La moschea a Ground Zero

[maurox]

Finezze politiche che Maurox da Crema conosce, e il presidente degli USA no.
Forse prima di fare questa dietrologia e parlare di gestione dei mezzi di informazione, bisognerebbe pensare a cosa Obama volesse davvero dire:
Quello che per te è una "fredda motivazione" per Obama e per molti suoi sostenitori è la radice fondante della società americana.

non ho detto che le conosco io e lui no, dico che a volte capita che vengano poste domande " innocue " che invece nascondono trabocchetti , sta all'abilita' del politico cogliere al volo le possibili implicazioni o dare risposte che poi possono essere strumentalizzate ... In questo caso il riferimento a Ground Zero era palese , e' un argomento delicato come mamma' per gli italiani , la risposta doveva essere piu' patriottica e meno garantista , a nessuno fregava di sapere che ci sono diritti , i suoi detrattori hanno colto questa circostanza e l'hanno usata a loro favore , mi sembra giusto ... di casi simili c'e' pieno

[Icarus]

Che i suoi detrattori usino a favore ogni cosa che dice è normale.. se è per questo i repubblicani si lamentano anche della gestione del conflitto (dopo OTTO anni di BUSH...).
Il punto è che siamo abituati ad una politica cerchiobottista, dove non si prende posizione, si ha paura di esporsi e schierarsi, si cerca di accattivarsi stampa/giornali, di rimanere nella zona grigia in cui si può passare sia per favorevoli che per contrari.
Io apprezzo un presidente che invece si schiera apertamente, a difesa della costituzione, dei valori in cui il suo partito crede, anche esponendosi a critiche dei repubblicani (che ci sarebbero lo stesso). Sarei felicissimo succedesse una cosa così in Italia.. pensa se un Presidente si schierasse contro le ingerenze ecclesiastiche, per esempio, a difesa della laicità della Costituzione... I giornali lo attaccherebbero? Sì. Il popolino lo attaccherebbe? sì.
E' un buon motivo per non farlo?
E' qui che sta la differenza tra chi fa politica perché (un po') ci crede e chi fa politica perché deve farsi rieleggere, piazzare gli amici, etc etc.

NB con questo non voglio dire che Obama è l'idealista perfetto etc etc.

[maurox]

Che i suoi detrattori usino a favore ogni cosa che dice è normale.. se è per questo i repubblicani si lamentano anche della gestione del conflitto (dopo OTTO anni di BUSH...).
Il punto è che siamo abituati ad una politica cerchiobottista, dove non si prende posizione, si ha paura di esporsi e schierarsi, si cerca di accattivarsi stampa/giornali, di rimanere nella zona grigia in cui si può passare sia per favorevoli che per contrari.
Io apprezzo un presidente che invece si schiera apertamente, a difesa della costituzione, dei valori in cui il suo partito crede, anche esponendosi a critiche dei repubblicani (che ci sarebbero lo stesso). Sarei felicissimo succedesse una cosa così in Italia.. pensa se un Presidente si schierasse contro le ingerenze ecclesiastiche, per esempio, a difesa della laicità della Costituzione... I giornali lo attaccherebbero? Sì. Il popolino lo attaccherebbe? sì.
E' un buon motivo per non farlo?
E' qui che sta la differenza tra chi fa politica perché (un po') ci crede e chi fa politica perché deve farsi rieleggere, piazzare gli amici, etc etc.

NB con questo non voglio dire che Obama è l'idealista perfetto etc etc.

zapatero e sarkozy stanno facendo ( zapatero ha fatto ) cosi', hanno preso posizioni piu' estreme di quelle dei loro colleghi, zapatero ha chiaramente detto che lo stato deve essere laico e che la chiesa deve farsi gli affari suoi, sarkozy e' di questi giorni che ha preso una netta posizione sul caso dei rom, cosi' si deve fare ... Obama invece sta perdendo molti punti proprio per questa sua incapacita' di accontentare qualcuno, anche nella questione Bp pur avendo speso parole pesanti ha pero' lasciato che la Bp gestisse un problema senza far nulla se non pretendere il pagamento dei danni, nella questione iraq secondo me sta pestando un 'altra grossa cacca , vedrai che casini succederanno con l'uscita delle truppe in un paese senza nessuno saldamente al timone,,, bush fara' la parte di quello che a torto ma sapeva mantenere il pugno duro Obama fara' la parte di quello che causera' problemi

[Leonida]

Non è una Moschea sul cimitero


Cerchiamo di ragionare un momento sulla cosiddetta moschea a Ground Zero, che ha suscitato una sorprendente ondata di sentimento anti-islamico nel paese e che ha preso molti in contropiede. Intanto alcuni chiariamenti: non è una moschea, si tratta di un centro sociale in un palazzo di diversi piani con palestra, piscina, auditorium e altre cose, tra cui una sala di preghiera. Una struttura che prende il modello del Jewish Community Center a Manhattan, dove si può andare in piscina, in palestra o seguire corsi di cultura ebraica, sulla 77esima strada. Il centro Islamico non è a Ground Zero ma a due isolati da dove erano le Torri Gemelle distrutte l’11 Settembre 2011. Inoltre dovrebbe prendere il posto di un magazzino chiuso. Nella zona, a cinque isolati da Ground Zero, c’è infine già una piccola moschea, e nel quartiere del nuovo centro islamico ci sono due o tre locali a luci rosse.
Quindi sono volutamente distorte le dichiarazioni di chi parla di una moschea trionfante sul cimitero dei martiri dell’11 Settembre, come per esempio sostiene il predicatore cristiano Franklin Graham, secondo il quale ora i musulmani considereranno il World Trade Center ‘Terra Islamica’. Non si capisce, insomma, a che distanza dovrebbe stare una moschea. Bastano due isolati? Bastano cinque isolati? O dovrebbero essere dieci o venti?
È difficile spiegare il punto di vista americano al pubblico italiano, che vive in un paese dove il Cattolicesimo è stata religione di stato per tanto tempo, e dove un politico come Roberto Calderoli può celebrare il ‘maiale Day’ trascinando carne di maiale sul sito proposto per una moschea e poi tranquillamente diventare ministro. Negli Stati Uniti, anche se abbiamo una storia di intolleranza religiosa, soprattutto nei confronti dei Cattolici nell’Ottocento, la moschea di New York non dovrebbe essere controversa dal punto di vista legale. Gli Stati Uniti, fin dalla loro nascita, hanno scritto nella Costituzione che non ci può essere una religione di stato e che allo stesso tempo il governo non deve interferire in alcun modo con l’esercizio dei diritti religiosi. Essendo un paese di immigrati, abbiamo centinaia se non migliaia di culti differenti, alcuni abbastanza strambi, che convivono in genere senza difficoltà. Per cui dal punto di vista logico e legale non c’é nessuna base per differenziare una religione o un culto dagli altri.
Come ha detto giustamente il sindaco di New York Michael Bloomberg, che è stato uno dei fautori del Centro Islamico: ‘Non siamo sempre d’accordo con tutti i nostri vicini di casa, ma questa è la vita in una città cosi densa e variegata. Ma riconosciamo che essere newyorkesi significa convivere con i tuoi vicini con rispetto reciproco e tolleranza, ed è proprio questo spirito di apertura che è stato attaccato l’11 Settembre. Non dimentichiamo che c’erano musulmani tra le vittime e che i nostri vicini musulmani hanno pianto insieme a noi. Sarebbe un vero tradimento dei nostri valori e un regalo ai nostri nemici se cominciassimo a trattare i musulmani in modo differente rispetto ad altri gruppi nella nostra società”
C’è però gente che vuole approfittare di questa situazione per soffiare sul fuoco dell’odio e forse approfittarne politicamente. Ormai ogni candidato nella campagna elettorale deve prendere una posizione, a favore o a sfavore della moschea, e purtroppo c’é poco guadagno politico nel difendere una minoranza impopolare. Va ricordato che stragrande maggioranza degli arabi americani sono persone che vanno a lavorare tutti i giorni, e che la famiglia araba americana media guadagna 59 mila dollari rispetto alla famiglia media americana, che ne guadagna 52 mila. Si tratta quindi di persone abbastanza preparate e laboriose. Eppure c’è gente che vuole dichiarare una guerra santa contro l’Islam, come Graham, figlio di un famoso predicatore americano, che mette in discussione la fede cristiana del presidente Obama e che parla dell’Islam come di “una religione di odio e di guerra”. C’è un predicatore in Florida che annuncia di voler bruciare copie del Corano – una provocazione così offensiva che il Generale David Petraeus, comandante delle truppe americane in Afghanistan, lo ha pregato di soprassedere per non mettere a rischio le truppe americane che rischiano la vita in paesi islamici. Immaginate che bello strumento di reclutamento per Osama Bin Laden sarebbero le immagini di un falò di corani.

[Barone Bizzio]

L' art 16 delle preleggi fortunatamente non conta più una ceppa

[bersiker1980]

L' art 16 delle preleggi fortunatamente non conta più una ceppa

A dire il vero non è così: L'ho scoperto a mie spese all'orale durante l'interrogazione di Internazionale privato

Ma siamo OT

[Icarus]

Interessante un'altra posizione espressa da Bloomberg, sindaco di NYC. Infatti, come saprete, un pastore cristiano ha detto che brucerà un Corano l'11 settembre, come segno di protesta etc etc etc. La cosa interessante è che Bloomberg ha espresso il suo parere positivo alla cosa, richiamando la Costituzione americana che protegge la libertà di esprimere le proprie idee, anche con modalità "inconsuete", tanto che per esempio non si può perseguire chi brucia la bandiera americana.
E' una posizione che, accostata a quella espressa nel caso della Moschea di Ground Zero, ancora una volta ci da la misura di quale fosse il principio alla base di quella scelta: la libertà, sia essa di espressione o di credo, in quanto tutelata dalla Costituzione.

[KURTANGLE]

io credo sia stata una scelta opportuna.....Obama non ponendo il veto non solo ha ribadito con forza uno dei quei principi fondamentali della Costituzione americana, ma ho sottolineato tacitamente che l attentato non puo essere imputato agli "islamici" ,ma a pochi pazzi estremisti....

[Barone Bizzio]

A dire il vero non è così: L'ho scoperto a mie spese all'orale durante l'interrogazione di Internazionale privato

Ma siamo OT

Da una sentenza della cassazione del 2009 l' art 16 ha una portata molto limitata

"L'art. 16 preleggi sulla condizione di reciprocità è applicabile solo in relazione ai diritti non fondamentali della persona; poichè i diritti fondamentali come quelli alla vita, all'incolumità, ed alla salute, in quanto riconosciuti dalla Costituzione, non possono essere limitati da detto articolo; e la relativa tutela va quindi assicurata, senza alcuna disparità di trattamento, a tutte le persone, indipendentemente dalla cittadinanza (italiana, comunitaria od extracomunitaria)".

[bersiker1980]

Da una sentenza della cassazione del 2009 l' art 16 ha una portata molto limitata

"L'art. 16 preleggi sulla condizione di reciprocità è applicabile solo in relazione ai diritti non fondamentali della persona; poichè i diritti fondamentali come quelli alla vita, all'incolumità, ed alla salute, in quanto riconosciuti dalla Costituzione, non possono essere limitati da detto articolo; e la relativa tutela va quindi assicurata, senza alcuna disparità di trattamento, a tutte le persone, indipendentemente dalla cittadinanza (italiana, comunitaria od extracomunitaria)".

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