penso che tra la sorpresa, i colpi al viso, il fatto che l'abbia buttata a terra... meno
Lasciato dalla fidanzata, si vendica massacrando una passante
Collapse
This topic is closed.
X
X
-
Originariamente Scritto da corlis1 Visualizza Messaggioragionaento giustissimo ma ripeto la domanda se tutit questi extracomunitari non ci fossero a delinquere quanti reati avremo dagli italiani? no xche io da qualche anno a questa parte sento solo loro
rimane il fatto che le statistiche non mentono, gli extra sono una minoranza e compiono in % una grandissima quantità di reati ed è su questo che bisogna ragionare.Arrivare al cedimento è come fare una passeggiata tra le fiamme dell'inferno, inferno in cui io mi sento sovrano!!!
Non c'è miglior ornamento addosso che la carne attorno all'osso.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggioraga, ma quanto pensate che ci abbia messo ad ucciderla, io penso nemmeno un minuto, non è che aveva un capanello di gente attorno, tempo che qualcuno se ne è accorto ed era tardiOriginariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioScusa CRI ma col cavolo... hanno assistito in molti, il cognato della vittima è andato di persona a chiedere aiuto in un bar, e nessuno si è mosso, il bastardo ha continuato a picchiare anche dopo che la vittima è morta, pensa che nel frattempo è arrivata anche l'ambulanza, e non hanno mosso dito fino all'arrivo della polizia.I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioScusa CRI ma col cavolo... hanno assistito in molti, il cognato della vittima è andato di persona a chiedere aiuto in un bar, e nessuno si è mosso, il bastardo ha continuato a picchiare anche dopo che la vittima è morta, pensa che nel frattempo è arrivata anche l'ambulanza, e non hanno mosso dito fino all'arrivo della polizia.Originariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
Commenta
-
-
ROMA (6 agosto) - In crisi con la fidanzata, un 25enne ucraino, Oleg Fedkhenko, muratore con l'hobby del pugilato, stamattina intorno alle 8 è sceso in strada e ha ucciso, massacrandola con calci e pugni e sfondandole le ossa del viso la prima donna che ha incontrato, una filippina di 41 anni, Emilu A., sposata e madre di tre bambini. Aveva appena accompagnato uno dei figli dalla sorella per recarsi a casa della famiglia dove lavorava come colf. Sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro prima delle ferie. Testimoni hanno raccontato di aver urlato, ma nessuno è intervenuto.
La tragedia è avvenuta in viale Abruzzi, all'altezza del civico 64. Dopo aver tentato di prenderle la borsa, alla reazione della donna il pugile, urlando come un pazzo, l'ha scaraventata contro la vetrata di una banca e ha iniziato a colpirla con ganci e diretti al volto, sfigurandole il viso. Ci sono voluti quattro poliziotti, chiamati da un passante, per immobilizzare l'omicida, alto 1,80 e con un fisico palestrato. Poco dopo l'uomo, con i calzoncini e la maglietta completamente imbrattati di sangue, si è calmato. Nella colluttazione uno degli agenti è rimasto contuso. Macchie di sangue sul luogo dell'aggressione per una decina di metri.
I soccorritori del 118 hanno tentato di rianimare per mezz'ora la donna, che aveva subìto un arresto cardiaco, e l'hanno portata all'ospedale Fatebenefratelli, dove è morta dopo tre ore. L'aggressore è stato portato all'ospedale Niguarda perché ha colpito la donna con tale violenza da scorticarsi le mani fino all'osso e fratturarsi più nocche. In seguito è stato trasferito a San Vittore.
Ex muratore, un precedente per furto, Fedkhenko soffriva di depressione. Oleg Fedkhenko ha svolto anche altri lavori come, pare, il buttafuori in locali notturni ed è abilitato all'attività agonistico-sportiva come pugile. Attualmente era disoccupato. In passato ha anche sofferto di problemi psicologici e di depressione. La polizia ha trovato in casa sua, oltre ad uno storditore elettrico e un grosso coltello da caccia, la certificazione medica che attesta le crisi depressive. L'uomo è risultato non essere in regola con il permesso di soggiorno.
A dare l'allarme per prima alla polizia era stata proprio la madre dell'uomo, preoccupata dalla furia con la quale aveva preso le chiavi di casa ed era uscito: aveva presagito che l'aggressività del figlio era ad un livello tale da poter provocare conseguenze tragiche «E' da due giorni che andava dicendo di voler far fuori qualcuno - ha detto la donna, che vive con il figlio in viale Gran Sasso - Negli ultimi giorni era sembrato molto agitato e aggressivo, probabilmente a causa di alcuni problemi con la sua fidanzata». La donna aveva avvisato il 113 del pericolo. Una pattuglia è giunta in viale Abruzzi, a circa 200 metri dalla casa di Fedchenko, quando però la tragedia si era già consumata.
La fidanzata: non ci credo, non farebbe male a nessuno. «E' impossibile» dice in lacrime la fidanzata di Oleg Fedchenko, una hostess lituana, 32 anni, alta, bionda. «E' impossibile che abbia fatto una cosa del genere. Non ci credo, non l'ha fatto, non lo potrebbe fare. Lui non potrebbe fare male a nessuno - dice mentre citofona all'abitazione del suo ragazzo - Ultimamente il nostro rapporto era in difficoltà perchè la madre non ci voleva insieme. Ieri sera abbiamo dormito insieme. Mi sembrava tranquillo, non capisco cosa sia successo stamattina». La donna racconta di aver provato più volte a chiamarlo invano e di aver pensato stesse facendo jogging. Poi, sentita la notizia alla radio, si è precipitata in viale Gran Sasso.
I vicini: mai visto dare in escandescenze. Nello stabile di viale Gran Sasso nessuno ricorda particolari scenate da parte del giovane. «Non l'abbiamo mai visto andare in escandescenze» raccontano i custodi del palazzo, citando solo un piccolo diverbio, subito risolto, per il parcheggio di un'auto.
Testimone: urlavo, ma nessuno si fermava. «Prima l'ha tirata per la borsa, poi l'ha spinta contro il muro e l'ha picchiata con calci e pugni». Espinoza Jesus, 50 enne ecuadoriana che in questi giorni sostituisce il custode del palazzo al numero 64 di viale Abruzzi, ha assistito all'aggressione avvenuta a pochi metri di distanza e spiega: «Lei stava camminando sul marciapiede verso piazzale Loreto quando ha incrociato il ragazzo che arrivava in senso opposto. All'inizio sembrava che lui volesse scipparla, poi l'ha spinta contro il muro e ha iniziato a picchiarla, lei sembrava esanime e non reagiva. Io ho iniziato a urlare, ma nessuno si fermava».
Il figlio più piccolo di Emilu A., non sa ancora nulla di quanto successo alla mamma. A raccontarlo sono tre amiche della donna, che hanno depositato sul luogo del brutale omicidio tre rose rosse e altrettanti lumini. «Al piccolo non è stato ancora raccontato nulla - spiega Edita, una delle tre amiche - mentre il più grande, che ha 17 anni, sa tutto ed è sconvolto». «Una brava donna, pensava sempre ai figli, una gran lavoratrice e una bravissima mamma», la descrivono così la vittima, mentre si asciugano le lacrime, le tre donne, tutte filippine. «Siamo tutti qui dalla sorella. Ci sono anche il marito e i figli di Emilu. È assurdo quanto è successo», aggiungono. Mentre tentano di accendere i tre lumini, cercano le parole giuste per descriverla. «Era in Italia da 20 anni. Era una mamma molto in gamba, tutta lavoro e casa - raccontano - Lavorava nove-dieci ore al giorno. Faceva la donna delle pulizie e la baby sitter per una famiglia che vive qua vicino. E pensare che questo era il suo ultimo giorno di lavoro perchè la famiglia per cui lavorava andava in vacanza. Era passata a lasciare il piccolo da sua sorella come al solito. Il figlio doveva andare in piscina con i nostri. È passata, cinque minuti, è andata e poi...».
ROMA (7 agosto) - Oleg Fedchenko, l'ucraino che ieri mattina ha massacrato di botte una passante in un momento di follia omicida, secondo gli investigatori aveva fatto in passato uso di droghe. All'uso di stupefacenti si aggiungeva probabilmente anche l'assunzione di steroidi anabolizzanti per la sua attività agonistica come pugile. Gli investigatori dell'Ufficio prevenzione generale hanno sequestrato tre o quattro referti medici che farebbero pensare all'uso di stupefacenti: in un primo referto del 2007 il medico di un pronto soccorso scriveva di una non meglio precisata «agitazione psicomotoria da inalazione», che lascerebbe pensare a droghe liquide come, ad esempio, il popper; in un altro referto medico, un altro operatore sanitario certificava uno «stato di alterazione» probabilmente riferibile all'assunzione di sostanze tipo cannabinoidi.
L'uso di steroidi. A questi episodi, che però risalgono a qualche anno fa, si deve aggiungere il probabile uso di steroidi (che può provocare seri danni alla salute e alla psiche di chi li assume) descritto in un ulteriore referto in cui si cita l'uso di anabolizzanti. Fedchenko avrebbe sempre sostenuto di assumere solo proteine e vitamine, ma secondo altri si faceva delle iniezioni in palestra.
In un paio di occasioni Fedchenko ha dichiarato, e poi negato, di aver fatto uso di sostanze stupefacenti. Gli inquirenti dicono che in almeno un paio di occasioni, davnti ai medici ai quali in passato si rivolse per problemi di ansia e agitazione Fedchenko ha ammesso di aver fumato e inalato sostanze stupefacenti: marijuana e popper le sostanze presumibilmente assunte. Crisi di ansia e disturbi lo avevano portato a rivolgersi ai medici anche il mese scorso. Risale infatti a luglio l'ultima visita all'ospedale Niguarda, e in quell'occasione gli vennero prescritte delle pastiglie, che però il ragazzo non prendeva. Solo un mese prima, a giugno, il rilascio del certificato di idoneità alla pratica sportiva pugilistica. Un'attività per la quale ieri il giovane, seppur in stato confusionale, ha riferito ai medici di fare uso di anaboilizzanti. Diversa la testimonianza della madre, che parla solo di integratori a base di vitamine.
Fedchenko ha un unico precedente penale: i carabinieri lo sorpresero in un grande magazzino dell'hinterland milanese, nel 2008, a rubare due cappellini con un amico straniero. Un furtarello datato nel tempo, ma che forse non è stato un episodio isolato, in quanto durante la perquisizione in casa della madre, dove lui vive, è saltato fuori anche un sacchetto internamente rivestito di alluminio, che in genere viene usato dai ladri per non far scattare i dispositivi anti taccheggio.
Nella sua stanza, però, sono stati trovati oggetti ben più inquietanti, tra cui un coltello tipo "Rambo", con lama seghettata di 35 centimetri, un altro coltello a farfalla e altri due più piccoli, oltre allo storditore elettrico (che non è di libera vendita) e una mazza da baseball. E' stato trovato anche un permesso di soggiorno falsificato: l'uomo avrebbe infatti scannerizzato il proprio permesso di soggiorno modificandone la data di scadenza.
Fedchenko si trova da ieri sera nel carcere di San Vittore, ed è in attesa dell'interrogatorio di garanzia e della convalida dell'arresto da parte dell'autorità giudiziaria.
La fidanzata: era lui che voleva lasciarmi. Era Fedchenko a voler troncare la relazione con la fidanzata, e non lei, come era stato detto nei primi momenti dopo l'omicidio. L'uomo, influenzato dalla madre, era però tornato sui propri passi e l'aveva cercata nuovamente: è quanto ha raccontato alla polizia la fidanzata dell'uomo. L'ultimo episodio proprio giovedì sera. Il giovane, secondo la versione della ragazza, «pur soffrendo tanto» le avrebbe detto che la loro storia doveva finire, ma avrebbe poi cambiato atteggiamento quando la madre è uscita di casa per andare a lavorare, tanto che ieri mattina, con uno scambio di sms, i due si sono messi d'accordo per una gita all'acquario di Genova. Che la relazione non trovasse l'approvazione della madre del giovane è stato confermato dalla madre stessa, che ha detto agli inquirenti di non provare particolare simpatia per la ragazza del figlio.Last edited by epico; 07-08-2010, 17:53:26.
Commenta
-
-
ma sterminatela col cyclon b una merda umana cosi'..chi ridara' la mamma a quei poveri ragazzini?ma sto bastardo,invece di trovare sulla sua sttrada una donna indifesa, non poteva trovare chi dico..la cosa sarebbe stata diversaNoi pochi felici, Noi banda di Fratelli: Perche' chiunque ha versato il suo sangue insieme a me e' mio fratello.
William Shakespeare-Enrico V - atto
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Federico86 Visualizza Messaggiobisogna vedere anche la stampa e la tv cosa decide di farti sentire...ricordiamoci che i media hanno un potere incredibile di poter mostrare o nascondere quello che gli pare a loro...
rimane il fatto che le statistiche non mentono, gli extra sono una minoranza e compiono in % una grandissima quantità di reati ed è su questo che bisogna ragionare.Perle !!!
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioNon credo che da solo potesse fare molto, non so quanti poliziotti ci son voluti per caricarlo in macchina!In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioPare 7. Ah quanto servirebbero i taser.EMAIL non valida, sospensione utente imminente.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da luk90 Visualizza Messaggioperché?? non ce le hanno le pistole normali?Originariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggiomacchè carcere, macchè rieducazione. I poliziotti avrebbero dovuto sparargli in testa da cane rabbioso quale è. Avrebbero giustificato l'accaduto dicendo che erano stati aggrediti e nessuno avrebbe trovato da ridire. Non si può uccidere una madre che lascia tre bambini senza un perchè, senza motivo, solo perchè hai le palle girate, solo perchè sei psicolabile.
Feccia di questo genere al mondo non ci fa nulla e nessuno ne avrebbe sentito la mancanza.sigpicè il carico che stimolando il sistema ormonale, dà volume al muscolo
Commenta
-
Commenta