Ah beh, il Lazio, con Roma e il Vaticano: non credo proprio.
Nucleare e fonti energetiche alternative: opinioni.
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza MessaggioThe Sandman mi sa che hai toppato http://e.nikkei.com/e/fr/tnks/Nni20110312D12JFF03.htm l'esplosione pare sia causata dalla fusione del reattore...
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioQua le agenzie italiane sono all'oscuro di tutto; d'altra parte, se però le stesse agenzie parlano di persone contaminate e di distribuire iodio alla popolazione, qualcosa non va, mi sembra chiaro. Grazie della tempestiva notizia.
in germania da prima di mezzogiorno riportano pareri di esperti che dicono che a giudicare dalle immagini e dalle informazioni disponibili c'è stata una fusione e che le autoritá giapponesi stanno cercando di non creare allarmismi...
e non sono solo i giornali a creare queste notizie, dato che il ministro dell'ambiente (ufficialmente) ed il capo della commissione per la sicurezza nucleare tedeschi hanno affermato entrambi, in conferenze stampa ufficiali che, secondo le informazioni disponibili, ritengono che ci sia già stata una fusione del reattore...
inoltre parlano di un secondo reattore con dei problemi (a 11km dal primo)...
Last edited by catastrophy; 12-03-2011, 22:55:21.Originariamente Scritto da Mizard...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...Originariamente Scritto da Barone BizzioQuindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?Originariamente Scritto da TheSandmanSilvio compreso.Originariamente Scritto da TheSandmanDiciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
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“Le centrali nucleari giapponesi – spiega Tozzi – sono state costruite per sopportare un terremoto di 8,5 gradi della scala Richter. Poi cos’è successo? E’ arrivato un sisma di 8,9 e le strutture non hanno retto”. Le centrali italiane saranno costruite per resistere a delle scosse di circa 7,1 gradi, ma, come sostiene Tozzi, “chi ci assicura che un giorno non arriverà un sisma più potente?”. Nessuno, appunto. Perché i terremoti sono fenomeni che non si possono prevedere. Inoltre il disastro giapponese è avvenuto nel paese tecnologicamente più avanzato del mondo. A Tokio infatti è radicata una seria cultura del rischio che è frutto di una profonda conoscenza di questi fenomeni. “Con quale faccia di tolla i vari Cicchitto ci vengono a vendere l’idea che in Italia, in caso di terremoto, le cose possano andare meglio che in Giappone? Il terremoto dell’Aquila se si fosse verificato in Giappone non avrebbe provocato neanche la caduta di un cornicione. Da noi ha causato 300 morti. Chi può credere alle farneticazioni sulla sicurezza del nucleare italiano?”, chiede sarcasticamente Tozzi. E’ vero che l’incidente nucleare è più raro, ma è altrettanto vero che è mille volte più pericoloso. E il caso giapponese, secondo Tozzi, è da manuale: “Se a una centrale gli si rompe il sistema di raffreddamento diventa esattamente come un’enorme bomba atomica."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Tra l'altro, parlando di fonti rinnovabili, il Vaticano è lo stato più all'avanguardia d'Europa, grazie ad una ditta tedesca:
Il Vaticano avrà l'impianto
solare più grande d'Europa
CITTA' DEL VATICANO - Il Vaticano avrà l'impianto fotovoltaico più grande del mondo ed il progetto è ormai alle fasi finali di studio. I lavori, se ogni nodo verrà sciolto positivamente, dovrebbero partire entro due-tre mesi per poi durare dai tre ai quattro anni. Il prezzo dell'impianto sarà di 500 milioni di euro.
I pannelli fotovoltaici verranno installati a Santa Maria Galeria, nel terreno della Santa Sede che ospita gli impianti della Radio Vaticana. Già lo scorso autunno, dopo il collaudo dell'impianto a pannelli solari dell'Aula Paolo VI in Vaticano, venne annunciata la futura creazione di un impianto analogo per Santa Maria Galeria, che nel 2014 porterebbe il Vaticano ad avere l'impianto di immagazzinamento di energia solare più grande d'Europa.
Un progetto che costerà alle casse dello Stato della Città del Vaticano circa 500 milioni di euro e verrà affidato alla tedesca Solarworld AG, azienda specializzata nella costruzione di pannelli solari. Produrrà un quantitativo di energia pari a 100 MegaWatt, necessari non solo a soddisfare il bisogno dell'impianto radio, ma anche dell'intero stato e di circa 40mila abitazioni: il surplus verrà quindi venduto all'Italia.
Leggo poi in questa intervista all'ingegner Villarini (consulente vaticano per il progetto) che l'Europa entro il 2020 chiede che il 20% della energia dei paesi membri sia prodotta da fonti rinnovabili:
Vi sono altri progetti che prevedano l'impiego non di energia solare, ma di altre fonti rinnovabili?
Ci sono altre idee che riguardano le zone extra-territoriali, Santa Maria di Galeria e le Ville Pontificie di Castel Gandolfo. In questo caso l'energia rimarrebbe in loco o verrebbe immessa in rete. Quello che conta è il bilancio dell'energia ricavata da fonti rinnovabili e la percentuale di essa rispetto a quella consumata complessivamente.
Per quanto riguarda l'eolico, ad esempio, c'è qualche idea, ma chiaramente dipendiamo da quello che abbiamo sul nostro territorio. Effettivamente, ci stiamo pensando e ne stiamo valutando i limiti dal punto di vista dell'impatto ambientale, perché ci sono dei generatori eolici di piccola taglia, che riescono a sfruttare il vento anche a bassi regimi. In pratica, non c'è bisogno di grandi velocità e si riesce lo stesso a produrre energia con velocità di ingresso e medie annue abbastanza modeste.
Un altro ambito di interesse è lo sfruttamento delle biomasse. Anche qui al momento siamo in fase di valutazione. Nelle zone extraterritoriali si potrebbe produrre gas combustibile tramite opportuni trattamenti delle biomasse presenti. Mi riferisco ad esempio a sistemi di digestione anaerobica per quanto concerne i processi biochimici di conversione dei reflui zootecnici in biogas o a sistemi di gassificazione a partire dalle biomasse di natura ligneo-cellulosica, la legna, i suoi derivati, che produrrebbero un gas di sintesi, il syngas, contenente l'idrogeno. Naturalmente, per altre fonti dobbiamo tener conto delle disponibilità e dei limiti dello Stato. Ad esempio non abbiamo né mare, né fiumi e quindi non possiamo sfruttare fonti idriche.
L'obiettivo di tutti i nostri progetti è in sintesi quello di creare una filiera energetica, in cui da una produzione di energia pulita e da una sua gestione intelligente sia possibile alimentare innanzitutto le utenze stazionarie e poi anche i mezzi di trasporto rendendo sostenibile dal punto di vista ambientale la stessa mobilità. La nostra sfida è che lo Stato della Città del Vaticano raggiunga gli obiettivi europei prima dell'Europa. Il traguardo ben noto, infatti, è che al 2020 gli Stati europei abbiano almeno il 20% di contributo energetico da fonti rinnovabili. Con questi primi impianti previsti in Vaticano, ci attesteremo a qualche punto percentuale.
Quindi torna la questione se il nucleare possa ancora definirsi il "futuro" dell'energia....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Da "IL MESSAGGERO" di sabato 12 marzo 2011
------ TEST SUPERATO 1--------~NUCLEARE SICURO, E LA PROVA DEL NOVE dì OSCAR GIANNINO DANDO
ancora eravamo alle prime notizie del Q tr-emendo sisma che si è abbattuto sulla costa nordorientaledelGiappone, ecco cheisitieleagenzie italiane harnno iniziato a diffondere notiziesull`allarrne nucleare. Orbene, se allo stato degli atti una prima cosa si può dire, è che proprio la terribile intensità del fenomeno abbattutosi sul Giappone ci consegna una nuova conferma del fatto che in materia di sicurezza di impianti nucleari, i passi in avanti compiuti negli ultimi decenni sono stati notevolissirni, tali da reggere nella realtà dei fatti senza creare pericol i per ambiente epopolazioneproprio l`impatto di eventi terribilmente fuori scala, quale quello veni catosi e come prescrivono appunto le norme nel cui rispetto si costruiscono oggi centrali atomiche.
Continua a pag. 20 di OSCAR GIANNINO Il Giappone ha 54 centrali in esercizio secondo lAgenzia Inter7tazi ona leper I `En ergiaA tomica, centrali che coprono un quarto del fabbisogno elettrico del Paese. come si può regolarmente verificare dai report del sitodell Agenzia stessa, il Giappone è uno dei Paesi da sempre più impegnato nella piena trasparenza di quanto avviene nei suoi impianti. Proprio perl`elevatissimo rischio sismico di una parte rilevantedesuo territorio, prossimo o attraversato da linee di faglia di zolle tettoniche oceaniche e continentali, ha realizzato i suoi impianti adottando criteri antisismici sempre più alti nei decenni.
Ed è questo il motivo per il quale le procedure automatiche di arresto dei reattori si sono subitaneamente attivate in quattro centrali nell`area nordorientale colpita dal sisma a epicentro oceanico, in altre due più distanti coinun.que entro 7 minuti è stato disposto il blocco, e in altre cinque ancorapiù lontanecomunque entro 20 minuti le autorità giapponesi hanno disposto il fermo di sicurezza, per una completa verifica della tenuta di ogni parte degli impianti.
Nella centrale di Onagaiva, tra le quattro in cui ilfermo èstato automatico, è stato subito estinto un incendio dovuto a cortocircuiti elettrici in una turbina non interna al circuito di raffreddamento del materiale fissile, e dunque.senza nessun rilascio di scorie pericolose.
Per un`altra centrale, quella di Fukushima, la più vicina a Sendai su cui si è abbattuto lo tsunami, è stata comunque disposta /evacuazione della popolazione entro i due chilometri di raggio, coree previsto dalle procedure nel caso M cui sia consigliabile prima pensare alla piena incolumità dei residenti e poi raddoppiare la piena verifica dell`assoluta tenuta degli impianti. Fino a ieri sera, i giapponesi hanno continuato a confermare all`Aiea che nessun rilascio di rnaterialepericoloso radioattività risultava segnalato. I inedia internazionali hanno, in altreparole, amplificato senza troppo comprendere la prima notizia rilanciata da Tokyo, relativa allo stato di emer genza nucleare proclamato dal governo di Tokyo prima chefosse trascor sa un`ora dall`evento. È una procedura standard di sicurezza, per eventi sismici superiori all`intensità 5 della scala Richter, e qui siamo in presenza di un`intensità 8, 9, di energia letteralmente spaventosa cotee documentano le immagini che tutti abbiamo visto.
Stiamo parlando del settineo evento tellurico che mai abbia colpito il mondo dacché abbiamo strumenti e serie storiche per rilevali, eppure le centrali hanno tenuto. Si sono rivelate molto utili le lezioni.
apprese alla nnaggiorecentrale atomica operante al mondo, quella di Kashiwazaki-K arirnacheha una potenza superiore agli 8 rasila Mw, chef il 16 luglio 2007 venne colpita da un sisma di magnitudo 6,6.
L`impianto tenne, ma in quel caso furono i violentissimi movimenti oscillatori a detenninare lo sversamento di 1,2 metri cubi di acqua da una piscina per il combustibile esausto di uno dei reattori. Il rilascio di radioattività per questo evento, e per il rilascio di alcuni radioisotopi dall`impianto di ventilazione, fu rilevato subito e monitorato nel tempo delle autorità giapponesi, edèdocumentato nel sito Aiea come corrispondente a 10 milionesimi della dose ammessa in Giappone. Per conseguenza, l`incidente con nessun danno ambientale e sanitario venne classificato al livello zero della scala Ines, che misura la gravità degli imprevisti atomici.
Possiamo trarre tre prime conclusioni. Una delle ragioni percui lecentrali elettronucleari costano tanto, è proprio la sicurezza: ma come si vede sono soldi ben spesi. Secondo:
le norme di sicurezza vigenti in Europa sono altrettanto ferree di quelle giapponesi. Terzo, l`Italia ha vaste zone sismiche ma i fenomeni non sono della magnitudo di quelli giapponesi.
Assistere, ieri, su molti siti italiani antinuclearisti, a corte si sovrapponevano sulla cartina dell`Italia le aree a rischio sismico e quelle addirittura a rischio incendi per tentare di dimostrare che il nucleare non possiamo permettercelo, è solo una dinnostrazionedi crassa ignoranza tecnologica.
RlPROZ UZIONE RISERVATA [.]
"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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diciamo pure che giannino porta sfiga e scrive di "fatti" un po' troppo presto... prima bisognerebbe essere sicuri...Originariamente Scritto da Mizard...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...Originariamente Scritto da Barone BizzioQuindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?Originariamente Scritto da TheSandmanSilvio compreso.Originariamente Scritto da TheSandmanDiciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
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Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza Messaggiodiciamo pure che giannino porta sfiga e scrive di "fatti" un po' troppo presto... prima bisognerebbe essere sicuri...
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggioe diciamo pure che chi ha scritto l'articolo è affetto da una disgrafia grave e che l'articolo si trova su governo.it"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza MessaggioThe Sandman mi sa che hai toppato http://e.nikkei.com/e/fr/tnks/Nni20110312D12JFF03.htm l'esplosione pare sia causata dalla fusione del reattore...
E se fosse successa, e ripeto che è impossibile per questioni tecniche, non avrebbero nemmeno scritto in quel sito perchè sarebbe passati all'aldilà..
---------- Post added at 23:16:37 ---------- Previous post was at 23:12:07 ----------
Vabbè...leggo altri commenti e volevo rispondere...ma vedo che sono le solite storie...del tipo "cosa fanno le altre nazioni ecc.ecc." dimenticando ovviamente di guardare i dati di produzione reale di energia delle altre nazioni....
Soliti discorsi...
Tessera N° 6
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ma esplosione nucleare che? si sarebbe fuso il reattore... ciò che esplode è l'idrogeno che viene a contatto con l'ossigeno... la massa sciolta invece si deposita per terra (intanto evaporano gas tipo xenon ecc.), solo che la massa sciolta ha una temperatura di ... 2000° ed a quanto dicono ci mette approssimativamente 1 settimana a farsi strada verso il basso fino ad arrivare alla terra... inoltre il terzo strato (primo => acciaio, secondo => cemento armato, terzo sarebbe l'edificio stesso) sarebbe stato distrutto durante il terremoto...
non è che ci si aspetta un'esplosione da bomba atomica... basta che i gas si spostino col vento e che i materiali pesanti (tipo cesio 137) poi finiscano sulla terra/nel mare...
inoltre parlando di dati il giappone ha 54 centrali nucleari e ne ricava il 30% dell'energia necessaria... certo, non è poca, ma sono 54 centrali... mica 2...
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggioe diciamo pure che chi ha scritto l'articolo è affetto da una disgrafia grave e che l'articolo si trova su governo.itOriginariamente Scritto da Mizard...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...Originariamente Scritto da Barone BizzioQuindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?Originariamente Scritto da TheSandmanSilvio compreso.Originariamente Scritto da TheSandmanDiciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
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Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza MessaggioNon ho tappato...un'esplosione nucleare è impossibile in un reattore nucleare.
E se fosse successa, e ripeto che è impossibile per questioni tecniche, non avrebbero nemmeno scritto in quel sito perchè sarebbe passati all'aldilà..
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Vabbè...leggo altri commenti e volevo rispondere...ma vedo che sono le solite storie...del tipo "cosa fanno le altre nazioni ecc.ecc." dimenticando ovviamente di guardare i dati di produzione reale di energia delle altre nazioni....
Soliti discorsi...
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggioma non ti contesto l'esplosione nucleare... è ovvio che non ci sia stata. Contesto la tua dichiarazione sull'impossibilità di gravi conseguenze. Sono cose che non possiamo sapere perché siamo tutti incompetenti in materia e sulle varie testate giornalistiche ci sono opinioni discordanti degli esperti. Io spero vivamente che tu abbia ragione.
Intento le radiazioni si stanno già abbassando.
E prima erano più alte rispetto alla quotidianità, ma nettamente inferiori alle soglie del pericolo.
Tessera N° 6
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gli ultimi fatti non sono proprio tranquillizzanti...
LA TV: «DISTRUTTA LA GABBIA DEL REATTORE». DANNEGGIATO ANCHE UN SECONDO SITO NUCLEARE
Paura nucleare, 170 mila evacuati
Esplosione nella centrale di Fukushima: 9 contaminati, 160 a rischio. Appello alla popolazione: «Non uscite»
La centrale nucleare di Fukushima (Reuters) MILANO - Sul Giappone, colpito dal terremoto e dallo tsunami, aleggia ora anche lo spettro della contaminazione nucleare. Una esplosione si è verificata infatti nella centrale di Fukushima N°1, a 250 km da Tokyo, la stessa all'esterno della quale già venerdì era stata registrata attività radioattiva superiore ai limiti, tanto da indurre il governo a decretare l'obbligo di evacuazione per un raggio di dieci chilometri. L'Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare e industriale ha spiegato che l'incidente è stato valutato a livello 4 su una scala di sette. Le persone già contaminate dalle radiazioni sono nove, mentre in 160 sarebbero a rischio. Gli abitanti evacuati dall'area circostante alla centrale danneggiata sono 170 mila. In serata, un responsabile della sicurezza dei siti nucleari giapponesi ha segnalato che in un altro reattore, il numero tre, della centrale di Fukushima Daiichi (la numero uno) è stato danneggiato il sistema di raffreddamento d'emergenza. In una conferenza stampa, un responsabile dell'Agenzia di sicurezza atomica giapponese ha detto che il sistema di raffreddamento non funzionerà ancora a lungo e che bisogna intervenire urgentemente per mettere in sicurezza il liquido di raffreddamento.
L'INCIDENTE - La televisione Nhk ha mostrato una nuvola di fumo bianco sopra la centrale. L'esplosione è stata molto più potente delle stime iniziali, al punto che, stando alle informazioni fornite dalla tv, si sarebbe polverizzata la gabbia di esterna di contenimento di uno dei reattori. Mentre la Tapco, l'ente gestore dell'impianto, ha assicurato che la struttura di contenimento è «intatta». Il tetto e parte delle mura dell'edificio sono crollate e alcuni operai sarebbero rimasti feriti. Il livello di radioattività attorno alla centrale nucleare con il passare delle ore è comunque diminuito. Lo ha reso noto in serata l'Aiea, l'Agenzia dell'Onu per l'energia atomica, dopo avere ricevuto una comunicazione da Tokyo. Le autorità nipponiche hanno fatto sapere che attorno all'impianto, danneggiato dal possente sisma, era stato registrato inizialmente un aumento della radioattività e che nelle ultime ore i livelli sono «scesi». L'Aiea ha inoltre reso noto di essere stata informata del fatto che l'esplosione registrata nella centrale di Fukushima si è prodotta al di fuori della struttura di contenimento primaria.
L'AREA SGOMBERATA - Vista la gravità della situazione, il governo ha esteso a 20 chilometri l'area da sgomberare per motivi di sicurezza. Le notizie giungono frammentarie perché anche i giornalisti hanno difficoltà a raggiungere la zona. L'inviato di SkyTg24 ha svelato anche un episodio emblematico di quanto sta accadendo e del tentativo delle autorità di contenere eventuale panico: un giornalista della tv di Stato avrebbe parlato di un fuggi fuggi da parte degli addetti della centrale e subito dopo si sarebbe sentita una voce fuori campo dire chiaramente: «Questa è una notizia che non andava letta».
La nuvola di fumo che si solleva dalla centrale di Fukushima immortalata da una videocamera a distanza (Reuters) APPELLI ALLA POPOLAZIONE - In mattinata le autorità avevano misurato il livello di radiazione all'entrata dell'impianto di Fukushima-Daiichi alle 15,29 ora giapponese, ammettendo che la gente fosse stata esposta a questo livello di radiazioni per un'ora avrebbe ricevuta la stessa quantità di radiazioni che si assume normalmente in un anno. A quanti abitano nell'area più vicina all'impianto nucleare, quella parte che non è stata ancora evacuata, è stato chiesto di rimanere in casa e non aprire né porte né finestre. La tv ha anche consigliato gli abitanti della zona vicino alla centrale nucleare di proteggersi contro le radiazioni. Secondo gli esperti, è necessario coprirsi naso e bocca con asciugami bagnati e lavarsi le mani non appena rientrati in casa. La gente deve inoltre evitare verdure, altri cibi freschi e acqua del rubinetto, prima del via libera delle autorità.
GLI IMPIANTI DANNEGGIATI - In ogni caso, resta alto l'allerta su tutte le centrali nucleari messe alla prova dal sisma. Nella zona più direttamente colpita dal terremoto e dal successivo tsunami sono almeno una decina gli impianti in funzione. E almeno un paio di essi sono stati seriamente danneggiati. Oltre alle vicende che riguardano Fukushima N1 (la Fukushima-Daiichi), problemi di raffreddamento si sono verificati anche in una seconda centrale nucleare, quella di Fukushima-Daini, la N.2. A comunicarlo all'agenzia stampa Kyodo è stata la Tokyo Electric Power Company, citata dalla Bbc. A non funzionare è in questo caso il sistema di raffreddamento di tre reattori. L'impianto in questione si trova a una distanza di 11 km dal primo, ancora sotto osservazione. Nella centrale Fukushima N.1, erano stati rilevati livelli di radioattività 1000 volte più alti della norma, all'interno della sala di controllo. Nell'area esterna erano stati registrati, invece, livelli 8 volte superiori alla soglia critica. Valori che comunque, stando a quanto affermato dalla tv pubblica nipponica, non costituirebbero pericolo per la salute pubblica.
RISCHIO BLACK OUT A TOKYO - La stessa Tokyo Electric Power (Tepco) ha poi lanciato l'allarme sul rischio di un black out elettrico nella capitale e nei suoi dintorni, a causa dei danni provocati alle centrali che alimentano la regione. La società ha invitato i cittadini a ridurre il consumo di corrente elettrica, aggiungendo che la domanda potrebbe eccedere le sue capacità a fine giornata. Tepco ha chiesto aiuto alle altre società che alimentano il resto del Paese, stando a quanto riferito dall'agenzia Kyodo. L'azienda risente proprio dei problemi registrati nelle due centrali nucleari della prefettura di Fukushima. dopo l'emergenza nucleare seguita alla esplosione nella centrale, Tokyo ed altre città nipponiche hanno spento le luci di alcuni edifici simbolo, per risparmiare energia elettrica. Restano al buio ad esempio, nella capitale, la Tokyo Tower, il Rainbow Bridge, la torre che tocca il cielo (di Tsutenkaku) simbolo di Osaka, e il ponte della baia di Yokohama.
Redazione Online
12 marzo 2011sigpic
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Originariamente Scritto da Claudio M Visualizza Messaggiol'incidente è stato valutato a livello 4 su una scala di sette.
Allora tutto come pensavo.
Nella storia ci sono stati incidenti anche di entità più gravi, Three Mile Island ad esempio, senza che ci fossero danni a persone e natura.
Contaminare una persona infatti vuole dire tutto e nulla.
Tessera N° 6
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