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Nucleare e fonti energetiche alternative: opinioni.
Germania: le rinnovabili potrebbero rimpiazzare le lacune nucleari
L’apocalisse nucleare, per usare la stessa espressione del commissario europeo Oettinger, che ha colpito il Giappone ha fatto sì che alcuni Paesi Europei si siano fermati a riflettere sul proprio mix energetico. Tra questi anche la Germania, dove il cancelliere Angela Merkel ha deciso di far slittare di tre mesi l’inizio dei lavori per l’estensione della vita operativa dei 7 reattori nucleari più vecchi del paese. E a chi ha paura di rimanere senza l’adeguata sicurezza energetica risponde virtualmente la lobby tedesca delle energie rinnovabili, BEE (Bundesverband Erneuerbare Energie) sostenendo che le fonti verdi potrebbero, nella sola Germania, fornire fino al 47 per cento della domanda energetica al 2020.
“La Germania può bloccare il nucleare in modo rapido, senza diventare dipendente dalle importazioni di energia elettrica estera. Al contrario: nel 2007, ad esempio, erano attivi solo sei reattori, tuttavia, la Germania era già allora i più alti di surplus energetici esportati nella storia del paese”, ha affermato Dietmar Schütz, presidente della BEE. “Allo stesso modo ora i sette reattori più vecchi potrebbero essere disconnessi dalla rete senza causare una carenza di approvvigionamento”.
L’anno scorso, le fonti rinnovabili hanno fornito il 17 per cento della produzione elettrica tedesca (585 miliardi di chilowattora), mentre la generazione nucleare rappresenta il 23 per cento. “Se il governo federale intende realmente uno sviluppo accelerato delle fonti energetiche rinnovabili, allora deve bloccare le centrali nucleari in modo permanente e non solo per tre mesi”, continua Schuetz. “Non costituiscono una soluzione-ponte, ma un serio ostacolo alla necessaria ristrutturazione del nostro sistema energetico”.
fonte: energymanager.net
non 1 ,,,ma 10 passi avanti questi tedeschi
Si, c'è poco da fare... sono un punto di riferimento. Inoltre stiamo parlando di una nazione che ha ancora un'economia di tipo manifatturiero, e quindi più energivora di altre che si basano per lo più su attività finanziarie. E non mi si venga a dire che i tedeschi mancano di senso pratico. Semplicemente hanno fatto il loro calcoli, sopratutto in prospettiva, è sono arrivati alla conclusione che al netto dei costi, delle reperibilità e della contrazione delle necessità energetiche future, le rinnovabili convengono.
Quello che i loro governanti non si nascondono è che in futuro occorrerà meno energia di adesso. Con questi presupposti l'opzione nucleare si rileva per quello che è: uno spreco di tempo e denaro. Avessimo 1/10 del loro senso pratico!!
sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.
Si, c'è poco da fare... sono un punto di riferimento. Inoltre stiamo parlando di una nazione che ha ancora un'economia di tipo manifatturiero, e quindi più energivora di altre che si basano per lo più su attività finanziarie. E non mi si venga a dire che i tedeschi mancano di senso pratico. Semplicemente hanno fatto il loro calcoli, sopratutto in prospettiva, è sono arrivati alla conclusione che al netto dei costi, delle reperibilità e della contrazione delle necessità energetiche future, le rinnovabili convengono.
Anche perche' immagino che per quanto riguarda le rinnovabili intendano diventare leaders mondiali a livello tecnologico. In materia economica sono molto ignorante, ma suppongo che questa strategia sia parte di un piano industriale a lungo termine.
Vedremo se vinceranno la scommessa, di solito non sono degli sprovveduti.
Vedremo se vinceranno la scommessa, di solito non sono degli sprovveduti.
su questo non ci scommetterei neanche 50 centesimi, TheSandman a riguardo e' stato molto chiaro e non vedo quindi come una loro riuscita possa verificarsi.
Questa scommessa sono 20 anni, anche di più, che stanno cercando di portarla a casa.
Per ora con risultati che definire pessimi è poco.
La Merkel parla per accontentare l'opinione pubblica. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo...
Si ritorna sempre sulle stesse cose.
Se vogliamo fare un esempio grossolano Benz la prima vettura con motore a scoppio ha cominciato a venderla nel 1886 e fino a 40 anni dopo sembrava impossibile che si potesse soppiantare una cosa sicura, affidabile ed economica come il cavallo con una schifezza rumorosa, puzzolente e costosa come l'automobile. E considera che qui si parla di cose enormemente piu' complesse di un triciclo a motore.
Ora considera che per la maggior parte l'efficienza produzione di energia da rinnovabili dipende in maniera drammatica dalla tecnologia disponibile.
Essere partiti per tempo (e all'inizio certamente non con le tecnologie che abbiamo ora) avra' dato alla Germania e alla sua industria un certo vantaggio rispetto agli altri.
Vedremo dove sapranno arrivare.
Piu' in generale, e' ovvio che 20 anni fa la maggior parte delle rinnovabili era altamente antieconomico.
Con l'abbassarsi dei costi alcune di queste hanno cominciato a diventare quasi competitive per occupare determinate aree di mercato, e qui stiamo ora.
Il fatto che si possano verificare speculazioni e che i mercati in una certa misura possano essere falsati da finanziamenti governativi non aggiunge o toglie niente alla questione tecnica in se'.
Nell'anno 1900, 20 anni dopo l'invenzione del motore a scoppio, qualcuno avrebbe potuto dire che il motore a scoppio fosse una bufala perche' praticamente auto in giro non ce n'erano e nessuno se le poteva permettere. Il progenitore del computer e' stato inventato nel 1801, i pc per uso domestico si sono diffusi negli anni '80.
Per vedere se la Germania sia stata piu' lungimirante degli altri o meno bastera' aspettare qualche anno.
Si ritorna sempre sulle stesse cose.
Se vogliamo fare un esempio grossolano Benz la prima vettura con motore a scoppio ha cominciato a venderla nel 1886 e fino a 40 anni dopo sembrava impossibile che si potesse soppiantare una cosa sicura, affidabile ed economica come il cavallo con una schifezza rumorosa, puzzolente e costosa come l'automobile. E considera che qui si parla di cose enormemente piu' complesse di un triciclo a motore.
Ora considera che per la maggior parte l'efficienza produzione di energia da rinnovabili dipende in maniera drammatica dalla tecnologia disponibile.
Essere partiti per tempo (e all'inizio certamente non con le tecnologie che abbiamo ora) avra' dato alla Germania e alla sua industria un certo vantaggio rispetto agli altri.
Vedremo dove sapranno arrivare.
Piu' in generale, e' ovvio che 20 anni fa la maggior parte delle rinnovabili era altamente antieconomico.
Con l'abbassarsi dei costi alcune di queste hanno cominciato a diventare quasi competitive per occupare determinate aree di mercato, e qui stiamo ora.
Il fatto che si possano verificare speculazioni e che i mercati in una certa misura possano essere falsati da finanziamenti governativi non aggiunge o toglie niente alla questione tecnica in se'.
Nell'anno 1900, 20 anni dopo l'invenzione del motore a scoppio, qualcuno avrebbe potuto dire che il motore a scoppio fosse una bufala perche' praticamente auto in giro non ce n'erano e nessuno se le poteva permettere. Il progenitore del computer e' stato inventato nel 1801, i pc per uso domestico si sono diffusi negli anni '80.
Per vedere se la Germania sia stata piu' lungimirante degli altri o meno bastera' aspettare qualche anno.
Liam in 20 anni i costi delle rinnovabili si sono abbattutti di un niente.
E quel minimo (parliamo di una percentuale risibile) solo per mezzi più efficienti nella fase di produzione.
Se non fosse per gli incentivi statali non esisterebbe una pala o un pannello.
Non regge nemmeno il discorso pc, visto che l'abbattimento dei prezzi è dovuto a motivi tecnici che non possono ripetersi per i pannelli...
Si ma non e' vero che la germania non ha fatto passi da gigante negli ultimi 20 anni però eh.
Gli incentivi statali CI DEVONO ESSERE (sono perfino contemplati in un possibile piano nucleare italiano nei rapporti del M.I.T.) per forza.
Una qualsiasi tecnologia nuova (soprattutto poi in un campo macroscopico come quello energetico), comporta costi pesanti all'inizio del progetto, cosi come in un ambito piu ridotto, ossia UNA azienda campione, ha un costo notevole da sostenere in un progetto basato pesantemente sull' R&D che comporta oltre ad un pesante costo iniziale, una serie di anni di NPV negativo.
Il risvolto della medaglia e' però un payoff decisamente conveniente se si considera il lungo raggio.
Quindi il governo deve per forza di cose incentivare questo progetto, altrimenti si avrebbe uno dei tanti trade-off studiati nell'ambito del corporate finance ma anche in microeconomia...ossia un ristagnamento dell'R&D dovuta alla preferenza di un progetto con un NPV inferiore (che puo addirittura diventare negativo) e la preferenza per progetti short-term oriented.
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
come si è ripetuto mille volte, il costo è una delle variabili da considerare. ed è neppure statica.
ciò che influenza la convenienza di qualsiasi progetto di tale portata è un sistema di variabili dinamiche, nel quale il costo crudo (attuale) ha un ruolo molto variabile.
il fatto che la convenienza ci sia attraverso gli incentivi nasce da una scelta sistemica. ragionare partendo dal costo di mercato per la produzione/installazione e finendo col costo di smaltimento, è oggettivamente un modo d'azione inconsistente e quindi fallimentare con altissima probabilità.
Liam in 20 anni i costi delle rinnovabili si sono abbattutti di un niente.
E quel minimo (parliamo di una percentuale risibile) solo per mezzi più efficienti nella fase di produzione.
Se non fosse per gli incentivi statali non esisterebbe una pala o un pannello.
Non regge nemmeno il discorso pc, visto che l'abbattimento dei prezzi è dovuto a motivi tecnici che non possono ripetersi per i pannelli...
questa e' una corbelleria talmente enorme che se vuoi la puoi editare, poi lo faccio anch'io
questa e' una corbelleria talmente enorme che se vuoi la puoi editare, poi lo faccio anch'io
e perchè mai scusa?
La ragione dell'abbattimento dei costi dei pc è presto detta: in questi anni si è reso possibile allocare milioni di transitor sulla superficie di un francobollo; la notevole diminuzione di dimensioni ha anche comportato l'aumento notevole della velocita di trasferimento dati e ha notevolmente migliorato le prestazioni dei pc.
I pannelli FV, invece e ovviamente, non potranno certo ridurre le proprie dimensioni, perchè il loro scopo è assorbire l'energia dal sole e nulla ci è concesso di fare per aumentare la densità d'energia che il sole ci invia.
D'altra parte è già successo che la sperata riduzione dei costi, analoga a quella dei pc,non si sia verificata: mentre 15 anni fa i transitor dei circuiti integrati costavano 100 volte più di oggi il costo dei moduli FV, nello stesso periodo, si è abbattuto solo di un fattore 2, dovuto essenzialmente solo alla migliore efficienza di produzione acquisita con l'esperienza.
Se poi spostiamo il focus sulla variazione dei prezzi di circuiti integrati e pannelli FV nel loro anno 1 (1968 e 1989), il discorso è uguale.
Aggiungiamo inoltre che nessuna ricerca e nessuna innovazione tecnologica farà mai brillare il sole più di così.
La ragione dell'abbattimento dei costi dei pc è presto detta: in questi anni si è reso possibile allocare milioni di transitor sulla superficie di un francobollo; la notevole diminuzione di dimensioni ha anche comportato l'aumento notevole della velocita di trasferimento dati e ha notevolmente migliorato le prestazioni dei pc.
I pannelli FV, invece e ovviamente, non potranno certo ridurre le proprie dimensioni, perchè il loro scopo è assorbire l'energia dal sole e nulla ci è concesso di fare per aumentare la densità d'energia che il sole ci invia.
D'altra parte è già successo che la sperata riduzione dei costi, analoga a quella dei pc,non si sia verificata: mentre 15 anni fa i transitor dei circuiti integrati costavano 100 volte più di oggi il costo dei moduli FV, nello stesso periodo, si è abbattuto solo di un fattore 2, dovuto essenzialmente solo alla migliore efficienza di produzione acquisita con l'esperienza.
Se poi spostiamo il focus sulla variazione dei prezzi di circuiti integrati e pannelli FV nel loro anno 1 (1968 e 1989), il discorso è uguale. Aggiungiamo inoltre che nessuna ricerca e nessuna innovazione tecnologica farà mai brillare il sole più di così.
Vero, però si può aumentare l'efficienza dei pannelli stessi (per ora ancora bassa)
La ragione dell'abbattimento dei costi dei pc è presto detta: in questi anni si è reso possibile allocare milioni di transitor sulla superficie di un francobollo; la notevole diminuzione di dimensioni ha anche comportato l'aumento notevole della velocita di trasferimento dati e ha notevolmente migliorato le prestazioni dei pc.
I pannelli FV, invece e ovviamente, non potranno certo ridurre le proprie dimensioni, perchè il loro scopo è assorbire l'energia dal sole e nulla ci è concesso di fare per aumentare la densità d'energia che il sole ci invia.
D'altra parte è già successo che la sperata riduzione dei costi, analoga a quella dei pc,non si sia verificata: mentre 15 anni fa i transitor dei circuiti integrati costavano 100 volte più di oggi il costo dei moduli FV, nello stesso periodo, si è abbattuto solo di un fattore 2, dovuto essenzialmente solo alla migliore efficienza di produzione acquisita con l'esperienza.
Se poi spostiamo il focus sulla variazione dei prezzi di circuiti integrati e pannelli FV nel loro anno 1 (1968 e 1989), il discorso è uguale.
Aggiungiamo inoltre che nessuna ricerca e nessuna innovazione tecnologica farà mai brillare il sole più di così.
I costi non li abbatti facendo prototipi di fotovoltaico,
i costi li abbatti aumentando la produzione
per aumentare la produzione devi aumentare gli ordini.
per aumentare gli ordini devi incentivare.
Una volta chiuso il cerchio comincia ad investire in R&D fotovoltaica, e vedrai che il rendimento degli stessi aumentera' negli anni a seguire
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