E' morto Francesco Cossiga.

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  • Sean
    Csar
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    • In piedi tra le rovine
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    #46
    Rispetto e dolore per Cossiga
    anche da parte degli ex-nemici


    Per l'ex brigatista Prospero Gallinari il presidente emerito scomparso "fu l'unico che cerò di capire". Francesca Mambro: "Sono dispiaciuta"



    ROMA - Parole di dolore e di rispetto per la morte di Francesco Cossiga arrivano anche da alcuni ex terroristi, protagonisti della lotta armata nei bui anni di piombo, quando era il nemico da combattere in veste di ministro dell'Interno, carica da cui si dimise subito dopo l'assassinio di Aldo Moro. Un dolore discreto e riservato quello di Francesca Mambro. Parole di rispetto per un "ex nemico" da parte del brigatista Prospero Gallinari e di Valerio Morucci.

    L'uomo che tenne prigioniero Aldo Moro in via Montalcini e che a lungo venne indicato come colui che aveva sparato al presidente della Dc, esprime dolore per la morte di Cossiga: "Lui era un mio nemico ma debbo riconoscere che è stato tra i pochi politici se non l'unico del 'Palazzo' a essersi posto il problema di trovare una spiegazione politica, non complottistica o dietrologica, a quello che è accaduto in Italia negli anni Settanta. Lui ha preso atto e a cercato di capire le ragioni dello scontro che ha attraversato tutta la società italiana. Non giustificava, né avrebbe potuto giustificare, la lotta armata, ma cercava di spiegarla e di spiegarsi. Per lui ho rispetto. Il rispetto che si deve a un ex nemico, ma anche all'unico che si pose il problema di capire. Di avere il coraggio di capire".

    "E' stato l' unico che ci ha riconosciuto la dignità di nemici politici - ha detto l'altro ex brigatista Valerio Morucci - affrancandoci dal ruolo di criminali a cui la politica ci aveva condannati per necessità". "L' ho incontrato quattro anni fa nel suo ufficio al Senato - ha detto - lo cercai io. Abbiamo parlato a lungo concordando che dopo una guerra tra nemici si può dialogare, proprio perché finite le ragioni della guerra, finisce anche l'inimicizia".

    "Mi dispiace tanto" si limita a dire Francesca Mambro nell'apprendere, al telefono, la notizia della scomparsa dell'ex presidente, "dell'amico", di colui che più volte si era apertamente espresso per la sua innocenza - come per quella di suo marito Valerio Fioravanti - per la strage di Bologna e per la quale entrambi sono stati condannati in via definitiva. Tanto era convinto di questa innocenza da perorare, per i due ex terroristi, anche la grazia. Cossiga sposò la tesi innocentista del duo ex Nar Mambro-Fioravanti per quanto riguarda la bomba di Bologna. "Da tempo sono convinto della loro innocenza. Mi auguro si possa riaprire il processo" scriveva il presidente in una lettera inviata tre anni fa alla presentazione del libro di Andrea Colombo, Storia nera. Bologna, la verità di Francesco Mambro e Valerio Fioravanti. "Sono convinto della loro innocenza proprio perché - spiegava - sono stato un ministro dell'Interno impegnato nella lotta contro il terrorismo. La sentenza di condanna non è una sentenza di 'sinistra', come qualcuno dice, ma di una certa 'sinistra' che doveva regolare i suoi conti bolognesi". Per Cossiga la strage di Bologna è stato un errore dei palestinesi. "Probabilmente - ebbe modo di dire - era in corso un trasporto di esplosivo da parte dei palestinesi che, come tutti sanno, in quel periodo avevano mano libera di agire non contro l'Italia ma in Italia. È possibile che durante quel trasferimento, una o due valige di esplosivo siano saltate in aria".
    Rispetto e dolore per Cossiga anche da parte degli ex-nemici - Repubblica.it
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Jolly
      Bodyweb Senior
      • Nov 2003
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      #47
      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
      Un uomo che ha la responsabilità di morti come quella di Giorgiana Masi, che istigava la polizia a pestare a sangue chiunque manifestasse e l'ha ribadito anche di recente con malcelato orgoglio, suggerendo a questo governo cui lo lega un figlio sottosegretario (ah, la famiglia!) di adottare la medesima tattica contro studenti e lavoratori in sciopero.
      Coerente fino agli ultimi giorni, ammesso che lo siano, nel dire mezze verità e bugie intere e nel mantenere ben nascoste le verità sulle stragi, da Ustica a Bologna. Questo non gli negherà certo l'assoluzione in articulo mortis e i peana giornalistici cui il politicamente corretto darà la stura subito dopo l'ultimo respiro.
      Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza Messaggio
      ah beh, fidiamoci allora... ricordiamo soprattutto che prima ha provato ad attribuire il tutto all'esplosione di una caldaia... poi quando la caldaia non reggeva più (ma come c**** si fa?) son diventati palestinesi... certo, mi fido ciecamente...

      .

      non ti seguo... se mi dovessi sempre chiedere "chi sono io per giudicare?" allora non potrei criticare niente e dovrei accettare tutto... non mi sembra un'ottima idea... poi magari sbaglio...


      bisogna ammettere che almeno ai tempi c'erano delle menti brillanti che ce lo mettevano in quel posto e cercavano di non farlo notare troppo... se li si confronta con quelli di oggi che di brillante hanno soltanto la pelata se ce l'hanno e che fanno quel che vogliono senza avere nemmeno la decenza di nascondersi, bisogna ammettere che la differenza c'è...
      ma ciononostante hanno combinato ciò che hanno combinato ed hanno combinato tanto...

      no, non verserò una lacrima... questo è certo.

      come spesso accade, ottimi
      Originariamente Scritto da Sean
      Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
      Originariamente Scritto da Pesca
      avanti savoia

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      • RAS
        Si vis pacem para bellum
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        • Roma
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        #48
        Muoiono con Cossiga, i segreti di mezzo secolo d'Italia, Strage di Bologna, Ustica, Gladio, Moro...
        Last edited by RAS; 17-08-2010, 22:17:14.

        Adriano Marini Official Web Site-Gruppo Escursionistico Montano-Canale YouTube-Canale Facebook

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        • catastrophy
          catabolic,modest&notturno
          • Jan 2004
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          #49
          Originariamente Scritto da *Winstrol* Visualizza Messaggio
          ...
          mi auguro che abbia lasciato qualche scritto con le risposte.....su cosa realmente sia successo quel giorno.......
          nè lui, nè andreotti sono i tipi che si pentono di ciò che hanno fatto, lasciando lettere e spiegazioni...
          sono cose che o scopriremo per altri motivi o non scopriremo mai...
          Originariamente Scritto da Mizard
          ...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
          Originariamente Scritto da Barone Bizzio
          Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
          Originariamente Scritto da TheSandman
          Silvio compreso.
          Originariamente Scritto da TheSandman
          Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.

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          • RAS
            Si vis pacem para bellum
            • Jul 2002
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            • Roma
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            #50
            Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza Messaggio
            nè lui, nè andreotti sono i tipi che si pentono di ciò che hanno fatto, lasciando lettere e spiegazioni...
            sono cose che o scopriremo per altri motivi o non scopriremo mai...

            Adriano Marini Official Web Site-Gruppo Escursionistico Montano-Canale YouTube-Canale Facebook

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            • Liam & Me
              Bad Blake
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              • high as a kite
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              #51
              Non e' il giorno giusto per approfondire certe cose, ma leggevo che da 15 anni circa aveva anche divorziato dalla moglie. Mentre la sacra rota gli aveva annullato il matrimonio religioso, che a piu' di 40 anni dalle nozze e' perlomeno singolare, credo.
              B & B with a little weed










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              • Federico86
                I'm a machine
                • Apr 2006
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                • in un appartamento
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                #52
                Mi piace ricordarlo per le sue riflessioni illuminanti, tipo questa

                "Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì... questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio".

                Francesco Cossiga interviewed by Andrea Cangini, Quotidiano Nazionale, 23/10/2008


                Facendo una facile generalizzazione, quando muore un politco, muore un criminale.
                Arrivare al cedimento è come fare una passeggiata tra le fiamme dell'inferno, inferno in cui io mi sento sovrano!!!

                Non c'è miglior ornamento addosso che la carne attorno all'osso.

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                • odisseo
                  Bodyweb Senior
                  • Oct 2008
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                  #53
                  Sarò onesto, Cossiga non mi mancherà
                  di Nando Dalla Chiesa
                  Certo non si porterà nell'aldilà solo i segreti veri di questa Repubblica. Si porterà anche i segreti da lui inventati, le trame inesistenti fatte intravedere, le panzane spacciate per misteri

                  Sarò onesto: non mi mancherà. Guai se la pietà per la morte offuscasse la memoria e il giudizio che la memoria (viva, ben viva) porta con sé. Non esisterebbe più la storia. E dunque, parlando di Francesco Cossiga, rifiuterò il metodo che gli fu alla fine più congeniale: quello di ricordare i morti diffamandoli, dicendo di loro cose dalle quali non potevano difendersi. Fidando nel fatto che i familiari una cosa sapevano con certezza: che se avessero osato replicargli lui avrebbe inventato altri episodi sconvenienti ancora e poi li avrebbe dileggiati, forte della sua passata carica istituzionale e della compiaciuta docilità con cui la stampa ospitava ogni sua calunnia. Fece così con Moro, con Berlinguer, con il generale dalla Chiesa. Fece così con altri. Era nato d’altronde un autentico genere giornalistico, l’intervista a Cossiga, che consisteva nel mettergli davanti un microfono o un taccuino e ospitare senza fiatare le sue allusioni, le sue bugie.

                  Da trasformare in rivelazioni storiche, provenienti dal loro unico e inesauribile depositario. Mi atterrò dunque ai fatti che tutti possono pubblicamente controllare. Perché ai tempi fui tra parlamentari che ne chiesero l’impeachement, anzitutto. Perché io il sistema politico di allora, quello che chiamavo il regime della corruzione, lo volevo cambiare per davvero. Ma per renderlo conforme alla Costituzione e a un decente senso delle istituzioni. Perciò mi scandalizzavo nel vedere un capo dello Stato giocare soddisfatto al picconatore, conducendo una massiccia attività di diseducazione civica. Quando poi Cossiga si mise alla testa della lotta contro i giudici, minacciando, lui presidente del Csm, di farlo presidiare militarmente dai carabinieri avvalendosi delle sue prerogative di Capo supremo delle Forze armate, pensai che la misura era colma. Che l’uomo esprimeva una cultura golpista e che era nella posizione istituzionale per tradurla in realtà politica.

                  Le chiavi di casa e i giudici ragazzini
                  Perché titolai la storia di Rosario Livatino “Il giudice ragazzino”. Esattamente in polemica con lui, che delegittimava i giovani magistrati che in Sicilia sfidavano la mafia. A questi giudici ragazzini non affiderei neanche le chiavi di una casa di campagna, aveva detto. E Livatino, morto a trentotto anni, aveva compiuto le sue prime coraggiosissime inchieste quando di anni ne aveva ventotto. Avevo imparato dai racconti di mio padre che quando si ha a che fare con la mafia chi ha un grado superiore protegge chi sta sul posto, ci passeggia insieme in piazza perché tutti capiscano. Che non è solo, che ha dietro lo Stato. Lui, capo dei magistrati, aveva invece umiliato sprezzantemente proprio i giudici più esposti negli anni della mattanza. Perchémi astenni, unico nel centrosinistra, sulla fiducia al primo governo D’Alema. Non per oltranzismo ulivista, ma perché non ero certo entrato in parlamento per fare un governo con Cossiga e con ciò che lui rappresentava nella vita del paese e nella mia vita personale. Il testo dell’intervento pronunciato in quell’occasione è agli atti. Allora mi valse richieste di interruzione da sinistra e qualche stretta di mano (tra cui quella di Gianfranco Fini). Perché l’ho spesso citato – ma non quanto avrei voluto – nei libri, negli articoli o negli interventi che avevano per oggetto la vicenda di mio padre.


                  Veleni attorno a un sacrificio

                  Perché ho sempre trovato maramaldo quello spargergli veleno intorno dopo il suo sacrificio. Non ho mai capito se fosse il seguito dell’isolamento che il sistema aveva inflitto al prefetto dopo l’ annuncio che sarebbe andato in Sicilia per combattere la mafia per davvero. Ricordo però con certezza che Cossiga iniziò a colpirne l’immagine in vista del maxiprocesso presentandolo con naturalezza come iscritto alla P2. I giudici che avevano indagato a Castiglion Fibocchi, Gherardo Colombo e Giuliano Turone, mi garantirono che loro nella lista quel nome non l’avevano trovato. Lui insisté contro ogni atto giudiziario e parlamentare (della storia ho reso i particolari su “In nome del popolo italiano”, biografia postuma di mio padre, nel 1997). Finché anni dopo ancora raccontò la sua pazzesca verità: per proteggere mio padre Colombo e Turone, giudici felloni, avevano strappato un foglio dall’elenco. Non smise mai di raccontarlo. Così come, per sminuire il lavoro di Giancarlo Caselli e di mio padre contro il terrorismo, sostenne un giorno, poco dopo l’avviso di garanzia per Andreotti a Palermo, che il vero merito del pentimento di Patrizio Peci fosse di un maresciallo delle guardie carcerarie di Cuneo. Costui venne da lì lanciato pubblicamente in orbita giornalistica e televisiva per seminare nuove e inverosimili calunnie su mio padre, alcune delle quali si sono ormai purtroppo depositate negli atti giudiziari (tra i quali rimane però anche, a Palermo, il testo della controaudizione da me richiesta).

                  Altro verrebbe da dire, dalla memoria di Giorgiana Masi uccisa in quella famigerata manifestazione del ‘77 zeppa di infiltrati in armi, al contrasto avuto con lui in Senato, dai banchi della Margherita, sui fatti della Diaz, che lui, sedicente garantista, avallò senza scrupoli. Come e più che con Giovanni Leone, che non ebbe comunque le sue colpe, avremo probabilmente un mieloso coro di elogi. Poiché l’uomo ha incarnato alla perfezione la qualità media della nostra politica questo è assolutamente naturale. Certo non si porterà nell’aldilà solo i segreti veri di questa Repubblica. Si porterà anche i segreti da lui inventati, le trame inesistenti fatte intravedere, le panzane spacciate per misteri. Riposi in pace, e che nessuno faccia a lui i torti che lui fece alle vittime della Repubblica.

                  Sarò onesto, Cossiga non mi mancherà | Il Fatto Quotidiano
                  "
                  Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                  • ikuape86
                    L' oristanese pizzaiolo
                    • Feb 2005
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                    • Oristano
                    • Send PM

                    #54
                    Originariamente Scritto da Federico86 Visualizza Messaggio
                    Mi piace ricordarlo per le sue riflessioni illuminanti, tipo questa

                    "Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì... questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio".

                    Francesco Cossiga interviewed by Andrea Cangini, Quotidiano Nazionale, 23/10/2008


                    Facendo una facile generalizzazione, quando muore un politco, muore un criminale.
                    quoto tutto, soprattutto l'ultima frase

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                    • Lucone
                      Bodyweb Advanced
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                      #55
                      "Se Berlusconi è il nuovo De Gasperi...io sono Carlo Magno"
                      Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)

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                      • DORian_fAke
                        Bodyweb Advanced
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                        #56
                        Originariamente Scritto da Lucone Visualizza Messaggio
                        Un grande anticomunista, respect
                        Respect?
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                        YouTube - COSSIGA A CAPO POLIZIA, CI VORREBBE UN MORTO (English, Italian) manifestazioni
                        viene citata anche casa Pound (Pound come quello della citazione nella tua firma)

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                        • Shamash
                          Bodyweb Advanced
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                          • Zibamba
                          • Send PM

                          #57
                          Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                          Respect?
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                          YouTube - COSSIGA A CAPO POLIZIA, CI VORREBBE UN MORTO (English, Italian) manifestazioni
                          viene citata anche casa Pound (Pound come quello della citazione nella tua firma)
                          Non le trovo affatto considerazioni sbagliate,anzi.E' un modo meno sciocco per gestire le cose
                          il re si è disteso e non sorgerà più,
                          il Signore di Kullab non sorgerà più;
                          egli ha vinto il male,non verrà più;
                          benchè fosse forte di braccio,non sorgerà più.

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                          • ikuape86
                            L' oristanese pizzaiolo
                            • Feb 2005
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                            • Oristano
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                            #58
                            Originariamente Scritto da Shamash Visualizza Messaggio
                            Non le trovo affatto considerazioni sbagliate,anzi.E' un modo meno sciocco per gestire le cose

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                            • Ray Of Light
                              Bodiuebbe Senior
                              • Apr 2007
                              • 6400
                              • 612
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                              • Send PM

                              #59
                              a suo tempo disse che erano solo provocazioni. pensavo fosse palese.

                              Originariamente Scritto da psicouno
                              proprio non afferro il senso di integrarsi con le proteine....
                              Originariamente Scritto da Gandhi
                              Posso avere la potestà di scrivere ciò che mi pare e mi piace? O devo cercare qualche articolo di legge (che non esiste) per affermare ciò summenzionato?

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                              • ma_75
                                Super Moderator
                                • Sep 2006
                                • 52669
                                • 1,388
                                • 775
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                                #60
                                Originariamente Scritto da Ray Of Light Visualizza Messaggio
                                a suo tempo disse che erano solo provocazioni. pensavo fosse palese.
                                considerando il suo passato da ministro degli interni non lo darei per scontato.
                                In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                                ma_75@bodyweb.com

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