Manca poco

[Adam]

in cina nonostante vi sia uno durissimo controllo delle nascite, sono arrivati ad 1 miliardo. e 400 milioni circa

[Adam]

World Population Prospects: The 2008 Revision Population Database

[Max_79]

in cina nonostante vi sia uno durissimo controllo delle nascite, sono arrivati ad 1 miliardo. e 400 milioni circa

Pare che senza quel controllo sarebbero circa 300 milioni in piu'...
Io, osservandomi intorno, sarei anche favorevole al rilascio di una patente per aver diritto alla paternita'/maternita'. Ma io son cattivo...

Bye

[600]

A me sembra si sia gia' abbastanza... sono altre popolazioni a doversi dare una regolata e realizzare di non appartenere alla famiglia dei conigli (per cui devono figliare una volta al mese o giu' di li', se no non sono contenti).
Quella di farne di piu' noi, non mi sembra esattamente una soluzione.
Ma se iniziamo a parlare di controlli sulle nascite vengono fuori un mucchio di cori scandalizzati e allora va bene cosi'... rimandiamo il problema per non doverlo affrontare noi.

Bye

E sono d'accordo.

Però la popolazione italiana, così come quella europea, se non fosse per gli extracomunitari sarebbe in forte riduzione. Non ha senso nemmeno permettere situazioni del genere che sono davvero contro ogni interesse.

[Icarus]

Bisogna anche considerare un altro fattore: la sostenibilità della crescita della popolazione da parte della Terra. Già ora, 7 miliardi di persone non sono sostenibili, tant'è che molti milioni muoiono di fame/sete/malattie. Un ulteriore aumento causerà danni ancora maggiori.
Le soluzioni ci sarebbero (controllo delle nascite a livello mondiale, riallocazione delle risorse, riorganizzazione dei metodi di sfruttamento delle coltivazioni, etc etc), ma presuppongono tutti una governance globale che per ora (e penso ancora molto a lungo) manca.
Purtroppo la giustizia umana viene sempre tradotta in pratica da istanze statali, e quindi viene attuata parzialmente, quando va bene. (cfr. La società anarchica. L'ordine nella politica mondiale,H. Bull )

[Adam]

in tutte le fonti che sto visionando tra ieri e oggi, si prevede che entro il 2100 la crescita della popolazione dovrebbe assestarsi attorno ai 10 miliardi per poi calare drasticamente. Beh, se già si parla di carenza di materie prime, cibo e quant'altro ora, nel 2010 che siamo quasi 7 miliardi, ovviamente nel 2100 quando saremo 10 miliardi la situazione non potrà che essere catastrofica.

[Icarus]

in tutte le fonti che sto visionando tra ieri e oggi, si prevede che entro il 2100 la crescita della popolazione dovrebbe assestarsi attorno ai 10 miliardi per poi calare drasticamente. Beh, se già si parla di carenza di materie prime, cibo e quant'altro ora, nel 2010 che siamo quasi 7 miliardi, ovviamente nel 2100 quando saremo 10 miliardi la situazione non potrà che essere catastrofica.

Sinceramente, non credo che per 90 anni continueremo a non far nulla. Le soluzioni ci sono, uno sfruttamento più razionale delle risorse del pianeta, unitamente ad un cambiamento nelle abitudini di consumo, eviterebbe la catastrofe.
Queste proiezioni hanno senso fintanto che vengono prese come monito, come avvertimento. Se guardassimo le proiezioni di 40-50 anni fa, ci accorgeremmo che non si sono avverate. Questo non perché fossero sbagliate, ma perché gli strumenti per evitare che ciò avvenga li abbiamo.
Prima o poi gli Stati riusciranno a metter da parte i loro interessi particolari e si accorgeranno che senza far nulla, avranno ben poca gente su cui esercitare la sovranità entro qualche decennio
Speriamo ciò avvenga prima, piuttosto che poi.

[Adam]

sai cosa penso? penso che l'uomo prima di capire che una cosa è sbagliata, che è dannosa per la sua salute deve sbatterci la testa più e più volte (io ne sono un esempio ). Inoltre è importante che ci sbatta la testa per bene chi il mondo lo dirige. Guarda il petrolio ad esempio, quanti disastri ambientali ci sono stati nel corso degli anni? Innumerevoli per davvero, stavolta che si è verificato in zona americana, ed è stato definito come il più grave in tutta la sua storia per danni economici specialmente, ambientali e umani, pensi che finirà nel dimenticatoio come in passato? Obama inoltre ha parlato più volte nell'ultimo periodo di energie rinnovabili, investimenti e tecnologie, non credo siano del tutto parole campate in aria

[Adam]

e della crescita incontrollata della popolazione in alcuni continenti e stati come pensi si possa gestire? Il che presuppone un aumento dell'immigrazione sfrenata

[Icarus]

sai cosa penso? penso che l'uomo prima di capire che una cosa è sbagliata, che è dannosa per la sua salute deve sbatterci la testa più e più volte (io ne sono un esempio ). Inoltre è importante che ci sbatta la testa per bene chi il mondo lo dirige. Guarda il petrolio ad esempio, quanti disastri ambientali ci sono stati nel corso degli anni? Innumerevoli per davvero, stavolta che si è verificato in zona americana, ed è stato definito come il più grave in tutta la sua storia per danni economici specialmente, ambientali e umani, pensi che finirà nel dimenticatoio come in passato? Obama inoltre ha parlato più volte nell'ultimo periodo di energie rinnovabili, investimenti e tecnologie, non credo siano del tutto parole campate in aria

Questo, se noti, si ricollega alla cosa che ho scritto prima, cioè che la giustizia umana (intesa come interessi dell'uomo come individuo) viene sempre "filtrata" dagli unici veri attori delle RI, che sono gli Stati: nel momento in cui lo Stato più importante, cioè gli USA, si trova nella situazione che sappiamo, prende "coscienza" e prova ad agire per risolvere la situazione.
In un mondo ideale, dovrebbe esistere un ente od organo capace di tradurre nella maniera corretta le istanze c.d. umane: ovviamente, l'individuazione di questo organo, e la conseguente riforma del sistema internazionale, sono tuttora allo studio dei grandi teorici delle RI.

[Icarus]

e della crescita incontrollata della popolazione in alcuni continenti e stati come pensi si possa gestire? Il che presuppone un aumento dell'immigrazione sfrenata

Bè, ovviamente questo è uno dei temi più importanti del futuro dell'umanità. I conflitti che potrebbe sorgere rispetto ai movimenti migratori sono solo uno dei modi in cui questi ultimi potrebbero mettere in pericolo il nostro benessere (e sottolineo "nostro").
Purtroppo, una volta che si prende coscienza del fatto che tutti gli esseri umani, essendo uguali, dovrebbero godere del rispetto di alcuni standards ( i diritti umani fondamentali) a prescindere dalla cittadinanza, dal credo, etc etc; ecco, una volta che si prende questa coscienza, ci si rende conto che in primo luogo il sovrappopolamento rende sempre più difficile provare a farlo (garantire gli hr); in secondo luogo che anche l'individuazione di questi hr non mette sempre tutti d'accordo (vd. problema dei diritti delle donne vs. Islam).
Per ora, non c'è modo di imporre un modello di crescita (anche demografica) a popolazioni che non ne sono a conoscenza (o meglio, che non lo vogliono attuare per credenze religiose, tradizioni, etc).
In altre parole: se avessi la risposta alle tue domande, non sarei qui su bw a scriverla. Il punto è che al momento nel "clash of civilizations" nessuna è ancora veramente prevalsa, quindi non c'è modo di decidere come devono crescere le popolazioni, verso quale modello di economia bisogna TUTTI tendere, etc.
La sfida futura è proprio questa: allargare il più possibile l'accesso alla governance (e lo puoi vedere già nell'aumento di importanza, per es, del G20), in modo tale da poter portare avanti politiche di gestione delle risorse, di tutela dei diritti umani, di protezione dell'ambiente, concertate e unidirezionali.
Al momento le prospettive non sono del tutto rosee, soprattutto per l'Europa. Credo che hai seguito il G8, e in quest'occasione si vede bene come il focus degli USA si sia spostato da noi a "gli altri". La Germania ha deciso una determinata politica economica, gli USA hanno deciso una cosa diversa, ma puntano al consenso di altri Stati (i soliti brasile, cina, india, etc).
Nel giro di 10 anni credo la situazione si chiarirà moltissimo, e forse troveremo il modo di salvare il salvabile.

[KURTANGLE]

se si vuole aiutare la crescita demografica è necessario che si aiutino le famiglie.....e lo si faccia in modo serio e corposo.... è impensabile che gli Europei abbassino il loro tenore di vita per dar luce a piu' figli...( o almeno che una fetta consistente di Europei lo faccia)...
ma il problema non è solo quello di voler dare una vita dignitosa ai propri figli , ma anche l individualismo che spinge l uomo e la donna a dedicarsi anima e corpo al lavoro ed alle soddisfazioni professionali.....
Le giovani leve dei paesi Europei sono figli di immigrati.....

[TheSandman]

Adam, dalla Gran Bretagna arrivano buone nuove:

La svolta Fissato un tetto massimo di 24.100 ingressi nei prossimi nove mesi

Londra, stretta sugli immigrati

Cameron pronto a introdurre le quote sugli extracomunitari


LONDRA - Il governo di David Cameron ha fretta: a meno di due mesi dal voto, pochi giorni dopo la severa manovra finanziaria, ecco i tagli all' immigrazione. Dal 19 luglio all' aprile 2011, un massimo di 24.100 extracomunitari potrà ottenere il visto lavorativo per il Regno Unito, una riduzione annua del 5%. Una correzione temporanea, ma il ministro per gli Interni Theresa May ha intenzione di trovare una formula permanente al più presto. Ha dalla sua parte i pesi massimi del partito conservatore - per i quali il ridimensionamento dell' immigrazione con l' introduzione di un tetto massimo era stata una promessa elettorale - e i vertici liberal-democratici, che forgiando la coalizione avevano accettato su questo tema la posizione dei Tories. Ciononostante c' è, nel governo, qualche disaccordo: stando al Times, che ieri ha svelato la manovra con due giorni di anticipo sull' annuncio ufficiale, David Willetts, sottosegretario al ministero il Business e l' Innovazione, e Michael Gove, ministro per l' Istruzione, hanno espresso il timore che un limite massimo all' immigrazione extracomunitaria possa danneggiare l' economia ferendo imprese, università e istituti tecnici, mentre il fatto stesso che i dettagli della proposta siano arrivati alla stampa sarebbe, stando a un altolocato funzionario interpellato dal Times, prova dell' opposizione di una fazione del partito liberaldemocratico. Senz' altro l' obiettivo non è di semplice raggiungimento. Durante la campagna elettorale Cameron aveva detto di voler ridurre l' immigrazione da centinaia di migliaia a decine di migliaia. Stando ai dati più recenti, nel 2009 sono entrati nel paese 365.000 extracomunitari, di cui 273.000 studenti, 38.000 persone che nel Regno Unito hanno raggiunto parenti e 54.500 emigrati per ragioni economiche. Nel 2008, l' immigrazione netta (ovvero il totale di immigrati meno coloro che hanno lasciato il paese) era stata di 163.000 persone. Secondo funzionari pubblici sentiti dal Times, un limite massimo ai permessi di lavoro non basterà ad abbassare l' immigrazione in forma permanente. Nel frattempo l' Office for Budget responsibility, creato dalla coalizione con-lib per fornire una valutazione indipendente delle condizioni economiche e delle finanze pubbliche, non esclude che un tetto massimo all' arrivo degli extracomunitari possa rallentare la ripresa. Come ha sottolineato Julia Onslow-Cole, del gruppo PriceWaterhouse Cooper, «assumere un extracomunitario costa il triplo di un britannico, se succede è perché sul mercato lavorativo servono competenze e abilità specifiche». «Credo che soprattutto nel presente clima economico - ha aggiunto - sia fondamentale offrire alle imprese la possibilità di prendere le persone di cui hanno bisogno». La Confindustria britannica non si è ancora espressa. Lo farà, ha sottolineato un portavoce, dopo l' annuncio ufficiale di lunedì. Idem il partito laburista, che comunque ha anticipato che continuerà ad appoggiare, piuttosto che un limite massimo, il sistema a punti introdotto da Gordon Brown, «un sistema che ha ridotto in modo significativo l' immigrazione facilitando l' arrivo in Gran Bretagna di persone con particolari attributi professionali». Paola De Carolis RIPRODUZIONE RISERVATA **** Strategie La formula di Brown Nel 2008 l' allora premier Gordon Brown ha introdotto un sistema a punti per la concessione dei visti che agevola gli ingressi di stranieri qualificati. Un sistema in 5 livelli a seconda di professione, titolo di studio e nucleo familiare (a sinistra, immigrati in coda per il pranzo a Calais, in Francia, da dove cercano di raggiungere l' Inghilterra) La ricetta di Cameron Il neopremier David Cameron punta sull' introduzione delle quote per ridurre gli ingressi: un tetto di 24.100 permessi per lavoratori extracomunitari da luglio 2010 fino ad aprile 2011, quando sarà varata la nuova legge sull' immigrazione


Londra, stretta sugli immigrati