Tu vo fa l'americano...(sergio inside)

[Curl_Biceps]

ah okok, mah cmq se vedi anche il video littleitaly sempre del testimone,intervista due ragazzi che disegnano gioielli,bhè in italia non li calcolarono proprio mentre adesso guadagnano milioni,ma anche in tv tempo fa un programma non ricordo il nome intervistò un ragazzo laureato in fisica che portava avanti un progetto in italia in uno scantinato perchè non aveva fondi poi andò in america dove gli diedero 2 milioni di dollara da investirci quindi ...

[Dsquared]

Bellissimo, lo sto vedendo finire adesso

Ho trovato un po' strano prima far vedere l'università più cool degli USA, con retta annuale di 16.000 dollari e poi parlare di meritocrazia, è vero che hanno anche parlato di borse di studio, però voglio vedere quanto facilmente siano accessibili, poi da quanto ha detto il tamarro questi 16.000 dollari non sono un grande investimento, vista anche la scarsa preparazione che ti danno.

Il cuore dice "wow strafiga, l'università con palestra e piscina", ma il cervello dice "se voglio la palestra e la piscina me li pago separatamente, tu forniscimi il servizio universitario e abbassami la retta".

[thetongue]

l'erba del vicino e' sempre piu' verde. ho conosciuto americani che darebbero un occhio per vivere in europa. ricordo, ad esempio, una volta che ero in un bar di san diego (CA): due cascamorti romani dialogavano in un improbabile inglese con la banconista, fica stellare; e lei "oh, voi siete di roma...che sogno sarebbe vivere li' (con gli occhi effettivamente sognanti)"

[arkon86]

agli americani riconosco la meritocrazia che qui è praticamente inesistente...culturalmente parlando però mi fanno un po' tristezza, mi sembrano una manica di sempliciotti.

[PrinceRiky]

agli americani riconosco la meritocrazia

[ripper]

ma che ci siano dei paradossi come la meritocrazia là non c'è dubbio... ma provate a confrontare almeno le cose di tutti i giorni... o quà stipano 200 persone in un'aula che ne contiene si e no la metà... cioè non saltiamo subito all'eccesso, basta vedere anche little italy... voglio sapere se ce ne sono davvero così tanti che avendo fatto la bocconi sono riusciti a entrare in banca d'italia.. un mio professore una volta mi disse che di suo ai colloqui ne bocciava tanti, poi c'erano alcuni che i suoi colleghi si raccomandavano di dargli più chanche perchèfigli di... l'erba del vicino sarà sempre la più buona ma non passa giorno in cui noti qualcosa che mi faccia pensare che la nostra stia marcendo sempre di più...un minimo di onestà

[naoto]

ma che ci siano dei paradossi come la meritocrazia là non c'è dubbio... ma provate a confrontare almeno le cose di tutti i giorni... o quà stipano 200 persone in un'aula che ne contiene si e no la metà... cioè non saltiamo subito all'eccesso, basta vedere anche little italy... voglio sapere se ce ne sono davvero così tanti che avendo fatto la bocconi sono riusciti a entrare in banca d'italia.. un mio professore una volta mi disse che di suo ai colloqui ne bocciava tanti, poi c'erano alcuni che i suoi colleghi si raccomandavano di dargli più chanche perchèfigli di... l'erba del vicino sarà sempre la più buona ma non passa giorno in cui noti qualcosa che mi faccia pensare che la nostra stia marcendo sempre di più...un minimo di onestà

Il tuo discorso è condivisibile, chiaramente.

Ma le università private (le più prestigiose, in USA) non sono neanche paragonabili (in termini di costi) alle varie Bocconi, Luiss, etc...

I privilegi, in America, sono istituzione.

[lukasmile]

francesco nessuno è andato all'estero sapendo perfettamente la lingua, altrimenti sarebbe stato molto più facile... io dopo 10 giorni che ero in australia e stavo a stretto contatto con la lingua inglese riuscivo a capire e farmi capire moooolto meglio di quando ero arrivato... poi quando arrivi in un paese stranieri non ci vai con 5 euro in tasca, un budget ce lo devi avere che ti permetta i primi giorni di sopravvivere... poi ti fai il culo quadro come in tutte le cose e anche partendo da fare il lavapiatti cominci e vedi dove vai a finire.... perchè è proprio questo l'italioano medio, e mi ci tiro dentro anche io, uno che la vita la vuole comoda e sai che fatica iniziare non avendo le spalle coperte... capito quello che intendo?

quant'è vera questa frase

[francesco_espo]

francesco nessuno è andato all'estero sapendo perfettamente la lingua, altrimenti sarebbe stato molto più facile... io dopo 10 giorni che ero in australia e stavo a stretto contatto con la lingua inglese riuscivo a capire e farmi capire moooolto meglio di quando ero arrivato... poi quando arrivi in un paese stranieri non ci vai con 5 euro in tasca, un budget ce lo devi avere che ti permetta i primi giorni di sopravvivere... poi ti fai il culo quadro come in tutte le cose e anche partendo da fare il lavapiatti cominci e vedi dove vai a finire.... perchè è proprio questo l'italioano medio, e mi ci tiro dentro anche io, uno che la vita la vuole comoda e sai che fatica iniziare non avendo le spalle coperte... capito quello che intendo?

quant'è vera questa frase

quoto lukas tu ripper che andresti a provare? Insomma troveresti un lavoretto per vivere, ma a cosa punti??

[Zeta]

io e' da tanto tempo che ci penso.Ho un attività in proprio con un socio con cui i rapporti si stanno rompendo...faccio il barista,so cucinare...mi ritengo sveglio..cosa andrei a fare? per quanto mi riguarda l'obbiettivo sarebbe solo uno:imprendere.

[ripper]

quoto lukas tu ripper che andresti a provare? Insomma troveresti un lavoretto per vivere, ma a cosa punti??

bah senti io ci ho pensato parecchie volte ma l'unica cosa che mi frena è che mi cago un pò sotto... ci sono tanti se e tanti ma e fino ad'ora non ho mai lavorato più di un mese anche se ho fatto lavori abb impegnativi come 8-10 ore di magazziniere e contorno....certo io proverei di tutto come lavoro (ovviamente nei limiti del decente ) se poi, come succede là le occasioni, le opportunità e le scelte sono maggiori di quà... prima o poi qualcosa si potrà trovare.... conosco parecchia gente che lo ha fatto anche se non ha puntato poi a stabilirsi là o trovare un lavoro più redditizio... anche perchè o qua fai un'università prestigiosa, laureato col massimo dei voti, masters corsi cazzi e mazzi vari fino a 30anni per poi tentare all'estero sperando ti riconoscano il lavoro fatto o sei uno dei tanti e parti sempre e cmq a fare la gavetta e scalare per sistemarti sempre al meglio

[Gary]

si è affascinati da una cultura diversa e dal fatto che certe cose funzionano meglio che in italia. Ce ne sono tante altre che funzionano peggio che in italia, ma è chiaro che un "documentario" del genere ti fa sognare con armadietti palestre e sta roba qui.

[ripper]

io son d'accordo con te gary, però io faccio il confronto con le cose con cui ero a contatto qualche tempo fa: scuola-vita di tutti i giorni-senso civile.... magari non in usa ma in australia... c'era una differenza abissale

[Gary]

guarda ripper, io capisco benissimo dove sta il nesso di questa america mania che c'è in italia. Non è nemmen tanto strano, visto che accendi la tv e l'80% dei programmi o telefilm sono americani, e che ci sono persone che si sentono fighe perchè bevono il caffè per strada come in sex and the city, ma bisogna far i conti con la realtà. Un paese non è un telefilm o un film, se ci si ferma al take away cinese, all'hot dog per strada e il grattacielo da 70 piani, allora mi sa che del suddetto paese si è capito poco o niente

[brosgym]

Ci sarebbe tanto da dire.....ho vissuto per un anno a Berkeley, e già su questo c'è molto da dire....cioè è facile dire USA, ma non tutti gli states sono uguali, anzi, vivrei volentieri in California, ma ad esempio mai a Baltimora!!

La meritocrazia c'è, se hai voglia di lavorare e produci questo viene riconosciuto.....ma non ci sono certezze, neanche se hai un lavoro "buono", devi essere disposto a spostarti tranquillamente anche di 3000Km, come se da Roma andassi a lavorare ad Stoccolma.....

Io ho vissuto l'ambiente universitario ed è mooooolto meglio, perchè sono ancora in Italy?
La cultura, il modo di vivere, anche la lingua che non sarà mai la mia.....anche l'età, ho vissuto questa esperienza a 35 anni, forse l'avessi fatto prima.

Certo quando ancora a tre anni di distanza i mie clienti come PT mi chiamano ancora, mentre quelle della mia palestra a fatica mi salutano......