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il perchè è semplice: il numero di soldati in missione non equivale al numero di lavoratori.
Fai le proporzioni e vedrai che nonostante tutto non si muore molto di più in guerra.
La mortalità degli italiani in afghanistan è di un soldato ogni mille all'anno.
Le morti sul lavoro dirette e indirette sono, ogni anno, circa 1500.
"The Italians are doing a fantastic job and we appreciate their commitment and sacrifice. My condole to the families of the brave Italian soldiers who lost their lives"
Il Corriere della Sera spara un titolo a tutta pagina col virgolettato delle parole di Petraeus, la notizia principale della giornata.
Gran conforto per le famiglie e gran motivo di vanto per noi che il generale americano ci elogi.
Abbiamo svolto bene il compito, una carezza dal padrone ci conforterà.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Ovvio. Poichè l'invasione dell'Afghanistan è al di fuori della stessa Costituzione che dovrebbero almeno far finta di difendere.
Di certo non rappresentano una buona parte della popolazione mentre l'altra parte, probabilmente, non saprebbe trovare l'Italia sul mappamondo, figuriamoci il kazzikistan.
I talebani sono solo un'altra banda criminale ma perlomeno ben più autoctona dei mercenari NATO.
Minchiate è spacciare per missioni di pace costosissime campagne al servizio di lobby private, perdipiù straniere.
Minchiate è definire "armate della pace", depravati come questi.
Ah certo, adesso i criminali non sono i politici corrotti, i mafiosi, i capitalisti e le multinazionali delle armi....no, sono i soldati semplici
Ah certo, adesso i criminali non sono i politici corrotti, i mafiosi, i capitalisti e le multinazionali delle armi....no, sono i soldati semplici
E' davvero curioso che per te siano dei criminali coloro che organizzano le guerre mentre i volontari siano i piccoli aiutanti di babbo natale. Se questi partecipano volontariamente ad una guerra (ritenuta ingiustificata), e si fanno pagare profumatamente, non possono tirarsene fuori come verginelle.
Sarebbe come dire che i boss mafiosi sono dei criminali ma i picciotti no.
Che ragionamento è?
Comunque ho parlato di bande criminali, non me la prendo nè con il soldato semplice nè con il picciotto... probabilmente spinti a fare quello che fanno, molto spesso, solo perchè non hanno trovato nulla di meglio da fare.
Giustificazioni e solidarietà finchè si vuole... ma non raccontiamoci balle.
Ovvio. Poichè l'invasione dell'Afghanistan è al di fuori della stessa Costituzione che dovrebbero almeno far finta di difendere.
Di certo non rappresentano una buona parte della popolazione mentre l'altra parte, probabilmente, non saprebbe trovare l'Italia sul mappamondo, figuriamoci il kazzikistan.
I talebani sono solo un'altra banda criminale ma perlomeno ben più autoctona dei mercenari NATO.
Minchiate è spacciare per missioni di pace costosissime campagne al servizio di lobby private, perdipiù straniere.
Minchiate è definire "armate della pace", depravati come questi.
La prossima volta linkami un sito di barzellette. La serietà è la stessa.
"sono stati reclutati ragazzi appena ventenni e di leva, esaltati, caratterizzati da una mentalità potenzialmente (e nei fatti come poi si è tragicamente dimostrato) fascista, razzista e totalmente priva di rispetto e umanità."
" basta pensare ai simboli incisi sulle migliaia di borse che si vedono in giro per l’ Italia, raffiguranti due coltelli incrociati su un teschio. E questo significa insegnare l’odio."
Si, in Italia siamo pieni di tagliagole con le "borse coi teschi" (alta sociologia questa), che indisturbati vanno torturando persone (tra l'altro il valerio ercole citato è stato condannato eccome).
Siamo andati in Afganistan perchè i taglia-nasi convivevano beatamente coi beduini bombaroli, di quelli che in mezzo al circolo di stelle della bandiera europea vorrebbero metterci una scimitarra. Li abbiamo sconfitti? No. I taglianasi ci sono ancora? Si, sono attaccati come pulci a quelle terre. Dovevamo rimanere al massimo pochi mesi (o forse non andare per niente); ora i nostri soldati sono diventati dipendenti della War Inc, questo è cristallino. Al di là delle lobby, dei soldi, dei motivi per cui si sono arruolati,un aiuto, una scuola, una speranza l'hanno data a quel popolo mentre erano lì? Si, quindi rutti, congetture sul valore della vita di un operaio e quella di un soldato (che dispiace di più perchè è costato più tasse, dice blackbart), lasciamoli fuori.
E' davvero curioso che per te siano dei criminali coloro che organizzano le guerre mentre i volontari siano i piccoli aiutanti di babbo natale. Se questi partecipano volontariamente ad una guerra (ritenuta ingiustificata), e si fanno pagare profumatamente, non possono tirarsene fuori come verginelle.
Sarebbe come dire che i boss mafiosi sono dei criminali ma i picciotti no.
Che ragionamento è?
Comunque ho parlato di bande criminali, non me la prendo nè con il soldato semplice nè con il picciotto... probabilmente spinti a fare quello che fanno, molto spesso, solo perchè non hanno trovato nulla di meglio da fare.
Giustificazioni e solidarietà finchè si vuole... ma non raccontiamoci balle.
Onore e Patriottismo è altro.
Si vabbè, la politica vista da Topolino, il qualunquismo e la disinformazione allo stato puro, chiudiamola qui va.
"hàààà le vorzhe ahrmade azzazzhine aboliamo l'ezergihito pis end lov ughuaglianza ber duddi guerra ingiuzda"
E' davvero curioso che per te siano dei criminali coloro che organizzano le guerre mentre i volontari siano i piccoli aiutanti di babbo natale. Se questi partecipano volontariamente ad una guerra (ritenuta ingiustificata), e si fanno pagare profumatamente, non possono tirarsene fuori come verginelle.
Sarebbe come dire che i boss mafiosi sono dei criminali ma i picciotti no.
Che ragionamento è?
Comunque ho parlato di bande criminali, non me la prendo nè con il soldato semplice nè con il picciotto... probabilmente spinti a fare quello che fanno, molto spesso, solo perchè non hanno trovato nulla di meglio da fare.
Giustificazioni e solidarietà finchè si vuole... ma non raccontiamoci balle.
Onore e Patriottismo è altro.
Come dire, il capo di un'impresa/azienda/fabbrica è un mafioso corrotto e quindi automaticamente tutti i dipendenti lo sono
non so Christopher...la verità non salterà mai fuori.
da una parte c'è chi dice che stiamo aiutando l' USA ad invaderli per interessi (gasdotto,oppio ecc..) dalla quale frutteremo una percentuale;
dall' altra c'è chi dice che stiamo combattendo il terrorismo ed aiutando a progredire la loro popolazione addestrando le loro forze armate ecc, aiutando la popolazione ad essere più libera, a cambiare le loro leggi assurde...
è tutto un casino...e vai a fidarti di qualcuno...ci sono troppe cose losche, troppe magagne, troppi pareri discordanti, troppi conti che non tornano, troppe bugie, troppi dubbi, troppa vaghezza...è veramente angosciante pensarci.
Originariamente Scritto da Giammy
PrinceRikkione il "Poverino..." era il per commento di sopra nn per il video...
Originariamente Scritto da PrinceRiky
we bigattino da cefali stai a cuccia che sei l'ultimo mongolo arrivato e qui vige una rigida gerarchia.
Siamo andati in Afganistan perchè i taglia-nasi convivevano beatamente coi beduini bombaroli,
I bombaroli non erano afghani, erano sauditi. Come erano sauditi i finanziatori dell' 11.9. I taliban stavano in Afghanistan da almeno 15 anni, nel disinteresse di tutto l'occidente. Ma serviva un nemico da additare all'opinione pubblcia mondiale, ed ecco che tutti hanno iniziato a discettare di talebani, anche quelli che non sapevano in che continente stesse l'Afghanistan.
In Afghanistan c'erano, semmai, dei campi di addestramento di Al Qaeda. Come in Yemen, come in Sudan, come in Pachistan. Ma non abbiamo mosso un dito contro questi paesi.
Abbiamo, invece, finto di interessarci ai bambini afghani, poveri, disgraziati e infelici. Come quelli di tutto il terzo mondo, dei quali ce ne fottiamo allegramente da sempre. E, siccome "missione di guerra" era una brutta parola, l'abbiamo chiamata "missione di pace". Deve essere in segno di pace che La Russa, oggi, ha chiesto che i nostri arerei possano portare bombe in Afghanistan.
Il popolo afghano a noi italiani non ha mai torto un capello. Se andiamo là, rovistiamo nella loro politica convinti che ci siano i buoni e i cattivi e che siamo noi a stabilire chi siano gli uni e chi gli altri, se con le armi esportiamo la democrazia, senza preoccuparci di sapere se sia questo quello che loro vogliono, non possiamo lamentarci che nei loro cannoni mettano proiettili, invece dei fiori.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Esprimo il mio parere, andrò anche contro i miei interessi, sicuramente qualche collega non potrà condividere la mia idea, comunque: ad oggi nel 2010, i nostri soldati non sono obbligati ad andare in missione "di pace" o "di guerra" che sia, spiegarne i meccanismi è difficile già per chi sta all'interno, figuriamoci come facciano a capirli chi sta fuori dai muri delle caserme. Tutto dipende prima di tutto dai reggimenti stessi, non tutti sono impiegati all'estero, quelli più conosciuti dall'opinione pubblica sono appunto gli alpini (che contano il maggior numero di caduti attualmente), i parà, i bersaglieri ma dietro di loro che stanno in prima linea ci sta anche il genio e le trasmissioni; vi sono periodi di "apertura e chiusura" missione per ogni reggimento, battaglione o compagnia che sia, il personale non viene obbligato a partire, i comandanti passano le circolari delle future partenze e gli interessati si propongono, dopo si passa al controllo dei singoli, per vedere se l'incarico e la condotta sono idonei alle richieste della missione, (personalmente nel mio reggimento ho visto scene scandalose, litigi e raccomandazioni per poter partire). Il punto è cari ragazzi, che gli attuali colleghi non partono certo per la patria o per la bandiera, ma partono per puri interessi economici, come ad esempio pagarsi il mutuo, pagarsi l'audi 3.0 o il bmw x5, o per nobili e semplici motivi come ad esempio poter garantire un futuro migliore ai figli. Questa è la realtà, quindi io li piango si, perchè sono prima di tutto miei connazionali e poi perchè sono colleghi, però prima di chiamarli "eroi" fermiamoci un secondo, e ricordiamo chi sono i veri eroi italiani, uomini che si sono sacrificati veramente per cambiare e proteggere il nostro paese, uomini veri come falcone e borsellino. Con questo non voglio fare la morale filocomunista, anche perchè non lo sono proprio, ma voglio solo che si rifletta appunto sul termine "eroe", perchè a questo punto davvero gli eroi sono tutti quei lavoratori che svolgono lavori ad alto rischio.
Esprimo il mio parere, andrò anche contro i miei interessi, sicuramente qualche collega non potrà condividere la mia idea, comunque: ad oggi nel 2010, i nostri soldati non sono obbligati ad andare in missione "di pace" o "di guerra" che sia, spiegarne i meccanismi è difficile già per chi sta all'interno, figuriamoci come facciano a capirli chi sta fuori dai muri delle caserme. Tutto dipende prima di tutto dai reggimenti stessi, non tutti sono impiegati all'estero, quelli più conosciuti dall'opinione pubblica sono appunto gli alpini (che contano il maggior numero di caduti attualmente), i parà, i bersaglieri ma dietro di loro che stanno in prima linea ci sta anche il genio e le trasmissioni; vi sono periodi di "apertura e chiusura" missione per ogni reggimento, battaglione o compagnia che sia, il personale non viene obbligato a partire, i comandanti passano le circolari delle future partenze e gli interessati si propongono, dopo si passa al controllo dei singoli, per vedere se l'incarico e la condotta sono idonei alle richieste della missione, (personalmente nel mio reggimento ho visto scene scandalose, litigi e raccomandazioni per poter partire). Il punto è cari ragazzi, che gli attuali colleghi non partono certo per la patria o per la bandiera, ma partono per puri interessi economici, come ad esempio pagarsi il mutuo, pagarsi l'audi 3.0 o il bmw x5, o per nobili e semplici motivi come ad esempio poter garantire un futuro migliore ai figli. Questa è la realtà, quindi io li piango si, perchè sono prima di tutto miei connazionali e poi perchè sono colleghi, però prima di chiamarli "eroi" fermiamoci un secondo, e ricordiamo chi sono i veri eroi italiani, uomini che si sono sacrificati veramente per cambiare e proteggere il nostro paese, uomini veri come falcone e borsellino. Con questo non voglio fare la morale filocomunista, anche perchè non lo sono proprio, ma voglio solo che si rifletta appunto sul termine "eroe", perchè a questo punto davvero gli eroi sono tutti quei lavoratori che svolgono lavori ad alto rischio.
tutto vero, quoto e confermo.
ed aggiungo una mia considerazione:
con tutti i problemi che abbiamo in Itala, pur essendo una Nazione piccola dal punto di vista geografico ( e facciamo più casino della Russia), perchè non usiamo l' esercito per combattere la criminalità, la delinquenza e la mafia?
è un sistema sbagliato che, pagando profumatamente (e facendo propaganda televisiva), addesca volontari che magari son pure convinti di fare del bene alla popolazione, ma che invece entrano in un sistema di menzogne.
non posso pertanto negare che esistano volontari che si arruolano per i propri ideali, perchè piace la carriera in divisa, non solo per lo stipendio.
ma, rimangono burattini di uno stato INFAME.
Originariamente Scritto da Giammy
PrinceRikkione il "Poverino..." era il per commento di sopra nn per il video...
Originariamente Scritto da PrinceRiky
we bigattino da cefali stai a cuccia che sei l'ultimo mongolo arrivato e qui vige una rigida gerarchia.
con tutti i problemi che abbiamo in Itala, pur essendo una Nazione piccola dal punto di vista geografico ( e facciamo più casino della Russia), perchè non usiamo l' esercito per combattere la criminalità, la delinquenza e la mafia?
è un sistema sbagliato che, pagando profumatamente (e facendo propaganda televisiva), addesca volontari che magari son pure convinti di fare del bene alla popolazione, ma che invece entrano in un sistema di menzogne.
non posso pertanto negare che esistano volontari che si arruolano per i propri ideali, perchè piace la carriera in divisa, non solo per lo stipendio.
ma, rimangono burattini di uno stato INFAME.
ti leggo e sorrido, ne parlavo con un collega salentino rimasto di servizio con me giusto ieri, io stesso parlavo di questo, cioè del fatto di usare proprio l'esercito per estirpare le radici malavitose nel meridione, cambiamento dato appunto dai meridionali stessi, da coloro che hanno voglia di cambiare le loro regioni, visto che appunto l'EI è fatto da almeno l' 80% da meridionali. Vi racconto un episodio che mi è accaduto quando ero bambino: c'erano i vespri siciliani giù a Palermo come in tutta la Sicilia, vi erano militari di leva a prestare servizio (non pagati ed obbligati dallo stato a stare li rischiando la vita) ed io un giorno passando davanti un gabbiotto di guardia fui fermato da uno di questi militari, un bersagliere se non ricordo male, "Ciao, potresti prendermi una coca al bar per favore?" andai e quando tornai mi regalò una di quelle barrette al cioccolato najone che passava l'EI, tornato dagli amici raccontai l'accaduto, ed alcuni lavoratori della zona stavano li al bar vicino, sentendo il mio racconto la prima cosa che mi dissero fu "un lu fari chiu, su genti laria chissa" tradotto, " non lo fare più, è brutta gente questa". Per quanto riguarda l'argomento, bugie&stato bhe, sicuramente i precari come noi che si sono arruolati credendo chissà cosa, ora sicuramente avranno capito se non tutto quasi, purtroppo è vero, anche il più alto Generale, è solo un povero burattino.
Esprimo il mio parere, andrò anche contro i miei interessi, sicuramente qualche collega non potrà condividere la mia idea, comunque: ad oggi nel 2010, i nostri soldati non sono obbligati ad andare in missione "di pace" o "di guerra" che sia, spiegarne i meccanismi è difficile già per chi sta all'interno, figuriamoci come facciano a capirli chi sta fuori dai muri delle caserme. Tutto dipende prima di tutto dai reggimenti stessi, non tutti sono impiegati all'estero, quelli più conosciuti dall'opinione pubblica sono appunto gli alpini (che contano il maggior numero di caduti attualmente), i parà, i bersaglieri ma dietro di loro che stanno in prima linea ci sta anche il genio e le trasmissioni; vi sono periodi di "apertura e chiusura" missione per ogni reggimento, battaglione o compagnia che sia, il personale non viene obbligato a partire, i comandanti passano le circolari delle future partenze e gli interessati si propongono, dopo si passa al controllo dei singoli, per vedere se l'incarico e la condotta sono idonei alle richieste della missione, (personalmente nel mio reggimento ho visto scene scandalose, litigi e raccomandazioni per poter partire). Il punto è cari ragazzi, che gli attuali colleghi non partono certo per la patria o per la bandiera, ma partono per puri interessi economici, come ad esempio pagarsi il mutuo, pagarsi l'audi 3.0 o il bmw x5, o per nobili e semplici motivi come ad esempio poter garantire un futuro migliore ai figli. Questa è la realtà, quindi io li piango si, perchè sono prima di tutto miei connazionali e poi perchè sono colleghi, però prima di chiamarli "eroi" fermiamoci un secondo, e ricordiamo chi sono i veri eroi italiani, uomini che si sono sacrificati veramente per cambiare e proteggere il nostro paese, uomini veri come falcone e borsellino. Con questo non voglio fare la morale filocomunista, anche perchè non lo sono proprio, ma voglio solo che si rifletta appunto sul termine "eroe", perchè a questo punto davvero gli eroi sono tutti quei lavoratori che svolgono lavori ad alto rischio.
quoto
Originariamente Scritto da Pesca
lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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