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  • girl on the moon
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    Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
    Sono d'accordo che la consapevolezza sia un valore fondamentale. Però a volte la consapevolezza è un'illusione, perché siamo consapevoli di qualcosa di falso. La sessuofobia di cui parlo è una consapevolezza fuorviante perché si basa su un concetto sbagliato.
    Il sesso è un valore centrale per qualsiasi specie sessuata. Il fatto di essere mentalmente più complessi di qualsiasi altra specie non ci rende qualcosa di diverso da esse: le emozioni che proviamo sono molto simili a quelle di un cane o di un elefante, perché le emozioni sono filogeneticamente precedenti alla cognizione superiore che ci differenzia di essi. E l'attrazione sessuale è più vecchia anche delle emozioni. Non è la nostra società ad essere sessuocentrica, semmai la nostra società fatica ad accettare il ruolo centrale del sesso nella nostra natura. Platone e puritanesimo di matrice semita, orrore per la carne e svalutazione del sesso. Cose sbagliate, tentativi di disumanizzare la propria natura perché non si è capaci di accettare la passione. Non è la "società" ad essere sessuocentrica; è la specie umana che, in quanto specie animale sessuata, è sessuocentrica.

    Hai spostato l'attenzione su altro.Perchè il punto non era questo. Perchè questa "onnipresenza" di sesso comporta il fatto che viene banalizzato e ridotto all'ammiccamento patinato di una modella su una rivista. Il sesso nella nostra società è uno strumento di profitto economico, cosa che ha poco a che vedere con la natura sessuale dell'essere umano.Ma invece riguarda semplicemente il meccanismo di produzione e consumo.Che è qualcosa di differente dal discorso che fai tu.


    Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
    Passiamo ad altro. E' molto interessante che, secondo te, attrici e modelle siano superficiali perché pensano solo all'aspetto. La recitazione è un'arte, ed una delle più complesse. Ma mi rendo conto che sia più facile bollare un'attrice come misero manichino, invece di riconoscere che forse si sia fatta il culo per imparare a recitare. Personalmente ho abbandonato la vecchia concezione attrice=*******, è un po' antiquata. In quanto alle modelle, ti sfugge che è un lavoro e che si basa sull'immagine. La dieta, per una modella, è lavoro. Un lavoro che si basa sul culto della bellezza, carattere culturale importante. Oppure devo pensare che sia giusto ammirare il Partenone per la sua bellezza, ma non sia giusto cercare la bellezza della natura, come si esprime nella nostra specie?
    Insomma, hai giudicato attrici e modelle con una superficialità paurosa. Guarda dentro te, prima di accusare di superficialità gli altri.

    Mi metti in bocca parole che non ho scritto.Io ho scritto che le modelle e le attrici in linea di massima tenderanno,per forza di cose, a dare particolare attenzione all’aspetto. Certo non basta questo a rendere una persona superficiale, ma insomma se una bambina viene cresciuta a suon di trucchi e vestiti costosi una quache influenza sulla sua persona e sul modi di vedere il mondo ,l’avrà.
    Cmq le attrici, in quel regno dei sogni e della chirurgia estetica che è Hollywood, devono anzitutto essere belle. E’ ovvio c'è anche il talento,ma ci sono anche casi di attrici che sono lì solo perché sono esteticamente gradevoli.
    A riprova dell’importanza fondamentale data alla bellezza basti pensare ai volti modificati, liftati, e ringiovaniti di moltissime attrici. Addirittura alcune da belle diventano brutte a furia di riempimenti di labbra e rughe vari. Riguardo alle modelle si è un lavoro,un lavoro che guarda caso ha preso sempre più piede e didffusione nei nosrti tempi. Ma che cosa mi cambia che la dieta è un lavoro?
    Sempre estenuante e ossessivo è.
    (Le donne islamiche hanno il velo.Le donne occidentali hanno l'imposizione della taglia 42.Schiavitù diverse. Ma nella sostanza non cambia granchè.)
    Riguardo il confronto con il Partenone, quello è un oggetto , puro e semplice oggetto. Una persona non lo è. Va benissimo, puoi ammirare la bellezza quanto vuoi, ma il confronto non è bilanciatissimo.


    Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
    Poi parliamo degli argomenti di cui non sai nulla, ma su cui pretendi di insegnare a tutti.
    La gente che si mette le dita in gola e bla bla bla. Ridicolo. Se vuoi cercare una piaga sociale legata al cibo, guarda al sovrappeso e all'obesità diffusissime nella nostra società, invece che alle pochissime persone che soffrono di problemi alimentari. Certo, di taglia 38 si fa un gran parlare e di ciccioni molto poco. Però se una persona fa lo sforzo di leggere le fonti scientifiche sull'epidemiologia, invece che libri cretini, scopre che c'è un'enorme emergenza sovrappeso, e che il problema anoressia è invece limitatissimo. Viene ingigantito solo perché va di moda.
    Chiarito questo l'anoressia come malattia è l'espressione di un disagio, non è il disagio. La nostra società porta alcuni a esprimere il disagio attraverso il rifiuto del cibo. E chissenefrega. Se non fosse il rifiuto del cibo, sarebbero le corse clandestine, o le risse, o quello che ti pare. L'idea che la gente diventi anoressica perché vuole essere come le modelle delle pubblicità è ridicola, figlia dell'ignoranza più becera. Parli di consapevolezza: allora perché non fai lo sforzo di studiare qualcosa sull'argomento, visto che ti interessa, invece di riempirti la testa di baggianate da riviste di terz'ordine o da tascabili Feltrinelli?
    Io non ho bisogno di leggere libri cretini ( forse quelli li leggi tu) né scientifici perchè mi sono basata sulla mia esperienza diretta e personale. Perché so cosa significa mangiare un pò di più e correre in bagno. Perchè l’ho vissuto (parlo al passato, e lo sottolineo) su me stessa. Al contrario di te. Che leggi epidemiologie scientifiche e credi di capire tutto e di avere assolutamente ragione.


    Riguardo anoressia e bulimia si sono disturbi che nascono anzitutto sulla base di una fragilità personale e disagi più o meno profondi ma i media e le immagini che ci arrivano da ogni parte fanno la loro parte, perché con i modelli presentati acuiscono il senso di inadeguatezza tipico di adolescenti e persone fragili.E si ritorna al messaggio bellezza= potere, se sei bella/bello allora vali e sarai apprezzato. Tu dall’alto dei tuoi anni riesci a confutarlo.Ma cosa vuoi che confuti una ragazzina di 17 anni ?

    E poi pochissime persone che soffrono di disturbi alimentari?Ma cosa stai dicendo?
    Esistono tanti gradi di disagi e senso di inadeguatezza legati al corpo e conseguentemente al cibo. Tante persone sono fissate su questo aspetto o vivono male se stesse anche a causa di un sistema che pone modelli di perfezione assurdi ed eccessivi. Non esiste solo l’anoressia, esistono altri disturbi,forse più subdoli proprio perché meno evidenti dell’ anoressia.

    Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
    Per chiudere, il corpo non è un contenitore. Noi siamo il nostro corpo. Amare il proprio corpo significa amare sé stessi. Chi svaluta la carne alla ricerca dell'anima è chi non è in grado di accettare le passioni, e allora finge che non esistano. Io non ho bisogno di rifiutare la mia natura carnale per trovare la mia spiritualità.

    Avevo utilizzato il termine "contenitore", ma non rendeva il senso di ciò che volevo esprimere.
    Si il corpo è la persona. Ma qui io non ho parlato di svalutare il corpo, né tantomeno, le passioni, assolutamente necessarie e sacrosante. Quello che qui si contesta è la bellezza come unica identità, il corpo come ossessione, il corpo come prodotto,il corpo deformato e finto come realtà.

    E il fatto che spesso non sia più "il corpo in funzione della persona",ma "la persona in funzione del corpo."
    Last edited by girl on the moon; 24-07-2010, 16:17:29.

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    • girl on the moon
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      Poi visto che mi pare di parlare con una persona che vive su un altro pianeta, ti dedico questo video sul meraviglioso e innocuo mondo dei concorsi di bellezza per bambini(w l'America):


      YouTube - Child Beauty Pageants- Sad Faces and Fake Smiles

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      • Bob Terwilliger
        bluesman
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        1. il sesso non è solo amore, romanticismo, e tiepida passione. E' anche consumo e tutte quelle cose che tu definisci banalizzazione. Perché è qualcosa che si fa sentire a tutti i livelli, nella nostra vita, in quanto è uno degli istinti più basilari. Il fatto di vedere del sesso "mercificato" non banalizza per nulla le altre espressioni di esso, come ad esempio il coito all'interno di una relazione d'amore. Anzi, rende conto dell'infinita varietà del sesso.

        2. estenuante e ossessivo. Mica come le miriadi di lavori orrendi che ci sono in giro. E' vero, fare la modella non è un lavoro meraviglioso e dorato, e talvolta è alienante. Come molti altri lavori. Pazienza.
        Aggiungo che un lavoro prende piede e si diffonde, come dici tu, quando c'è domanda di quel prodotto. E la bellezza è un prodotto che si è diffuso a dismisura, di recente, perché le nostre attuali condizioni di vita ci permettono di (e ci costringono a) concentrarsi su cose differenti dalla mera sussistenza.
        Non condivido il paragone tra velo e taglia 42. Terribile. Uno di quei ragionamenti tragicomici figli del femminismo.

        3. E' un errore molto comune quello di pensare che la scienza dica solo sciocchezze a confronto delle proprie mirabolanti esperienze di vita. In realtà, proprio queste esperienze di vita possono far perdere lucidità e obiettività. E non la farei tanto tragica per qualche corsa in bagno e un po' di bulimia. Ci sono un mucchio di persone che "hanno provato sulla propria pelle" tanti disagi, magari espressi in forma diversa dal cibo. Capisco che la cosa ti tocchi direttamente e che tu possa avere sviluppato una certa sensibilità. o ipersensibilità, sull'argomento. E in sé può essere anche un'ottima cosa. Però credo che tu capisca che proprio questa sensibilità acutizzata su questo problema ti possa portare a una percezione distorta o ingigantita del problema. Non devi confondere il livello dell'individuo con quello della società.
        Originariamente Scritto da Sean
        Bob è pure un fervente cattolico.
        E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

        Alice - How long is forever?
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        • Black87
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          • A casa di socio a falsificare CV
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          Sono d'accordo che la consapevolezza sia un valore fondamentale. Però a volte la consapevolezza è un'illusione, perché siamo consapevoli di qualcosa di falso. La sessuofobia di cui parlo è una consapevolezza fuorviante perché si basa su un concetto sbagliato.
          Il sesso è un valore centrale per qualsiasi specie sessuata. Il fatto di essere mentalmente più complessi di qualsiasi altra specie non ci rende qualcosa di diverso da esse: le emozioni che proviamo sono molto simili a quelle di un cane o di un elefante, perché le emozioni sono filogeneticamente precedenti alla cognizione superiore che ci differenzia di essi. E l'attrazione sessuale è più vecchia anche delle emozioni. Non è la nostra società ad essere sessuocentrica, semmai la nostra società fatica ad accettare il ruolo centrale del sesso nella nostra natura. Platone e puritanesimo di matrice semita, orrore per la carne e svalutazione del sesso. Cose sbagliate, tentativi di disumanizzare la propria natura perché non si è capaci di accettare la passione. Non è la "società" ad essere sessuocentrica; è la specie umana che, in quanto specie animale sessuata, è sessuocentrica.

          Passiamo ad altro. E' molto interessante che, secondo te, attrici e modelle siano superficiali perché pensano solo all'aspetto. La recitazione è un'arte, ed una delle più complesse. Ma mi rendo conto che sia più facile bollare un'attrice come misero manichino, invece di riconoscere che forse si sia fatta il culo per imparare a recitare. Personalmente ho abbandonato la vecchia concezione attrice=*******, è un po' antiquata. In quanto alle modelle, ti sfugge che è un lavoro e che si basa sull'immagine. La dieta, per una modella, è lavoro. Un lavoro che si basa sul culto della bellezza, carattere culturale importante. Oppure devo pensare che sia giusto ammirare il Partenone per la sua bellezza, ma non sia giusto cercare la bellezza della natura, come si esprime nella nostra specie?
          Insomma, hai giudicato attrici e modelle con una superficialità paurosa. Guarda dentro te, prima di accusare di superficialità gli altri.

          Poi parliamo degli argomenti di cui non sai nulla, ma su cui pretendi di insegnare a tutti.
          La gente che si mette le dita in gola e bla bla bla. Ridicolo. Se vuoi cercare una piaga sociale legata al cibo, guarda al sovrappeso e all'obesità diffusissime nella nostra società, invece che alle pochissime persone che soffrono di problemi alimentari. Certo, di taglia 38 si fa un gran parlare e di ciccioni molto poco. Però se una persona fa lo sforzo di leggere le fonti scientifiche sull'epidemiologia, invece che libri cretini, scopre che c'è un'enorme emergenza sovrappeso, e che il problema anoressia è invece limitatissimo. Viene ingigantito solo perché va di moda.
          Chiarito questo l'anoressia come malattia è l'espressione di un disagio, non è il disagio. La nostra società porta alcuni a esprimere il disagio attraverso il rifiuto del cibo. E chissenefrega. Se non fosse il rifiuto del cibo, sarebbero le corse clandestine, o le risse, o quello che ti pare. L'idea che la gente diventi anoressica perché vuole essere come le modelle delle pubblicità è ridicola, figlia dell'ignoranza più becera. Parli di consapevolezza: allora perché non fai lo sforzo di studiare qualcosa sull'argomento, visto che ti interessa, invece di riempirti la testa di baggianate da riviste di terz'ordine o da tascabili Feltrinelli?

          Per chiudere, il corpo non è un contenitore. Noi siamo il nostro corpo. Amare il proprio corpo significa amare sé stessi. Chi svaluta la carne alla ricerca dell'anima è chi non è in grado di accettare le passioni, e allora finge che non esistano. Io non ho bisogno di rifiutare la mia natura carnale per trovare la mia spiritualità.
          applausi.

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          • girl on the moon
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            Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
            1. il sesso non è solo amore, romanticismo, e tiepida passione. E' anche consumo e tutte quelle cose che tu definisci banalizzazione. Perché è qualcosa che si fa sentire a tutti i livelli, nella nostra vita, in quanto è uno degli istinti più basilari. Il fatto di vedere del sesso "mercificato" non banalizza per nulla le altre espressioni di esso, come ad esempio il coito all'interno di una relazione d'amore. Anzi, rende conto dell'infinita varietà del sesso.
            Ma qui non si discute questo.

            Il sesso è amore e quello che vuoi ma anche altro, tipo l'incontro fugace tra due sconosciuti che non sanno nulla l'uno dell'altro.Ognuno fa quel che vuole e va benissimo così.

            Quello che sto dicendo è invece che con l'uso e l' abuso, il sesso, nella pubblicità e nei media in generale, perde la sua funzione erotica. "Erotica" sia nel senso di sesso romantico(come dici tu) e sesso come pure fisicità e basta.
            Invece ciò che diventa è semplicemente un 'arma nelle mani dei pubblicitari affinchè si possa vendere di più.Ci rincoglioniscono al fine di vendere di più e affinchè possiamo produrre e consumare il più possibile.
            E quelle stesse immagini così finte e costruite spesso perdono anche la carica erotica che vorrebbero avere.


            p.s. Vedo comunque che ribatti solo a ciò che ti fa comodo.Ignorando cose a cui evidentemente non c'è giustamente nulla da ribattere( tipo il video postato).

            Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
            3. E' un errore molto comune quello di pensare che la scienza dica solo sciocchezze a confronto delle proprie mirabolanti esperienze di vita. In realtà, proprio queste esperienze di vita possono far perdere lucidità e obiettività. E non la farei tanto tragica per qualche corsa in bagno e un po' di bulimia. Ci sono un mucchio di persone che "hanno provato sulla propria pelle" tanti disagi, magari espressi in forma diversa dal cibo. Capisco che la cosa ti tocchi direttamente e che tu possa avere sviluppato una certa sensibilità. o ipersensibilità, sull'argomento. E in sé può essere anche un'ottima cosa. Però credo che tu capisca che proprio questa sensibilità acutizzata su questo problema ti possa portare a una percezione distorta o ingigantita del problema. Non devi confondere il livello dell'individuo con quello della società.

            "Le mirabolanti esperienze", sono esperienze reali e vere,è ciò che si può toccare con mano, e dicono molto di più dei numeri e delle statistiche degli studi epidemiologici di quattro medici che non sanno vedere oltre le "stanze chiuse" dei loro studi.

            E d'altra parte ci sono anche studi in merito all’influenza dei media nell’incidenza e sviluppo e aumento dei disturbi legati al cibo.

            Cmq interpreti a modo tuo ciò che scrivo.

            Nel post precedente, non ho svalutato gli studi scientifici,ma visto che tu svaluti con presunzione e saccenza le esperienze delle persone, faccio come fai tu.
            E mi meraviglio che qualcuno che lavori in un campo come il tuo, faccia questo, visto che nel tuo lavoro ciò che va tenuto sempre presente è il valore dato alla persona e alla sua esperienza di vita.Tutto il contrario di ciò che si può dedurre dalle tue parole, in cui svaluti e superficializzi le esperienze altrui dimostrando solo presunzione e superficialità.

            E il piano dell'individuo non è confuso con quello della società, perchè basta guardarsi un pò intorno, al di là della propria esperienza personale, per vedere un pò come vanno le cose. Inoltre meglio evitare di tentare di interpretare psicologicamente una persona sulla base di un paio di parole. La lucidità e l’obiettività non vengono meno se abbiamo vissuto un 'esperienza direttamente, magari è più probabile che questo accada nel momento in cui si sta ancora vivendo un problema. Sai che casino se ogni esperienza vissuta, ti facesse perdere l’obiettività e la lucidità.
            Last edited by girl on the moon; 27-07-2010, 02:48:59.

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            • Black87
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              Originariamente Scritto da girl on the moon Visualizza Messaggio
              Ma qui non si discute questo.

              Il sesso è amore e quello che vuoi ma anche altro, tipo l'incontro fugace tra due sconosciuti che non sanno nulla l'uno dell'altro.Ognuno fa quel che vuole e va benissimo così.

              Quello che sto dicendo è invece che con l'uso e l' abuso, il sesso, nella pubblicità e nei media in generale, perde la sua funzione erotica. "Erotica" sia nel senso di sesso romantico(come dici tu) e sesso come pure fisicità e basta.
              Invece ciò che diventa è semplicemente un 'arma nelle mani dei pubblicitari affinchè si possa vendere di più.Ci rincoglioniscono al fine di vendere di più e affinchè possiamo produrre e consumare il più possibile.
              E quelle stesse immagini così finte e costruite spesso perdono anche la carica erotica che vorrebbero avere.


              p.s. Vedo comunque che ribatti solo a ciò che ti fa comodo.Ignorando cose a cui evidentemente non c'è giustamente nulla da ribattere( tipo il video postato).




              "Le mirabolanti esperienze", sono esperienze reali e vere,è ciò che si può toccare con mano, e dicono molto di più dei numeri e delle statistiche degli studi epidemiologici di quattro medici che non sanno vedere oltre le "stanze chiuse" dei loro studi.

              E d'altra parte ci sono anche studi in merito all’influenza dei media nell’incidenza e sviluppo e aumento dei disturbi legati al cibo.

              Cmq interpreti a modo tuo ciò che scrivo.

              Nel post precedente, non ho svalutato gli studi scientifici,ma visto che tu svaluti con presunzione e saccenza le esperienze delle persone, mi metto al tuo stesso livello.

              E mi meraviglio che qualcuno che lavori in un campo come il tuo, faccia questo, visto che nel tuo lavoro ciò che va tenuto sempre presente è il valore dato alla persona e alla sua esperienza di vita.Tutto il contrario di ciò che si può dedurre dalle tue parole, in cui svaluti e superficializzi le esperienze altrui dimostrando solo presunzione e superficialità.

              E il piano dell'individuo non è confuso con quello della società, perchè basta guardarsi un pò intorno, al di là della propria esperienza personale, per vedere un pò come vanno le cose. Inoltre meglio evitare di tentare di interpretare psicologicamente una persona sulla base di un paio di parole. La lucidità e l’obiettività non vengono meno se abbiamo vissuto un 'esperienza direttamente, magari è più probabile che questo accada nel momento in cui si sta ancora vivendo un problema. Sai che casino se ogni esperienza vissuta, ti facesse perdere l’obiettività e la lucidità.
              l'unico problema è che non sta lavorando.

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              • girl on the moon
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                Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
                l'unico problema è che non sta lavorando.

                Ma cosa c'entra? Quelli sono aspetti che caratterizzano e distinguono una persona al di là del lavoro svolto.
                Poi comunque nel modo di gestire la professione si riflette ciò che è la persona in sè.
                Giusto per fare un esempio, se si ha poca empatia,proprio per carattere, non è certo la psicologia un campo professionale adatto da scegliere.

                P.S. Non credo comunque che Bob abbia bisogno dell'avvocato difensore.
                Last edited by girl on the moon; 27-07-2010, 01:36:21.

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                • Bob Terwilliger
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                  Se voglio sapere la direzione del vento guardo la banderuola sul tetto, non uso il gascromatografo. Perché un gascromatografo, sebbene sia uno strumento raffinato e utile, non è in grado di dirmi la direzione del vento. Allo stesso modo, se voglio sapere l'incidenza di un disturbo di personalità o di una sindrome psichiatrica, uso la statistica. Il livello dell'esperienza non c'entra nulla.
                  Non dubito che le tue corse in bagno ti abbiano dato un punto di vista privilegiato sull'esperienza del disturbo alimentare, ma questo non cambia minimamente il fatto che - al di là delle tue opinioni - non esista un'emergenza sanitaria di disturbi alimentari. E' un problema numericamente circoscritto, e sembra molto diffuso solo per l'infausta pubblicità fatta dai media.
                  Originariamente Scritto da Sean
                  Bob è pure un fervente cattolico.
                  E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

                  Alice - How long is forever?
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