cambiamenti generazionali.....

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • Barone Bizzio
    Bodyweb Senior
    • Dec 2008
    • 11874
    • 427
    • 110
    • Send PM

    Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
    .
    A questo punto dovremo dire che non sempre mancanza di cultura equivale a mancanza di valori ma...sostanzialmente è un discorso troppo lungo, devo andare a studiare diritto fallimentare e preferisco dirti di aprire gli uochi*

    A proposito, quando si parla delle potenzialità di internet è bene ricordare sempre Spitty Cash, Laura Scimone e Gemma del Sud

    Commenta

    • gorgone
      for a while
      • May 2008
      • 6246
      • 832
      • 835
      • nel cuore di chi è nel mio cuore
      • Send PM

      Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
      poi il mio discorso è un'altro, non dico che tutti sono acculturati e guardano programmi di qualità, dico che la proporzione tra chi guarda cacca e chi preferisce altro non è cambiata da quando è nata la tv, anzi, magari quella minoranza che preferiva non guardare la tv o guardare programmi di qualità grazie ad altre fonti di informazione, alla diffusione dell'istruzione ed ad una serie di altri fattori si è allargata e di molto, rimanendo comunque una minoranza (è un dato innegabile, prima c'era molta più gente senza cultura.
      che poi ultimamente la cultura va così di moda le mostre temporanee chiamano folle da concerti rock; perché: tu l'hai vista l'ultima su caravaggio? come mancare?

      (gary, ho capito, diciamo la stessa cosa.)

      Commenta

      • Black87
        Bodyweb Senior
        • Apr 2004
        • 11224
        • 620
        • 230
        • A casa di socio a falsificare CV
        • Send PM

        Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
        A questo punto dovremo dire che non sempre mancanza di cultura equivale a mancanza di valori ma...sostanzialmente è un discorso troppo lungo, devo andare a studiare diritto fallimentare e preferisco dirti di aprire gli uochi*

        A proposito, quando si parla delle potenzialità di internet è bene ricordare sempre Spitty Cash, Laura Scimone e Gemma del Sud
        Internet ha portato ad una diffusione delle conoscenze scientifiche sproporzionato ed ad un progresso mai visto prima. Gemma del sud, al contrario, sarebbe nata idiota anche prima di internet

        Commenta

        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
          • 121780
          • 3,596
          • 3,615
          • Italy [IT]
          • In piedi tra le rovine
          • Send PM

          Forse non è chiaro un punto, che si può prestare facilmente a fraintendimento.
          Non c'è alcuna televisione che controlla la massa in senso orwelliano.
          C'è una proposta di Modello (il modello-Mediaset, chiamiamolo così per convenzione, sensa alcun riferimento alla politica).
          Ora questo modello porta alla imitazione, nell'atteggiamento, nel pensiero, nel costume:
          O vogliamo negare l'esistenza della generazione-Mediaset?
          Non si dà ciò che la massa vuole, ma si propone un prototipo cui poi la massa aspira.
          Da qui discende la mutazione del linguaggio (che diventa televisivo o da telefonino); la repulsione alle regole ed a tutto ciò che richiede un percorso formativo (il casting per il GF non lo richiede); il lasciar fare le cose dei grandi ai grandi e non preoccuparsi troppo, perchè il futuro è splendido, regna la pace, dobbiamo dunque godere finch'è siamo in tempo.
          La disciplina ed il rispetto per i ruoli sociali (visti come antiquati retaggi del passato "mitico") non esistono più, proprio nel solco del Modello proposto, che, è chiaro, è accattivante perchè di facile presa (non c'è bisogno appunto di alcuna manipolazione delle menti):
          Ma io vi chiedo, è anche educativo?
          E' educativo tutto ciò che ne discende, il rito della coca, dello sballo, del sabato sera, del riprendersi pure nel chiuso del bagno per poi mostrarsi nell'atto istintivo, del privato che diventa pubblico, del fare lo scherzo al professore perchè è un "amicone", della totale disintegrazione del concetto di autorità genitoriali, rincoglioniti pure loro da troppe tette, da una libertà finalmente accettata e da mostrare?
          Mostrarsi è l'imperativo; godere costi quel che costi.
          Per cui il dovere è una palla; il futuro deve essere splendido, purchè non si chieda a me l'impegno a costruirlo, tanto che si campa ancora con quello tirato su da nonni. Perchè io sono impegnato ad inseguire la felicità-Mediaset.

          Questo è il Modello educativo, per cui i tempi non possono essere altro che questi.
          Non parlo chiaramente di ragazzi come Leonida o Black (ne potrei citare tanti altri, per fortuna, come detto), al quale chiedo di non prendere le difese della maggioranza dei coetanei che sa bene esistere, e dai quali anche lui, con tutta la forza possibile, non potrebbe trarre nulla se non l'ebete monosillabo di chi nulla chiede.
          Una volta rotta (consapevolmente o meno) la membrana educativa e valoriale si attua un cambio di società, prima - bene o male - messa al riparo dalle "tentazioni".
          Vi era una precisa scala formativa da seguire, che ora non c'è più, sostituita da un qualcosa d'altro che è confuso e inetichettabile, ma che per certo rappresenta una frattura che ha creato come un vuoto, in giovani ed adulti, che la cultura ed i riferimenti odierni non riempiono, essendo eterei come l'elemento che porta il mito per immagini.
          Dietro l'apparenza vi è ancora apparenza e così via, come lo specchio che moltiplica all'infinito se stesso specchiandosi.

          Occorre tornare coi piedi per terra, e riportarci chi vola nei cieli gonfiato d'elio.
          Last edited by Sean; 11-07-2010, 19:06:39.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


          Commenta

          • Gary
            Queen Of The Balls - Ex Mod.
            • Mar 2007
            • 35989
            • 1,893
            • 1,470
            • Tempio Pausania
            • Send PM

            Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
            Dipende anche da quale sia il tuo punto di partenza nel discorso. Non ho mai detto che l' italiano medio sia lobotomizzato. Ho detto che è fortemente influenzato in molte sue scelte dalla televisione. Ci sono persone come te che si guardano il grande fratello per ridere, ce ne sono altre che fanno la fila ai provini invece, e la fanno in decine di migliaia, perchè pensano che l' opportunità più grande nella vita sia fare un reality show, apparire e costruirsi una vita nella televisione. E' questo uno degli aspetti più preoccupanti.
            ma questo è un loro aspetto personale che non deve essere visto come un " devo darla in giro perchè voglio diventare famosa ". oddio, ci sono, e sono pure tanti quelli che venderebbero la madre per la notorietà, ma non si può prendere loro e buttarli nella discussione come se siano il prodotto televisivo che popola l'italia. Che poi, io vorrei vedere ognuno di voi, se avesse l'occasione di diventare famoso in qualcosa, in una passione nella musica nel cinema o in tv, a non farlo, a non tentare. Non ci vedo nulla di anormale, la tv offre solo più vie, più reality più situazioni, sta a te decidere se ti vanno bene o meno, a tanti vanno bene, okay, buon per loro, non vedo perchè la loro scelta che tu puoi non condivdere ( e sono il primo a non condividerla ), debba diventare la rappresentazione della tv oggi, o meglio, la rappresentazione di chi guarda la tv oggi.
            Originariamente Scritto da modgallagher
            gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
            " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


            Commenta

            • gorgone
              for a while
              • May 2008
              • 6246
              • 832
              • 835
              • nel cuore di chi è nel mio cuore
              • Send PM

              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              Forse non è chiaro un punto, che si può prestare facilmente a fraintendimento.
              Non c'è alcuna televisione che controlla la massa in senso orwelliano.
              C'è una proposta di Modello (il modello-Mediaset, chiamiamolo così per convenzione, sensa alcun riferimento alla politica).
              Ora questo modello porta alla imitazione, nell'atteggiamento, nel pensiero, nel costume:
              O vogliamo negare l'esistenza della generazione-Mediaset?
              Non si dà ciò che la massa vuole, ma si propone un prototipo cui poi la massa aspira.
              Da qui discende la mutazione del linguaggio (che diventa televisivo o da telefonino); la repulsione alle regole ed a tutto ciò che richiede un percorso formativo (il casting per il GF non lo richiede); il lasciar fare le cose dei grandi ai grandi e non preoccuparsi troppo, perchè il futuro è splendido, regna la pace, dobbiamo dunque godere finch'è siamo in tempo.
              La disciplina ed il rispetto per i ruoli sociali (visti come antiquati retaggi del passato "mitico") non esistono più, proprio nel solco del Modello proposto, che, è chiaro, è accattivante perchè di facile presa (non c'è bisogno appunto di alcuna manipolazione delle menti):
              Ma io vi chiedo, è anche educativo?
              E' educativo tutto ciò che ne discende, il rito della coca, dello sballo, del sabato sera, del riprenderesi pure nel chiuso del bagno per poi mostrarsi nell'atto istintivo, del privato che diventa pubblico, del fare lo scherzo al professore perchè è un "amicone", della totale disintegrazione del concetto di autorità genitoriali, rincoglioniti pure loro da troppe tette, da una libertà finalmente accettata e da mostrare.
              Mostrarsi è l'imperativo; godere costi quel che costi.
              Per cui il dovere è una palla; il futuro deve essere splendido, purchè non si chieda a me l'impegno a costruirlo, tanto che si campa ancora con quello tirato su da nonni. Perchè io sono impegnato ad inseguire la felicità-Mediaset.

              Questo è il Modello educativo, per cui i tempi non possono essere altro che questi.
              Non parlo chiaramente di ragazzi come Leonida o Black (ne potrei citare tanti altri, per fortuna, come detto), al quale chiedo di non prendere le difese della maggioranza dei coetanei che sa bene esistere, e dai quali anche lui, con tutta la forza possibile, non potrebbe trarre nulla se non l'ebete monosillabo di chi nulla chiede.
              Una volta rotta (consapevolmente o meno) la membrana educativa e valoriale si attua un cambio di società, prima - bene o male - messa al riparo dalle "tentazioni".
              Vi era una precisa scala formativa da seguire, che ora non c'è più, sostituita da un qualcosa d'altro che è confuso e inetichettabile, ma che per certo rappresenta una frattura che ha creato come un vuoto, in giovani ed adulti, che la cultura ed i riferimenti odierni non riempiono, essendo eterei come l'elemento che porta il mito per immagini.
              Dietro l'apparenza vi è ancora apparenza e così via, come lo specchio che moltiplica all'infinito se stesso specchiandosi.

              Occorre tornare coi piedi per terra, e riportarci chi vola nei cieli gonfiato d'elio.
              odio citarlo, preferirei trovarlo infermo in un letto per prenderlo a calci, ma abbi pazienza, sean:

              Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a sé stessa è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sàpere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!

              kant lo andava dicendo, tra una passeggiata e l'altra un po' di tempo fa, dov'è la novità?

              ripeto, la tv è un falso problema.

              Commenta

              • Psoas
                Bodyweb Advanced
                • Oct 2008
                • 156
                • 14
                • 7
                • Napoli
                • Send PM

                Secondo me, il discorso che fa Barone Bizzio sulla tv, è molto più applicabile all'italiano medio di una certa età che ai giovani. E' più plausibile l'idea che un quarantenne, che non può permettersi sky, non sa girare tra i canali del digitale terrestre, che ha sentito solo parlare di internet, si trovi la sera costretto a scegliere tra il gf e i "i sogni son desideri". Per quelli della mia generazione internet offre un'infinità di alternative permettendoci di scegliere l'offerta che più ci aggrada in base alle proprie inclinazioni culturali.
                "Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)

                Commenta

                • Psoas
                  Bodyweb Advanced
                  • Oct 2008
                  • 156
                  • 14
                  • 7
                  • Napoli
                  • Send PM

                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Non c'è alcuna televisione che controlla la massa in senso orwelliano.
                  C'è una proposta di Modello (il modello-Mediaset, chiamiamolo così per convenzione, sensa alcun riferimento alla politica).
                  Ora questo modello porta alla imitazione, nell'atteggiamento, nel pensiero, nel costume
                  E' questo infatti il punto. La tv degli ultimi tempi ha creato il modello del successo e della fama senza fare nulla. Il gf, uomini e donne ci insegnano che non serve a nulla impegnarsi in qualcosa, faticare sodo per ottenerla, avere un "talento" (parola talmente abusata oggi da esserne stata svilita nel suo significato). Basta poltrire stravaccati su dei divani oppure buttarsi addosso una camicia attillata per avere i riflettori su di sè, per essere l'uomo comune che diventa "qualcuno". E questo è un modello del tutto nuovo, penso mai esistito prima nella storia; un'illusione che può fare facilmente presa soprattutto su quei giovani che non hanno alle spalle una famiglia che faccia comprendere loro il giusto valore della vita.
                  "Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)

                  Commenta

                  • Dorian00
                    secco, ma sarcoplasmatico
                    • Sep 2008
                    • 3949
                    • 518
                    • 840
                    • Nello Spazio, Sull'Astronave di Esso
                    • Send PM

                    Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                    Quindi sticazzi?
                    però se ti fornisco esempi concreti, e fai cadere tutto così hai sempre ragione tu ....la prossima volta monto uno spot televisivo, magari lo consideri.
                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    E no, non ci siamo.
                    Le Marylin ed i James Dean venivano dall'Actors Studio, c'era una scuola alle spalle.
                    Oggi - causa degenere televisivo - siamo riempiti da "opinion leaders" come i tronisti di turno, che si credono in grado di poter vomitare qualunque cosa la loro inesistente cultura e preparazione gli appalesa per le cervella, solo perchè "esistono" e dunque possono aprire bocca avendo un mezzo a disposizione.
                    Il guaio, Dorian, è che vengono ascoltati, è qui che le cose non quadrano più.
                    avevo precisato di non badare alla qualita della persona, sean.
                    ma solo al loro ruolo..marylin era bella e stupida, dean figo e libero.
                    marylin non interpretava la ragazza brutta che leggeva le favole ai bambini ciechi, e dean non era un missionario....
                    oggi c'è solo stato un allargamento della cosa, più posti disponibili, più personaggi emergono, e la loro qualità sarà eterogenea.
                    un esempio parallelo è qui.
                    20 anni fa c'erano i giornali, parlava e diceva la sua solo chi era qualificato e scriveva sui giornali.
                    oggi con i forum, i blog, i social network ognuno può dire la sua.
                    pure un mongolo come me dice la sua qui, con lo stesso spazio che hai tu con una cultura 1000 volte la mia...persino davide90 può dire la sua.

                    Abbiamo prospettive? Miriadi di giovani laureati (le università scoppiano) tutti capaci? Tutti con possibilità di inserimento entro l'ambito di studio, o la presunzione di poter - anche qui - dire la loro, quando si abbandonano lavori altrettanto dignitosi perchè "faticare" non piace più?
                    E allora milioni di dottori e nessun artigiano; anzi, la sapienza dell'apprendere un lavoro viene lasciata a quei giovani i soli disposti oggi a sacrificarsi, quelli non più italiani od occidentali.

                    Esiste anche la cultura del saper "fare", non solo e non soltanto quella dello "studiare", per cui bisogna avere chiari i propri limiti, un confine che oggi non esiste più.

                    Il "lavorare", "lo spaccarsi la schiena", il "fare del bene" non sono mai stati dei valori?
                    Ma scherziamo? E come credi sia sorta questa civiltà, a pugnette e grande fratello? A sognare l'impossibile o ciascuno nel suo a portare il proprio mattone?
                    I nobili non vivevano come i nostri "vip", che non sanno neppure cosa sia la nobiltà. Erano il sistema collante di una società che è andata avanti secoli. Erano la cintura di trasmissione di una catena di valori cui tutti contribuivano, la cintura tra il popolo rurale e quello del potere centrale, dove il nobile portava le istanze della plebe.
                    E questo rifiutare il "lavoro" come valore la prova provata della degenerazione attuale:
                    Chi dà digntà all'uomo? Quale carattere, quale esistenza si forma senza lavoro? Quale società?
                    I sottoscolarizzati che sono i giovani di oggi avranno una amara sorpresa quando, crollata la fase mitico-televisiva, vedranno che c'è chi è disposto a farsi anche i sabati lavorativi invece di correre in discoteca, come sognano quelli di Pomigliano.
                    qui però il discorso passa a un "abbassiamo il progresso".
                    non puoi pretendere che un giovane oggi faccia l'artigiano, quando farebbe la fame causa la produzione su larga scala delle industrie.
                    tutto si evolve con il tempo pian piano e i lavori scompaiono.
                    anche il pretendere sempre di più è giustamente di pari passo con lo sviluppo industriale,e a sua volta sia causa sia conseguenza di quest'ultimo.
                    oggi si vuole la vita più comoda, 30 anni fa accettare un lavoro da muratore era la norma, oggi no.
                    oggi si vuole il macchinone, la tv al plasma, il cellualre etc....
                    ma è normale che al crescere della qualità e delle possibilità di vita, cresca anche il bisogno materiale.
                    ma prendendo i pro e i contro tra i 2, oggi si sta meglio che in passato.
                    ma è sempre stato così....il contadino dell'800 viveva peggio dell'operaio di 30 anni....eppure probabilmente l'operaio si lamentava come il contadino perchè aveva encessità in più, come un automobile, una televisione etc...
                    oggi si sta ancora meglio, ma si vuole ciò che il progresso ha portato, automobili, telefonini, vacanze etc...
                    sono 2 fenomeni che avanzano insieme e non puoi separarli.
                    se la società va avanti:
                    A) non puoi pretendere che con i nuovi lussi della società, una persona viva con le cose che si avevano 30 anni fa...non credo tu lo faccia.
                    b) se la gente non alzasse il suo fabbisogno materiale, non ci sarebbe nemmeno lo sviluppo della nostra società.
                    come si va avanti con tecnologia etc...se nessuno compra...cosa spinge ad andare avanti?
                    per esempio ci si lamenta che tutti ora pretendono di andare in vacanza al contrario di 20 anni fa e poi si lamentano se non arrivano a fine mese, ma poi escono i servizi al TG sulla crisi economica, sul fatto che meno gente va in vacanza è c'è il tracollo del turismo.....contraddizioni continue, ma inevitabili.
                    per questo parlavo sia di conseguenza e contemporaneamente di causa del progresso.

                    Ti fai portavoce di un "disimpegno" che è solo la cifra attuale, e che mai è stato nel passato:
                    Ecco lo smarco generazionale.
                    Ecco allora che, nella profondissima ignoranza odierna - che diventa un punto di vanto da mostrare, invece di faticarci a superarla, sentendola come una mancanza - la solidarietà, il senso di responsabilità, la dignità personale (che è anche quella di tuo nonno emigrato per sfamare una famiglia) vengono visti come disvalori, anzi come oggetti favolistici mai esistiti su questa terra.
                    Meglio stare a casa a sbattersi fanciulle sul letto di mammà, andare alla scuola di Amici o a sproloquiare nel salotto di Costanzo invece che presso un artigiano ad imparare un mestiere; meglio prolungare questa adolescenza fancazzista portando sine die gli studi e le conseguenti vacanze piuttosto che provare a crearsi quella opportunità che da sola non viene, non per grazia ricevuta.
                    Ma i modelli proposti sono quelli che ci fanno credere il contrario, come se tutti avessimo un futuro a portata di mano
                    .
                    questo discorso è più di stampo etico-morale.
                    ma non porta prove concrete che la società sia davvero nel declino, e che il giovane di oggi debba attendersi una vita piena di miseria, disoccupazione, e zero possibilità.

                    Se dici che nessun adolescente ha mai avuto in camera sua il poster di Gesù (prendo lui come target simbolico di valori anche opposti al suo, ma pur sempre valori), neghi allora la tesi - espressa anche qua - di chi sostiene che esiste anche una maggioranza silenziosa che qualche valore lo persegue, e che non risolve se stessa solo nel grande fratello o in Ronaldo e che dunque i foschi oracoli di noi tromboni non hanno ragione di essere.
                    Ma allora delle due l'una:
                    ma si parla di minima parte.
                    dai non puoi pretendere davvero che il ragazzino preferisca il poster di gesù a quello del calciatore.
                    ma non trovo il danno nel fatto che sia abbiano miti da bambini e da adolescente.
                    forse è il 30-40enne cresciuto nei bei tempi che dovrebbe darsi una regolata, evitare di comprarsi il macchinone che non può permettersi, di frequentare i locali dei ragazzini, di ammazzarsi di botte allo stadio o alle manifestazioni politiche, di far ei provini del grande fratello.....
                    le cazzate nell'adolescenza son permesse....in età adulta son ridicole.

                    O c'è ancora una parte di gioventù radicata ad un senso concreto del vivere, e che assolve i discepoli del nulla, o non c'è più.
                    Dobbiamo deciderci.
                    E se non c'è più non è perchè non è mai stata, ma perchè nel frattempo è intervenuto un qualche cosa che ha mutato tutti i punti di riferimento sui quali ci si misurava.
                    Il mondo non è nato da quando tu hai aperto gli occhi e ti sei trovato davanti questa realtà indifendibile, alienante e diseducativa, che immagini "unica":
                    E' un pò più vecchio di te, e più sapiente.
                    Se non si coglie la frattura con lo ieri è perchè come dicevo c'è una fuga dal reale per proteggersi in un immaginario dove "io" posso ancora valere e vivere (per me stesso).
                    L'alienazione contemporanea.
                    a me sembra che tra i vari pro e contro, oggi si viva decisamente meglio rispetto a 30 anni fa, ma anche a 300 anni fa o dei tempi di gesù.
                    non vedo perchè voler rappresentare a tutti i costi questo decennio come il delcino delle umane civilità.
                    alla fine è la storia dell'adulto che critica il giovane....quando ero piccolo se mio nonno mi vedeva con la felpa con cappuccio mi dava del debosciato, oggi i 30-40enni criticano i giovani di oggi....sicuramente tra 20 anni, saremo noi a criticare i 20 enni, dicendo <<ah i nostri tempi...la tv mandava solo cose genuine, l'italia era una specie di montecarlo, ma meglio...., soldazzi a palate, si puntava alla cultura e al'istruzione e la droga non si sapeva amnco cosa fosse>>
                    Last edited by Dorian00; 11-07-2010, 17:49:45.

                    Commenta

                    • Sean
                      Csar
                      • Sep 2007
                      • 121780
                      • 3,596
                      • 3,615
                      • Italy [IT]
                      • In piedi tra le rovine
                      • Send PM

                      Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                      odio citarlo, preferirei trovarlo infermo in un letto per prenderlo a calci, ma abbi pazienza, sean:

                      Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a sé stessa è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sàpere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!

                      kant lo andava dicendo, tra una passeggiata e l'altra un po' di tempo fa, dov'è la novità?

                      ripeto, la tv è un falso problema.
                      Ma è chiaro che sia un falso problema.
                      Sotto sta l'idea di società che vogliamo, ed è per questo che lo Stato riveste una importanza decisiva:
                      Esso stesso deve farsi modello.
                      L'invito di Kant acquista un senso solo se quello sprone all'uso dell'intelligenza propria punta alla costruzione di qualcosa che non si risolva solo nel singolo individuo, perchè oggi a questo ci siamo ridotti, a singolarità sterili, inabili, frustrate. Anche i migliori tra noi.
                      Ho avuto modo di dire altrove come la volontà ed il coraggio dei popoli, solo sessant'anni fa, abbiano fatto in modo di entrare in una guerra con le armi della Prima ed uscirne con la atomica.
                      Questo può l'intelletto indirizzato a fini ideali e superiori.
                      Oggi dove andiamo, se pure l'America ha difficoltà a racimolare pochi volontari da spedire in Afghanistan?

                      La nostra pochezza intellettuale e morale (frutto del disatteso sàpere aude) si scontrerà fatalmente con la vitalità dei giovanissimi popoli del cosidetto terzo mondo, che sono intellettualmente attivi, prendono coscienza (proprio grazie ad internet ed ai mezzi di comunicazione globali) delle disparità e delle disuguaglianze sociali tra i paesi della ricchezza ed i loro, ed oggi sono i giovani più politicamente accesi.
                      Là resistono concetti come appartenenza, cultura, identità, modelli precipitati da noi, intelligibili come arabo, appunto, per le nostre generazioni.
                      Non vogliamo che i nostri giovani diventino troppo svegli da fare, magari, rivoluzioni.
                      Ma le autentiche avanguardie rivoluzionarie già sono tra noi, nelle periferie delle nostre torri d'avorio.
                      Last edited by Sean; 11-07-2010, 19:00:27.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


                      Commenta

                      • Dorian00
                        secco, ma sarcoplasmatico
                        • Sep 2008
                        • 3949
                        • 518
                        • 840
                        • Nello Spazio, Sull'Astronave di Esso
                        • Send PM

                        Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                        Ci sono persone come te che si guardano il grande fratello per ridere, ce ne sono altre che fanno la fila ai provini invece, e la fanno in decine di migliaia, perchè pensano che l' opportunità più grande nella vita sia fare un reality show, apparire e costruirsi una vita nella televisione. E' questo uno degli aspetti più preoccupanti.
                        anticipando che dipendesse da me i vari costantino, gfini,calciatori e veline andrebbero a zappar la terra...ma questo perchè crea a me nervosismo quella marmaglia, e non perchè mi sento eticamente e moralmente migliore,
                        ma quali sono questi problemi causati nella nostra società dalla frase in neretto?
                        che 10 persone stiano 6 mesi in una casa, che alcune persone perdano un pomeriggio per fare un provino, crea davvero danno alla società (senza buttarla sulla morale, l'etica etc)?
                        al limite crea solo mercato.
                        se mi elenchi una serie di collegamenti tra i fatto dei provini e i problemi della società...

                        Commenta

                        • Sean
                          Csar
                          • Sep 2007
                          • 121780
                          • 3,596
                          • 3,615
                          • Italy [IT]
                          • In piedi tra le rovine
                          • Send PM

                          Originariamente Scritto da Dorian00 Visualizza Messaggio

                          se mi elenchi una serie di collegamenti tra i fatto dei provini e i problemi della società...
                          Dorian, abbi pazienza, quel collegamento è stato fatto in tutti gli ultimi post.
                          Prova a rileggere, magari, e forse emerge

                          Sul resto, vado veloce:
                          "Oggi ognuno può dire la sua" grazie ai forum, ad internet, alla globalizzazione:
                          Ed è bene o tutto questo va a deperimento della qualità del dire, del proporre, dello scrivere?
                          Da quando in qua tutti devono sentirsi nel diritto di avere la parola ed esprimere un "pensiero" su tutto?
                          Appunto, da quando è invalsa l'era degli opinionisti, degenerazione del pensiero.

                          Del tuo discorso era l'accezione che davi al lavoro che rifiutavo, giammai il progresso, che però, anche qui, dove è scritto che obbliga tutti a rifiutare a priori la dignità della manovalanza per accedere al "titolo"?
                          Il progresso ha portato forse ad un miglioramento delle capacità intellettuali?
                          O proprio perchè tutti oggi si sentono in dovere di essere intellettuali che non ne abbiamo più alcuno vero, e la produzione dell'intelletto langue soffocata da milioni di "geni"?
                          Il senso del limite, che nell'era del tutto è possibile è stato disintegrato, è da riconoscersi e riconquistarsi, nell'individuo principalmente.
                          Dorian, abbiamo bisogno di tutti questi laureati? Sicuro che siano tutti occupabili?

                          Io me la attenderei una vita misera, se penso che sia meglio il sabato sera ad un contratto che mi obblighi a lavorare anche il sabato (orrore!), dato che abbiamo in casa -portati da fuori- chi il sabato è disposto a lavorare.

                          Infine ripeto che qua siamo di fronte ad una evidente trasmutazione della società nel suo complesso, non siamo alle solite critiche tra generazioni.
                          La prova sono proprio quegli adulti che ora rifiutano la propria età per fughe adolescenziali con rumene da night; rifiutano il ruolo genitoriale per farsi "amici" dei figli; professori che rifiutano il ruolo educativo per farsi amici degli studenti, che fa molto più cool.
                          Mi sembra un imbarbarimento evidente ed evidentemente dannoso.
                          Last edited by Sean; 11-07-2010, 19:08:24.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


                          Commenta

                          • ma_75
                            Super Moderator
                            • Sep 2006
                            • 52669
                            • 1,388
                            • 775
                            • Send PM

                            Originariamente Scritto da Dorian00 Visualizza Messaggio
                            come detto Ma. le reti che in passato hanno tentanto di mandare programmi culturali, di storia, di documentari, etc...sono diventati canalidi nicchia o si son dovuti adeguare a quelli che facevano più odience con la spazzatura.
                            ma davvero si può inculcare una passione con la tv?
                            è così difficile cercare informazioni oggi? io non credo.
                            se sono interessato alla storia della seconda guerra mondiale, proprio come con facilità estrema si scarica musica, film, pornazzi etc... scrivo su qualsiasi mezzo di ricerca seconda guerra mondiale e trovo 2000 documentari e pdf su essa.
                            ognuno ha i suoi interessi...a me personalmente mi interessa più l'ambito scientifico, la musica, ma anche lo sport...non a caso sono iscritto su questo forum,e non certo me l'ha detto berlusconi di farlo (mi piace anche discutere di questi temi sociali con voi su questo forum, e non me lo dice la tv di farlo)...se ero appassionato di archeologia chessò, mi iscrivevo in un forum di archeologia... ...e uso i mezzi che ho a disposizione per arricchirmi di ciò che mi interessa.
                            invece sono parecchio ignorante di storia, politica, arte....ma la colpa è mia per un disinteresse mio...non è colpa di berlusconi o della tv, facile scaricare le proprie mancanze su altri....con la scusa "sono ignorante perchè la tv mi manda solo gf e tette e culi e son costretto a vederli".
                            se ora ci fosse in onda un documentario su picasso probabilmente non lo guardarei...la tv non crea gli interesi della massa, ma segue quelli più comuni ai componenti della massa.
                            ognuno se realmente ha delle passioni, tende ad acculturarsi da sè.
                            non a caso con la scuola dell'obbligo si ha una vasta panoramica di tutti i possibili campi di studio, e uno poi deciderà di proseguire cosa gli interessa con università e/o in autonomo.
                            non basta la scuola a dare gli imput per la nascità di futuri interessi? serve per forza anche la tv? cioè se la storia non mi prende studiandola alle scuole medie e superiori, diventerà un mio interesse grazie alla tv? non credo.
                            c'è chi tiene a farsi una cultura completa, chi una mezza culutura su alcuni argomenti...chi punta solo a vedere uomini e donne e grande fratello (il 60-80% delle persone se non di più).
                            e se uno per natura è frivolo, non lo cambi mandando in onda ciò che non vuole vedere.

                            e se proprio non ti convince questa cosa, porto l'esempio per giornali e riviste....esistono riviste scientifiche, di cultura, quotidiani di informazione, e poi le porcate di gossip.
                            qui non viene data la possibilità di scelta? a me pare di sì...non è come la tv che decidono terzi cosa mandare in onda...qui decidi te che comprare.
                            eppure le riviste di gossip stradominano.
                            Ma io l'ho detto che il discorso audience non è un parametro valido. E' ovvio che un documentario sui normanni non lo vedranno quanti vedono Sanremo. E non dovrebbe nemmeno essere il fine di chi lo manda in onda. Una tv pubblica, ad esempio, ha responsabilità maggiori di quella privata in quanto forma i cittadini, che ci piaccia o meno, per cui se un privato può mandare tette e culi in onda 24/24, il pubblico non può. Milioni di italiani hanno imparato a scruvere e leggere con il famosoo maestro Manzi nel secondo dopoguerra. Ecco un esempio di televisione che ha contribuito a formare culturalmente gli italiani ed ha adempiuto al suo ruolo di strumento di formazione culturale. Chiaro che se mi proponi un documentario alle tre di notte è difficile dire che mi stai dando la possibilità di scegliere.


                            Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                            ghezzi è nato di notte, non è stato spostato, questo perché l'utenza di ghezzi è per lo più lo studente di una facoltà cazzabubole a caso che ritorna la notte con considerevoli livelli di thc nel sangue o - anche - non ne ha bisogno, il suo corpo produce già allucinazioni senza sostanze esogene e, mentre si chiede se la poltrona su cui è seduto sarebbe comunque una poltrona se non ci fosse lui a chiamarla poltrona, resta incollato lì a guardare roba che nessun essere umano sano di mente guarderebbe, siamo seri.

                            Originariamente Scritto da Black87 Visualizza Messaggio
                            le autocrazie esercitano un controllo pesante su tutte le fonti di informazione (internet in primis, bloccando facebook, youtube, i siti dei giornali esteri etc) il discorso è molto più ampio e c'entra poco con i giovani di cui parliamo.

                            Una forma di censura diretta è chiaramente più pericolosa perchè più scoperta, una indiretta è più subdola, perchè si può anche arrivare a negarne l'esistenza. D'altra parte il potere ha sempre voluto indicare ai cittadini la strada da seguire servendosi dei tradizionali strumenti di propaganda, che si trattasse di democrazie o di dittature. Cambiava solo la modalità. Non vedo, quindi, perchè negare che la TV sia funzionale ai messaggi che il potere politico intende veicolare primariamente. Lo yuppismo ottantiano non coincideva con l'ottimismo reaganiano in maniera casuale.


                            Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggio
                            Diciamo che il tuo ragionamento non fa testo perchè in mezzo a tutto ciò, insieme alla parola tv, spunta il nome " berlusconi " ogni 15 lettere. In pratica ritorniamo a un vecchio discorso del pecorone idiota che si fa comandare a bacchetta, ed essendo tu di un lato politico la ripeti a ruota perchè il tuo credo politico ti fa pensare questo. Magari è anche vero che sulla tv pubblica non ci sia molto di qualitativamente e moralmente elevato, dov'è il problema ?! Sky, che non è da non prendere in considerazione perchè non siamo in 15 ad averlo, offre prodotti culturali che sono in forte crescita al contrario di quello che tu affermi, proprio perchè il pacchetto documentari è acquistato da quasi tutti, e lo si nota da cosa offrono, quando lo offrono e in che numeri di canali ( almeno almeno una ventina, dimmi tu se non è una cosa richiesta questa, e sono in crescita ) . Internet lo hanno cani e porci, vuoi vederti un documentario puoi farlo, insomma, tutti sti discorsi sui lobotizzati davanti alla tv che si fanno rincoglionire dalla pubblicità e da berlusconi sono decisamente sterili, difficile anche da crederci. giovani coi suv ?! 15 telefonini all'anno !? vestiti nuovi di continuo !? minchia, se mi dite in che ***** di posto vivete ci vengo anche io, qua se non siamo a livello di ghetto nero poco ci manca.

                            Veramente io non l'ho citato nemmeno una volta, dovresti leggere meglio. Ad ogni modo il tuo discorso non sta in piedi perchè internet non ha minimamente il livello di diffusione della TV e chi usa la rete è ancora una minoranza, non a caso il paese è tra quelli che navigano meno e non a caso si continua ad investire sulla TV e non sulla rete (complottismo)
                            Quanto a sky ti copio i dati a caso di qualche giorno fa sull'audience dei canali sky, giusto per capire se il cliente sky (che non è comunque rappresentativo della media nazionale dal momento che mi pare gli abbonati sky siano 4 milioni) guarda veramente tanti documentari...

                            Nella fascia preserale, tra le 18 e le 20.30, i canali Sky hanno registrato uno share del 9%

                            Per quanto riguarda lo Sport, si segnalano i Mondiali di calcio in Sudafrica.

                            Gli incontri trasmessi dalle 20.30 sono stati seguiti nel complesso da 822.724 spettatori medi. In particolare, Cile-Spagna, in onda su Sky Mondiale 1 (in Standard Definition e in High Defintion), ha ottenuto 579.564 spettatori medi (1.498.348 contatti unici).

                            Alla stessa ora, Diretta Gol, su Sky Mondiale 2 (in Standard Definition e in High Defintion), ha raccolto 203.949 spettatori medi.

                            Il pre partita ''Sky Mondiale Show'', in onda dalle 19.30, ha ottenuto un ascolto medio di 157.263 spettatori, mentre i commenti post partita, hanno avuto un seguito di 127.493 spettatori medi.


                            In evidenza anche ''Calciomercato Mondiale'', trasmesso dalle 23.30 su Sky Sport 1 e Sky Mondiale 1 (entrambi in Standard Definition e in High Definition), seguito da 123.661 spettatori medi complessivi.

                            Nell'intera giornata, il canale Sky Sport24 ha raccolto 1.549.875 contatti unici.

                            Sui canali Cinema, il film in prima tv ''Cash'', in onda dalle 21 circa su Sky Cinema 1 e Sky Cinema+1 (entrambi in Standard Definition e in High Definition), e' stato visto in media da 132.140 spettatori complessivi.

                            Sui canali Fox, l'episodio di ''Criminal minds'', in onda dalle 21 circa su Fox Crime (in Standard Definition e in High Definition) e Fox Crime+1, e' stato seguito da 317.366 spettatori medi complessivi.

                            Tra le proposte di ''mondi e culture'', il documentario ''Ustica - Tragedia nei cieli'', in onda dalle 22 su History Channel e History Channel+1, ha ottenuto in media 42.634 spettatori complessivi.

                            Nel corso della giornata, le news di Sky TG24 e Sky Meteo 24 hanno raccolto davanti alla tv 1.855.115 contatti unici.

                            42.634.....ed era un documentario di punta, molto coinvolgente. Mica qualcosa sulla battaglia di Qadesh tra Ittiti ed Egizi
                            Last edited by ma_75; 11-07-2010, 18:36:00.
                            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                            ma_75@bodyweb.com

                            Commenta

                            • ma_75
                              Super Moderator
                              • Sep 2006
                              • 52669
                              • 1,388
                              • 775
                              • Send PM

                              Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                              odio citarlo, preferirei trovarlo infermo in un letto per prenderlo a calci, ma abbi pazienza, sean:

                              Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a sé stessa è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sàpere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!

                              kant lo andava dicendo, tra una passeggiata e l'altra un po' di tempo fa, dov'è la novità?

                              ripeto, la tv è un falso problema.
                              Però il discorso di Kant è valido per chi non sia un minore per definizione, ossia un adulto (anche se molti adulti non sono minori ma minorati, ma qui andiamo OT). Per un adolescente con il carattere in formazione, particolarmente ricettivo agli stimoli esterni il discorso cambia. Non a caso in quella fascia d'età osservi due atteggiamenti opposti ma allo stesso modo stereotipati: omologazione e ribellismo. E, da sempre, ci si omologa o si reagisce al modello dominante. E chi o cosa fornisce oggi il modello sociale dominante?
                              In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                              ma_75@bodyweb.com

                              Commenta

                              • gorgone
                                for a while
                                • May 2008
                                • 6246
                                • 832
                                • 835
                                • nel cuore di chi è nel mio cuore
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                                Però il discorso di Kant è valido per chi non sia un minore per definizione, ossia un adulto (anche se molti adulti non sono minori ma minorati, ma qui andiamo OT). Per un adolescente con il carattere in formazione, particolarmente ricettivo agli stimoli esterni il discorso cambia. Non a caso in quella fascia d'età osservi due atteggiamenti opposti ma allo stesso modo stereotipati: omologazione e ribellismo. E, da sempre, ci si omologa o si reagisce al modello dominante. E chi o cosa fornisce oggi il modello sociale dominante?
                                se la formazione di un adolescente è demandata alla tv - e sì, convengo che lo sia in parte - ritengo, di nuovo, che la tv sia un falso problema.

                                Commenta

                                Working...
                                X