un milione e mezzo per Wilders (elezioni olandesi)

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  • Psoas
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    #61
    Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio
    Per me uno può ridursi a un vegetale fumandosi 500 giunti al giorno, in fondo son cazzi suoi.
    Il problema sorge quando, in preda alla botta, si mette alla guida di un auto e decide di fare la gimcana tra i turisti a Mergellina,per esempio.
    Come ha già detto Greenday, in Olanda, come in Italia, non puoi guidare sotto effetto di stupefacenti e di alcol.
    Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio
    O quando non lavora perchè in preda alla stanchezza cronica da THC.
    Cosa accade se una persona si presenta alcolizzata al lavoro? Viene licenziato.
    Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio
    Tutto molto bello anche il secondo concetto.
    Il problema sorge quando a staccare la spina non è il malato consenziente, magari paralizzato ma ben consapevole di cosa gli succede intorno, ma i suoi parenti in preda a rimorsi derivanti dalle spese di mantenimento del "peso superfluo".
    La legge olandese prevede l'eutanasia dietro esplicita e reiterata richiesta del paziente, in presenza di un quadro clinico senza speranza e di forti sofferenze. Per casi come quelli di Eluana Englaro, anche lì si passa dal tribunale.
    "Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)

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    • KURTANGLE
      Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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      #62
      Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio

      Insomma, a me fa ridere che si critichi l'olanda per le puttane e la cannabis, quando noi abbiamo il piu grosso mercato di droga, ed il piu grosso giro di sfruttamento della prostituzione.

      Ah poi c'è anche da dire che la cannabis e' consumata per lo piu dai turisti, mentre gli olandesi ne fanno un uso davvero limitato.


      splendido intervento
      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
      Originariamente Scritto da GoodBoy!
      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


      grazie.




      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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      • Sean
        Csar
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        #63
        Originariamente Scritto da Psoas Visualizza Messaggio
        Una sequela di stupidaggini molto divertenti


        Ecco è questo che mi fa arrabbiare. Tu ritieni che la cannabis sia il male del nostro secolo? Non fumare! Ma non rompere le scatole a chi se ne vuole stare con un cannone in bocca. Tu ritieni che l'eutanasia sia la cosa più aberrante che esista? Bene! Ma non rompere le scatole a chi, afflitto da una malattia incurabile, decide di voler porre fine ai suoi dolori strazianti.
        Sono tutte azioni che non danneggiano minimamente te, "uomo retto et probo".
        Psoas ci insegna come gestire una società tutta proiettata nel futuro "splendido, luminoso e molto, molto umano";
        "Tu", "Io", il soggetto che deve poter accedere ad ogni grado sensibile della felicità in terra, al grido di "non rompetemi le scatole".
        Sbaglia chi crede che questa visione sia frutto di una ideologia di sinistra, votata alla libertà assoluta dell'individuo, sganciata da ogni ricaduta nel gruppo sociale:
        Il marxismo contiene anzi in sè un'etica, che è quella della "collettività solidale", mutuata ( e resa "politica", e portata alle estreme conseguenze) direttamente dalla visione cristiana della società.
        No, Psoas è preda del sogno di un altro dei miti visionari del Novecento, quello che ha trovato nel '68 il suo anno triumphalis, quello che sta sotto al nome di radicalismo individualista.

        Questo radicalismo si estrinseca dietro al solito profluvio di belle parole, dove quelle che richiamano alla "libertà" e al "bene" dell'individuo stanno in cima.
        Si estrinseca dietro alle belle parole ma nasconde al suo centro l'esaltazione del più abietto egoismo borghese, quello che punta a preservare solo ed esclusivamente il suo di "bene", la sua di "felicità":
        Visione edonista tutta figlia di questo occidente minuscolo, ipocrita e falsamente appagato.
        Come falsa e bugiarda è questa solidarietà di facciata (se è bene per lui stacchiamo la spina; se è bene per lui si fumi un cannone; etc...), che uno Psoas, ed i suoi immarcescibili compari radicali, rivelano, non possono altrimenti, col loro "non rompeteci le scatole".

        Ciò che invece sta dietro è il salvaguardare ad ogni costo la propria soddisfazione individuale, mai appagante perchè l'individuo radicale non deve e non può porsi dei limiti, altrimenti si trasformerebbe in quell'individuo etico che tanto vistosamente mal sopportano.
        Dunque gli Psoas pur di raggiungere il loro scopo sono disposti a passare sopra al senso ultimo della vita e della società, che non può non essere dicotomico, perchè contiene la festa e la tragedia, i sorrisi come le lacrime:
        Non possiamo troncare gli uni e salvare solo gli altri, non possiamo mandare a morire il malato solo perchè questo non sta bene, non rende all'ultimissima moda il mio bel salotto radical-borghese, dove solo e sempre il sole deve poter splendere.
        Una società, di cui lo Stato è guida, deve poter rendere degno ogni attimo della vita umana, dalla nascita alla sua naturale conclusione, o non possiamo parlare di Stato, di comunità, di fratellanza e scopi comuni entro gli stessi confini:
        Ci si mette al di fuori, non solo della Nazione ma dallo stesso genere umano.

        Gli Psoas ed i loro sognanti compari sono quanto di più pernicioso possa esistere per l'esistenza stessa di un popolo inteso come comunità solidale di eguali legati da vincoli di sangue e cultura e tradizioni, di indirizzo e di scopo.

        Nella loro foga di raggiungere questa felicità abbattono una ad una le leggi morali ed etiche, le sole che, innervandola, possono tenere unita una comunità sociale.
        L'individuo sociale, purchè la comunità prosperi nell'ordine e non nel caos individualista, fondato quest'ultimo sulla legge del "fai da te", è disposto a cedere porzioni della sua libertà per un bene superiore, dove a contare sia il Noi e non l'Io gretto, limitato, stupido.
        L'individuo radicale esalta se stesso ammantando di Bene qualunque obbrobrio, definendolo "moderno" quando invece non si accorge neppure di stare precipitando la società in una visione paganeggiante, da "vittoria del più forte" (fu Platone, caro Psoas, a dire "i cittadini non sani di corpo siano mandati a morire").
        Altro che Illuminismo:
        I sessantottini in servizio permanente ed effettivo, autentici residui della storia, buttano la storia stessa all'indietro.

        La tristissima vita degli infelici-individuali si deve riempire di luci a festa, di notti psichedeliche (meglio se condite da abbondanti dosi di pasticche e droghe di ogni sorta) purchè non ci si costringa a pensare al vuoto spaventoso e criminale (perchè si fa - invece che solidale alla umana, tragica condizione - Egoismo) di cui si è preda, nel continuo spostare il limite del lecito e dell'umano sempre più in là, in un caotico imbarbarimento di ogni dignità umana, riducendo la persona a burattino imbellettato e sempre vestito a festa, svirilizzato, capace solo di frignare "non rompetemi"; immaturo, dunque pericoloso, dunque, come gli Psoas, asociale e nemico della stessa società.
        Chi si deve instradare, chi più che mai ha dunque bisogno di una guida, di leggi morali ed etiche, di paletti che facciano crescere dritta la canna tenera; chi ha bisogno vitale di qualcuno che dia loro uno scopo autentico; che limi l'immaturo Io e gli indichi un Noi superiore, uno scopo vivo e vitale che non si esaurisca entro la persona stessa; chi ha bisogno di tutto questo sono gli Psoas ed i suoi sodali, che entro questa società si sentono prigionieri ma che li spaventa il chiamarsi fuori, anche dalla vita.
        Meglio per loro drogarla o spegnerla la vita:
        Costruirla insieme costa, per la felicità da moribondi salottieri, troppa fatica.
        Last edited by Sean; 17-06-2010, 20:22:05.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • Barone Bizzio
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          #64
          Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio
          Mica dicevo dell'Olanda...da quel che ho capito l'utente Psoas ha espresso l'idea che teoricamente una legislazione del genere "in nome della libertà" andrebbe applicata anche qui da noi.

          Ma siccome l'88% degli italiani sono delle emerite tesre di cì,si verrebbero a creare situazioni come da me prospettato.
          Beh sono anche io del pensiero che la legalizzazione alla olandese sarebbe nefasta. Ma per gli stessi motivi per cui in Olanda ha portato immigrazione e ha fatto arricchire le mafie marocchine. Non si può controllare la produzione della cannabis quando la si sfrutta a livello industriale con il buisness dei coffeeshop
          Una serie di norme che tutelano il consumo personale ( 2 piante a testa) e la autoproduzione sarebbero la via migliore per educare ad un uso consapevole

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          • Psoas
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            #65
            Come tu possa aver dedotto tutto l'impianto filosofico che si nasconde dietro quattro parole scritte in calce ad un post, mi sfugge. Tant'è.
            Il mio “non rompete le scatole” è un “non imponete”. E non puoi farlo cadere lungo il pendio scivoloso che hai descritto. Paletti, limiti che delimitino la società, che guidano il cittadino verso qualcosa di più alto di un gretto individualismo sono necessari. Ma al contempo stesso non va dimenticato che chi contribuisce a costruire questo “noi” ha come imprescindibile diritto quello di essere felice. Felice nel rispetto degli altri, senza recar loro danno. Dietro il mio “non rompete” non c'è immaturità, ma c'è l'insofferenza di tutte quelle persone che si sentono tarpate le ali. Perchè quell'etica gli è stata imposta, senza poter scegliere, in nome di un “bene superiore”. Si rendono conto che nel momento in cui i rantoli della malattia li divorano, non possono scegliere per sé stessi, perchè l'etica altrui ha deciso che è più dignitoso, più meritevole morire dilaniati tra mille sofferenze. Si rendono conto che laddove amassero una persona dello stesso sesso, non hanno diritto a creare un progetto di vita insieme perchè l'etica altrui ha deciso che non sono una famiglia. Il cedere la mia libertà alla società ha anche lo scopo di aiutare a sentirmi realizzato in questo “noi”, che non è statico e cristallino come lo vedi tu, ma è in continuo divenire, e non può essere regolato tantomeno da un'etica immobile dettata dalla moralità di pochi.
            "Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)

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              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              Si estrinseca dietro alle belle parole ma nasconde al suo centro l'esaltazione del più abietto egoismo borghese, quello che punta a preservare solo ed esclusivamente il suo di "bene", la sua di "felicità":



              Ciò che invece sta dietro è il salvaguardare ad ogni costo la propria soddisfazione individuale,



              , non possiamo mandare a morire il malato solo perchè questo non sta bene,



              Gli Psoas ed i loro sognanti compari sono quanto di più pernicioso possa esistere per l'esistenza stessa di un popolo inteso come comunità solidale di eguali legati da vincoli di sangue e cultura e tradizioni, di indirizzo e di scopo.

              .

              Sean quoto alcuni del tuo intervento e rispondo in ordine



              1) L esaltazione dell individualismo è frutto della seconda meta' del ventesimo secolo , ed ormai nessuno sarebbe piu' in grado di rinunciarvi.....
              credere in una comunita' , e non tradire il vincolo di fiducia che ci lega alla stessa ? Ma perchè ? Chi ha detto che esista questo vincolo? Chi ha detto che il vincolo sia indisponibile ? Chi ha detto che esista l obbligo di sentirsi parte della comunita' o della nazione stessa ?
              Tutta una serie di obblighi che possono trarre la loro origine solo da una scelta personale , e nient altro


              2) La soddisfazione culturale nella societa' moderna è diventato un valore da perseguire......l unico limite che moralmente ci si impone è quello di non ledere i diritti altrui......tutto il resto.......morale , rapporto con la comunita' , senso della Nazione......sono concetti relegati ormai alla sfera privata


              3) Non mischiamo le carte in tavola.....qua parliamo di un consenso espressamente dato dal morituro......


              4) Comunita' Solidale ?!?!?
              Di quale comunita' parli Sean ?! Gli Stati Moderni non hanno piu' i requisiti di cui parli......e i loro cittadini sono privi dei valori ai quali fai riferimento.....parli di concetti che sono quasi morti o abbandonati.....
              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
              Originariamente Scritto da GoodBoy!
              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


              grazie.




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                #67
                Originariamente Scritto da Psoas Visualizza Messaggio
                Come tu possa aver dedotto tutto l'impianto filosofico che si nasconde dietro quattro parole scritte in calce ad un post, mi sfugge.
                Ti sfugge? Non dovrebbe, ma te lo chiarisco io.

                Ecco qua:

                Originariamente Scritto da Psoas Visualizza Messaggio
                Il mio “non rompete le scatole” è un “non imponete”.

                Ma al contempo stesso non va dimenticato che chi contribuisce a costruire questo “noi” ha come imprescindibile diritto quello di essere felice. Felice nel rispetto degli altri, senza recar loro danno. Dietro il mio “non rompete” non c'è immaturità, ma c'è l'insofferenza di tutte quelle persone che si sentono tarpate le ali.
                Declini tutto l'alfabato del perfetto individualista, che si sente "tarpare le ali" dalla società:
                Chissà, viene spontaneo chiedersi, che cosa potrebbe fare di se stesso, altrimenti, questo genio tarpato?
                Chissà quali vette potrebbe tutti prospettarci, se non fosse per questi legacci troppo stretti che tengono imprigionata questa "dialettica" dello spirito assoluto, che vuol sempre superare se stesso (senza però, e guarda caso, prospettarci le conseguenze)?
                Come puoi solo pensare di costruire un Noi quando ti senti, parole tue, "insofferente da un'etica imposta e non scelta"?
                E cosa vorresti scegliere, tu? Non nasci, vivi e muori entro un sistema di valori (qualunque essi siano) già definiti? Un sistema di valori che disegnano i confini entro i quali qualunque libertà umana deve stare, deve soggiacere, altrimenti non ha neppure senso parlare di società, ma semmai bisogna avere il coraggio di essere consequenziali e dire di desiderare l'anarchia, diventare un an-archein, un senza fondamento?
                Nessuna società umana dura e cresce su questo "principio".

                "Non imporre"...E come fare? Ogni Stato, quale agglomerato di uomini che stanno sotto una Norma, si regge sull'imposizione di questa Norma:
                Anche la democrazia, Psoas, è un principio assoluto;
                Nessuno nasce e cresce al di fuori di un principio assoluto, a meno di non volersene tirare fuori (ecco il punto da cui gli Psoas debbono trarre le logiche conseguenze, ma non lo fanno, troppa fatica).
                Ma allora, se vogliamo tirarcene fuori per far finalmente uscire in piena libertà il nostro Io (quello destinato alle vette...) non si stia qua a dirci come una società debba essere costruita e condotta (anzi, sfasciata e destrutturata di ogni elemento limitante per il singolo che ha "diritto alla felicità").
                No, non funziona così, questa è anzi quell'immaturità, anche vigliacca (dato che non viene portata fino alle sue scelte naturali) di cui dicevo.

                "Rendere tutti felici"; "non volere imposizioni":
                Ma il prezzo qual è?
                Le ricadute sulla società quali sono?

                Miglioremmo la società permettendo quella imitazione, quella copia assurda del matrimonio che è l'unione di due dello stesso sesso che scimmiottano l'unione di un uomo e di una donna?
                O non sfasciamo forse quell'unione sulla quale si regge tutta la società, antica e presente, finalizzata alla procreaziome (dunque al futuro) ed all'educazione delle generazioni, che hanno bisogno di entrambi i poli - maschile e femminile - e non certo di quella specie di pagliacciata di un uomo che fa la parte della madre?
                Non hanno diritto due finocchi di sposarsi? Oibò, ma perchè lo dovrebbero avere? Perchè anche qui non hanno il coraggio delle proprie azioni (della propria natura) e, sapendo che due maschi o due femmine non possono procreare, non accettano questa loro natura con tutto ciò che questo (di bello o di brutto) comporta?
                Perchè si deve trasformare la società per far godere un individuo di diritti naturali che non gli sono propri?
                Non è questa la più gigantesca delle forzature e la più indegna delle violenze che viene imposta a tutti gli atri, scuotendo nel profondo le fondamenta della stessa civiltà?

                "Non lo accetto"...Ma tu ci sei nato da una coppia formata da un uomo ed una donna:
                Si viene al mondo da un assoluto, Psoas, come sempre è stato e sul quale si è costruito ciò che vedi, quel valore che poi l'individuo frignone vuol distruggere, per la sua esclusiva felicità, non domandandosi neppure cosa potrebbe accadere all'innocente che può avere la ventura di finire "procreato" da due gay.
                Se non lo accetti ti chiami fuori o vivi la tua necessariamente limitata libertà entro i confini che la società naturale si è data.

                Entro questi confini non sono previste le droghe libere, il permettere che i giovani si facciano del male, perchè non lo fanno a loro stessi, solo a loro stessi, ma a tutta la società che si vede sottratta la sua forza sana, giovane, il suo stesso futuro, altra colonna su cui si costruisce.

                Quale porzione cederesti tu della tua libertà se vuoi tutto il piatto?
                Dov'è il mutuo bene?
                Ma semmai prendi il tuo piatto e abbi il coraggio di andartene, magari in Olanda...Se hai questa spinta che senti tarpata, e che se libera potrebbe fare di te un "individuo felice e realizzato", quale migliore cosa che non andare alla ventura e cercare finalmente quella società che ti potrebbe capire (gli individualisti non solo vogliono realizzare ogni loro fisima, ma vogliono anche che questa sia accettata, anzi, di più, plaudita...)?

                Gli Psoas non lo fanno, perchè mancano delle direttive fondamentali, quelle che fondano una società;
                Mancano del coraggio che si apprende solo col sacrificio (sacrificio di sè, che è disciplina che si impara sin da piccoli, quando cominciamo ad assumere i caratteri normanti della famiglia prima, della scuola e della Nazione poi); mancano del carattere, quel quid che non ci fa puntare i piedi e gridare al mondo malvagio (così supponente da credere che il mondo debba piegarsi all'Uno) ma che invece è quella forza distintiva che ci spinge ad ubbidire ad una ragione che si regge sulle spalle di tutti, e che però tutti sostiene:
                Non ce la fai? Molli il colpo, ti chiami fuori, ma non chiedi a chi sostiene sulle sue spalle - con sacrificio, ubbidienza e carattere - un valore entro il quale è nato, e che vede come dono, non gli chiedi di lasciar cadere tutto perchè tu non sei "felice", e vorresti...Cosa?
                Perchè alla fine nulla soddisfa l'eterno insoddisfatto, abituato a ripiegarsi sull'Io (questa costrizione autoimposta che scambiano per un "tarpare le ali") invece di guardare al Noi, invece di prendere l'abbrivio in quella formidabile forza che è l'unione di un popolo che preserva il suo futuro difendendone il bene, e cioè partecipa alla costruzione di quel bene entro il quale è nato e che gli pone - volente o meno - dall'origine un segno sulla pelle.
                Si matura solo nella disciplina di sè e nell'ubbidienza a sè, che non è ricerca spasmodica di non meglio identificate "libertà" (caos distruggente, quella stessa confusione che si ha dentro da voler a tutti i costi gettare fuori per confondere tutto e tutti), ma lavoro da immettere per un bene comune che non abbiamo scelto noi, ma che ci fa vivere, che ci regala un passato e che dunque ci indica una strada ed una visione del futuro, facendoci sentire parte di qualcosa che è più di un singolo, più della mera somma dei singoli individui.

                La tua felicità, se tanto la desideri, te la cerchi da solo, non trascinando nell'egoismo edonistico tutto intero il consorsio valoriale entro il quale gli uomini di una Nazione vivono.
                Ma alla scuola a cui ti sei legato temo non insegnino i fondamentali, e chi manca dei fondamentali non può neppure sperare di poterla mutare questa società:
                Non ne ha la forza.

                Ne vogliamo trarre nietzschianamente le conclusioni?
                Lo faccio io per te:
                E' giusto che da quella società l'eterno frignone, cresciuto alla scuola dell'Io svirilizzato e immaturo, ne resti soffocato.
                Last edited by Sean; 18-06-2010, 01:23:04.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  #68
                  Originariamente Scritto da Psoas Visualizza Messaggio
                  Come tu possa aver dedotto tutto l'impianto filosofico che si nasconde dietro quattro parole scritte in calce ad un post, mi sfugge. Tant'è.
                  Il mio “non rompete le scatole” è un “non imponete”. E non puoi farlo cadere lungo il pendio scivoloso che hai descritto. Paletti, limiti che delimitino la società, che guidano il cittadino verso qualcosa di più alto di un gretto individualismo sono necessari. Ma al contempo stesso non va dimenticato che chi contribuisce a costruire questo “noi” ha come imprescindibile diritto quello di essere felice. Felice nel rispetto degli altri, senza recar loro danno. Dietro il mio “non rompete” non c'è immaturità, ma c'è l'insofferenza di tutte quelle persone che si sentono tarpate le ali. Perchè quell'etica gli è stata imposta, senza poter scegliere, in nome di un “bene superiore”. Si rendono conto che nel momento in cui i rantoli della malattia li divorano, non possono scegliere per sé stessi, perchè l'etica altrui ha deciso che è più dignitoso, più meritevole morire dilaniati tra mille sofferenze. Si rendono conto che laddove amassero una persona dello stesso sesso, non hanno diritto a creare un progetto di vita insieme perchè l'etica altrui ha deciso che non sono una famiglia. Il cedere la mia libertà alla società ha anche lo scopo di aiutare a sentirmi realizzato in questo “noi”, che non è statico e cristallino come lo vedi tu, ma è in continuo divenire, e non può essere regolato tantomeno da un'etica immobile dettata dalla moralità di pochi.
                  Ma per favore....l'omosessualità checchè se ne dica, è un procedimento innaturale antibiologico, e se esiste è perchè è presente un qualche tipo di disagio psicologico che ne sta alla base, tanto che il 75% dei gay è in realtà bisessuale...cercare poi di legalizzare un'unione inesistente, la famiglia "asessuata", che peraltro cerca di essere un simulacro della vera famiglia, mi sembra esagerato...non parliamo poi dell'eventuale adozione di bambini, a cui verrebbe a mancare la figura materna deviandone l'educazione e la maturazione emotiva verso strade ignote....si possono benissimo amare senza per forza voler a tutti i costi, a volte per puntiglio, legalizzare il tutto e volerlo mettere in similitudine e in paragone alla vera famiglia,chè è la base (o per lo meno lo è stata fino a una ventina di anni fa) del modello sociale europeo fin dai temi di Aristotele.

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                    #69
                    Ti rispondo per punti.

                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Chissà, viene spontaneo chiedersi, che cosa potrebbe fare di se stesso, altrimenti, questo genio tarpato.
                    Ma il concetto di condurre una vita felice, ti sfugge? Eliminare i paletti che ostacolano la piena autorealizzazione? O siamo solo un mucchio di persone che vivono utilitaristicamente in funzione di un "bene superiore" (quale? la Patria?)?

                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Non nasci, vivi e muori entro un sistema di valori (qualunque essi siano) già definiti?
                    Il fatto che nessuno sceglie l'etica, il complesso di valori in cui nasce è una constatazione. Il fatto che non si possa combattere per cambiarlo è un tuo assioma.

                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Ma allora, se vogliamo tirarcene fuori per far finalmente uscire in piena libertà il nostro Io
                    E ancora a ragionare per iperbole. Nessuno vuole portare la società verso l'individualismo più sfrenato.

                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Non è questa la più gigantesca delle forzature e la più indegna delle violenze che viene imposta a tutti gli atri, scuotendo nel profondo le fondamenta della stessa civiltà?
                    Stracciamoci le vesti! Erano le stesse cose che dicevano gli oppositori alla legge sul divorzio più di 30 anni fa. E siamo ancora vivi.

                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Si viene al mondo da un assoluto, Psoas, come sempre è stato e sul quale si è costruito ciò che vedi, quel valore che poi l'individuo frignone vuol distruggere, per la sua esclusiva felicità
                    Se non lo accetti ti chiami fuori o vivi la tua necessariamente limitata libertà entro i confini che la società naturale si è data.
                    Hai svilito con quattro parole anni e anni di battaglie, di "frignoni" che sono morti per cambiarlo quell'assoluto in cui erano nati. Martin Luther King, Gandhi e tanti, tantissimi altri eroi non lo hanno accettato. E da cosa erano spinti? Il bene superiore per il quale lottavano era l'idea che tantissima gente soffrisse per il sistema di valori in cui viveva.

                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Entro questi confini non sono previste le droghe libere, il permettere che i giovani si facciano del male
                    L'alcol e il tabacco sono droghe

                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Mancano del carattere, quel quid che non ci fa puntare i piedi e gridare al mondo malvagio (così supponente da credere che il mondo debba piegarsi all'Uno) ma che invece è quella forza distintiva che ci spinge ad ubbidire ad una ragione che si regge sulle spalle di tutti, e che però tutti sostiene
                    Sono le persone che rimettono in discussione il mondo di valori in cui sono nati e ad adoperarsi per trasformarlo ad avere le palle, non chi presta fedeltà cieca.

                    Ne vogliamo trarre nietzschianamente le conclusioni?
                    E' giusto che "l'eterno frignone", come lo chiami tu, continui sempre a far sentire la sua voce e faccia il possibile per cambiare la società in cui è nato e cresciuto.
                    "Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)

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                      #70
                      Originariamente Scritto da Psoas Visualizza Messaggio


                      Hai svilito con quattro parole anni e anni di battaglie, di "frignoni" che sono morti per cambiarlo quell'assoluto in cui erano nati. Martin Luther King, Gandhi e tanti, tantissimi altri eroi non lo hanno accettato. E da cosa erano spinti? Il bene superiore per il quale lottavano era l'idea che tantissima gente soffrisse per il sistema di valori in cui viveva.

                      Sono le persone che rimettono in discussione il mondo di valori in cui sono nati e ad adoperarsi per trasformarlo ad avere le palle, non chi presta fedeltà cieca.
                      .
                      Ehilà, siamo arrivati ad invocare i Gandhi ed i Luther King per permettere a due uomini di sposarsi e poi, logicamente, adottare, o per autorizzare la cannabis per tutti, come se si parlasse di diritti inalienabili.
                      Ma ti senti così impedito nella tua autorealizzazione da paragonarti all'India delle caste e della colonizzazione britannica, o all'apartheid razzista dell'America che fu?

                      Siete perdenti in partenza, perchè non avete un sistema di valori su cui poggiare una battaglia, ma vi reggete solo su di una visione disvaloriale che credete possa far presa su tutti così come, molto facilmente perchè facilmente "godibile", ha fatto presa su te/voi.
                      Non tirare in ballo eroi che non hanno combattuto le tue cause, nè conviene richiamare qua i massimi sistemi:
                      Qua ti stai stracciando le vesti per avere il diritto di drogarti di più e in pubblico o di far unire in matrimonio (roba non loro, mi spiace...Lo ha deciso la natura) due gay.
                      Se queste sono le battaglie sociali senza le quali una società è "apartheid"; e se queste le truppe destinate a combatterle (un paio di strafatti e qualche ****** che sciommiotta le donne e/o l'uomo, ma con le piume al culo) ti/vi faccio tanti in bocca al lupo:
                      Ne avrete bisogno.
                      Last edited by Sean; 18-06-2010, 02:03:12.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        #71
                        Non faccio paragoni. Ogni epoca e ogni società ha avuto le sue battaglie.
                        A me e a tanti altri sta a cuore permettere ad una persona di decidere cosa fare della sua vita in punto terminale, permettere ad una donna di poter ricorrere in maniera coscienziosa a metodi abortivi meno invasivi, permettere a due omosessuali di costruire una vita insieme, permettere ad un possessore di marjuana di venir considerato alla stessa stregua di un fumatore... tutto questo e tanto altro ancora.

                        Se saremo perdenti, ce lo dirà soltanto il tempo, ma ho la netta sensazione che ti sbagli.
                        In ogni caso, crepi.
                        "Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)

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                          #72
                          il tuo Gandhi diceva anche

                          "Il Duce è uno statista di primissimo ordine, completamente disinteressato. Un superuomo"

                          "Mussolini è il salvatore e rinnovatore della sua Patria"

                          "Mussolini deve passare alla storia come il costruttore di una migliore forma di convivenza fra i popoli"



                          Come vedi ogni cosa e ogni persona ha due facce, è sciocco considerarne una sola.
                          Negare poi 100.000 anni di Storia umana è semplicemente assurdo.

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                          • Leonida
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                            #73
                            Originariamente Scritto da Psoas Visualizza Messaggio
                            In ogni caso, crepi.
                            chi?
                            Originariamente Scritto da gorgone
                            è plotino la chiave universale per le vagine
                            Originariamente Scritto da gorgone
                            secondo me sono pazzi.

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                              #74
                              Originariamente Scritto da Psoas Visualizza Messaggio
                              Non faccio paragoni. Ogni epoca e ogni società ha avuto le sue battaglie.
                              A me e a tanti altri sta a cuore permettere ad una persona di decidere cosa fare della sua vita in punto terminale, permettere ad una donna di poter ricorrere in maniera coscienziosa a metodi abortivi meno invasivi, permettere a due omosessuali di costruire una vita insieme, permettere ad un possessore di marjuana di venir considerato alla stessa stregua di un fumatore... tutto questo e tanto altro ancora.

                              Se saremo perdenti, ce lo dirà soltanto il tempo, ma ho la netta sensazione che ti sbagli.
                              In ogni caso, crepi.
                              Peccato che le sigarette non mandino in palla il cervello,la marijuana si.
                              E non lo dice lo studio reazionario fascista-clericale-piduista mormone gesuita, ma la Scienza con la Esse maiuscola.

                              E se tutti fossero bulicci l'Umanità si estnguerebbe entro un secolo.
                              Non parliamo poi del fatto che se l'Evoluzione (o Dio, a seconda delle visioni) ha optato per la riproduzione e la divisone in sessi avrà avuto le sue buone ragioni.

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                                Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio
                                Come vedi ogni cosa e ogni persona ha due facce, è sciocco considerarne una sola
                                Ma io sono pienamente d'accordo con te. Come ho scritto prima, ogni epoca e ogni società ha avuto le sue battaglie e, ovviamente, le sue idee, sbagliate o giuste che siano.

                                Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio
                                Peccato che le sigarette non mandino in palla il cervello,la marijuana si.
                                E non lo dice lo studio reazionario fascista-clericale-piduista mormone gesuita, ma la Scienza con la Esse maiuscola.
                                Questo articolo scientifico con la Esse maiuscola, in verità, dice il contrario

                                Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio
                                E se tutti fossero bulicci l'Umanità si estnguerebbe entro un secolo.
                                Non parliamo poi del fatto che se l'Evoluzione (o Dio, a seconda delle visioni) ha optato per la riproduzione e la divisone in sessi avrà avuto le sue buone ragioni.
                                In quale maniera la legalizzazione del matrimoniomo omosessuale porterebbe ad un'omosessualità dilagante?
                                La stessa Evoluzione (o Dio) ha portato all'esistenza anche di una significativa quantità di persone gay.

                                Originariamente Scritto da Leonida Visualizza Messaggio
                                chi?
                                Ovviamente, nel caso non si fosse capito, il lupo.
                                Last edited by Psoas; 18-06-2010, 02:29:22.
                                "Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)

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