Originariamente Scritto da Naturalissimo.88
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ma quale sentimento...se tu crepi loro se ne fregano, fanno la loro vita...basta che han da mangiare e sono apposto...il cane è diverso, ma il gatto se ne sbatte altamente di te...fa il rufiano quando pare a luiArrivare al cedimento è come fare una passeggiata tra le fiamme dell'inferno, inferno in cui io mi sento sovrano!!!
Non c'è miglior ornamento addosso che la carne attorno all'osso.
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è più corretto parlare di emozioni che di sentimenti, il sentimento, anche se si tratta solo di una differenza "semantica", prevede che l'essere che lo provi sia cosciente di provarlo.
Sta di fatto che molto di quello che sappiamo sulle emozioni umane (parlo di conoscenze neuroscientifiche) lo dobbiamo alla ricerca di base, perché gran parte dei circuiti emotivi vengono condivisi dall'uomo e dall'animale, è di rilievo il ruolo, ad esempio, dell'amigdala e dei circuiti amigdaloidei, quello talamo-corticale e talamo-sottocorticale, sono stati scoperti nel ratto e parliamo dei più importanti circuiti emotivi che abbiamo nella testa. Se vi dovesse interessare l'argomento vi consiglio Il Cervello Emotivo di Joseph Ledoux, un libro scritto da uno dei più importanti studiosi di emozioni, si trova alla feltrinelli ed è una lettura alla portata di tutti per la semplicità ed al tempo stesso la precisione con cui è scritto
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no, non ci ragionano sopra....Originariamente Scritto da odisseo Visualizza MessaggioOriginariamente Scritto da PescaCommenta
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Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggioè più corretto parlare di emozioni che di sentimenti, il sentimento, anche se si tratta solo di una differenza "semantica", prevede che l'essere che lo provi sia cosciente di provarlo.
Sta di fatto che molto di quello che sappiamo sulle emozioni umane (parlo di conoscenze neuroscientifiche) lo dobbiamo alla ricerca di base, perché gran parte dei circuiti emotivi vengono condivisi dall'uomo e dall'animale, è di rilievo il ruolo, ad esempio, dell'amigdala e dei circuiti amigdaloidei, quello talamo-corticale e talamo-sottocorticale, sono stati scoperti nel ratto e parliamo dei più importanti circuiti emotivi che abbiamo nella testa. Se vi dovesse interessare l'argomento vi consiglio Il Cervello Emotivo di Joseph Ledoux, un libro scritto da uno dei più importanti studiosi di emozioni, si trova alla feltrinelli ed è una lettura alla portata di tutti per la semplicità ed al tempo stesso la precisione con cui è scritto.
"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"Commenta
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La "consapevolezza" (ovvero l'autocoscienza) non è un concetto chiaro nella scienza attuale. Ne manca una definizione univoca, inoltre si può analizzare solo all'interno di cornici di riferimento estremamente complesse. Chi può dire se un cane abbia autocoscienza, al di fuori del cane stesso? E per il cane il concetto di autocoscienza inteso da noi è probabilmente incomprensibile.Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
Al di la di ciò, può darsi che l'autocoscienza nasca e si sviluppi (filogeneticamente) per scopi comunicativi, ovvero come conseguenza/condizione dello sviluppo dell'empatia. In questo senso il cane può sicuramente avere una sorta di "autocoscienza", intesa come riflesso e condizione necessaria per la comprensione delle emozioni altrui - compreso l'uomo. Il discorso si complicherebbe ulteriormente se dovessimo riflettere sulla lettura di emozioni come estrazione di informazioni/comunicazione ostensiva in contrapposizione alla lettura di emozioni come comunicazione dotata di pragmatismo automatico. Ovvero: il sistema di lettura delle emozioni ha un'evoluzione propria oppure si sviluppa in solido all'espressione di emozioni come comunicazione? Io propenderei per la seconda ipotesi, ma di nuovo bisognerebbe accordarsi sul significato di comunicazione (ostensiva o pragmatica?) eccetera.
Insomma, la prima domanda ha una risposta incontrovertibile: molti animali provano emozioni. La seconda, ehm, ci stiamo arrovellando sulla cosa, ma le risposte ancora latitano
edit: consiglio anch'io un libro, in questo caso sull'autocoscienza: Giovanni Liotti, La dimensione interpersonale della coscienza.Last edited by Bob Terwilliger; 21-08-2010, 16:27:37.Originariamente Scritto da Sean
Alice - How long is forever?
White Rabbit - Sometimes, just one second.
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chiaroOriginariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioLa "consapevolezza" (ovvero l'autocoscienza) non è un concetto chiaro nella scienza attuale. Ne manca una definizione univoca, inoltre si può analizzare solo all'interno di cornici di riferimento estremamente complesse. Chi può dire se un cane abbia autocoscienza, al di fuori del cane stesso? E per il cane il concetto di autocoscienza inteso da noi è probabilmente incomprensibile.
Al di la di ciò, può darsi che l'autocoscienza nasca e si sviluppi (filogeneticamente) per scopi comunicativi, ovvero come conseguenza/condizione dello sviluppo dell'empatia. In questo senso il cane può sicuramente avere una sorta di "autocoscienza", intesa come riflesso e condizione necessaria per la comprensione delle emozioni altrui - compreso l'uomo. Il discorso si complicherebbe ulteriormente se dovessimo riflettere sulla lettura di emozioni come estrazione di informazioni/comunicazione ostensiva in contrapposizione alla lettura di emozioni come comunicazione dotata di pragmatismo automatico. Ovvero: il sistema di lettura delle emozioni ha un'evoluzione propria oppure si sviluppa in solido all'espressione di emozioni come comunicazione? Io propenderei per la seconda ipotesi, ma di nuovo bisognerebbe accordarsi sul significato di comunicazione (ostensiva o pragmatica?) eccetera.
Insomma, la prima domanda ha una risposta incontrovertibile: molti animali provano emozioni. La seconda, ehm, ci stiamo arrovellando sulla cosa, ma le risposte ancora latitano
edit: consiglio anch'io un libro, in questo caso sull'autocoscienza: Giovanni Liotti, La dimensione interpersonale della coscienza.
"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"Commenta
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carino liottiOriginariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioLa "consapevolezza" (ovvero l'autocoscienza) non è un concetto chiaro nella scienza attuale. Ne manca una definizione univoca, inoltre si può analizzare solo all'interno di cornici di riferimento estremamente complesse. Chi può dire se un cane abbia autocoscienza, al di fuori del cane stesso? E per il cane il concetto di autocoscienza inteso da noi è probabilmente incomprensibile.
Al di la di ciò, può darsi che l'autocoscienza nasca e si sviluppi (filogeneticamente) per scopi comunicativi, ovvero come conseguenza/condizione dello sviluppo dell'empatia. In questo senso il cane può sicuramente avere una sorta di "autocoscienza", intesa come riflesso e condizione necessaria per la comprensione delle emozioni altrui - compreso l'uomo. Il discorso si complicherebbe ulteriormente se dovessimo riflettere sulla lettura di emozioni come estrazione di informazioni/comunicazione ostensiva in contrapposizione alla lettura di emozioni come comunicazione dotata di pragmatismo automatico. Ovvero: il sistema di lettura delle emozioni ha un'evoluzione propria oppure si sviluppa in solido all'espressione di emozioni come comunicazione? Io propenderei per la seconda ipotesi, ma di nuovo bisognerebbe accordarsi sul significato di comunicazione (ostensiva o pragmatica?) eccetera.
Insomma, la prima domanda ha una risposta incontrovertibile: molti animali provano emozioni. La seconda, ehm, ci stiamo arrovellando sulla cosa, ma le risposte ancora latitano
edit: consiglio anch'io un libro, in questo caso sull'autocoscienza: Giovanni Liotti, La dimensione interpersonale della coscienza.
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tipico comportamento anche di molti esseri umaniOriginariamente Scritto da Federico86 Visualizza Messaggio"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"Commenta
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effettivamente ci sono dei parametri sperimentali per determinare il grado o meno di "autocoscienza" dell'animale, ma sono stratagemmi che hanno i loro limiti.Commenta
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Bob lo sapevo che ti saresti fiondato in questo threadOriginariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
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si gli animali hanno sentimenti , purtroppo ho dovuto assistere ad un mio cane adulto che si e' lasciato morire di crepacuore dopo che gli era morta la madre.Commenta
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infatti non a caso si dice che sono delle "bestie"Originariamente Scritto da odisseo Visualizza MessaggioArrivare al cedimento è come fare una passeggiata tra le fiamme dell'inferno, inferno in cui io mi sento sovrano!!!
Non c'è miglior ornamento addosso che la carne attorno all'osso.
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non solo gli animali hanno sentimenti ma probabilmente hanno anche l'anima e lo spirito.Commenta
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