educazione universitaria in italia

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  • jack89
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    #76
    Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
    In UK le universita' sono in competizione spietata tra loro, il che porta ad una caccia all'uomo per accaparrarsi gli accademici migliori (adesso vista la crisi c'e' meno mobilita').

    In piu' ogni corso/accademico e' valutato sia da colleghi designati che dagli studenti. Se c'e' una proporzione di studenti insoddisfatti di un corso, le facolta' intervengono per individuare il problema e vedere di risolverlo (le soluzioni possibili sono molte). Il primo che viene messo in discussione e' sempre l'insegnante.

    Gli accademici per poter insegnare hanno bisogno di un certificato (PGCHE). Per ottenerlo devono di sostenere 3-4 esami/progetti centrati sull'insegnamento (detta molto in generale) che richiedono ore e ore di lavoro ciascuno. Mediamente un PGCHE richiede 3-4 anni.

    In piu' molte facolta' (le migliori) hanno riunioni frequenti con ditte e industrie e gli indirizzi di insegnamento vengono aggiustati di conseguenza. Ovviamente questo varia a seconda dell'indirizzo, sicuramente hanno un approccio molto pratico per quanto riguarda l'insegnamento.

    bisognerebbe farlo leggere alla gelmini.

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    • PrinceRiky
      Bodyweb Senior
      • Apr 2008
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      #77
      Originariamente Scritto da Socio Visualizza Messaggio
      Questa proprio nn mi piace
      non ha tutti i torti invece secondo me.

      la retta politica è un disincentivo a dare valore all'investimento scolastico.

      l'accesso all'istruzione sarebbe comunque garantito creando fasce significative di reddito con altrettante significative rette associate.

      oggi gli scaglioni sul privato sono ridicoli perché se è pur vero che il soggetto proveniente da famiglia esentasse paga come sul pubblico, il ceto medio (che è quello che veramente sforna il grosso numero dei laureati) è estremamente penalizzato. c'è gente che per pagare 10k l'anno fa le capriole e gente che li spende abitualmente per un weekend: sono entrambi nella stessa fascia di reddito.

      sul pubblico non ne parliamo... ma in italia se si è più ricchi non si accetta di pagare di più sebbene non cambi nulla all'atto pratico.

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