Il portale Wikileaks - WikiLeaks pubblica
i rapporti top secret,
l'ira della Casa Bianca:
mettono a rischio
la vita degli americani
NEW YORK
Civili morti di cui non si è mai saputo nulla, un’unità segreta incaricata di «uccidere o
catturare» ogni talebano senza alcun processo, i droni Reaper telecomandati a distanza da una base del Nevada, la collaborazione tra i servizi segreti pakistani (Isi) e i talebani. Non si tratta della trama di un thriller fantapolitico, ma del reale contenuto degli archivi segreti della guerra in Afghanistan, resi pubblici da Wikileaks, il portale Internet creato apposta per diffondere i documenti riservati.
Emergono 92.000 rapporti classificati del Pentagono che coprono un periodo di sei anni di Guerra in Afghanistan, dal gennaio 2004 al dicembre 2009, sia sotto l’amministrazione Bush che sotto quella Obama. Si tratta della maggiore fuga di notizie della storia militare americana: una quantità enorme di documenti da cui emerge un’immagine devastante di quello che è effettivamente successo in Afghanistan. Truppe che uccidono centinaia di civili in scontri tenuti segreti, attacchi dei talebani che rafforzano la Nato e alimentano la guerriglia nei vicini Pakistan e Iran. Sono solo alcuni dei dati scioccanti che si trovano nei rapporti. Amara la considerazione finale: «dopo aver speso 300 miliardi di dollari in Afghanistan, gli studenti coranici sono più forti ora di quanto non lo fossero nel 2001».
Furente la Casa Bianca che ha condannato «con forza» la pubblicazione del materiale riservato: «Possono mettere a rischio -ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale di Barack Obama, il generale James Jones- la vita degli americani e dei nostri alleati, e minacciare la nostra sicurezza nazionale». Indispettito anche l’ambasciatore del Pakistan negli Stati Uniti, Husain Haqqani, che ha definito «irresponsabile» la pubblicazione del materiale riservato. La Casa BIanca ha fatto comunque notare che il materiale copre l’arco di tempo dal gennaio 2004 al dicembre 2009«.
Tra le carte emerge, tra l’altro, che il Pakistan, ufficialmente alleato degli Stati Uniti, ha permesso a funzionari dei suoi servizi segreti di incontrare direttamente i capi talebani in riunioni segrete per organizzare reti di gruppi militanti contro i soldati americani, e mettere a punto complotti per eliminare leader afghani. Viene rivelato inoltre che l’intelligence pakistana (Directorate for Inter-Services-Intelligence) faceva il doppio gioco lavorando anche al fianco di Al Qaeda per progettare attacchi.
Ma non finisce qui. Per la prima volta è emerso che i talebani hanno usato missili portatili a ricerca di calore contro gli aerei della Nato, come gli Stinger che la Cia fornì ai mujaheedin di Osama bin Laden per combattere contro i sovietici negli anni ’80. Dall’arrivo di Obama alla Casa Bianca le truppe Usa usano molti più droni (aerei senza piloti) malgrado le loro performance siano meno apprezzabili di quanto affermato ufficialmente. Alcuni si sono infatti schiantati al suolo o scontrati in volo, costringendo le truppe americane ad intraprendere rischiosissime operazioni di recupero prima che i talebani riuscissero ad impadronirsi dell’armamento e della tecnologia.
La Cia ha allargato le operazioni paramilitari in Afghanistan e, dal 2001 al 2008, ha finanziato l’intelligence afghana, trattandola come una sua affiliata virtuale. Dagli archivi riservati emerge inoltre che la coalizione sta usando sempre più le armi letali Reaper per fulminare gli obiettivi talebani in modo telediretto da una base del Nevada.
Washington sembra voler ignorare il doppio gioco di Islambad. Secondo i documenti citati, anche l’amministrazione Obama, malgrado le numerose minacce di intervento diretto, non ha cambiato nulla. Questo mese il segretario di Stato, Hillary Clinton, ha annunciato altri 500 milioni di dollari in aiuti a Islamabad, definendo Usa e Pakistan «partner uniti da una causa comune».
Sul sito web dell "New York Times" - che insieme al britannico "The Guardian" e al tedesco "Der Spiegel" ha avuto accesso ai documenti forniti da WikiLeaks diverse settimane fa - sono pubblicati i rapporti più interessanti.Il quotidiano newyorchese ha cominciato a fare uscire, a partire da lunedì scorso, un’inchiesta a puntate frutto di due anni di lavoro di due giornalisti sui legami tra le agenzie di intelligence Usa e le società di contractors, a cui venivano affidate le operazioni più sporche.
Wikileaks svela i segreti della guerra in Afghanistan - LASTAMPA.it
qui il nytimes
che figura dimmerda ( cit.)
i rapporti top secret,
l'ira della Casa Bianca:
mettono a rischio
la vita degli americani
NEW YORK
Civili morti di cui non si è mai saputo nulla, un’unità segreta incaricata di «uccidere o
catturare» ogni talebano senza alcun processo, i droni Reaper telecomandati a distanza da una base del Nevada, la collaborazione tra i servizi segreti pakistani (Isi) e i talebani. Non si tratta della trama di un thriller fantapolitico, ma del reale contenuto degli archivi segreti della guerra in Afghanistan, resi pubblici da Wikileaks, il portale Internet creato apposta per diffondere i documenti riservati.
Emergono 92.000 rapporti classificati del Pentagono che coprono un periodo di sei anni di Guerra in Afghanistan, dal gennaio 2004 al dicembre 2009, sia sotto l’amministrazione Bush che sotto quella Obama. Si tratta della maggiore fuga di notizie della storia militare americana: una quantità enorme di documenti da cui emerge un’immagine devastante di quello che è effettivamente successo in Afghanistan. Truppe che uccidono centinaia di civili in scontri tenuti segreti, attacchi dei talebani che rafforzano la Nato e alimentano la guerriglia nei vicini Pakistan e Iran. Sono solo alcuni dei dati scioccanti che si trovano nei rapporti. Amara la considerazione finale: «dopo aver speso 300 miliardi di dollari in Afghanistan, gli studenti coranici sono più forti ora di quanto non lo fossero nel 2001».
Furente la Casa Bianca che ha condannato «con forza» la pubblicazione del materiale riservato: «Possono mettere a rischio -ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale di Barack Obama, il generale James Jones- la vita degli americani e dei nostri alleati, e minacciare la nostra sicurezza nazionale». Indispettito anche l’ambasciatore del Pakistan negli Stati Uniti, Husain Haqqani, che ha definito «irresponsabile» la pubblicazione del materiale riservato. La Casa BIanca ha fatto comunque notare che il materiale copre l’arco di tempo dal gennaio 2004 al dicembre 2009«.
Tra le carte emerge, tra l’altro, che il Pakistan, ufficialmente alleato degli Stati Uniti, ha permesso a funzionari dei suoi servizi segreti di incontrare direttamente i capi talebani in riunioni segrete per organizzare reti di gruppi militanti contro i soldati americani, e mettere a punto complotti per eliminare leader afghani. Viene rivelato inoltre che l’intelligence pakistana (Directorate for Inter-Services-Intelligence) faceva il doppio gioco lavorando anche al fianco di Al Qaeda per progettare attacchi.
Ma non finisce qui. Per la prima volta è emerso che i talebani hanno usato missili portatili a ricerca di calore contro gli aerei della Nato, come gli Stinger che la Cia fornì ai mujaheedin di Osama bin Laden per combattere contro i sovietici negli anni ’80. Dall’arrivo di Obama alla Casa Bianca le truppe Usa usano molti più droni (aerei senza piloti) malgrado le loro performance siano meno apprezzabili di quanto affermato ufficialmente. Alcuni si sono infatti schiantati al suolo o scontrati in volo, costringendo le truppe americane ad intraprendere rischiosissime operazioni di recupero prima che i talebani riuscissero ad impadronirsi dell’armamento e della tecnologia.
La Cia ha allargato le operazioni paramilitari in Afghanistan e, dal 2001 al 2008, ha finanziato l’intelligence afghana, trattandola come una sua affiliata virtuale. Dagli archivi riservati emerge inoltre che la coalizione sta usando sempre più le armi letali Reaper per fulminare gli obiettivi talebani in modo telediretto da una base del Nevada.
Washington sembra voler ignorare il doppio gioco di Islambad. Secondo i documenti citati, anche l’amministrazione Obama, malgrado le numerose minacce di intervento diretto, non ha cambiato nulla. Questo mese il segretario di Stato, Hillary Clinton, ha annunciato altri 500 milioni di dollari in aiuti a Islamabad, definendo Usa e Pakistan «partner uniti da una causa comune».
Sul sito web dell "New York Times" - che insieme al britannico "The Guardian" e al tedesco "Der Spiegel" ha avuto accesso ai documenti forniti da WikiLeaks diverse settimane fa - sono pubblicati i rapporti più interessanti.Il quotidiano newyorchese ha cominciato a fare uscire, a partire da lunedì scorso, un’inchiesta a puntate frutto di due anni di lavoro di due giornalisti sui legami tra le agenzie di intelligence Usa e le società di contractors, a cui venivano affidate le operazioni più sporche.
Wikileaks svela i segreti della guerra in Afghanistan - LASTAMPA.it
qui il nytimes
che figura dimmerda ( cit.)
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