Nucleare e fonti energetiche alternative: opinioni.

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    IL RAPPORTO
    Energia, la lezione dei comuni
    "Siamo verdi e autosufficienti"
    Presentato il dossier di Legambiente sulla diffusione delle rinnovabili nei municipi. Quelli che riescono a fare da soli con vento, sole e biomasse sono quasi mille, e il numero è in continua crescita. "Altro che contributo marginale"
    di VALERIO GUALERZI
    Brunico, 15 mila abitanti, produce da rinnovabili il 100% di elettricità e energia che consuma
    ROMA - Un comune su otto in Italia è autosufficiente dal punto di vista elettrico grazie a sole, vento, biomasse e geotermia; a Lecce si produce più elettricità verde di Friburgo, la celebrata capitale tedesca del fotovoltaico; nel 94% dei municipi italiani è presente ormai almeno un impianto rinnovabile. Accusate di essere troppo costose, marginali e inaffidabili, le fonti verdi si prendono la loro rivincita e lo fanno con "Comuni Rinnovabili 2011", il dossier di Legambiente che fotografa la diffusione delle micro centrali ad energia alternativa sul territorio nazionale.

    Giunto alla sua sesta edizione, il rapporto illustrato oggi a Roma è "la migliore risposta a chi continua a sostenere che il contributo delle fonti rinnovabili sarà comunque marginale nel futuro del Paese". Una presentazione che ha molto il sapore di un "pride". "Per capire come stanno davvero le cose - spiega il curatore del rapporto Edoardo Zanchini - occorre guardarle nella giusta prospettiva. Se continuiamo a raccontare la questione energetica partendo dalle potenzialità d'installazione delle fossili è chiaro che non c'è gara, ma se scendiamo sul territorio per capire come le comunità rispondono alle esigenze locali allora i numeri ci danno ragione e ci rendiamo conto che gli obiettivi fissati dall'Unione Europea sono raggiungibili con incredibili vantaggi per tutti".

    GUARDA L'INTERATTIVO 1

    "Grazie a questi impianti - si legge nella premessa del documento - si sono creati nuovi posti di lavoro, portati servizi, riqualificati edifici e creato nuove prospettive di ricerca applicata, oltre, naturalmente, a una migliore qualità della vita... senza dimenticare bollette meno salate". Le cifre di questa rivoluzione che ci sta avvolgendo silenziosamente sono eloquenti. Il rapporto "racconta un salto impressionante nella crescita degli impianti installati nel territorio italiano. Sono 7.661 i Comuni in Italia dove si trova almeno un impianto. Erano 6.993 lo scorso anno 2, 5.580 nel 2009. In pratica, le fonti pulite che fino a 10 anni fa interessavano con il grande idroelettrico e la geotermia le aree più interne, e comunque una porzione limitata del territorio italiano, oggi sono presenti nel 94% dei Comuni. Ed è significativo che cresca la diffusione per tutte le fonti, dal solare fotovoltaico a quello termico, dall'idroelettrico alla geotermia ad alta e bassa entalpia, agli impianti a biomasse e biogas integrati con reti di teleriscaldamento e pompe di calore".

    Una forza tanto irresistibile quanto discreta che, denuncia ancora Zanchini, "finisce quasi sempre per essere sottorappresentata". Come testimonia il caso di Tocco da Casauria 3, municipio premiato lo scorso anno dal Rapporto, ignorato in Italia, e innalzato a esempio virtuoso per il mondo intero dalla prima pagina del New York Times. Le esperienze raccontate e catalogate nel Rapporto, si legge ancora nella premessa, "mettono il nostro paese senza che ve ne sia la consapevolezza, nel gruppo di punta della ricerca internazionale". Zanchini, oltre a Friburgo, cita quindi il caso di Samso 4, l'isola danese a emissioni zero. "Lì - spiega - la vocazione alla sostenibilità pubblicizzata globalmente è divenuta motivo di attrazione turistica, ma in Italia la percentuale di realtà simili è altissima e in continua crescita".

    Il Rapporto 2011 esalta in particolare i comuni alpini di Morgex e Brunico per la loro capacità di diventare 100% rinnovabili, non solo per i consumi elettrici ma anche per quelli termici (riscaldamento e acqua calda), attraverso un mix di fonti diverse. Un contributo decisivo, così come avviene per gli altri 18 municipi italiani che possono vantarsi di essere completamente autosufficienti, arriva in particolare dagli impianti di teleriscaldamento a biomasse. Il bacino delle realtà locali virtuose si allarga poi massicciamente se ci si limita a prendere in considerazione l'indipendenza elettrica. In questo caso il numero di municipi 100% rinnovabili balza a quota 964. Importante, per capire davvero la portata del fenomeno, il fatto che nella classifica dei migliori accanto alle "solite" piccole comunità di montagna inizino ad affacciarsi anche delle vere e proprie città e località del meridione. Un capoluogo di provincia come Treviso riesce ad esempio a coprire il 100% del fabbisogno elettrico dei residenti, mentre tra i comuni che raggiungono l'autosufficienza ci sono anche Isernia, Agrigento e Lecce.

    "Anche il Sud comincia a muoversi - conclude soddisfatto Zanchini - ma per dare continuità a questa straordinaria rivoluzione occorre semplificare le normative d'autorizzazione, dare certezze agli investimenti, avviare serie politiche di efficienza energetica e iniziare gli indispensabili interventi di adeguamento della rete alle nuove caratteristiche della microgenerazione distribuita". In altre parole occorre che veda finalmente la luce il Piano energetico nazionale atteso ormai da anni e che sia un piano orientato alla sostenibilità.
    "Solo gli imbecilli non cambiano mai idea"

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    • TheSandman
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      IL RAPPORTO
      Energia, la lezione dei comuni
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      Presentato il dossier di Legambiente sulla diffusione delle rinnovabili nei municipi. Quelli che riescono a fare da soli con vento, sole e biomasse sono quasi mille, e il numero è in continua crescita. "Altro che contributo marginale"
      di VALERIO GUALERZI
      Brunico, 15 mila abitanti, produce da rinnovabili il 100% di elettricità e energia che consuma
      ROMA - Un comune su otto in Italia è autosufficiente dal punto di vista elettrico grazie a sole, vento, biomasse e geotermia; a Lecce si produce più elettricità verde di Friburgo, la celebrata capitale tedesca del fotovoltaico; nel 94% dei municipi italiani è presente ormai almeno un impianto rinnovabile. Accusate di essere troppo costose, marginali e inaffidabili, le fonti verdi si prendono la loro rivincita e lo fanno con "Comuni Rinnovabili 2011", il dossier di Legambiente che fotografa la diffusione delle micro centrali ad energia alternativa sul territorio nazionale.

      Giunto alla sua sesta edizione, il rapporto illustrato oggi a Roma è "la migliore risposta a chi continua a sostenere che il contributo delle fonti rinnovabili sarà comunque marginale nel futuro del Paese". Una presentazione che ha molto il sapore di un "pride". "Per capire come stanno davvero le cose - spiega il curatore del rapporto Edoardo Zanchini - occorre guardarle nella giusta prospettiva. Se continuiamo a raccontare la questione energetica partendo dalle potenzialità d'installazione delle fossili è chiaro che non c'è gara, ma se scendiamo sul territorio per capire come le comunità rispondono alle esigenze locali allora i numeri ci danno ragione e ci rendiamo conto che gli obiettivi fissati dall'Unione Europea sono raggiungibili con incredibili vantaggi per tutti".

      GUARDA L'INTERATTIVO 1

      "Grazie a questi impianti - si legge nella premessa del documento - si sono creati nuovi posti di lavoro, portati servizi, riqualificati edifici e creato nuove prospettive di ricerca applicata, oltre, naturalmente, a una migliore qualità della vita... senza dimenticare bollette meno salate". Le cifre di questa rivoluzione che ci sta avvolgendo silenziosamente sono eloquenti. Il rapporto "racconta un salto impressionante nella crescita degli impianti installati nel territorio italiano. Sono 7.661 i Comuni in Italia dove si trova almeno un impianto. Erano 6.993 lo scorso anno 2, 5.580 nel 2009. In pratica, le fonti pulite che fino a 10 anni fa interessavano con il grande idroelettrico e la geotermia le aree più interne, e comunque una porzione limitata del territorio italiano, oggi sono presenti nel 94% dei Comuni. Ed è significativo che cresca la diffusione per tutte le fonti, dal solare fotovoltaico a quello termico, dall'idroelettrico alla geotermia ad alta e bassa entalpia, agli impianti a biomasse e biogas integrati con reti di teleriscaldamento e pompe di calore".

      Una forza tanto irresistibile quanto discreta che, denuncia ancora Zanchini, "finisce quasi sempre per essere sottorappresentata". Come testimonia il caso di Tocco da Casauria 3, municipio premiato lo scorso anno dal Rapporto, ignorato in Italia, e innalzato a esempio virtuoso per il mondo intero dalla prima pagina del New York Times. Le esperienze raccontate e catalogate nel Rapporto, si legge ancora nella premessa, "mettono il nostro paese senza che ve ne sia la consapevolezza, nel gruppo di punta della ricerca internazionale". Zanchini, oltre a Friburgo, cita quindi il caso di Samso 4, l'isola danese a emissioni zero. "Lì - spiega - la vocazione alla sostenibilità pubblicizzata globalmente è divenuta motivo di attrazione turistica, ma in Italia la percentuale di realtà simili è altissima e in continua crescita".

      Il Rapporto 2011 esalta in particolare i comuni alpini di Morgex e Brunico per la loro capacità di diventare 100% rinnovabili, non solo per i consumi elettrici ma anche per quelli termici (riscaldamento e acqua calda), attraverso un mix di fonti diverse. Un contributo decisivo, così come avviene per gli altri 18 municipi italiani che possono vantarsi di essere completamente autosufficienti, arriva in particolare dagli impianti di teleriscaldamento a biomasse. Il bacino delle realtà locali virtuose si allarga poi massicciamente se ci si limita a prendere in considerazione l'indipendenza elettrica. In questo caso il numero di municipi 100% rinnovabili balza a quota 964. Importante, per capire davvero la portata del fenomeno, il fatto che nella classifica dei migliori accanto alle "solite" piccole comunità di montagna inizino ad affacciarsi anche delle vere e proprie città e località del meridione. Un capoluogo di provincia come Treviso riesce ad esempio a coprire il 100% del fabbisogno elettrico dei residenti, mentre tra i comuni che raggiungono l'autosufficienza ci sono anche Isernia, Agrigento e Lecce.

      "Anche il Sud comincia a muoversi - conclude soddisfatto Zanchini - ma per dare continuità a questa straordinaria rivoluzione occorre semplificare le normative d'autorizzazione, dare certezze agli investimenti, avviare serie politiche di efficienza energetica e iniziare gli indispensabili interventi di adeguamento della rete alle nuove caratteristiche della microgenerazione distribuita". In altre parole occorre che veda finalmente la luce il Piano energetico nazionale atteso ormai da anni e che sia un piano orientato alla sostenibilità.
      Ottimo.

      Io inizierei allora a staccare la spina degli allacciamenti alle fonti di energia convenzionale, a questi sedicenti comuni autosufficienti....giusto per dimostrargli cosa significa realmente la parola che si autoattribuiscono..


      Tessera N° 6

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        mazza Sandman certo che sei una cornacchia mica da ridere
        E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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        • Cl4ud
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          e' insopportabile, schiaffi su schiaffi presi su qualunque argomento ma continua con sta spocchia e sta saccenza ridicola, boh
          Cl4ud

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          • TheSandman
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            Originariamente Scritto da Cl4ud Visualizza Messaggio
            e' insopportabile, schiaffi su schiaffi presi su qualunque argomento ma continua con sta spocchia e sta saccenza ridicola, boh
            Schiaffi su schiaffi presi è un parere tuo

            Nel merito inoltre non so cosa risponderti, se tu credi che quei comuni siano autosufficienti per davvero buon per te.

            PS: leggo che tra chi ha promosso questo studio c'è anche Sorgenia...ecco...a proposito di danni fatti da fonti di energia, fossi in voi inizierei a dare un occhio a questa società
            Last edited by TheSandman; 29-03-2011, 14:09:08.


            Tessera N° 6

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            • peppeole
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              Ottimo.

              Io inizierei allora a staccare la spina degli allacciamenti alle fonti di energia convenzionale, a questi sedicenti comuni autosufficienti....giusto per dimostrargli cosa significa realmente la parola che si autoattribuiscono..
              e' qui che ti sbagli, e proviamo a fartelo capire da oramai 70 pagine,
              Facciamo che sono autosufficienti al 80%, moltiplicalo per tutta l'italia, quindi , facendo un calcolo grossolano mancherebbero il 20 % di energia , ok?
              Tu pensi che sia piu opportuno aspettare 15 anni per avere centrali nucleari ( molto probabilmente gia obsolete) oppure concentrarsi a recuperare quel 20 % tramite politiche di risparmio e di ricerca?

              ---------- Post added at 13:18:04 ---------- Previous post was at 13:14:38 ----------

              Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio
              Schiaffi su schiaffi presi è un parere tuo

              Nel merito inoltre non so cosa risponderti, se tu credi che quei comuni siano autosufficienti per davvero buon per te.

              PS: leggo che tra chi ha promosso questo studio c'è anche Sorgenia...ecco...a proposito di danni fatti da fonti di energia, fossi in voi inizierei a dare un occhio a questa società
              Ma e mai possibile che tutte le fonti e notizie pro-rinnovabile siano tutte stronzate?
              Perche se metti in dubbio ogni nostra fonte e/o notizia che va contro le tue ideologie non si andra' molto avanti con il confronto
              "Solo gli imbecilli non cambiano mai idea"

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              • TheSandman
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                Originariamente Scritto da peppeole Visualizza Messaggio
                e' qui che ti sbagli, e proviamo a fartelo capire da oramai 70 pagine,
                Facciamo che sono autosufficienti al 80%, moltiplicalo per tutta l'italia, quindi , facendo un calcolo grossolano mancherebbero il 20 % di energia , ok?
                Tu pensi che sia piu opportuno aspettare 15 anni per avere centrali nucleari ( molto probabilmente gia obsolete) oppure concentrarsi a recuperare quel 20 % tramite politiche di risparmio e di ricerca?
                si ma quello che io sto cercando di farvi capire 70 pagine è:

                a) che l'80 percento di autosufficienza è un dato teorico, in quanto calcolato sulla potenza installata che è N volte inferiore rispetto a quella realmente prodotta

                b) che comunque le fonti rinnovabili l'autosufficienza non te la garantirebbero nemmeno se ti coprissero il 100% del dato reale, considerando il fatto che non producono energia costantemente.

                ---------- Post added at 13:21:06 ---------- Previous post was at 13:18:21 ----------

                Originariamente Scritto da peppeole Visualizza Messaggio
                Ma e mai possibile che tutte le fonti e notizie pro-rinnovabile siano tutte stronzate?
                Perche se metti in dubbio ogni nostra fonte e/o notizia che va contro le tue ideologie non si andra' molto avanti con il confronto
                Sul tema io ho le mie convinzioni, voi avete le vostre.

                Nella vita non è necessario arrivare sempre a una patta

                Può anche essere che su alcune questioni le divergenze sono insanabili.

                Magari sul 99% degli altri argomenti la pensiamo uguale


                Tessera N° 6

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                  Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio
                  si ma quello che io sto cercando di farvi capire 70 pagine è:

                  a) che l'80 percento di autosufficienza è un dato teorico, in quanto calcolato sulla potenza installata che è N volte inferiore rispetto a quella reale

                  b) che comunque le fonti rinnovabili l'autosufficienza non te la garantirebbero nemmeno se ti coprissero il 100% del dato reale, considerando il fatto che non producono energia costantemente.
                  ok ho capito . ti rifaccio la domanda.
                  tra 15 anni pensi che questo gap( energia inconstante e gap tra potenza installata e energia reale) possa essere recuperato, considerando che miglioreranno l'efficenza di tali fonti e che si riduranno i consumi degli elettrodomestici?
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                    ok ho capito . ti rifaccio la domanda.
                    tra 15 anni pensi che questo gap( energia inconstante e gap tra potenza installata e energia reale) possa essere recuperato, considerando che miglioreranno l'efficenza di tali fonti e che si riduranno i consumi degli elettrodomestici?
                    Assolutamente no, considerando che non è riducendo i consumi degli elettrodomestici che si risolve, ma neanche affronta per la verità, il fatto che miliardi di persone stanno cercando di entrare nel mondo civilizzato e chiederanno sempre più energia.


                    Tessera N° 6

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                    • peppeole
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                      • greenday2
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                        Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio
                        Assolutamente no, considerando che non è riducendo i consumi degli elettrodomestici che si risolve, ma neanche affronta per la verità, il fatto che miliardi di persone stanno cercando di entrare nel mondo civilizzato e chiederanno sempre più energia.

                        Ok su questo punto sandman ha ragione però.

                        I consumi non caleranno mai, ed anzi aumenteranno sempre. Storicamente parlando e' sempre stato cosi ed e' un bene che lo siano.

                        Un'altra cosa va detta : 15 anni in tema di politica energetica sono "brevissimo termine".

                        Per il resto sandman e' decisamente troppo ottuso e chiuso nelle sue idee.
                        E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                        • sotiris
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                          Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                          Ok su questo punto sandman ha ragione però.

                          I consumi non caleranno mai, ed anzi aumenteranno sempre. Storicamente parlando e' sempre stato cosi ed e' un bene che lo siano.

                          Un'altra cosa va detta : 15 anni in tema di politica energetica sono "brevissimo termine".

                          Per il resto sandman e' decisamente troppo ottuso e chiuso nelle sue idee.
                          Non basarti su presupposti del passato. I consumi non aumenteranno, al limite resteranno sui livelli attuali, sebbene "spalmati" in un numero maggiore di economie. E' una questione di risorse finite. Consumi costanti (o in calo) e costi in aumento. D'altronde basta l'aumento dei prezzi dei fossili e delle materie prime per innescare crisi e quindi meno richiesta di energia.
                          sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.

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                          • greenday2
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                            Originariamente Scritto da sotiris Visualizza Messaggio
                            Non basarti su presupposti del passato. I consumi non aumenteranno, al limite resteranno sui livelli attuali, sebbene "spalmati" in un numero maggiore di economie. E' una questione di risorse finite. Consumi costanti (o in calo) e costi in aumento. D'altronde basta l'aumento dei prezzi dei fossili e delle materie prime per innescare crisi e quindi meno richiesta di energia.
                            Ma figurarsi...i consumi aumentano costantemente dal 1300 a.c. fino ad oggi, con una temporanea contrazione durante la peste nera.

                            Le risorse sono finite, ma non si puo dire 1)quanto e 2)quali.

                            L'aumento dei prezzi fossili (attualmente utilizzati) e' ben lontano dal causare una contrazione della domanda d'energia (aumenta le spese, questo e' certo)
                            E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                            • sotiris
                              Urban Sheepboy
                              • Sep 2010
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                              • corazziere tascabile
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                              Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                              Ma figurarsi...i consumi aumentano costantemente dal 1300 a.c. fino ad oggi, con una temporanea contrazione durante la peste nera.

                              Le risorse sono finite, ma non si puo dire 1)quanto e 2)quali.

                              L'aumento dei prezzi fossili (attualmente utilizzati) e' ben lontano dal causare una contrazione della domanda d'energia (aumenta le spese, questo e' certo)
                              Il meccanismo che volevo evidenziare è l'aumento generale del costo della vita (scusami il gergo terraterra) dovuto all'aumento dei costi delle materie prime, a cui segue, per l'impoverimento delle masse, una minore richiesta di prodotti e servizi e di conseguenza un rallentamento della richiesta energetica da parte delle imprese (siano queste fabbriche o terziario).
                              Quanto alla costante crescita dei consumi dal 1300 a.c. mi sento di dire che è un falso mito (tra l'altro i consumi erano ben superiori in epoca romana). E' stato possibile, quando lo è stato, perchè le fonti energetiche si sono succedute secondo gradienti di efficienza maggiore. Penso ai passaggi dalla forza animale a quella del carbone, e poi dal carbone al petrolio (e qui, purtroppo, ci fermiamo). Tanto da permettere anche l'attuale livello di popolazioni.
                              La finitezza delle risorse è ammessa da organismi ufficiali e riconosciuti. Almeno per quanto riguarda il petrolio e i fosfati (indispensabili per l'agricoltura moderna) è ufficiale. Lo stesso, credo, per il rame. Il picco produttivo del gas naturale dovrebbe avvenire fra qualche decade.

                              ps
                              Sand, ti vedo on line. Non usare queste mie ultime considerazioni per avallare il nucleare eh!!
                              Last edited by sotiris; 29-03-2011, 17:29:25.
                              sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.

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                              • TheSandman
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                                • Jun 2008
                                • 4902
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                                Originariamente Scritto da sotiris Visualizza Messaggio
                                Quanto alla costante crescita dei consumi dal 1300 a.c. mi sento di dire che è un falso mito (tra l'altro i consumi erano ben superiori in epoca romana). E' stato possibile, quando lo è stato, perchè le fonti energetiche si sono succedute secondo gradienti di efficienza maggiore.
                                Maggiore è l'efficienza, maggiori sono i consumi. (paradosso di Jevons)


                                Tessera N° 6

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