ho poi iniziato american horror story dalla prima stagione.
Una cosa che mi ha fatto riflettere è che ormai, nei film horror, la genesi dell'orrore si è spostata a ridosso degli anni '90.
In questo genere, i fatti affondano sempre le radici nel tempo passato: è necessaria una certa lontananza dal presente perchè gli scenari evochino alla nostra mente l'idea della morte, e non vi sono fantasmi di persone morte nel 2020, perchè l'orrore, per spaventarci, ha bisogno di invecchiare come un buon vino, mentre il 2020 era solo ieri ed è ancora un tempo di vita per noi. Le persone che erano lì, anche se scomparse, indossavano gli stessi vestiti che indossiamo noi, ascoltavano gli stessi cantanti, avevano lo smartphone e guardavano netflix: sono morte, ma si mimetizzano tra i vivi e non fanno paura.
Gli anni '90, che conoscevamo così bene, iniziano invece a farsi lontani e i vhs e i mangianastri ora ben si prestano a rappresentare l'orrore, perchè molti di quelli che erano lì insieme a noi -nonni, genitori, amici- ora non sono più, e quegli oggetti adesso appartengono a loro: sono le cose dei morti. E questo mi rattrista.
Una cosa che mi ha fatto riflettere è che ormai, nei film horror, la genesi dell'orrore si è spostata a ridosso degli anni '90.
In questo genere, i fatti affondano sempre le radici nel tempo passato: è necessaria una certa lontananza dal presente perchè gli scenari evochino alla nostra mente l'idea della morte, e non vi sono fantasmi di persone morte nel 2020, perchè l'orrore, per spaventarci, ha bisogno di invecchiare come un buon vino, mentre il 2020 era solo ieri ed è ancora un tempo di vita per noi. Le persone che erano lì, anche se scomparse, indossavano gli stessi vestiti che indossiamo noi, ascoltavano gli stessi cantanti, avevano lo smartphone e guardavano netflix: sono morte, ma si mimetizzano tra i vivi e non fanno paura.
Gli anni '90, che conoscevamo così bene, iniziano invece a farsi lontani e i vhs e i mangianastri ora ben si prestano a rappresentare l'orrore, perchè molti di quelli che erano lì insieme a noi -nonni, genitori, amici- ora non sono più, e quegli oggetti adesso appartengono a loro: sono le cose dei morti. E questo mi rattrista.
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