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Altro sangue italiano in Afghanistan

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    Altro sangue italiano in Afghanistan

    Due militari italiani morti in Afghanistan

    Sono rimasti coinvolti in un attentato compiuto con un ordigno artigianale. Berlusconi: «Sono addolorato»



    ROMA - Due militari italiani sono morti in Afghanistan. Ne ha dato notizia il presidente di turno del Senato, Vannino Chiti. Il Senato ha immediatamente osservato un minuto di silenzio. Nella giornata di giovedì ci sarà un'informativa del governo al Parlamento: il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, relazionerà sull'accaduto e sulle condizioni in cui le truppe italiane si trovano ad operare. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha appreso della notizia poco prima di aprire la conferenza degli ambasciatori alla Farnesina, si è poi detto «rattristato» per l'accaduto.

    LA RICOSTRUZIONE -
    Il fatto sarebbe avvenuto a una decina di chilometri a nord di Herat. I due militari, secondo quanto si è appreso, sarebbero rimasti vittima di un attentato compiuto con un ordigno artigianale (Ied) piazzato lungo la strada che stavano percorrendo con un blindato. Nell'attentato non sarebbero rimasti coinvolti altri militari. Anche il precedente attentato che aveva causato la morte di soldati italiani, lo scorso maggio, era avvenuto nella zona di Herat, dove ha sede il quartier generale del nostro contingente.

    Due militari italiani morti in Afghanistan - Corriere della Sera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani



    #2
    R.i.p....

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      #3
      appena letto ...
      r.i.p.
      Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
      Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
      Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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        #4
        onestamente oggi avevo sentito mio cugino le sue parole erano di completa calma......tempismo atroce. R.I.P.
        I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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          #5
          r.i.p.

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            #6
            sti infami demmerda....
            rip

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              #7
              l'esercito è uno dei pochi orgogli che l'italia può vantare.
              R.I.P.
              "
              Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                #8
                sembra che non sia stato un attacco, ma un incidente durante in disinnesco di un ordigno. Ovvio che questo poco cambia alla sostanza, l'ho detto solo per informarvi.
                I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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                  #9
                  ogni volta che escono queste notizie , sto con il cuore in gola fino a che non arrivano notizie dal mio amico in missione ad Herat.
                  L ho rivisto pochi giorni fa per una breve licenza,,,,,,, ha visto morire tanti colleghi davanti ai suoi occhi.....
                  "Solo gli imbecilli non cambiano mai idea"

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                    #10
                    r.i.p.

                    qualcuno può spiegarmi cosa ci facciamo ancora in afghanistan?

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                      #11
                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Due militari italiani morti in Afghanistan

                      Sono rimasti coinvolti in un attentato compiuto con un ordigno artigianale. Berlusconi: «Sono addolorato»



                      ROMA - Due militari italiani sono morti in Afghanistan. Ne ha dato notizia il presidente di turno del Senato, Vannino Chiti. Il Senato ha immediatamente osservato un minuto di silenzio. Nella giornata di giovedì ci sarà un'informativa del governo al Parlamento: il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, relazionerà sull'accaduto e sulle condizioni in cui le truppe italiane si trovano ad operare. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha appreso della notizia poco prima di aprire la conferenza degli ambasciatori alla Farnesina, si è poi detto «rattristato» per l'accaduto.

                      LA RICOSTRUZIONE -
                      Il fatto sarebbe avvenuto a una decina di chilometri a nord di Herat. I due militari, secondo quanto si è appreso, sarebbero rimasti vittima di un attentato compiuto con un ordigno artigianale (Ied) piazzato lungo la strada che stavano percorrendo con un blindato. Nell'attentato non sarebbero rimasti coinvolti altri militari. Anche il precedente attentato che aveva causato la morte di soldati italiani, lo scorso maggio, era avvenuto nella zona di Herat, dove ha sede il quartier generale del nostro contingente.

                      Due militari italiani morti in Afghanistan - Corriere della Sera
                      maledetti bastardi solo con le armi non convenzionali riescono ad ucciderci

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                        #12
                        LA RICOSTRUZIONE - Il fatto è avvenuto a una decina di chilometri a nord di Herat. I due militari, secondo quanto si è appreso, erano specialisti del Genio. Facevano parte di un team Iedd (Improvised Explosive Device Disposal), specializzato nella rimozione di ordigni esplosivi improvvisati. Quando è avvenuto l'incidente erano impegnati proprio in una operazione di disinnesco. L'intervenuto è avvenuto intorno alle 20 locali. Una bomba rudimentale segnalata dalla polizia afghana. Dopo aver verificato la presenza dell'ordigno, i due genieri hanno proceduto alla sua neutralizzazione. Ma nel perlustrare la zona circostante per accertare l'eventuale presenza di altri ordigni, sono stati investiti da una forte esplosione che ne ha causato la morte. Anche il precedente attentato che aveva causato la morte di soldati italiani , lo scorso maggio, era avvenuto nella zona di Herat, dove ha sede il quartier generale del nostro contingente.
                        LE DUE VITTIME - I due genieri caduti sono il 1° maresciallo Mauro Gigli, nato il 3 aprile 1969 a Sassari ed effettivo al 32° Reggimento Genio di Torino (Brigata Alpina Taurinense), e il caporal maggiore capo Pierdavide De Cillis, nato il 25 febbraio 1977 a Bisceglie (Bari) e appartenente al 21° Reggimento Genio di stanza a Caserta. «I due militari - spiega lo Stato Maggiore della Difesa - facevano parte della Task Force Genio inquadrata nel contingente italiano in Afghanistan e avevano al loro attivo numerose missioni all'estero durante le quali avevano effettuato un elevato numero di interventi di disinnesco di ordigni esplosivi. Nell'ambito dell'operazione di oggi, i due genieri erano inquadrati in un dispositivo composto da 36 militari su 8 veicoli blindati Lince, uno dei quali in versione ambulanza. A seguito dello scoppio ha riportato lievi escoriazioni il Capitano Federica Luciani del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza e si è registrato il ferimento lieve di un civile afghano».
                        I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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                          #13
                          Originariamente Scritto da salsa Visualizza Messaggio
                          LA RICOSTRUZIONE - Il fatto è avvenuto a una decina di chilometri a nord di Herat. I due militari, secondo quanto si è appreso, erano specialisti del Genio. Facevano parte di un team Iedd (Improvised Explosive Device Disposal), specializzato nella rimozione di ordigni esplosivi improvvisati. Quando è avvenuto l'incidente erano impegnati proprio in una operazione di disinnesco. L'intervenuto è avvenuto intorno alle 20 locali. Una bomba rudimentale segnalata dalla polizia afghana. Dopo aver verificato la presenza dell'ordigno, i due genieri hanno proceduto alla sua neutralizzazione. Ma nel perlustrare la zona circostante per accertare l'eventuale presenza di altri ordigni, sono stati investiti da una forte esplosione che ne ha causato la morte. Anche il precedente attentato che aveva causato la morte di soldati italiani , lo scorso maggio, era avvenuto nella zona di Herat, dove ha sede il quartier generale del nostro contingente.
                          LE DUE VITTIME - I due genieri caduti sono il 1° maresciallo Mauro Gigli, nato il 3 aprile 1969 a Sassari ed effettivo al 32° Reggimento Genio di Torino (Brigata Alpina Taurinense), e il caporal maggiore capo Pierdavide De Cillis, nato il 25 febbraio 1977 a Bisceglie (Bari) e appartenente al 21° Reggimento Genio di stanza a Caserta. «I due militari - spiega lo Stato Maggiore della Difesa - facevano parte della Task Force Genio inquadrata nel contingente italiano in Afghanistan e avevano al loro attivo numerose missioni all'estero durante le quali avevano effettuato un elevato numero di interventi di disinnesco di ordigni esplosivi. Nell'ambito dell'operazione di oggi, i due genieri erano inquadrati in un dispositivo composto da 36 militari su 8 veicoli blindati Lince, uno dei quali in versione ambulanza. A seguito dello scoppio ha riportato lievi escoriazioni il Capitano Federica Luciani del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza e si è registrato il ferimento lieve di un civile afghano».
                          sono stato ricoverato con un geniere, mi ha parlato tutta la notte del suo incarico e voleva sapere cosa stavamo imparando su questi ordigni nel modulo k, incarico che non farei mai al mondo quello del geniere.

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                            #14
                            Originariamente Scritto da salsa Visualizza Messaggio
                            LA RICOSTRUZIONE - Il fatto è avvenuto a una decina di chilometri a nord di Herat. I due militari, secondo quanto si è appreso, erano specialisti del Genio. Facevano parte di un team Iedd (Improvised Explosive Device Disposal), specializzato nella rimozione di ordigni esplosivi improvvisati. Quando è avvenuto l'incidente erano impegnati proprio in una operazione di disinnesco. L'intervenuto è avvenuto intorno alle 20 locali. Una bomba rudimentale segnalata dalla polizia afghana. Dopo aver verificato la presenza dell'ordigno, i due genieri hanno proceduto alla sua neutralizzazione. Ma nel perlustrare la zona circostante per accertare l'eventuale presenza di altri ordigni, sono stati investiti da una forte esplosione che ne ha causato la morte. Anche il precedente attentato che aveva causato la morte di soldati italiani , lo scorso maggio, era avvenuto nella zona di Herat, dove ha sede il quartier generale del nostro contingente.
                            LE DUE VITTIME - I due genieri caduti sono il 1° maresciallo Mauro Gigli, nato il 3 aprile 1969 a Sassari ed effettivo al 32° Reggimento Genio di Torino (Brigata Alpina Taurinense), e il caporal maggiore capo Pierdavide De Cillis, nato il 25 febbraio 1977 a Bisceglie (Bari) e appartenente al 21° Reggimento Genio di stanza a Caserta. «I due militari - spiega lo Stato Maggiore della Difesa - facevano parte della Task Force Genio inquadrata nel contingente italiano in Afghanistan e avevano al loro attivo numerose missioni all'estero durante le quali avevano effettuato un elevato numero di interventi di disinnesco di ordigni esplosivi. Nell'ambito dell'operazione di oggi, i due genieri erano inquadrati in un dispositivo composto da 36 militari su 8 veicoli blindati Lince, uno dei quali in versione ambulanza. A seguito dello scoppio ha riportato lievi escoriazioni il Capitano Federica Luciani del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza e si è registrato il ferimento lieve di un civile afghano».
                            scusate l'ignoranza ma i poveri ragazzi morti avevano lo stesso ruolo del protagonista di The Hurt Locker?
                            "
                            Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                              #15
                              Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
                              scusate l'ignoranza ma i poveri ragazzi morti avevano lo stesso ruolo del protagonista di The Hurt Locker?
                              in sostanza si, Artificieri.

                              Anzi ora che ci penso, ricordando il film citato da te hanno usato, da quanto leggo, una tecnica simile hanno attirato con un ordigno ben in vista i militari e poi, hanno fatto esplodere un secondo ordigno sti maledetti.
                              I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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