venne sedotta da Dioniso ? Non lo sappiamo. Soltanto un verso di Ovidio, come un relitto marino, è sopravvissuto a dircelo. Aracne ebbe l' insolenza di gareggiare con Atena nell' arte del tessere.La sua stoffa mostrava Europa rapita dal toro: e si vedevano i piedi della fanciulla ritrarsi timorosi dall' acqua. Si vedeva anche Leda sotto le ali del cigno. Si vedeva anche Danae invasa da una pioggia d' oro.Si vedeva Asteria prigioniera di un' aquila. E si vedeva anche Erigone, che Dioniso ingannava con l' uva ("...falsa deceperit uva...").Nulla più ci dice Ovidio. Ma la sequenza tessuta da Aracne includeva, per sfida soltanto storie vergognose per gli dèi.Erigone, dunque, era stata sedotta e ingannata da quell' uva prodigiosa. Altri ci dicono che Dioniso ed Erigone ebbero anche un figlio:si chiamava Stafilo. " grappolo d' uva", come anche si sarebbe chiamato un figlio che altri attribuirono a Dioniso e Arianna." Quindi da quello che vedi c' è anche questa versione che non da una visione " pura " di Erigone.

                  Decisamente, a sentire Ovidio Erigone non era certo vergine:

                  Liber ut Erigonen falsa deceperit uva,
                  ut Saturnus equo geminum Chirona crearit.

                  Il paragone con Saturno che genera Chirone avendo preso le sembianze di un cavallo non lascia dubbi sul fatto che la seduzione sia intesa in senso propriamente sessuale, direi. D'altra parte Ovidio potrebbe aver attinto ad una delle tante versioni del mito, non necessariamente la più diffusa.
                  In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                  ma_75@bodyweb.com

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                    #24
                    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                    Decisamente, a sentire Ovidio Erigone non era certo vergine:

                    Liber ut Erigonen falsa deceperit uva,
                    ut Saturnus equo geminum Chirona crearit.

                    Il paragone con Saturno che genera Chirone avendo preso le sembianze di un cavallo non lascia dubbi sul fatto che la seduzione sia intesa in senso propriamente sessuale, direi. D'altra parte Ovidio potrebbe aver attinto ad una delle tante versioni del mito, non necessariamente la più diffusa.

                    Esatto! Ma mettici anche che, Dioniso non lascia nulla "Illibato". La verginità è un' offesa recata alla sua divinità
                    Diario

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