Wikileaks: documenti e commenti qua.

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  • salsa
    Bodyweb Zenior
    • Jun 2008
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    Che ironia della sorte il nostro primo ministro oggi è a tripoli.....magari un summit per rinviare qualche festino in programma per le feste natalizie e visti i tempi meglio parlane di persona....
    I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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    • blackbart
      Hack user
      • Oct 2009
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      Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
      Beh è per metà controllato dalla Nato.
      Se in dieci anni di guerra la NATO non è riuscita a prendere il controllo del paese la vedo dura fare le riforme agricole auspicate da Frattini.

      Lo stesso Karzai ha il soprannome di Governatore di Kabul e questo fa capire quanto i suoi connazionali lo abbiano in spregio
      Il fratello è invece noto come la risposta afghana a Pablo Escobar.

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      • Barone Bizzio
        Bodyweb Senior
        • Dec 2008
        • 11759
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        Beh se fosse nelle zone a controllo Nato non sarebbe male come idea. Ottima anche l' idea di creare una scuola di Pubblica Amministrazione per l' afghanistan
        Magari si riveleranno fallimentari ma sono sicuramente meglio della indecisione con cui si è gestita tutta la vicenda fino ad oggi

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        • ma_75
          Super Moderator
          • Sep 2006
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          Ora che siamo in una fase di calma apparente, dopo il fiume di rivelazioni di ieri, credo che, a mente fredda, si possa fare una riflessione. E' come se, nel giro di qualche ora, l'informazione avesse compiuto un percorso di anni. Bastava sintonizzarsi ieri sera davanti alla Tv e guardare un tg mentre, in contemporanea, si monitorava il web per avere un'idea di cosa intendo. Da una parte politici ingessati che, a favore di telecamera, ripetono dichiarazioni senza data di scadenza, servizi sulla neve a novembre e sul campionato di calcio. Dall'altra un fiume inarrestabile di notizie, commenti in tempo reale dei lettori, aggiornamenti e dichiarazioni di minuto in minuto. Non stupisce che i media tradizionali, specie in Italia, siano così restii a parlare di wikileaks. Non è solo il consueto servilismo nei confronti del potere e anche, se non soprattutto, l'incapacità di capire il nuovo modello di informazione che non è solo quello di Assange ma, più in generale, quello del web in cui le notizie non viaggiano in senso verticale, dal giornale ai lettori, con tanto di censura editoriale su quel che il lettore deve sapere, ma in senso orizzontale. Peer to peer è più di una modalità di acquisizione delle informazioni, è una ideologia sovrana nella rete.
          Ho pure provato un minimo di compassione pensando a tanti di quei giornalisti RAI, Merdaset e simili che non avevano la minima idea di cosa fosse Wikileaks fino a ieri e che ora cercano invano di capire come si accenda un computer.
          Ecco, speriamo che wikileaks non sia l'11.9 della diplomazia, ma almeno il de profundis di un certo giornalismo.
          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
          ma_75@bodyweb.com

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          • odisseo
            Bodyweb Senior
            • Oct 2008
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            Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
            Ora che siamo in una fase di calma apparente, dopo il fiume di rivelazioni di ieri, credo che, a mente fredda, si possa fare una riflessione. E' come se, nel giro di qualche ora, l'informazione avesse compiuto un percorso di anni. Bastava sintonizzarsi ieri sera davanti alla Tv e guardare un tg mentre, in contemporanea, si monitorava il web per avere un'idea di cosa intendo. Da una parte politici ingessati che, a favore di telecamera, ripetono dichiarazioni senza data di scadenza, servizi sulla neve a novembre e sul campionato di calcio. Dall'altra un fiume inarrestabile di notizie, commenti in tempo reale dei lettori, aggiornamenti e dichiarazioni di minuto in minuto. Non stupisce che i media tradizionali, specie in Italia, siano così restii a parlare di wikileaks. Non è solo il consueto servilismo nei confronti del potere e anche, se non soprattutto, l'incapacità di capire il nuovo modello di informazione che non è solo quello di Assange ma, più in generale, quello del web in cui le notizie non viaggiano in senso verticale, dal giornale ai lettori, con tanto di censura editoriale su quel che il lettore deve sapere, ma in senso orizzontale. Peer to peer è più di una modalità di acquisizione delle informazioni, è una ideologia sovrana nella rete.
            Ho pure provato un minimo di compassione pensando a tanti di quei giornalisti RAI, Merdaset e simili che non avevano la minima idea di cosa fosse Wikileaks fino a ieri e che ora cercano invano di capire come si accenda un computer.
            Ecco, speriamo che wikileaks non sia l'11.9 della diplomazia, ma almeno il de profundis di un certo giornalismo.
            ieri su la7 il tg di Mentana,In Onda,Niente di Personale davano gli aggiornamenti in tempo reale sulle notizie di Wikileaks(Piroso ha anche fatto mettere un cont down che finiva alle 22:30).
            "
            Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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            • Sean
              Csar
              • Sep 2007
              • 120623
              • 3,418
              • 3,475
              • Italy [IT]
              • In piedi tra le rovine
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              Devo dire che anche i siti dei giornali italiani non è che abbiano brillato ieri sera. Notizie che arrivavano in ritardo e parzialmente, dove sui siti esteri tutto era realmente quel fluire in "presa diretta" di cui parla Ma_. Da noi riassunti o, alla meglio, i lentissimi aggiornamenti di Repubblica.it. Solo su LaStampa ieri ho trovato quasi in contemporanea coi siti esteri la notizia del cittadino tedesco rapito dalla CIA, mentre Corsera e Repubblica dormivano. Una mezza debacle, insomma.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • Barone Bizzio
                Bodyweb Senior
                • Dec 2008
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                Concordo con Ma
                Basta vedere la differente copertura data dall' evento dal guardian e da repubblica
                I primi avevano un database accessibile ad ogni momento e consultabile con la mappa interattiva, la repubblica era ferma agli aggiornamenti ansa: però stamattina c'era l' articolo di d' Avanzo che si soffermava sull' aspetto più importante di tutta la vicenda: i party selvaggi del premier. Dilettanti

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                • Sean
                  Csar
                  • Sep 2007
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                  • In piedi tra le rovine
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                  Siamo stati più bravi noi nel 3d ad aggiornare postando materiale dai vari siti esteri, e infatti abbiamo avuto una marea di visitatori nelle ore più calde
                  Last edited by Sean; 29-11-2010, 19:39:25.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • gorgone
                    for a while
                    • May 2008
                    • 6246
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                    • nel cuore di chi è nel mio cuore
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                    Originariamente Scritto da salsa Visualizza Messaggio
                    Che ironia della sorte il nostro primo ministro oggi è a tripoli.....magari un summit per rinviare qualche festino in programma per le feste natalizie e visti i tempi meglio parlane di persona....
                    non è ironia della sorte, è il fatto su cui dovremmo riflettere, noi qua a strapparci i capelli, i leader mondiali vanno avanti come se niente fosse successo.

                    ---------- Post added at 18:14:22 ---------- Previous post was at 18:10:48 ----------

                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Siamo stati più bravi noi nel 3d ad aggiornare postando materiale dai vari siti esteri, e infatti abbiamo avuto una marea di visitatori nelle ore pià calde
                    quoto, io ho mollato tutti i giornali online, leggevo solo voi mentre guardavo sex and the city, grazie
                    diamine questa sì che è una rivoluzione, un sito di bbing sul tetto dell'informazione italiana.

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                    • Sean
                      Csar
                      • Sep 2007
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                      • In piedi tra le rovine
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                      Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                      non è ironia della sorte, è il fatto su cui dovremmo riflettere, noi qua a strapparci i capelli, i leader mondiali vanno avanti come se niente fosse successo.

                      ---------- Post added at 18:14:22 ---------- Previous post was at 18:10:48 ----------

                      Quoto. Noto un grande sforzo di normalizzazione, di continuare con la quotidianità non dando peso al caos originato dal "ragazzaccio pestifero" Assange. Non dando peso almeno nelle dichiarazioni pubbliche:
                      Se ieri abbiamo avuto la piazza globale dove rompere i cocci, la ricomposizione degli stessi avverrà nei salotti privati.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • bleedeyes
                        Bodyweb Advanced
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                        ma quindi dopo tutte queste notizie chi ne è uscito pulito? israele, germania? sul giappone è stato detto nulla?

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                        • Sean
                          Csar
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                          • In piedi tra le rovine
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                          Israele sostanzialmente pulito. La Germania non direi, anzi...Sul Giappone, almeno io, ieri non ho letto nulla di particolare.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • odisseo
                            Bodyweb Senior
                            • Oct 2008
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                            Paraguay, convocato ambasciatore Usa 111 –Il governo del Paraguay ha convocato oggi l'ambasciatore Usa, Liliana Ayalde alla quale ha consegnato una nota in cui esprime "preoccupazione" in merito alla diffusione dei contenuti dei documenti che riguardano il Paese. Lo ha reso noto la stessa diplomatica che, nel corso di una conferenza stampa indetta dopo il suo incontro con il ministro degli esteri, Hector Laconagata ha ammesso che quanto è accaduto "costituisce un atto riprovevole, che pone a rischio le persone e i rapporti con i Paesi". Dalla documentazione di Wikileaks emerge che, nel 2007, il Dipartimento di stato Usa aveva chiesto all'ambasciata di Asuncion di raccogliere ogni sorta di dati, incluso Dna, impronte digitali, numeri di telefono, indirizzi web e relative password, di tutti i principali candidati alle elezioni presidenziali dell'anno successivo.
                            "
                            Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              Perchè pubblicate i documenti riservati?
                              Il punto di vista del NYT:

                              Il New York Times spiega la propria decisione di pubblicare i file di Wikileaks: "Crediamo che questi documenti siano di rilevante interesse pubblico, gettando luce sugli obiettivi, i successi, i compromessi e le frustrazioni della diplomazia americana in misura tale che altri rendiconti non raggiungono" scrive il giornale nella sua 'Nota ai lettori'. "Wikileaks - aggiunge - intende pubblicare a puntate questo archivio sul suo sito, organizzando serie di documenti dedicati a particolari Paesi o argomenti".


                              Qualcosa emergerà anche sulla Spagna:

                              Il premier spagnolo Josè Luis Zapatero è stato considerato dagli Usa "un problema per la loro politica estera" scrive oggi El Pais, sulla base dei documenti riservati della diplomazia di Washington resi pubblici da Wikileaks. La vittoria dei socialisti in Spagna nel 2004 è stata vista negli Usa, secondo le note riservate, come quella di una "sinistra nottambula e romantica". Dall'inizio, scrive El Pais, Zapatero "è stato considerato un problema per alcune linee maestre della politica estera statunitense, ed è definito come un politico non lungimirante che privilegia il calcolo elettorale rispetto agli interessi collettivi". Il quotidiano di Madrid non pubblica per ora rivelazioni scottanti sui rapporti fra i due paesi, ma annuncia dettagli più sensibili nei prossimi giorni. Secondo El Pais, dai 3620 documenti dell'ambasciata Usa a Madrid dal 204 ad oggi (103 segreti, 898 confidenziali, 2619 non classificati) emerge "una visione unica del quadro di priorità, strategie, conflitti e pressioni occulte di Washington in Spagna". I documenti che El Pais annuncia pubblicherà nei prossimi giorni "illuminano i momenti più agitati e sconosciuti" dei rapporti con Madrid, "consentono di avvincinare l'occhio alla serratura".


                              Luttwak...

                              "Berlusconi rappresenta un governo fedele e alleato. In Italia non ci sono più i giochi di Craxi, di Andreotti. Con Berlusconi tutto questo non c'è più. I rapporti tra Italia con Libia e Russia non ci fanno piacere, ma possiamo capirli. Gli atteggiamenti che non sono gestibili sono invece i tradimenti come faceva Bettino Craxi". Così il saggista statunitense Edward Luttwak, esperto di strategia militare, è intervenuto - dai microfoni di Cnr Media - spiegando che i rapporti Roma-Tripoli e Roma e Mosca "sono cose che gli alleati fanno. Basta saperlo e organizzarsi di conseguenza. Gli Stati Uniti hanno i loro interessi, l'Italia i suoi, è normale. Possiamo non esserne contenti, e infatti non lo siamo, ma non ci sentiamo traditi. Perchè son cose che l'Italia fa apertamente. Una volta, invece, c'erano tanti sorrisi e poi di nascosto gli italiani facevano i furbi. Andreotti faceva il furbo con gli arabi, Craxi tradiva. Oggi questo non succede" conclude Luttwak.


                              Ancora agli americani non va giù la questione di Sigonella, dove Craxi riaffermò il diritto vigente sul suolo italiano (che non è terra americana), e dopo anni continuano a chiamarlo "traditore"...Per loro meglio i puttanieri, anche se incapaci:
                              Almeno non hanno di quei colpi di testa alla Craxi e sono scodinzolanti e fedeli.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Liam & Me
                                Bad Blake
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                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Siamo stati più bravi noi nel 3d ad aggiornare postando materiale dai vari siti esteri, e infatti abbiamo avuto una marea di visitatori nelle ore più calde
                                tu scherzi, ma, vista la qualita' che gira, bw news potrebbe diventare un punto di riferimento per l'informazione in italia.
                                B & B with a little weed










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