Nucleare e fonti energetiche alternative: opinioni.

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  • blackbart
    Hack user
    • Oct 2009
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    Originariamente Scritto da KKMeph Visualizza Messaggio
    Eh il valor medio è basso. la media di fattori bassi rimane bassa. e poi che discorso è, mica se ne montano 1000, si parla di 20-30 macchine al massimo...almeno qui in italia!
    Alto o basso, la media è prevedibile.

    Il cavo: passi sotto il mare. Ed è un fottio difficile già posare il cavo, figurati interrarlo. Inoltre è costosissimo. Notare poi che anche se venisse sotterato (mi pare che il SA.CO.I dovrebbe essere sotterato), non sono quei 40-50 cm (perchè si parla di queste profondità: la pratica deve essere reversibile in caso di guasto) di sabbia bagnata da fare da resistenza eccessiva per 380 000V
    Riguardo la tua obiezione iniziale, non credo che interrare un cavo per fargli attraversare una spiaggia (che in un segmento può anche avere un accesso ridotto) rappresenti un problema insormontabile. Array di piattaforme offshore sono diffusissimi nel mondo.

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    • KKMeph
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      • May 2007
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      no veramente, io sono pro eolico fidati perchè i mulini a vento mi sono sempre piaciuti...è che, su terra, veramente non va una cippa

      i cavi.
      senza entrare nelle geometrie del cavo...anche quelli magliati (per esempio il cavo in CC che va dalla puglia alla grecia, non mi ricordo il nome) si rompono abbastanza spesso. colpa delle pressioni e nei punti più alti, dei pescherecci. In Italia ci sono pochissimi cavi sommersi...perchè ci sono spiagge dappertutto! e dove non ci sono spiagge...c'è qualche fantomatica meraviglia naturale.

      siamo realistici un attimo: se mi trovi un sindaco che butta a zoccole 2km di spiaggia per far passare il cavo e si fa mettere 30 pali di 80m in mare così, ti dico bravo


      cioè, eolico bello bello però renditi conto che è come andare in pista con una 500...e in questa pista corrono Ferrari.
      MKK Fake

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      • blackbart
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        • Oct 2009
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        no veramente, io sono pro eolico fidati perchè i mulini a vento mi sono sempre piaciuti...è che, su terra, veramente non va una cippa

        i cavi.
        senza entrare nelle geometrie del cavo...anche quelli magliati (per esempio il cavo in CC che va dalla puglia alla grecia, non mi ricordo il nome) si rompono abbastanza spesso. colpa delle pressioni e nei punti più alti, dei pescherecci. In Italia ci sono pochissimi cavi sommersi...perchè ci sono spiagge dappertutto! e dove non ci sono spiagge...c'è qualche fantomatica meraviglia naturale.

        siamo realistici un attimo: se mi trovi un sindaco che butta a zoccole 2km di spiaggia per far passare il cavo e si fa mettere 30 pali di 80m in mare così, ti dico bravo


        cioè, eolico bello bello però renditi conto che è come andare in pista con una 500...e in questa pista corrono Ferrari.
        Eh... questi sono altri problemi: gli interessi locali renderebbero il nucleare, in Italia, impensabile.
        Stendere cavi a centinaia o addirittura migliaia di metri di profondità e con potenze dell'ordine del GW, tecnicamente, è solo un problema di costi. Molto meno invasive di altre opere quali, ad esempio, i rigassificatori.

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        • KKMeph
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          • May 2007
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          • Sopra il Po
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          oh, beh d'accordissimo. più rigassificatori farebbero sicuramente comodo.
          MKK Fake

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          • blackbart
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            • Oct 2009
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            Originariamente Scritto da KKMeph Visualizza Messaggio
            oh, beh d'accordissimo. più rigassificatori farebbero sicuramente comodo.
            Su questo non sono d'accordo: il problema è che si vorrebbero fare più rigassificatori in Italia che nel resto d'Europa!
            Ma l'approvvigionamento di gas non è proporzionale al numero di impianti ma a quello delle navi disponibili, numero del tutto insufficiente per sfruttare a pieno la capacità totale degli hub.
            Insomma... si sfruttino prima quelli esistenti.
            Inoltre tanti rigassificatori e poche navi potrebbe creare uno squilibrio tra domanda e offerta di gas con la conseguenza di dirottare le (poche) navi verso gli impianti che pagano a maggior prezzo il gas!

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            • KKMeph
              Bodyweb Senior
              • May 2007
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              • Sopra il Po
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              mah, non so. sicuramente 2-3 in più male non farebbero, se ci chiudono i rubinetti da libia&russia siamo a pecora.
              MKK Fake

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              • odisseo
                Bodyweb Senior
                • Oct 2008
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                Finlandia, tempi lunghi per il nucleare
                di terza generazione


                A Olkiluoto da cinque anni si costruisce un nuovo reattore nucleare, realizzato con la stessa tecnologia che l'Italia ha scelto per il ritorno all'atomo. I costi sono raddoppiati, tra intralci burocratici e problemi di sicurezza

                I primi kilowatt avrebbero dovuto essere prodotti più di un anno fa. Bisognerà invece aspettare almeno l’estate del 2013 per utilizzare l’energia fornita dal primo reattore nucleare di terza generazione Epr (European Pressurized Reactor), in costruzione ormai da oltre cinque anni a Olkiluoto, Finlandia. Ad annunciare l’ennesimo rinvio nel cantiere gestito dal consorzio franco-tedesco Areva-Siemens, è stato lo stesso committente dell’impianto, il gruppo elettrico finlandese TVO, confermando che “la maggior parte dei lavori di costruzione sarà conclusa entro il 2012, il reattore entrerà in servizio entro aprile 2013, per raggiungere la piena operatività solo nella seconda metà dello stesso anno”.

                Quattro anni di ritardo per un cantiere infinito, che, da simbolo del rilancio dell’industria nucleare nel mondo si è trasformato negli anni, fra imprevisti tecnici, aumenti di budget e polemiche, in un incubo per chi ha investito nel progetto. Dalla cattiva qualità del calcestruzzo utilizzato nelle fondamenta della centrale, che nel 2006 costò un anno di ritardo al cantiere, fino al richiamo da parte dell’autorità di sicurezza per i difetti di concezione degli apparati di controllo e sicurezza, mese dopo mese, Olkiluoto3 ha anche ingigantito i suoi costi, lievitati di quasi il 50%, con un importo totale per la costruzione stimato oggi a 5,9 miliardi di euro, contro i 3,2 inizialmente calcolati. Talmente un “affare” che nel 2009 Siemens annunciò addirittura di voler abbandonare il progetto. Sull’opera è ormai scontro aperto, con una procedura di arbitrato davanti alla Camera internazionale di commercio di Parigi e richieste miliardarie di risarcimento danni, fra il colosso del nucleare francese Areva che ha progettato l’impianto, e il committente finlandese TVO. “Per quanto ci riguarda, non ci sono ritardi rispetto all’ultima previsione di 86 mesi per la costruzione” ha dichiarato venerdì sera la portavoce del gruppo Areva, che attribuisce all’iter burocratico finlandese la responsabilità della lentezza del cantiere.

                Ma non è solo in Finlandia che la costruzione del nuovo reattore incontra problemi. A Flamanville, cittadina della Normandia dove nascerà il primo Epr francese lo spettro di Olkiluoto minaccia il cantiere gestito da Edf: iniziata nel 2007, la costruzione del reattore conta oggi già due anni di ritardo, con una fattura che ha già raggiunto quota 5 miliardi contro i 3,3 inizialmente previsti. E anche in questa centrale, a cui Enel partecipa con il 12.5%, non sono mancati intoppi, dal circuito di raffreddamento alle fondamenta del reattore, passando per le componenti del pressurizzatore o le polemiche sulla sicurezza in caso di incidenti.

                Se, con una potenza di 1.650 MW, un consumo di combustibile ridotto del 17% e un calo del 30% rispetto ai vecchi reattori delle emissioni chimiche e radioattive per kwh prodotto, la presunta eccellenza tecnologica dell’Epr è bastata a convincere il governo italiano a puntare su questo tipo di centrali per aprire la strada al ritorno dell’atomo in Italia, le cattive notizie in arrivo dalla Finlandia non sembrano destare alcuna preoccupazione fra i responsabili del settore. “Il nostro progetto – dichiara Fulvio Conti, amministratore delegato dell’Enel – è totalmente diverso. Non ha quel tipo di struttura organizzativa. Inoltre assume le esperienze fatte, anche negative, per strutturarle in modo tale da evitare errori e per avere un filone di attività chiare e di responsabilità ben assegnate”.

                Intanto è arrivata questa mattina l’ultima scossa che fa traballare le ambizioni nucleari del governo, con la seconda e definitiva bocciatura, da parte delle Commissioni Attività produttive e Ambiente della Camera, alla nomina di Michele Corradino, capo di gabinetto del ministero dell’Ambiente, a commissario dell’Agenzia nucleare. – “La mancata nomina del quinto membro non inficia il lavoro dell’Agenzia per la sicurezza nucleare né il programma di rilancio dell’atomo del Governo” ha commentato Stefano Saglia, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico.

                ---------- Post added at 18:38:18 ---------- Previous post was at 18:31:02 ----------

                Quanta energia solare ? di Giorgio Nebbia


                Il campo delle energie rinnovabili, tutte derivate dal Sole, sta vivendo un
                periodo turbolento. Da alcuni anni finalmente ci si sta rivolgendo al calore
                e alla radiazione solare e alla forza del vento per ottenere energia,
                soprattutto energia elettrica, in forma meno inquinante e utilizzando forze
                che ritornano disponibili continuamente, rinnovabili, legate ai grandi cicli
                della natura. Il loro successo è stato finora in gran parte possibile grazie
                a consistenti contributi pubblici che hanno coperto la differenza fra il
                costo di produzione dell’elettricità, maggiore nel caso del Sole e del
                vento, rispetto al costo di produzione nelle centrali termoelettriche
                alimentate con fonti fossili, e al “prezzo unitario nazionale” dell’elettricità
                che si aggira intorno a circa 6 centesimi di euro al chilowattora (anche se
                a casa nostra la paghiamo oltre il doppio).
                Il sistema degli incentivi ha fatto si che, usando fonti energetiche
                rinnovabili, non solo si compie una azione positiva ambientale (meno
                inquinamenti, meno emissioni di gas che alterano il clima, minori
                importazioni di fonti fossili), ma ci si guadagna anche a livello di
                famiglie, di comuni, di chi affitta lo spazio per installare pannelli
                fotovoltaici e torri eoliche, di chi vende pannelli e centrali eoliche, in
                tanti insomma.
                Una situazione fragile, tanto è vero che, alla notizia che forse gli
                incentivi pubblici diminuiranno o scompariranno, per motivi di economia
                nazionale, in molti sono terrorizzati davanti al rischio di veder sfumare
                tanti buoni affari; in alcuni casi, infatti, a quanto pare, i soldi pubblici
                sono serviti non solo a produrre energia pulita, ma anche a produrre soldi
                privati. In queste condizioni è il caso di riesaminare criticamente se e
                come è conveniente coprire i campi e i tetti di pannelli fotovoltaici, nel
                quadro di un’economia nazionale che sia seriamente interessata a liberarsi
                dalla schiavitù del petrolio e dai rischi di un possibile, anche se speriamo
                improbabile, nucleare.
                La radiazione solare e la forza del vento sono importanti ma scomode; mentre
                si sa esattamente quanti chilowattora di elettricità si produce per ogni
                chilo di carbone o petrolio o gas bruciato in una centrale termoelettrica,
                quando ci si alza la mattina non si sa esattamente quanta elettricità sarà
                prodotta da una pannello fotovoltaico o da un motore a vento. Nel caso dell’energia
                solare l’intensità della radiazione solare che raggiunge la superficie dei
                continenti alle nostre latitudini si aggira intorno a 1.000 chilowattore all’anno
                per metro quadrato, con una media di circa 3 chilowattore al giorno per
                metro quadrato. La radiazione elettromagnetica solare si presenta in un
                campo di lunghezze d’onda che vanno dalla parte ultravioletta (circa 10 %
                del totale), a quella visibile, dal blu al rosso (circa 70 %) alla parte
                infrarossa (circa 30 % del totale).
                Le celle fotovoltaiche attuali trasformano in elettricità principalmente la
                radiazione visibile la cui intensità per metro quadrato varia di ora in ora
                e di giorno in giorno, a seconda del grado di nuvolosità e dell’altezza del
                Sole rispetto all’orizzonte. La mattina e la sera, infatti, la radiazione
                arriva sulla superficie di un pannello dopo aver attraversato uno strato
                dell’atmosfera maggiore, rispetto a quando il Sole è verticale (o quasi) e
                il passaggio attraverso l’atmosfera assorbe una parte della radiazione in
                arrivo. La radiazione raccolta da un pannello dipende perciò dal suo
                orientamento rispetto al cammino “apparente” del Sole nel cielo, variabile
                di giorno in giorno; per questo alcuni pannelli sono dotati di un sistema di
                orientamento variabile che peraltro complica l’impianto.
                Dal punto di vista commerciale i pannelli fotovoltaici sono venduti sulla
                base della “potenza di picco”, in chilowatt, corrispondente alla quantità di
                chilowattora di elettricità che un pannello è in grado di fornire nell’ora
                centrale della giornata in giugno. Un pannello della potenza di picco di un
                chilowatt ha una superficie di circa 10 metri quadrati e fornisce, durante l’intero
                anno da 1000 a 1400 chilowattore di elettricità. Per sapere quanta
                elettricità sarà possibile ottenere effettivamente bisogna (bisognerebbe)
                misurare esattamente, nell’intero anno, l’intensità della radiazione solare
                nel luogo di installazione.
                Il più antico strumento di misura dell’energia solare fu inventato nel 1855
                dall’inglese J.F. Campbell (1822-1885) ed era costituito da una sfera di
                vetro; già i fisici greci e arabi avevano scoperto che la radiazione solare
                che attraversa una sfera trasparente si concentra in un punto che si trova
                sotto la sfera ad una distanza di circa il 10 % del diametro e usavano
                queste “sfere ustorie” per accendere il fuoco; la distanza esatta del
                “fuoco” era stata calcolata dal matematico arabo Ibn al-Haytham intorno all’anno mille.
                Nell’eliofanografo di Campbell, perfezionato nel 1885 dal fisico
                George Stokes (1819-1903), al di sotto della sfera viene posta una striscia
                di carta che registra una bruciatura nelle varie ore del giorno quando
                splende il Sole; si ottiene così il numero di ore di insolazione in ciascun
                giorno di osservazione.
                Al posto di questa misura empirica si usano solarimetri e piroeliometri nei
                quali l’estremità di una lamina costituita dalla saldatura di due metalli è
                esposta orizzontalmente al Sole; per l’effetto termoelettrico si forma una
                corrente elettrica proporzionale all’intensità della radiazione solare,
                strumenti di questo tipo portano i nomi di inventori o di fabbricanti, come
                l’olandese W.J.H. Moll (1876-1947), il polacco L. Gorczynski, i laboratori
                americani Eppley; vengono usati anche strumenti nei quali l’intensità della
                radiazione solare è misurata, in modo accurato con celle fotovoltaiche. Una
                rassegna di tali strumenti di misura, comparati, è stata pubblicata nel
                numero di maggio 2010 della rivista mensile “Photon”.
                La conoscenza dell’effettiva intensità della radiazione solare non è un
                esercizio accademico, ma uno strumento che chi acquista dei pannelli solari
                farebbe bene a utilizzare prima di scegliere la localizzazione per evitare
                delusioni. I solarimetri sono di grande importanza anche in ecologia agraria
                per la misura della correlazione fra l’intensità della radiazione solare e i
                rendimenti delle coltivazioni.
                "
                Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                • KKMeph
                  Bodyweb Senior
                  • May 2007
                  • 2251
                  • 259
                  • 385
                  • Sopra il Po
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                  1650MW...w il nucleare !
                  MKK Fake

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                  • leonardoS
                    Bodyweb Advanced
                    • Jan 2008
                    • 12796
                    • 1,031
                    • 842
                    • Verso la riva dello Stige
                    • Send PM

                    Originariamente Scritto da blackbart Visualizza Messaggio
                    Eh... questi sono altri problemi: gli interessi locali renderebbero il nucleare, in Italia, impensabile.
                    Stendere cavi a centinaia o addirittura migliaia di metri di profondità e con potenze dell'ordine del GW, tecnicamente, è solo un problema di costi. Molto meno invasive di altre opere quali, ad esempio, i rigassificatori.
                    quella è la mia paura, chissà quanti e chi andrebbero a metterci le mani.

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                    • motorhead
                      Inattivo
                      • Dec 2005
                      • 5988
                      • 562
                      • 327
                      • Ancona
                      • Send PM

                      io dico no al nucleare perchè mi preoccupo per i miei figli

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                      • Katen
                        Bodyweb Advanced
                        • Nov 2010
                        • 295
                        • 43
                        • 32
                        • Send PM

                        Anche io sono contrario al nucleare. Per quanto sia una buon risorsa, è la classica " doppia lama".
                        Diario

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                        • TheSandman
                          Ex Presidente
                          • Jun 2008
                          • 4902
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                          • Send PM

                          Originariamente Scritto da Demondave Visualizza Messaggio
                          Intanto il nostro stupendo governo si appresta tramite decreto ad uccidere, l'unica industria che in Italia sta creando profitti ed occupazione: il fotovoltaico. Parlano del costo a carico dei contribuenti, dimenticando non solo tutti i vantaggi a livello di ambiente, sviluppo economico e tecnologico nonchè d'indipendenza enegetica, ma anche di tutti gli euro che hanno rubato per quel ***** di digitale terrestre che non serve ad una minchia!! Una volta tanto che in mezzo a quest crisi abnorme c'era qualcosa che in Italia funzionava, lo distruggono, per fare cosa?? Il nucleare!!!?? Così tante persone (me compreso) che grazie al fotovoltaico avevano un occupazione finiranno disoccupate...non ne azzeccano una sto branco di farabutti...

                          I "veri" posti di lavoro creati sono quelli che si creano nella fase di consumo dell'energia, non nella fase di produzione.

                          Altrimenti mettiamo tutti i disoccupati d'italia a pedalare su delle biciclette per fare energia e avremmo risolto il problema della disoccupazione, come per magia...

                          Se col costo della nostra bolletta energatica si mettono ulteriormente fuori mercato le nostre imprese, ecco che per ogni occupato sul tetto dell'azienda ne vengono lasciate a casa 2 alla catena di montaggio...

                          Quando si capirà che giro d'affari che prescindere dalla reale resa energetica c'è dietro le fonti rinnovabili, MAddof verrà riabilitato a ladro di polli...

                          ---------- Post added at 23:57:39 ---------- Previous post was at 23:54:53 ----------

                          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                          Mi chiedo come si concilino i 300 milioni di euro gettati per non aver voluto accorpare i referendum con le amministrative con il governo della lotta agli sprechi.
                          Questo, ovviamente, per i gonzi che ci credono.
                          col fatto che un referendum prevede anche il non raggiungimento di un quorum, cosa che, al di là del contestare tutto e tutti, un accorpamento simile falserebbe.

                          Tra l'altro se non ricordo male non è la prima volta che, proprio per questo motivo, si scorporino i referendum da tornate elettorali di tipo meramente politico.

                          ---------- Post added 07-03-2011 at 00:01:19 ---------- Previous post was 06-03-2011 at 23:57:39 ----------

                          Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio
                          forse le risorse altrenative non possono coprire il 100% del fabbisogno
                          idroelettrico a parte, le rinnovabili non raggiungono nemmeno il 5% (messe insieme eh..)

                          ---------- Post added at 00:06:02 ---------- Previous post was at 00:01:19 ----------

                          Originariamente Scritto da Demondave Visualizza Messaggio
                          Oltretutto chissà perchè quefli stupidoni dei tedeschi sul fotovoltaico stanno investendo come matti, mentre Francia e Inghilterra stanno gradualmente abbandonando il nucleare..ma noi siamo più furbi...
                          La Germania ha metà parco FV mondiale sul proprio territorio e ne guadagna lo 0,5%.
                          La Germania ha potenza eolica installata superiore al nucleare e ricava però dalla prima il 7% e dalla seconda il 28%.

                          Che Francia e Inghilterra stiano uscendo dal nucleare mi viene da ridere...visto che lo stesso si diceva della stessa Germania, tranne poi dovere rimandare ogni progetto perchè la realizzazione di questo proposito è infattibile....

                          Quasi tutti i miei amici hanno fatto incidenti stradali, lievi o gravi che siano....non per questo mi sento in dovere di emularli...

                          Dalla Germania c'è molto da imparare, i soldi buttati in quelle fonti assolutamente no.


                          Tessera N° 6

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                          • TheSandman
                            Ex Presidente
                            • Jun 2008
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                            Originariamente Scritto da mik92 Visualizza Messaggio
                            la mia paura è che tempo che costruiscano le centrali in italia gli altri paesi avranno già trovato un modo più pulito ed efficace di produrre energia e,se fosse vero, noi ci ritroveremmo ad aver speso soldi e tempo in un campo diventato obsoleto
                            In Europa sono in costruzione 17 centrali nucleari, nel mondo assai di più.

                            Tutte queste della tecnologia più avanzata presente al momento sul mercato: la stessa che verrà installata in Italia.


                            Tessera N° 6

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                            • maurox
                              Bodyweb Senior
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                              Il problema dell'energia nucleare si o no non puo' essere lasciato nelle mani degli scienziati perche' ci sono correnti di pensiero differenti : ma sono tutte discussioni inutli perche' ci sono pro e contro in ogni caso... la realta' e' che ci sono paesi in cui il nucleare c'e' e altri no, pero' se permettete quando si parla di temi come inquinamento o rischi dire no al nucleare e vivere in un mondo sommerso dai rifiuti ovunque, persino in amazzonia o all'antartico e' quantomeno bizzarro
                              sigpic

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                              • Liam & Me
                                Bad Blake
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                                • 848
                                • high as a kite
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza Messaggio
                                Eh la madonna: pure Galgano sicuramente vota qualcuno, ma quando ideò la riforma di diritto societario mica aveva in mente quello.
                                Operò in base alle proprie (vastissime)competenze tecniche, anche perchè era in gioco la sua credibilità accademica.
                                Se, ad opinione di altri giuristi, avesse predisposto una porcheria, ci avrebbe rimesso prima di tutto la faccia.
                                C'era anche un 3d di qualche mese fa a riguardo.

                                La questione e' che ad oggi nella comunita' scientifica non c'e' uniformita' di vedute. Questo e' un fatto certo, speriamo di non dover ricominciare a spiegare tutto da capo perche' gia' l'altra volta trasmettere un messaggio di tale semplicita' elementare fu un'impresa titanica (Berso non mi riferisco a te eh ).

                                E' che qua su berlusconeide siamo un po' OT, al massimo si potrebbe resuscitare il 3d vecchio.
                                B & B with a little weed










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