Roma, 22 giu. (Adnkronos) - Niente Premio Nobel per la Letteratura a Ezra Pound (1885-1972) perché fu compromesso con il regime fascista. Il poeta statunitense - che visse per molti anni in Italia, ammirò Benito Mussolini e morì a Venezia - fu candidato nel 1959 al prestigioso riconoscimento dallo scrittore Johannes Edfelt nella sua veste di presidente del Pen Club di Svezia. Ma la Commissione Nobel non gradì quel nome 'pesante', tanto che il suo presidente Anders Osterling, si sbarazzò di Pound osservando come il candidato, pur non trovandosi più nelle condizioni di recluso in un manicomio americano dopo la condanna per collaborazionismo fascista, si fosse tuttavia reso responsabile, nella sua opera, della propagazione ''di idee che sono decisamente in contrasto con lo spirito del Premio Nobel''.
A rivelare la bocciatura di Pound è un articolo del professore Enrico Tiozzo, docente di letteratura italiana all'Università di Goteborg, pubblicato sul nuovo fascicolo della rivista 'Belfagor', il quale ha potuto visionare il resoconto finale inedito della riunione della Commissione Nobel del 14 settembre 1959 grazie ad un permesso del segretario permanente dell'Accademia di Svezia.
Per le vicende relative al Nobel del 1959, a sorpresa vinto dal poeta Salvatore Quasimodo, la documentazione dell'archivio privato dell'Accademia Svedese è stata resa accessibile solo dal 1 gennaio scorso. In quella stessa riunione in cui fu escluso Pound, scrive Tiozzo, furono giubilati anche lo scrittore britannico Edward Morgan Forster in due righe per la 'grave età' (l'autore di 'Passaggio in India' e 'Camera con vista' era allora ottantenne ma sarebbe vissuto fino al 1970) e lo scrittore francese André Malraux, candidato, sostenne Osterling, ''tra i più interessanti, ma purtroppo condizionato dall'essersi lasciato alle spalle la letteratura d'invenzione''.
Nobel, rivelato il motivo della bocciatura di Pound: ''E' fascista, niente premio'' - Adnkronos Cultura
Spero sia evidente a tutti ormai come il Nobel, che sulla carta dovrebbe riconoscere in modo critico e freddo (dove freddo sta per slegato da ogni interesse superiore) le eccellenze nei vari campi, di fatto da anni e anni sia solo una summa di compromessi politico-economici.
A rivelare la bocciatura di Pound è un articolo del professore Enrico Tiozzo, docente di letteratura italiana all'Università di Goteborg, pubblicato sul nuovo fascicolo della rivista 'Belfagor', il quale ha potuto visionare il resoconto finale inedito della riunione della Commissione Nobel del 14 settembre 1959 grazie ad un permesso del segretario permanente dell'Accademia di Svezia.
Per le vicende relative al Nobel del 1959, a sorpresa vinto dal poeta Salvatore Quasimodo, la documentazione dell'archivio privato dell'Accademia Svedese è stata resa accessibile solo dal 1 gennaio scorso. In quella stessa riunione in cui fu escluso Pound, scrive Tiozzo, furono giubilati anche lo scrittore britannico Edward Morgan Forster in due righe per la 'grave età' (l'autore di 'Passaggio in India' e 'Camera con vista' era allora ottantenne ma sarebbe vissuto fino al 1970) e lo scrittore francese André Malraux, candidato, sostenne Osterling, ''tra i più interessanti, ma purtroppo condizionato dall'essersi lasciato alle spalle la letteratura d'invenzione''.
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Spero sia evidente a tutti ormai come il Nobel, che sulla carta dovrebbe riconoscere in modo critico e freddo (dove freddo sta per slegato da ogni interesse superiore) le eccellenze nei vari campi, di fatto da anni e anni sia solo una summa di compromessi politico-economici.
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