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Non ho letto nulla sulla Cina.
Credo che nella marea di dichiarazioni in effetti manchi solo lei all'appello (o a me è sfuggita).
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Posto questo articolo di Panebianco dal Corriere. Un uomo che possiede la rara dote di dire con tono ispirato delle solenni minchiate sia quando parla di politica estera che di quella interna.
ERRORI SI’, MA TROPPA OSTILITA’
La fragilità di Israele
E’un noto circolo vizioso: l’ossessiva, e di per sé giustificata, ricerca di sicurezza da parte di chi vive in costante pericolo, può indurlo in errori che ne accrescono ancor di più l’insicurezza. È capitato ad Israele. Cadendo stupidamente nella trappola preparata dai simpatizzanti di Hamas e spargendo sangue, il governo israeliano ha fatto un regalo ai suoi nemici (e sarà un bene se ne pagherà il conto sul piano elettorale). E ha dato altra linfa alla generale ostilità per Israele, l’unico Paese al quale non si perdona niente. Pur essendo anche l’unico Paese che vive in permanente stato d’assedio dalla sua fondazione. Nulla misura la «popolarità» di Israele meglio dell’atteggiamento delle Nazioni Unite. Dove si passa spesso sopra ai delitti di qualunque sanguinario regime ma mai a quelli, veri o presunti, della democrazia israeliana. Lo si chiami pure lapsus freudiano ma molti ricordano la mappa del Medio Oriente che faceva mostra di sé all’Onu e sulla quale non v’era traccia di Israele. La volontà della maggioranza del Consiglio per i diritti umani di metterlo oggi sotto inchiesta (con i soli voti contrari di Stati Uniti, Italia e Olanda) è in linea con una consolidata tradizione onusiana di ostilità preconcetta verso quello Stato.
Alessandro Piperno (Corriere, 2 giugno) ha dato un giudizio che merita attenzione sui sentimenti odierni degli israeliani: «Mi sono fatto l’idea — scrive — che Israele sia un Paese in cui la gente, più o meno consapevolmente, si sente spacciata (...) Forse hanno capito di poter vincere qualche altra battaglia ma che alla lunga la guerra sarà perduta. Hanno constatato che la violenza non è più utile alla causa di quanto lo sia stata l’utopia del dialogo ». Contro la sopravvivenza di Israele giocano tre forze: la demografia, la geo-politica e i sentimenti di ostilità di tanta parte del mondo (rilevanti pezzi di Europa inclusi). La demografia, ossia i differenti tassi di crescita della popolazione ebraica e di quella arabo- israeliana. La geo-politica, ossia il declino della potenza americana e i suoi effetti sul Medio Oriente. La rottura dell’alleanza fra Turchia e Israele è parte di un più generale distacco dello Stato turco dal mondo occidentale, accelerato dalla perdita di potenza degli Stati Uniti. Israele ha fin qui dovuto la sopravvivenza alle sue armi e alla protezione statunitense. Se quest’ultima si indebolirà, le armi non basteranno ad assicurare la salvezza.
C’è poi l’avversione di tanta parte dell’opinione pubblica mondiale. Chi finge che il pregiudizio antisemita non c’entri nulla deve spiegare questa mancanza di equanimità verso la democrazia israeliana. E deve spiegare perché la legittima difesa dei palestinesi si accompagni spesso alla cecità di fronte alla natura dei movimenti islamisti e alla ferocia dei nemici di Israele. Ricordo una lettera che mi inviò un tale a seguito di un articolo sul conflitto arabo-israeliano. Dopo avermi accusato di negare l’evidenza, ossia la «natura criminale» di Israele, quel tale concludeva con una domanda: «Ma perché difende Israele, lei che non è nemmeno ebreo?».
Checché ne dicano i suoi nemici, Israele è una realtà fragile, precaria. Se un giorno venisse distrutto c’è chi brinderebbe anche in Europa. Ma quella tragedia anticiperebbe o accompagnerebbe una grande sconfitta occidentale: la vittoria di concezioni, modi di vita, istituzioni, antitetici ai nostri e a noi ostili.
Le vittime diventano "errori", la flottiglia "simpatizzanti di Hamas", Israele "vittima dell'ostilità dell'ONU".
In che pianeta ha vissuto Mister P. negli ultimi 60 anni?
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Bah...come al solito i vari pennivendoli dei giornali parlano di questione mediorientale, di antisemitismo ecc. ecc.
Per me sono chiacchiere. Il dato semplice e certo è che Israele ha agito illegalmente, compiendo un atto di guerra.
Accertato questo, pretendere una sanzione è semplicemente pretendere il rispetto delle regole.
ma la maggior parte del popolo israeliano come la pensa riguardo questa storia? come vede la barriera di cemento armato che isola la palestina e il continuo espandersi delle colonie? in sostanza come vede il "problema" palestina? è tutto in*****so come nel video sottostante?
Bah...come al solito i vari pennivendoli dei giornali parlano di questione mediorientale, di antisemitismo ecc. ecc.
Per me sono chiacchiere. Il dato semplice e certo è che Israele ha agito illegalmente, compiendo un atto di guerra.
Accertato questo, pretendere una sanzione è semplicemente pretendere il rispetto delle regole.
Vero. Ma qui siamo veramente al ridicolo, quando si dice che la comunità internazionale non perdona nulla ad Israele, quando è la stessa comunità internazionale a permettere che Israele calpesti decine di risoluzioni ONU che lo condannano.
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ma la maggior parte del popolo israeliano come la pensa riguardo questa storia? come vede la barriera di cemento armato che isola la palestina e il continuo espandersi delle colonie? in sostanza come vede il "problema" palestina? è tutto in*****so come nel video sottostante?
La maggioranza è col governo e contro la Palestina, nei termini che si dicevano con SonGohan.
C'è una minoranza di ebrei (non saprei quantificarla, nè se questa voce critica sia in aumento) che non perde occasione per sottolineare gli errori del sionismo esasperato e cieco.
Questa minoranza mette in guardia il proprio paese da una politica che sta alienando le simpatie del mondo a Israele.
Questa minoranza ritiene che si debba dare uno stato alla Palestina e che Israele debba smetterla di considerarsi in uno stato di pericolo sempre imminente ed eterno, oramai parossistico.
Questa minoranza però viene tacciata dalla maggioranza degli ebrei come "traditrice", spiritualmente corrotta e traviata dai gojim, che sono tutti ansiosi, secondo questa maggioranza di ebrei, di vedere distrutto lo stato ed il popolo di Sion.
Le voci dei pochi ebrei illuminati vengono cassate così; questi ebrei rischiano anche fortemente di venire esclusi dalla loro comunità, come fossero scomunicati e perduti per sempre alla causa dell'Israele eterno.
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Tra quegli ebrei illuminati, caro Black_Hawk, c'è di certo Gilad Atzmon, che sull'assalto alla Flotilla ci lascia questo formidabile pezzo.
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As I write this piece the scale of the Israeli lethal slaughter at sea is yet to be clear. However we already know that at around 4am Gaza time, hundreds of IDF commandos stormed the Free Gaza international humanitarian fleet. We learn from the Arab press that at least 16 peace activists have been murdered and more than 50 were injured. Once again it is devastatingly obvious that Israel is not trying to hide its true nature: an inhuman murderous collective fuelled by a psychosis and driven by paranoia.
For days the Israeli government prepared the Israeli society for the massacre at sea. It said that the Flotilla carried weapons, it had ‘terrorists’ on board. Only yesterday evening it occurred to me that this Israeli malicious media spin was there to prepare the Israeli public for a full scale Israeli deadly military operation in international waters. Make no mistake. If I knew exactly where Israel was heading and the possible consequences, the Israeli cabinet and military elite were fully aware of it all the way along. What happened yesterday wasn’t just a pirate terrorist attack. It was actually murder in broad day light even though it happened in the dark.
Yesterday at 10 pm I contacted Free Gaza and shared with them everything I knew. I obviously grasped that hundreds of peace activists most of them elders, had very little chance against the Israeli killing machine. I was praying all night for our brothers and sisters. At 5am GMT the news broke to the world. In international waters Israel raided an innocent international convoy of boats carrying cement, paper and medical aid to the besieged Gazans. The Israelis were using live ammunition murdering and injuring everything around them.
Today we will see demonstrations around the world, we will see many events mourning our dead. We may even see some of Israel’s friends ‘posturing’ against the slaughter. Clearly this is not enough.
The massacre that took place yesterday was a premeditated Israeli operation. Israel wanted blood because it believes that its ‘power of deterrence’ expands with the more dead it leaves behind. The Israeli decision to use hundreds of commando soldiers against civilians was taken by the Israeli cabinet together with the Israeli top military commanders. What we saw yesterday wasn’t just a failure on the ground. It was actually an institutional failure of a morbid society that a long time ago lost touch with humanity.
It is no secret that Palestinians are living in a siege for years. But it is now down to the nations to move on and mount the ultimate pressure on Israel and its citizens. Since the massacre yesterday was committed by a popular army that followed instructions given by a ‘democratically elected’ government, from now on, every Israeli should be considered as a suspicious war criminal unless proved different.
Considering the fact that Israel stormed naval vessels sailing under Irish, Turkish and Greek flags. Both NATO members and EU countries must immediately cease their relationships with Israel and close their airspace to Israeli airplanes.
Considering yesterday’s news about Israeli nuclear submarines being stationed in the Gulf, the world must react quickly and severely. Israel is now officially mad and deadly. The Jewish State is not just careless about human life, as we have been following the Israeli press campaign leading to the slaughter, Israel actually seeks pleasure in inflicting pain and devastation on others.
Israele vuole il sangue perchè crede che il suo Potere di Dissuasione diventi più forte più sono i morti che si lascia dietro:
Ecco che con due righe Gilad ci dice il movente che sta alla base dell'assalto criminale alla flotta umanitaria.
E ci dice anche altro, e cioè che Israele, nella folle compulsione ad inseguire la "sicurezza", ha come perso contatto con la umanità, e non si fa più alcuno scrupolo nel mostrare il suo vero volto:
Quello di uno stato assassino, che pur di perseguire i suoi obiettivi non vede più davanti a sè degli uomini, ma dei nemici, da qualunque parte provengano.
Una inumana psicosi paranoica:
Ce lo dice la voce di un ebreo.
...ma di noi
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eh qui si pone la domanda...può un ebreo essere accusto di antisemitismo?
A cosa si attaccherebbero per accusarlo, Fiammetta, Frattini e il resto della combriccola?
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
eh qui si pone la domanda...può un ebreo essere accusto di antisemitismo?
A cosa si attaccherebbero per accusarlo, Fiammetta, Frattini e il resto della combriccola?
Fiammetta sta portando avanti, come suo punto di principio, quello di far chiudere ogni sito, ogni voce contraria ad Israele, tacciandola di antisemitismo.
Ha ricevuto un contributo di 300000 euro (soldi nostri e non tagliati dalla ultima finanziaria che ha chiuso i rubinetti alla cultura, alla ricerca, ma non alla pasionaria sionista) per questa sua lodevole campagna.
Cominci dunque dai suoi connazionali, se trova qualcuno che le dà credito:
Giustifichi quei soldi.
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
L'ufficio stampa del governo israeliano ha divulgato per errore un video-farsa proprio sul sanguinoso arrembaggio costato la vita di nove persone. Il video creato da Latma Tv si intitola "Flotilla- We con the world" (Flotilla- Noi inganniamo il mondo) ed è la parodia di "We are the world". Il governo israeliano ha inviato per e-mail il link a una serie di giornalisti, tra cui quelli di BNO News. Ci sono volute quasi tre ore perchè i funzionari israeliani si rendessero conto della gaffe
E questo cosa sarebbe, un famoso esempio dell'umorismo ebraico? Un video volto ad ottenre il plauso di Berlusconi noto amante di barezellette macabre?
O forse, banalmente, solo la dimostrazione che la vita di un non ebreo non vale nulla e che ciò che è accaduto qualche giorno fa è per Israele una medaglia da appuntarsi sul petto lordo di sangue?
PS: come esempio della disinformazione di cui siamo vittime sul tema: oggi al TG sento questa notizia "Ahmadinejad minaccia Israele: se ci attaccherà sarà distrutto."
Minaccia? Ma dove sta la minaccia? Ha detto, se ci attaccherà, il che significa che in caso contrario ad Israele non accadrà nulla. O forse se lo attaccassero l'Iran dovrebbe accettare con gioia la sua distruzione?
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Non ho letto nulla sulla Cina.
Credo che nella marea di dichiarazioni in effetti manchi solo lei all'appello (o a me è sfuggita).
c'era anche la Cina
[...] Nella notte, una delle posizione più dure (oltre a quella della Turchia, che ha avuto il più alto numero di vittime nel blitz), è stata quella della Cina, che si è detta «shockata» dal blitz israeliano e aveva chiesto «una risposta rapida» dell’Onu: «Siamo shockati dall’attacco e lo condanniamo», ha dichiarato nella tarda serata di ieri il portavoce del ministro degli Esteri cinese, Ma Zhaoxu. «Siamo a favore di una risposta rapida da parte del Consiglio di sicurezza dell’Onu, affinché prenda le misure necessarie», ha dichiarato da parte sua Yang Tao, consigliere della missione cinese all’Onu.
E questo cosa sarebbe, un famoso esempio dell'umorismo ebraico? Un video volto ad ottenre il plauso di Berlusconi noto amante di barezellette macabre?
O forse, banalmente, solo la dimostrazione che la vita di un non ebreo non vale nulla e che ciò che è accaduto qualche giorno fa è per Israele una medaglia da appuntarsi sul petto lordo di sangue?
E' assurdo, un mondo a rovescio.
E' chiaro che non sarà mai possibile una pace, la soluzione a due stati, una minima umana convivenza.
Turchi, svedesi, americani, italiani o palestinesi...Per Israele pari sono; valgono tutti alla stessa maniera, e cioè zero.
Almeno qui è realmente democratico.
Ora voglio vedere come si muove Obama sapendo che un cittadino americano di 19 anni è tra le vittime del raid Israeliano
E' già stato fatto in questo Thread l'esempio dell'Achille Lauro e di Leon Klinghoffer.
A quel tempo gli USA per acchiappare gli assassini di un cittadino americano arrivarono ad intercettare aerei e a crisi gravissime coi suoi alleati.
Oggi tutto tace:
Eppure gli assassini hanno un nome, un volto, una residenza ben nota.
c'era anche la Cina
[...] Nella notte, una delle posizione più dure (oltre a quella della Turchia, che ha avuto il più alto numero di vittime nel blitz), è stata quella della Cina, che si è detta «shockata» dal blitz israeliano e aveva chiesto «una risposta rapida» dell’Onu: «Siamo shockati dall’attacco e lo condanniamo», ha dichiarato nella tarda serata di ieri il portavoce del ministro degli Esteri cinese, Ma Zhaoxu. «Siamo a favore di una risposta rapida da parte del Consiglio di sicurezza dell’Onu, affinché prenda le misure necessarie», ha dichiarato da parte sua Yang Tao, consigliere della missione cinese all’Onu.
Grazie.
Anche la Cina ci regala una presa di posizione forte e senza distinguo.
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forse, tra mille inverni
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