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è qualcosa che ha voluto l'utente stesso...non imposta dall'esterno. Si sono tutti rinchiusi in un meccanismo dove sei esposto a tutti e senza tutela...se ci pensate è spaventoso...ma di chi è la "colpa"? A me continuano ad arrivare richieste per e-mail, inviti ad iscrivermi ecc...col cavolo
Io ho scritto Manx nella ricerca e mi è apparso un culone, degli insulti in tedesco, una svastica e la frase "Naturalissimo88 sei una merda"
Facebook:
Il sogno degli egomaniaci con un ego spropositato, dove poter mettere in mostra se stessi sotto ogni punto di vista(stando attenti però a mostrare ipocritamente solo i propri lati positivi.)
Non esiste più intimità, non esiste più lo spazio personale, perfino i pensieri vengono messi alla mercè di tutti,amici e non.
E sembra tutto un volersi mostrare poetici, profondi, magari citando citazioni acculturate di cui non si conosce nemmeno l'autore.E sentirsi così un gradino sopra gli altri.
E' l' aggiunta di gruppi impegnati di cui non frega nulla,ma fa niente, perchè fa cultura averli.
E poi la poesia di persone che di profondo non hanno nulla se non il conto in banca.
Facebook dove perfino la morte viene resa un evento mediatico. Dove perfino il dolore non è più privato,ma di tutti.
Dove l'amicizia diventa un mostrare ed un esibire all'altro ciò che rende meravigliosi e superiori.
Facebook, il luogo dove fornire direttamente e senza problemi informazioni di ogni tipo per soddisfare pienamente le ricerche di marketing delle multinazionali.
Facebook dove le persone diventano strumenti per fornire pubblicità sempre più mirate.
Facebook dove milioni di persone(non anonime,ma reali) sono pronte a farsi osservare, studiare, etichettare e controllare.
Buona tecnocrazia a tutti gli iscritti.
(Io personalmente sono lieta di non farne parte, nè mai ne farò).
Facebook:
Il sogno degli egomaniaci con un ego spropositato, dove poter mettere in mostra se stessi sotto ogni punto di vista(stando attenti però a mostrare ipocritamente solo i propri lati positivi.)
Non esiste più intimità, non esiste più lo spazio personale, perfino i pensieri vengono messi alla mercè di tutti,amici e non.
E sembra tutto un volersi mostrare poetici, profondi, magari citando citazioni acculturate di cui non si conosce nemmeno l'autore.E sentirsi così un gradino sopra gli altri.
E' l' aggiunta di gruppi impegnati di cui non frega nulla,ma fa niente, perchè fa cultura averli.
E poi la poesia di persone che di profondo non hanno nulla se non il conto in banca.
Facebook dove perfino la morte viene resa un evento mediatico. Dove perfino il dolore non è più privato,ma di tutti.
Dove l'amicizia diventa un mostrare ed un esibire all'altro ciò che rende meravigliosi e superiori.
Facebook, il luogo dove fornire direttamente e senza problemi informazioni di ogni tipo per soddisfare pienamente le ricerche di marketing delle multinazionali.
Facebook dove le persone diventano strumenti per fornire pubblicità sempre più mirate.
Facebook dove milioni di persone(non anonime,ma reali) sono pronte a farsi osservare, studiare, etichettare e controllare.
Buona tecnocrazia a tutti gli iscritti.
(Io personalmente sono lieta di non farne parte, nè mai ne farò).
si stava meglio quando si stava peggio
non ci sono piu le mezze stagioni
quella cavalla li non è la stessa piu non è la stessa piu
Arrivare al cedimento è come fare una passeggiata tra le fiamme dell'inferno, inferno in cui io mi sento sovrano!!!
Non c'è miglior ornamento addosso che la carne attorno all'osso.
Facebook:
Il sogno degli egomaniaci con un ego spropositato, dove poter mettere in mostra se stessi sotto ogni punto di vista(stando attenti però a mostrare ipocritamente solo i propri lati positivi.)
Non esiste più intimità, non esiste più lo spazio personale, perfino i pensieri vengono messi alla mercè di tutti,amici e non.
E sembra tutto un volersi mostrare poetici, profondi, magari citando citazioni acculturate di cui non si conosce nemmeno l'autore.E sentirsi così un gradino sopra gli altri.
E' l' aggiunta di gruppi impegnati di cui non frega nulla,ma fa niente, perchè fa cultura averli.
E poi la poesia di persone che di profondo non hanno nulla se non il conto in banca.
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Dove l'amicizia diventa un mostrare ed un esibire all'altro ciò che rende meravigliosi e superiori.
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Buona tecnocrazia a tutti gli iscritti.
(Io personalmente sono lieta di non farne parte, nè mai ne farò).
sembra il testo di una canzone di Gigi DAlessio
"
Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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