Interessante intervista a Maurizio Blondet sull'ebraismo.....

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    Interessante intervista a Maurizio Blondet sull'ebraismo.....




    INTERVISTA A MAURIZIO BLONDET SULLA STORIA DELL'EBRAISMO



    …"Solo con molta benevolenza quella ebraica può essere definita una religione.
    Difatti, manca di un elemento essenziale: non ha un messaggio di salvezza.
    Non ha nemmeno una concezione dell'aldilà. Tutto ciò che vuole e promette è la conquista fisica, militare, di un pezzo di terra che sarebbe stato loro promessso da Dio, la Palestina.
    Una conquista e una promessa tutta chiusa nell'aldiquà, vorrei fosse chiaro. La preghiera tipica degli ebrei è: «L'anno prossimo a Gerusalemme».
    Ovviamente, questa promessa di una Gerusalemme può essere interpretata in modo spirituale, simbolico, dove Gerusalemme è il paradiso. Gesù la interpretò così. Ma fu rigettato appunto perché diceva «il mio regno non è di questo mondo». La religione ebraica si occupa solo di questo mondo"… (Maurizio Blondet)


    Gaza: foto-ricordo del SAFARI
    @@@
    Canzano 1- Gli ebrei nella storia dell'Occidente sono sempre stati presenti a livello economico, ma solo dopo Marx hanno iniziato ad influenzare con le loro tesi tutto il pensiero occidentale, tesi che, hanno elaborato per i non ebrei, mentre loro come ebrei non si sono mai allontanati dai loro originari insegnamenti.
    Blondet - Prima precisazione: non l'economia, ma l'usura è stata l'attività degli ebrei prima dell'emancipazione generale. Un'attività anti-economica e distruttiva. Una usura così spietata, che in Europa per salvare i poveri, i francescani organizzarono sistemi alternativi e più caritatevoli di prestito, come i Monti di Pietà e i Monti dei Pascoli (paschi), a cui il contadino poteva conferire il grano in erba, non ancora maturo, senza essere strozzato. L'usura spietata, insieme al commercio della vodka, era ancora la prima attività ebraica nel mondo russo e polacco ancora al principio dell'800. Gavriv Derzavin, il maggior poeta russo prima di Puskin e funzionario zarista (fu ministro sotto Alessandro II), inviato nel 1796 a capire perché fosse scoppiata una carestia in Bielorussia (fertilissima «terra nera», dove la fame era stata sempre sconosciuta), documenta che i responsabili erano gli ebrei. «Ingannano gli ubriachi, li spogliano dalla testa ai piedi, li gettano in completa indigenza». Fanno in modo che i contadini, indebitati presso di loro, «acquistino tutto ciò di cui i contadini hanno bisogno presso di loro, a prezzi tre volte più cari, e non vendano la loro produzione agricola se non a loro, a prezzi inferiori a quelli reali».
    Seconda precisazione: l'influsso degli ebrei sul pensiero occidentale non comincia con Marx, bensì dalla «emancipazione» decretata dalla Rivoluzione Francese nel 1791, quando Robespierre decretò il Terrore e insieme la piena cittadinanza degli ebrei, con pieni diritti.
    Terza precisazione: l'influsso sulla cultura occidentale è stato, per così dire, corrosivo, volto a valorizzare ogni trasgressione dalle tradizioni europee. Ma non è esatto dire che gli ebrei non si sono mai allontanati dagli originari insegnamenti. Ai tempi di Cristo, quella ebraica era una religione «del Tempio», basata sul culto esclusivo del tempio di Gerusalemme. Distrutto questo da Tito, la religione divenne un culto del «Libro», teoricamente della Torah, ma in pratica del Talmud - ossia delle sentenze dei rabbini, che proprio allora cominciarono ad essere raccolte. Dunque l'ebraismo del secondo secolo dopo Cristo non era più quello che aveva conosciuto Cristo; ci fu una religione nuova, che essenzialmente rigettava la precedente attesa del Messia, visto che il Messianesimo aveva «prodotto» Gesù, che non vollero riconosce re come l'atteso. In questo senso, è sbagliato chiamare «fratelli maggiori» gli ebrei: sono i nostri fratelli minori, una religione post-cristiana anche se anti-cristiana.
    Canzano 2- L'illuminismo ebraico, al contrario dell'illuminismo della cultura occidentale non ha aperto gli ebrei verso una realtà e un mondo senza Dio?
    Blondet L'illuminismo ebraico non nacque spontaneamente all'interno dell'ebraismo, chiuso da secoli nel suo ghetto spirituale. Fu «forzato» dai governi europei, essenzialmente allo scopo di integrare gli ebrei nella vita nazionale allora nascente. Giusto 200 anni fa, nel marzo 1807, Napoleone convocò un «Gran sinedrio» dei maggiorenti giudaici per sapere da loro cosa, nelle leggi e nelle norme religiose ebraiche, si opponesse a una completa integrazione nella civiltà europea e laica. Tra le domande poste dall'imperatore: «Un giudeo ha il permesso di sposare una cristiana?»; «Ora che i giudei sono cittadini francesi, considerano la Francia la loro patria? Si sentono tenuti a difenderla?». I maggiorenti risposero, mentendo, sì a questo genere di domande. Oggi gli intellettuali ebrei considerano questo atto di Napoleone, una offesa al popolo ebraico. E' un'offesa chiedere agli ebrei di essere leali al Paese di cui sono cittadini; mentre questa domanda viene posta, senza riguardi, ai musulmani. In Russia, l'emancipazione fu forzata dagli zar per gli stessi motivi: integrare gli ebrei. Ma incontrò la sorda, tenace resistenza di tutta la comunità. Ilya Frank, uno dei pochi ebrei illuministi, denunciava in questo l'azione oscurantista e oppressiva dei rabbini. Essi, diceva Frank, hanno introdotto «regolamentazioni molto rigide allo scopo di isolare gli ebrei dagli altri popoli, e ispirato agli ebrei una profonda avversione per le altre confessioni». Anziché «coltivare la virtù della convivialità», i rabbini hanno «innalzato e consolidato un muro per così dire indistruttibile, il quale, circondandoli di tenebre, li separa da tutti coloro fra cui coabitano». Nel 1793 c'erano in Russia almeno un milione di ebrei: essi indebitavano i contadini come abbiamo visto, ma non parlavano il russo, bensì yiddish. Leggere libri russi era vietato. Il già citato Derzavin raccomandava, nel suo rapporto, di «cancellare il loro odio verso i popoli eterodossi, e annientare le loro dissimulate velleità di impadronirsi delle cose altrui»: non era polemica, era quello che aveva visto coi suoi occhi in Bielorussia. E' sbagliato dire che l'illuminismo, che ha secolarizzato gli europei e li ha resi miscredenti di massa, non ha indotto gli ebrei sulla strade di un laicismo senza Dio. Solo con molta benevolenza quella ebraica può essere definita una religione. Difatti, manca di un elemento essenziale: non ha un messaggio di salvezza. Non ha nemmeno una concezione dell'aldilà. Tutto ciò che vuole e promette è la conquista fisica, militare, di un pezzo di terra che sarebbe stato loro promessso da Dio, la Palestina. Una conquista e una promessa tutta chiusa nell'aldiquà, vorrei fosse chiaro. La preghiera tipica degli ebrei è: «L'anno prossimo a Gerusalemme». Ovviamente, questa promessa di una Gerusalemme può essere interpretata in modo spirituale, simbolico, dove Gerusalemme è il paradiso. Gesù la interpretò così. Ma fu rigettato appunto perché diceva «il mio regno non è di questo mondo». La religione ebraica si occupa solo di questo mondo. Il suo Dio non è universale, ma nazionale: c'è solo per gli ebrei, non per gli altri. E può essere, per giunta, forzato e «ingannato» con vari trucchi e accorgimenti, in modo da costringerLo a fare ciò che gli ebrei vogliono; taccio su altri elementi non esattamente religiosi: dalla preghiera di Kippur, in cui gli ebrei dichiarano in anticipo «nulli, senza validità e inesistenti», tutti «i voti, i giuramenti, le promesse» che faranno nell'anno seguente, specialmente nella stipulazione dei contratti - con ciò dandosi il diritto di frodare, e insieme l'assoluzione preventiva delle frodi. Taccio anche sulle fatture di morte (pulsa denura) che i loro rabbini possono compiere, e sulla vendita di amuleti con cui detti rabbini, anche nel «moderno» Israele, si arricchiscono a danno dei gonzi. Dunque questa non è una religione. Non c'era nulla che l'illuminismo potesse cancellare in senso laicista. Ciò che rende ebreo un ebreo, è il disprezzo degli altri popoli (ripetutamente definiti «animali parlanti» nel Talmud) e la sua orgogliosa convinzione di essere «ontologicamente superiore» ai goym, come s'insegna ancor oggi nelle yeshivoth.
    Canzano 3- «Pasqua di Sangue» di Ariel Toaf è da leggere come un autogol degli ebrei, o, se vere le sue storie, gli ebrei stessi è come se ci volessero comunicare che ormai non temono nessuno e non hanno più bisogno di nascondersi?
    Blondet - Ovviamente, esistono ebrei intelligenti e intellettualmente onesti, che nutrono dubbi sulla loro «religione» nazionale, esclusiva e oscurantista-primitivista. La salvezza di Dio non può essere solo per noi, dicono i rabbini del movimento Naturei Karta. E' chiaro che una religione così primitiva e feroce contrasta troppo con il senso dei diritti universali e della dignità dell'uomo, di ogni uomo, che è più o meno diventato senso comune. Toaff ha agito in buona fede. Si è visto come è stato trattato dalla sua comunità: in pratica, abbiamo assistito al rogo di un libro, pratica di cui gli ebrei accusano i nazisti, e questo nel ventunesimo secolo.
    Canzano 4- Mastella con la sua proposta di legge vuole non solo negare la ricerca storica e condizionare la libertà d'espressione, ma in qualche modo anche «imprigionare» il pensiero libero occidentale che in questi ultimi anni si è fatto strada nella nostra cultura?
    Blondet - La risposta è sì. Ovviamente, Mastella non dà alcun valore alla libertà di pensiero, perché non pratica il pensiero, ma la corruzione e il malaffare. A lui, il sacrificio imposto dalla sua legge (impostagli sotto dettatura dell'Anti Defamation League, emanazione del B'nai B'rith, la massoneria «riservata» agli ebrei) è parso un sacrificio leggerissimo.
    Canzano 5- I «Protocolli dei Savi di Sion», un documento molto discusso e dato per non vero soprattutto dagli ebrei (vedasi «Pasqua di Sangue» con quale rapidità è stato ritirato dal commercio e smentite le sue tesi) ha in qualche modo il suo seguito negli scritti di Marx, dove «tra le righe» si potrebbe leggere non come si crede la presa del potere dei proletari, ma degli ebrei stessi, con tesi economiche molto valide e strumenti intellettuali che un «operaio» in realtà non potrebbe capire e far suo?
    Blondet - Marx ha scritto un saggio contro gli ebrei. Tuttavia il suo ebraismo si rivela nella sua critica dissolvitrice di ogni ordine antico, occidentale, europeo e cristiano, vissuto come «trucco della borghesia per tener soggetto il proletariato». Questa è purissima mentalità ebraica. Non a caso Marx è uno dei grandi «maestri del sospetto», coloro che in Europa hanno gettato il sospetto sull'onestà di ogni movente umano. Un altro maestro del sospetto è Freud: per il quale gli slanci più puri di altruismo nascondono solo la fondamentale pulsione sessuale, naturalmente «rimossa» nell'inconscio. Per lui, noi mentiamo continuamente a noi stessi. Quasi tutti i maestri del sospetto sono ebrei, tranne uno, e di rilievo: Nietzsche, il vero padre del radicalismo contemporaneo, l'ispiratore del laicismo alla Pannella.
    Canzano 6- I popoli antichi avevano sempre un Dio a cui credere e rivolgere le loro preghiere; invece, sempre dopo Marx, gli operai non hanno più bisogno di un Dio?
    Blondet - Come ho già detto, gli ebrei non hanno un Dio in senso proprio. Hanno una entità-potenza che si è legata a loro con un contratto esclusivo (l'Alleanza), e che può essere manipolata per ottenere da Essa ciò che loro vogliono. Essenzialmente, con operazioni magiche. E' un residuo di una religiosità primitiva, estremamente rozza, che era già stata superata dagli Egizi. Ciò che invece è vero, è che lo stato attuale dell'Occidente «secolarizzato» è una anomalia assoluta nella storia dell'umanità. Mai l'uomo ha creduto di poter fare a meno di una speranza eterna, di un Dio da pregare o di una «via di salvezza» da percorrere (come il buddhismo) per uscire dall'aldiquà. Solo oggi l'uomo si sente come essere puramente zoologico, senza destino superiore. L'attività dissolvitrice ebraica ha avuto una grande parte in questa condizione patologica. Un'umanità così è destinata all'auto-annullamento, perché se Dio non c'è, allora non ci sono sforzi da fare, cause per cui battersi e magari morire; c'è solo il piacere da perseguire, prima di finire, come cani e vacche, nel nulla della morte biologica. La stessa civiltà non può essere mantenuta, con questo stato d'animo: e infatti degrada di giorno in giorno.
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    #2
    : Dopo aver letto i suoi due ultimi libri-denuncia: "11 settembre: colpo di stato in USA" e "Chi comanda in America", mi sono chiesto se la loro pubblicazione fosse stata causa di pressioni e/o intimidazioni. E' così?
    Glielo chiedo perché, dopo aver messo in Rete alcuni articoli sulle tematiche anche da lei trattate, siamo stati bersaglio di e-mail molto minacciose!

    R: Lasciamo perdere questo argomento!!! Ci sono molti modi di emarginare un giornalista senza attaccarlo direttamente, ma passandogli "sopra".
    ---------
    D: Parlare di "causa palestinese", è sempre molto difficile; al varco infatti ci sono potenti organizzazioni che, tra premiazioni a base di Menorah e banchetti in onore di personaggi politici compiacenti, sono pronte a denunciare chiunque per antisemitismo. Ma il gioco, forse in questo caso, vale la candela, anche perché il focolaio mediorientale interessa l'intero mondo.
    Attraverso gli occhi di un cristiano, quale potrebbe essere la "ricetta", se ne esiste una ovviamente, per risolvere una volta per tutte il problema Palestina e Israele? Avrebbe qualche utilità rinchiudere in isolamento e nella stessa cella, Sharon e Arafat? Scherzi a parte, non è che queste due "figure" antitetiche, rappresentano invece le pedine fondamentali di un oscuro e mortale gioco il cui fine ultimo è la "non-pace"?

    R: Ci sono qui due questioni da considerare. La prima: Israele si considera oggi un'entità "religiosa" e biblica; il fondamentalismo ebraico è ormai maggioritario, e non è meno pericoloso del fondamentalismo islamico. In questa visione "biblica", la Palestina è terra "sacra" in ogni suo centimetro quadrato; è stata data da YHVH agli ebrei, e non può essere ceduta nemmeno in parte. Quanto ai palestinesi, la "lezione" politica della Bibbia impone di sterminarli, come gli antichi Amaleciti. E' vietato integrarli, ancor meno associarli (come facevano i Romani. Gli ebrei sono, in questo senso, "il contrario" di Roma).
    Ma la seconda questione, più fondamentale, è: Israele desidera davvero la pace? Che cosa sarebbe Israele con la pace? E' uno stato artificiale, composto da gente che ha spesso due o tre cittadinanze. Una volta cessato il pericolo, gli israeliani in "vacanza religiosa" tornerebbero in gran parte ai loro paesi di nascita. Calerebbe il flusso delle donazioni della Diaspora, che invece crescono più cresce il pericolo per Israele; calerebbero gli aiuti USA, miliardi di dollari annui che "fanno la differenza" sul livello di vita israeliano e palestinese. Voglio dire: ridotti ai loro mezzi, su quella terra, gli israeliani dovrebbero vivere al livello dei Palestinesi o poco più. Ne hanno davvero voglia?
    C'è dunque un motivo profondo per cui gli israeliani hanno scelto Sharon: lui mette Israele in pericolo per salvarla continuamente. E' un fenomeno freudiano. Del resto, la psicanalisi l'hanno inventata loro.
    Ancora più nel profondo, c'è l'idea che se Israele si mette in pericolo, provoca YHWH ad accorrere nel suo aiuto. Molti oggi sono convinti che i tempi messianici sono qui, e quindi non c'è bisogno di cedere territori o fare compromessi, dato che la vittoria politica sarà del popolo eletto, Messia di se stesso. In questo messianismo c'è molto di americano (protestante): i due messianismi, che aspirano entrambi ad accelerare la fine della storia, si influenzano a vicenda.

    ---------
    D: «Tutte le associazioni massoniche devono alla Cabala ebraica i propri simboli e i propri segreti». Non sono parole mie, ma del «Sovrano Pontefice della Frammassoneria», Albert Pike. Se «l’anti-papa» - riconosciuto e accettato da tutte le Logge mondiali - avesse ragione, si può affermare che dietro le «libere muratorie», occidentali tutte, si nasconde una oscura e unica mano: quella del misticismo ebraico? E se sì, quali potrebbe essere la conseguenza di un simile "monopolio"?
    R: Il discorso sulla Massoneria è troppo complesso per affrontarlo qui. Una cosa va capita bene: l'organizzazione consiste di cerchie sempre più "interne", in cui vengono cooptati, per selezione, i membri delle cerchie esteriori. Un massone di Loggia o un rotariano può restare per sempre nella cerchia esterna, senza mai essere chiamato e neppure sospettare che il suo vicino di loggia è stato elevato a una cerchia più alta e chiusa. La selezione ovviamente viene presentata come iniziazione a "più alte verità". Ovviamente la Cabala è la struttura centrale di questa gnosi (come del resto di ogni gnosi), che sul piano politico giustifica mentalità oligarchiche: gli "illuminati" hanno diritto di comandare sui "carnali". Il tutto su sfondo immoralista: Ordo ab Chao.
    ---------
    D: Negli ultimi anni, assistiamo impotenti ed esterrefatti, al discredito mediatico del cristianesimo in ogni sua forma: preti e alti prelati accusati e poi arrestati per pedofilia, eminenze grigie corrotte, scandali all’interno del vaticano, ecc.
    Tutto questo è il segnale della perdita deleteria di ogni valore cristiano, oltreché umano, da parte della chiesa, o invece è la manifestazione della volontà, più volte enunciata e scritta dai «venerabili maestri», di porre fine a tutte le più importanti religioni?

    R: E' comprovato che in Usa la campagna sui preti pedofili è stata innescata da avvocati ebrei, a caccia di ex-bambini "violentati" cui "svegliano la memoria", e che convincono con la prospettiva di indennizzi miliardari. D'altra parte la Chiesa americana è da sempre assai "debole" sul piano spirituale. Non ha mai avuto martiri. E' attivista, e fa' coincidere il bene con le buone azioni caritative.
    ---------
    D: In «Chi comanda in America» lei espone in maniera esemplare e senza lasciare spazio a dubbi, quali sono i gruppi elitari che effettivamente controllano le politiche internazionali dell’amministrazione più militarizzata del mondo. Una cosa però mi sfugge di queste politiche, indiscutibilmente guerrafondaie e imperialiste, e cioè, esse mirano esclusivamente al controllo economico-energetico globale, oppure vi è qualche altro sottile intendimento? Tipo il messianismo biblico?
    R: Ricordi che per il protestantesimo "biblico" (e per l'ebraismo) il successo economico e politico è segno di dilezione divina. Soldi e "fede", in questa mentalità, sono una cosa sola, e si legittimano l'uno con l'altro. Il primo Rockefeller era un pio divoratore della Torah. Oggi in Usa sono tre le forze egemoni: il complesso militare-industriale, il potere petrolifero, la lobby ebraica. Una volta che questi tre poteri sono coalizzati - come avviene adesso per la prima volta - non c'è altro potere che possa contrastarne l'azione. Nella società americana, non esiste altro.
    ---------
    D: Oggi a livello mondiale è in atto lo scontro tra il «Bene» e il «Male». Il «Bene», per modo di dire, è rappresentato dall’Amministrazione statunitense e da tutti quei governi-burattini, Italia compresa, che ne condividono gli ideali; il «Male», per esclusione, è formato da tutti gli altri governi, «incoscienti» e «irresponsabili». Lei da cristiano afferma che la Vittoria non sarà di chi si sente invincibile (oggi). Le chiedo, allora, come secondo lei sarà questo scontro finale e soprattutto quali i passaggi prossimo venturi che dovremo assistere e affrontare.
    La prego, ci tiri su il morale!

    R: L'enorme destabilizzazione e disordine che gli Usa hanno messo in moto dopo l'11 settembre è l'inizio della fine per il capitalismo "americano" - cioè finanziario, globale e ultraliberista. Quando tutto sarà finito (a prezzo di enormi devastazioni) vedremo la fine del capitalismo ideologico, come abbiamo visto la fine del comunismo: per le sue contraddizioni interne, perché la sua "teoria", se applicata rigorosamente, rende impossibile la vita umana. Il capitalismo "americano" è un'ideologia, come il leninismo. Favorisce la massima retribuzione per chi investe capitale, e la minima retribuzione per il lavoro. Per questo le produzioni si spostano in Cina, ad esempio: il lavoro là costa poco e lascia più profitti al capitale. Risultato: il capitale "super-efficiente" produce quantità crescenti di merci, che però non possono essere comprate perché il potere d'acquisto dei salariati diminuisce. Il capitale non fa più profitti. Il capitalismo giunge così al suo limite teorico, la sua aporia fondamentale. Si autodistrugge dopo averci distrutto.
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      #3
      Sottoscrivo anche le virgole dell'intervista di Blondet sugli ebrei (la prima).
      Il Blondet dell'11 Settembre lo seguo poco, invece Ma quando scrive di religione e di ebraismo è un numero uno.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        #4
        Che l'ebraismo sia una religione primitiva, rozza, troppo materiale, violenta e che assuma più che altro connotati magici è chiaro....
        Il cristinesimo e l'Islamismo parlano di salvezza dell'anima, l'ebraismo della ricompenza terrena, della terra promessa.....inoltre l'alleanza tra ebrei e Dio è cosa ambigua: ha forse Dio bisongo di alleati?

        Tempo fa di persona ascoltai una persona di cui non posso rivelarne il nome in una conferenza che spiegava che l'ebraismo non è altro che il culto di satana.....tutti i simboli della cabala sono adottati dai satanisti, tutte le massonerie del mondo alla fine hanno simbolismi e rituali con simboli satanici, e della cabala ebraica.
        Poi secondo costui può essere Dio che ha bisongo di un alleanza con un popolo? la rispopsta logica è no ma per lui Satana invece ha bisogno dell'uomo per portare avanti il suo progetto quello di distruggere il genere umano e quanto fatto da dio e portare con se quante più anime possibili.
        Secondo: le profezie parlano anche della fine del mondo quando sarà ricostruito il tempo di gerusalemme.....
        Qualche dubbio mi è sorto......e se l'ebraismo fosse null'altro che una religione satanica mascherata nei secoli???
        In fondo l'ecnomia mondiale la portanao avanti loro, le massonerie idem, le guerre pure....
        E se il Messia che loro aspettano coincida col nostro anticristo?
        Un solo individuo ....per lovo venerato come Messia e per noi temuto come l'Anticristo.....
        Io su questa teoria un pò ci perderei tempo a rifletterci su.....noi abbiamo avuto il nsotro slavatore ma sappiamoc he dorvà arrivare il figlio del demonio, loro il salvatore lo hanno messo in croce e non lo riconoscono ed ora lo apsettano per la l'Armagheddon, lo scontro finale.....
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          #5
          Più che altro il sogno di certa corrente ebraica è quello (mai nascosto) di ricostruire il Tempio; peccato che per farlo dovrebbero buttare giù la Moschea della Roccia, perchè è sorta proprio nel luogo dove si ritiene fosse il Sanca Sanctorum del Tempio.
          Immaginiamoci solo cosa potrebbe accadere se si realizzasse una simile ipotesi:
          Il mondo musulmano esploderebbe, altro che pace messianica.
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            #6
            Facci caso:
            - noi abbiamo avuto il nostro messia salvatore
            - loro lo hanno ammazzato
            - noi aspettiamo lìapocalisse
            -loro attendono il loro messia
            -noi siamo subordinati a dio
            - loro sono alleati alal loro divinità
            -per noi il premio e stare vicino a dio con l'anima per l'eternità
            - per loro il premio è una "la terra promessa" (il mondo quindi)
            - noi intendiamo l'armagheddon come un evento negativo, la battaglia tra bene e male.
            - loro lo aspettano con ansia perchè avrenno dopo il loro regno-
            - il cristianesimo bandisci qualsiasi forma di magia, divinzione, esoterismo
            - loro hannno la cabala rabbinica in cui magia, stregoneria e satanismo si fondono insime.
            - cristo predicava l'umiltà e la povertà.
            - loro si autodichiarano il "popolo eletto" e fanno del potere e dei soldi la proprio religione.

            In fondo potrebbe benissimo essere che l'ebraismo sia solo la più antica forma di satanismo mascherata da religione monoteista......
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              #7
              L'ebraismo non conosce l'escatoligia; a norma non potrebbe in verità neppure essere qualificata come religione. Non ha una visione dell'aldilà (avendo rifiutato quella di Cristo), ed è, dunque, semmai un concentrato di leggi e prassi per l'aldiqua.
              L'ebraismo è, si può dire, un programma di governo fatto vidimare ad una immaginaria divinità.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                #8
                Sean ma potrebbe essere un programma di governo fatto vidimare dal demonio?
                Come lo si può escludere?
                In fondo Cristo lo hanno crocifisso loro....
                Loro sono in attesa di uno che gli dia la "terra promessa".....
                La cabala e lo zhoar (il testo della cabala) sono un insulso mischiume di stregoneria, alchimia, satanismo.....
                sigpic"Ooh amore ooh amante
                Che fai stasera ragazzo?
                Tutto va bene, solo tienimi stretto
                Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                  #9
                  Originariamente Scritto da Conan Visualizza Messaggio
                  Sean ma potrebbe essere un programma di governo fatto vidimare dal demonio?
                  Come lo si può escludere?
                  In fondo Cristo lo hanno crocifisso loro....
                  Loro sono in attesa di uno che gli dia la "terra promessa".....
                  La cabala e lo zhoar (il testo della cabala) sono un insulso mischiume di stregoneria, alchimia, satanismo.....
                  Non so se c'entri satana, ma satanico è certo il loro programma di governo, la loro pretesa che questo sia approvato e dettato dalla divinità, il loro credere di essere degli eletti, il loro ritenere che la conoscenza è cosa solo degli appartenenti a quel popolo, il loro essere razzisti, suprematisti, esclusivisti, ed i loro patti di sangue e sacrifici resi al dio, la cosidetta "alleanza". Vedono nel resto del genere umano una specie di giungla composta da animali parlanti, non dotati di anima.

                  Anche se satana non c'entrasse, certo apprezzerebbe comunque.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    #10
                    Bene è quello che penso anche io....credo che il giudaismo sia l'essenza del satanismo e che controlli con la massoneria, la politica, la finanza il mondo per indirizzarlo a proprio piacimento.
                    sigpic"Ooh amore ooh amante
                    Che fai stasera ragazzo?
                    Tutto va bene, solo tienimi stretto
                    Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                    Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                      #11
                      ho letto solo le prime righe di quanto riportato da conan. vi è un grossolano errore di valutazione: nell'ebraismo, vi è un'identificazione dei due Regni. Questa è la radice di tantissime considerazioni, tra cui, stringatamente:
                      - riguardo a ciò, la concezione ebraica e quella musulmana sono del tutto assimilabili
                      - questa concezione ha generato tanti dei fraintendimenti, riguardo il messaggio di Cristo
                      - l'impossibilità concettuale di scindere i due Regni è speculare all'impossibilità di scindere anima e corpo, nell'ebraismo (ed, in questo, il cristianesimo ha subito l'innegabile influsso greco-romano)

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                        #12
                        Tongue, non trovo quel passaggio che dici:
                        Me lo copi, per favore?

                        Intanto notizia fresca dal mondo degli eletti:
                        ‘Sinner’ singer given 39 lashes by rabbis

                        E qua qualcuno si straccia le vesti perchè dice che la Chiesa di Cristo è medievale...
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
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                          #13
                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Tongue, non trovo quel passaggio che dici:
                          Me lo copi, per favore?

                          Intanto notizia fresca dal mondo degli eletti:
                          ‘Sinner’ singer given 39 lashes by rabbis

                          E qua qualcuno si straccia le vesti perchè dice che la Chiesa di Cristo è medievale...
                          nel post starter di conan:

                          "Solo con molta benevolenza quella ebraica può essere definita una religione.
                          Difatti, manca di un elemento essenziale: non ha un messaggio di salvezza.
                          Non ha nemmeno una concezione dell'aldilà. Tutto ciò che vuole e promette è la conquista fisica, militare, di un pezzo di terra che sarebbe stato loro promessso da Dio, la Palestina.Una conquista e una promessa tutta chiusa nell'aldiquà, vorrei fosse chiaro. La preghiera tipica degli ebrei è: «L'anno prossimo a Gerusalemme».
                          Ovviamente, questa promessa di una Gerusalemme può essere interpretata in modo spirituale, simbolico, dove Gerusalemme è il paradiso. Gesù la interpretò così. Ma fu rigettato appunto perché diceva «il mio regno non è di questo mondo». La religione ebraica si occupa solo di questo mondo"… (Maurizio Blondet)"

                          Lo stralcio implica, fuorviando e mistificando, che il popolo ebraico miri e trovi completa realizzazione solo in una Gerusalemme terrena. Interpretazione che è di una rozza infondatezza

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                            #14
                            Volete dire che aveva ragione Hitler..?
                            Alvaro si è messo a piangere.... niente firma quindi!

                            Originariamente Scritto da Steel77
                            però quando la moderazione ti fa comodo segnali come un pazzo eh? vergognati, buffone.

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                              Hitler era complice inconsapevole dei giudei.....ai giudei serviva passare per poveretti così i rotschild (bachieri giudii) hanno finanziato le imprese di Adolf.....sono morti solo ebrei di poco conto non personaggi di spicco del mondo ebraico, in compenso però gli ebrei ora sono intoccabili ed hanno Israele.
                              Se lo sono fatti da solo l'olocausto, un prestesto come l'11 settembre.
                              Hanno barattato svariati milioni di loro simili per ottenere poi Israele, senza olocausto non ci sarebbe stato Israele.
                              sigpic"Ooh amore ooh amante
                              Che fai stasera ragazzo?
                              Tutto va bene, solo tienimi stretto
                              Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                              Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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