Che ironia della sorte il nostro primo ministro oggi è a tripoli.....magari un summit per rinviare qualche festino in programma per le feste natalizie e visti i tempi meglio parlane di persona....
Wikileaks: documenti e commenti qua.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioBeh è per metà controllato dalla Nato.
Lo stesso Karzai ha il soprannome di Governatore di Kabul e questo fa capire quanto i suoi connazionali lo abbiano in spregio
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Ora che siamo in una fase di calma apparente, dopo il fiume di rivelazioni di ieri, credo che, a mente fredda, si possa fare una riflessione. E' come se, nel giro di qualche ora, l'informazione avesse compiuto un percorso di anni. Bastava sintonizzarsi ieri sera davanti alla Tv e guardare un tg mentre, in contemporanea, si monitorava il web per avere un'idea di cosa intendo. Da una parte politici ingessati che, a favore di telecamera, ripetono dichiarazioni senza data di scadenza, servizi sulla neve a novembre e sul campionato di calcio. Dall'altra un fiume inarrestabile di notizie, commenti in tempo reale dei lettori, aggiornamenti e dichiarazioni di minuto in minuto. Non stupisce che i media tradizionali, specie in Italia, siano così restii a parlare di wikileaks. Non è solo il consueto servilismo nei confronti del potere e anche, se non soprattutto, l'incapacità di capire il nuovo modello di informazione che non è solo quello di Assange ma, più in generale, quello del web in cui le notizie non viaggiano in senso verticale, dal giornale ai lettori, con tanto di censura editoriale su quel che il lettore deve sapere, ma in senso orizzontale. Peer to peer è più di una modalità di acquisizione delle informazioni, è una ideologia sovrana nella rete.
Ho pure provato un minimo di compassione pensando a tanti di quei giornalisti RAI, Merdaset e simili che non avevano la minima idea di cosa fosse Wikileaks fino a ieri e che ora cercano invano di capire come si accenda un computer.
Ecco, speriamo che wikileaks non sia l'11.9 della diplomazia, ma almeno il de profundis di un certo giornalismo.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioOra che siamo in una fase di calma apparente, dopo il fiume di rivelazioni di ieri, credo che, a mente fredda, si possa fare una riflessione. E' come se, nel giro di qualche ora, l'informazione avesse compiuto un percorso di anni. Bastava sintonizzarsi ieri sera davanti alla Tv e guardare un tg mentre, in contemporanea, si monitorava il web per avere un'idea di cosa intendo. Da una parte politici ingessati che, a favore di telecamera, ripetono dichiarazioni senza data di scadenza, servizi sulla neve a novembre e sul campionato di calcio. Dall'altra un fiume inarrestabile di notizie, commenti in tempo reale dei lettori, aggiornamenti e dichiarazioni di minuto in minuto. Non stupisce che i media tradizionali, specie in Italia, siano così restii a parlare di wikileaks. Non è solo il consueto servilismo nei confronti del potere e anche, se non soprattutto, l'incapacità di capire il nuovo modello di informazione che non è solo quello di Assange ma, più in generale, quello del web in cui le notizie non viaggiano in senso verticale, dal giornale ai lettori, con tanto di censura editoriale su quel che il lettore deve sapere, ma in senso orizzontale. Peer to peer è più di una modalità di acquisizione delle informazioni, è una ideologia sovrana nella rete.
Ho pure provato un minimo di compassione pensando a tanti di quei giornalisti RAI, Merdaset e simili che non avevano la minima idea di cosa fosse Wikileaks fino a ieri e che ora cercano invano di capire come si accenda un computer.
Ecco, speriamo che wikileaks non sia l'11.9 della diplomazia, ma almeno il de profundis di un certo giornalismo."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Devo dire che anche i siti dei giornali italiani non è che abbiano brillato ieri sera. Notizie che arrivavano in ritardo e parzialmente, dove sui siti esteri tutto era realmente quel fluire in "presa diretta" di cui parla Ma_. Da noi riassunti o, alla meglio, i lentissimi aggiornamenti di Repubblica.it. Solo su LaStampa ieri ho trovato quasi in contemporanea coi siti esteri la notizia del cittadino tedesco rapito dalla CIA, mentre Corsera e Repubblica dormivano. Una mezza debacle, insomma....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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Concordo con Ma
Basta vedere la differente copertura data dall' evento dal guardian e da repubblica
I primi avevano un database accessibile ad ogni momento e consultabile con la mappa interattiva, la repubblica era ferma agli aggiornamenti ansa: però stamattina c'era l' articolo di d' Avanzo che si soffermava sull' aspetto più importante di tutta la vicenda: i party selvaggi del premier. Dilettanti
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Siamo stati più bravi noi nel 3d ad aggiornare postando materiale dai vari siti esteri, e infatti abbiamo avuto una marea di visitatori nelle ore più caldeLast edited by Sean; 29-11-2010, 19:39:25....ma di noi
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Originariamente Scritto da salsa Visualizza MessaggioChe ironia della sorte il nostro primo ministro oggi è a tripoli.....magari un summit per rinviare qualche festino in programma per le feste natalizie e visti i tempi meglio parlane di persona....
---------- Post added at 18:14:22 ---------- Previous post was at 18:10:48 ----------
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSiamo stati più bravi noi nel 3d ad aggiornare postando materiale dai vari siti esteri, e infatti abbiamo avuto una marea di visitatori nelle ore pià calde
diamine questa sì che è una rivoluzione, un sito di bbing sul tetto dell'informazione italiana.
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggionon è ironia della sorte, è il fatto su cui dovremmo riflettere, noi qua a strapparci i capelli, i leader mondiali vanno avanti come se niente fosse successo.
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Se ieri abbiamo avuto la piazza globale dove rompere i cocci, la ricomposizione degli stessi avverrà nei salotti privati....ma di noi
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Israele sostanzialmente pulito. La Germania non direi, anzi...Sul Giappone, almeno io, ieri non ho letto nulla di particolare....ma di noi
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Paraguay, convocato ambasciatore Usa 111 –Il governo del Paraguay ha convocato oggi l'ambasciatore Usa, Liliana Ayalde alla quale ha consegnato una nota in cui esprime "preoccupazione" in merito alla diffusione dei contenuti dei documenti che riguardano il Paese. Lo ha reso noto la stessa diplomatica che, nel corso di una conferenza stampa indetta dopo il suo incontro con il ministro degli esteri, Hector Laconagata ha ammesso che quanto è accaduto "costituisce un atto riprovevole, che pone a rischio le persone e i rapporti con i Paesi". Dalla documentazione di Wikileaks emerge che, nel 2007, il Dipartimento di stato Usa aveva chiesto all'ambasciata di Asuncion di raccogliere ogni sorta di dati, incluso Dna, impronte digitali, numeri di telefono, indirizzi web e relative password, di tutti i principali candidati alle elezioni presidenziali dell'anno successivo."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Perchè pubblicate i documenti riservati?
Il punto di vista del NYT:
Il New York Times spiega la propria decisione di pubblicare i file di Wikileaks: "Crediamo che questi documenti siano di rilevante interesse pubblico, gettando luce sugli obiettivi, i successi, i compromessi e le frustrazioni della diplomazia americana in misura tale che altri rendiconti non raggiungono" scrive il giornale nella sua 'Nota ai lettori'. "Wikileaks - aggiunge - intende pubblicare a puntate questo archivio sul suo sito, organizzando serie di documenti dedicati a particolari Paesi o argomenti".
Qualcosa emergerà anche sulla Spagna:
Il premier spagnolo Josè Luis Zapatero è stato considerato dagli Usa "un problema per la loro politica estera" scrive oggi El Pais, sulla base dei documenti riservati della diplomazia di Washington resi pubblici da Wikileaks. La vittoria dei socialisti in Spagna nel 2004 è stata vista negli Usa, secondo le note riservate, come quella di una "sinistra nottambula e romantica". Dall'inizio, scrive El Pais, Zapatero "è stato considerato un problema per alcune linee maestre della politica estera statunitense, ed è definito come un politico non lungimirante che privilegia il calcolo elettorale rispetto agli interessi collettivi". Il quotidiano di Madrid non pubblica per ora rivelazioni scottanti sui rapporti fra i due paesi, ma annuncia dettagli più sensibili nei prossimi giorni. Secondo El Pais, dai 3620 documenti dell'ambasciata Usa a Madrid dal 204 ad oggi (103 segreti, 898 confidenziali, 2619 non classificati) emerge "una visione unica del quadro di priorità, strategie, conflitti e pressioni occulte di Washington in Spagna". I documenti che El Pais annuncia pubblicherà nei prossimi giorni "illuminano i momenti più agitati e sconosciuti" dei rapporti con Madrid, "consentono di avvincinare l'occhio alla serratura".
Luttwak...
"Berlusconi rappresenta un governo fedele e alleato. In Italia non ci sono più i giochi di Craxi, di Andreotti. Con Berlusconi tutto questo non c'è più. I rapporti tra Italia con Libia e Russia non ci fanno piacere, ma possiamo capirli. Gli atteggiamenti che non sono gestibili sono invece i tradimenti come faceva Bettino Craxi". Così il saggista statunitense Edward Luttwak, esperto di strategia militare, è intervenuto - dai microfoni di Cnr Media - spiegando che i rapporti Roma-Tripoli e Roma e Mosca "sono cose che gli alleati fanno. Basta saperlo e organizzarsi di conseguenza. Gli Stati Uniti hanno i loro interessi, l'Italia i suoi, è normale. Possiamo non esserne contenti, e infatti non lo siamo, ma non ci sentiamo traditi. Perchè son cose che l'Italia fa apertamente. Una volta, invece, c'erano tanti sorrisi e poi di nascosto gli italiani facevano i furbi. Andreotti faceva il furbo con gli arabi, Craxi tradiva. Oggi questo non succede" conclude Luttwak.
Ancora agli americani non va giù la questione di Sigonella, dove Craxi riaffermò il diritto vigente sul suolo italiano (che non è terra americana), e dopo anni continuano a chiamarlo "traditore"...Per loro meglio i puttanieri, anche se incapaci:
Almeno non hanno di quei colpi di testa alla Craxi e sono scodinzolanti e fedeli....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSiamo stati più bravi noi nel 3d ad aggiornare postando materiale dai vari siti esteri, e infatti abbiamo avuto una marea di visitatori nelle ore più caldeB & B with a little weed
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