Il tassista aggredito da una banda
minacce a testimoni e reporter
Bruciata nella notte l'auto di un abitante che aveva raccontato alla polizia la dinamica del pestaggio
L'auto bruciata di un testimone dell'aggressione
Il taxista pestato a sangue ieri per aver investito un cocker sarebbe stato aggredito da più persone. E non solo dal trentenne già finito a San Vittore con l'accusa di tentato omicidio. E' questa la direzione, a quanto si è appreso, che stanno prendendo le indagini. Per Michel Morris Ciavarella, intanto, il pm, Tiziana Siciliano, titolare dell'inchiesta, ha inoltrato la richiesta di convalida dell'arresto all'ufficio gip, con l'accusa di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà.
A quanto si è appreso, finora, gli inquirenti avrebbero ascoltato cinque testimoni che avrebbe fornito ricostruzioni dei fatti in alcune parti coincidenti, ma con alcune discrepanze.
Le condizioni del tassista, Luca M. di 45 anni, restano gravissime e l'équipe medica della rianimazione del Fatebenefratelli sta considerando l'ipotesi di un intervento neurochirurgico per ridurre l'edema cerebrale. In via Antonini, intanto, altri momenti si sono vissuti oggi che sembrano essere in relazione coi nuovi sviluppi delle indagini
L'aggressione Le reazioni L'analisi
Un residente che aveva aiutato ieri gli investigatori a ricostruire la dinamica della tragedia e a identificare i responsabili del pestaggio è stato minacciato e oggi si è ritrovata l'auto bruciata.
Anche un fotografo è stato aggredito, oggi intorno alle 15 in via Luca Ghini, proprio mentre stava fotografando la macchina bruciata questa notte, rimasta in strada. Il reporter ha raccontato alla polizia di essere stato colpito da un ragazzo con un il manico di una scopa. La vittima è stata soccorsa dal personale del 118 con una vistosa ferita al naso. Due giovani sono stati invitati a salire sulla volante e sono stati accompagnati in Questura. Il fotografo è stato medicato sul posto da un'autoambulanza.
Altri momenti di tensione, quando un altro residente è stato fermato per accertamenti dalla polizia. Fermato per un semplice controllo, ha provato a fare resistenza nei confronti dei due agenti delle volanti, insieme a una decina di residenti, che protestavano animatamente mentre il loro amico veniva caricato sulla volante.
Un centinaio di persone ha assistito al pestaggio di Luca Massari, ma solo quattro o cinque alla fine hanno raccontato cos'hanno visto. Tutti gli altri, secondo gli investigatori, si sono rivelati omertosi, rifiutandosi persino di dire il proprio nome. Un'omertà con ogni probabilità dettata dalla paura, a sua volta comprensibile di fronte agli episodi dell'auto incendiata a uno dei pochi disponibili a parlare, su cui sono in corso le indagini, e del pestaggio di un fotografo.
Resta poi il problema dell'attendibilità di chi si è reso disponibile a rispondere alle domande. Un testimone, che pare non avere relazioni con l'arrestato, ha dichiarato che il tassista non andava forte quando ha investito il cane, uccidendolo.
..i delinquenti fanno ormai quello che vogliono
minacce a testimoni e reporter
Bruciata nella notte l'auto di un abitante che aveva raccontato alla polizia la dinamica del pestaggio
L'auto bruciata di un testimone dell'aggressione
Il taxista pestato a sangue ieri per aver investito un cocker sarebbe stato aggredito da più persone. E non solo dal trentenne già finito a San Vittore con l'accusa di tentato omicidio. E' questa la direzione, a quanto si è appreso, che stanno prendendo le indagini. Per Michel Morris Ciavarella, intanto, il pm, Tiziana Siciliano, titolare dell'inchiesta, ha inoltrato la richiesta di convalida dell'arresto all'ufficio gip, con l'accusa di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà.
A quanto si è appreso, finora, gli inquirenti avrebbero ascoltato cinque testimoni che avrebbe fornito ricostruzioni dei fatti in alcune parti coincidenti, ma con alcune discrepanze.
Le condizioni del tassista, Luca M. di 45 anni, restano gravissime e l'équipe medica della rianimazione del Fatebenefratelli sta considerando l'ipotesi di un intervento neurochirurgico per ridurre l'edema cerebrale. In via Antonini, intanto, altri momenti si sono vissuti oggi che sembrano essere in relazione coi nuovi sviluppi delle indagini
L'aggressione Le reazioni L'analisi
Un residente che aveva aiutato ieri gli investigatori a ricostruire la dinamica della tragedia e a identificare i responsabili del pestaggio è stato minacciato e oggi si è ritrovata l'auto bruciata.
Anche un fotografo è stato aggredito, oggi intorno alle 15 in via Luca Ghini, proprio mentre stava fotografando la macchina bruciata questa notte, rimasta in strada. Il reporter ha raccontato alla polizia di essere stato colpito da un ragazzo con un il manico di una scopa. La vittima è stata soccorsa dal personale del 118 con una vistosa ferita al naso. Due giovani sono stati invitati a salire sulla volante e sono stati accompagnati in Questura. Il fotografo è stato medicato sul posto da un'autoambulanza.
Altri momenti di tensione, quando un altro residente è stato fermato per accertamenti dalla polizia. Fermato per un semplice controllo, ha provato a fare resistenza nei confronti dei due agenti delle volanti, insieme a una decina di residenti, che protestavano animatamente mentre il loro amico veniva caricato sulla volante.
Un centinaio di persone ha assistito al pestaggio di Luca Massari, ma solo quattro o cinque alla fine hanno raccontato cos'hanno visto. Tutti gli altri, secondo gli investigatori, si sono rivelati omertosi, rifiutandosi persino di dire il proprio nome. Un'omertà con ogni probabilità dettata dalla paura, a sua volta comprensibile di fronte agli episodi dell'auto incendiata a uno dei pochi disponibili a parlare, su cui sono in corso le indagini, e del pestaggio di un fotografo.
Resta poi il problema dell'attendibilità di chi si è reso disponibile a rispondere alle domande. Un testimone, che pare non avere relazioni con l'arrestato, ha dichiarato che il tassista non andava forte quando ha investito il cane, uccidendolo.
..i delinquenti fanno ormai quello che vogliono
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