Pirati Sionisti

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  • Barone Bizzio
    Bodyweb Senior
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    Ho letto su Facebook da una fonte molto attendibile che la Turchia prepara una nuova flotta, questa volta accompagnata dalla flotta militare turca.

    Ahia

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    • ikuape86
      L' oristanese pizzaiolo
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      • Oristano
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      Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
      Ho letto su Facebook da una fonte molto attendibile che la Turchia prepara una nuova flotta, questa volta accompagnata dalla flotta militare turca.

      Ahia
      se fossi turco sarei fiero del mio governo

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      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
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        • In piedi tra le rovine
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        Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
        La Craxi deve avere un minimo di ricordo genetico del padre, uomo spregevole sotto 1000 aspetti, ma non aduso alla kippah
        Questo al Craxi padre gli va riconosciuto, è vero...Ma in genere a tutti i nostri politici della prima repubblica.
        Allora, in politica estera, si guardava anche alla corrente araba, che, per l'Italia, non è mai stata il "nemico", ma anzi ci abbiamo fatto più di un affare.
        Il ripiegamento con tanto di kippah in testa è arrivato (ma guarda un pò, pure qui...) con Berlusconi.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
          Ho letto su Facebook da una fonte molto attendibile che la Turchia prepara una nuova flotta, questa volta accompagnata dalla flotta militare turca.

          Ahia
          Certo la Turchia l'ha presa come un affronto personale, e non è da escludersi quanto riporta la tua fonte.
          L'accaduto viene paragonato da Ankara all'11 Settembre:

          Turchia, per noi è come 11 settembre "Psicologicamente per noi è come l'11 settembre" ha detto il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu prima di incontrare a Washington il segretario di Stato Hillary Clinton. Davudoglu ha detto che Israele crede di essere al di sopra di qualsiasi legge e ha paragonato l'attacco israeiliano alla flottiglia filo-palestinese a quello dei "pirati al largo della Somalia"
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
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          • gabriele81
            eh eh son manzo
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            Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
            Ho letto su Facebook da una fonte molto attendibile che la Turchia prepara una nuova flotta, questa volta accompagnata dalla flotta militare turca.

            Ahia
            Ahia per la Turchia. Israele ha 360 tra f-16 ed f-15 upgradati e una 50ina di f-35 in consegna. Solo per la difesa aerea spende il 10% del Pil annuo (12 miliardi di dollari). I turcomanni colerebbero mestamente a picco e causerebbero un conflitto immediato nel medioriente.

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            • Barone Bizzio
              Bodyweb Senior
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              Non mi riferivo ad un ipotetico scontro militare, dove la turchia soccomberebbe.
              Dicevo solo che Israele ha scelto i piedi sbagliati da pestare. Se si arrivasse ad uno scontro militare le conseguenze sarebbero incalcolabili, tali da ridefinire gli assetti geopolitici globali
              La sola soluzione per Israele è quella di consentire il transito delle navi. Per questo è necessario che ONU e Stati Uniti soprattutto si schierino a favore dei turchi

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              • ma_75
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                Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
                Ahia per la Turchia. Israele ha 360 tra f-16 ed f-15 upgradati e una 50ina di f-35 in consegna. Solo per la difesa aerea spende il 10% del Pil annuo (12 miliardi di dollari). I turcomanni colerebbero mestamente a picco e causerebbero un conflitto immediato nel medioriente.
                Non credo sinceramente si arriverà mai a questo scontro, anche perchè il coinvolgimento di un paese Nato, a rigor di logica, dovrebbe provocare una catena di interventi piuttosto irrealistica al momento (tipo gli USA che appoggiano l'alleato turco contro Israele, fantascienza).
                In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                ma_75@bodyweb.com

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                • gabriele81
                  eh eh son manzo
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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  "Psicologicamente per noi è come l'11 settembre" ha detto il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu prima di incontrare a Washington il segretario di Stato Hillary Clinton.
                  Eh, il tipico animo nobile dei turchi, un popolo vero, altro che italia. Vorrei che il mio governo fosse come il loro.

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                  • Barone Bizzio
                    Bodyweb Senior
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                    Comunque il paragone con l 11 settembre è una paraculata, o meglio è una chiamata in causa diretta dei Turchi verso gli alleati statunitensi nel prendersi le loro responsabilità.
                    Gli stati uniti hanno avuto il crollo delle torri gemelle e la turchia è stato un forte sponsor contro il terrorismo, adesso che i Turchi hanno avuto, anche loro, una tragedia, si aspettano un trattamento almeno pari

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                    • Sean
                      Csar
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                      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                      Non credo sinceramente si arriverà mai a questo scontro, anche perchè il coinvolgimento di un paese Nato, a rigor di logica, dovrebbe provocare una catena di interventi piuttosto irrealistica al momento (tipo gli USA che appoggiano l'alleato turco contro Israele, fantascienza).
                      Esatto.
                      Il fatto che la Turchia sia membro NATO (dove lo statuto parla chiaro) fa scongiurare l'ipotesi dello scontro ma non quello della prova di forza.
                      La Turchia può puntare a dimostrare che il mare, l'aria, la terra ed il diritto internazionale non sono cosa "loro" (di Israele).
                      C'è una risoluzione ONU che obbliga Israele a far passare gli aiuti verso la Palestina (che, pure questa, non è terra "loro").
                      Fin'ora il mondo ha fatto passare in carrozza quelle direttive, che però sono lì.
                      Che accadrebbe se, legittimamente ed in base a risoluzioni internazionali, un Paese decidesse di dare seguito a quelle direttive?
                      E' Israele il fuori legge in questo caso, e tutti ne dovrebbero prendere atto.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Barone Bizzio
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                        Dal Vangelo secondo Caracciolo

                        Israele: assurdo furore autolesionista

                        di Lucio Caracciolo
                        RUBRICA IL PUNTO. L’assalto dei commandos della Marina israeliana alla flottiglia di navi che trasportavano aiuti umanitari a Gaza è il più efficace attacco compiuto negli ultimi anni contro la sicurezza di Israele. Questa tragedia rafforza i nemici dello Stato ebraico.
                        (articolo pubblicato sui giornali locali de L'Espresso il 1/6/2010)

                        COLLEGAMENTI




                        L’assalto dei commandos della Marina israeliana alla flottiglia di navi che trasportavano aiuti umanitari a Gaza è il più efficace attacco compiuto negli ultimi anni contro la sicurezza di Israele. Che ad eseguirlo sia stata l’élite delle Forze armate israeliane esprime il grado di confusione strategica della leadership di Gerusalemme. Da cui derivano errori tattici a ripetizione, che cumulandosi minacciano di incrinare nel tempo la supremazia dello Stato ebraico nella regione, proprio quando nessun nemico – palestinese, arabo, persiano o islamico – appare in grado di sconfiggerlo.

                        La strage di civili in alto mare non era affatto necessaria a garantire la sicurezza di Israele. E se è stata compiuta cadendo nella provocazione di un manipolo di pseudopacifisti, questo non giustifica, anzi aggrava il disastro. Lo sbarco di un convoglio umanitario nel porto di Gaza non avrebbe alterato i rapporti di forza fra Israele e Hamas. Mentre l’attacco all’alba di specialisti inutilmente superarmati contro la nave turca ha restituito al mondo l’immagine di un paese che prima usa la forza e poi eventualmente stabilisce perché lo ha fatto. Una mentalità compiutamente autoreferenziale, dunque pericolosa per sé e per gli altri.

                        Questa tragedia rafforza i nemici dello Stato ebraico e conferma i critici più distaccati di Israele nell’opinione che i suoi dirigenti si considerino irresponsabili di fronte al resto del mondo, disposti a impiegare la forza solo in base alla propria non lungimirante idea di deterrenza. Una versione estremizzata del “muro di ferro”, la dottrina del più intransigente sionismo originario che postulava la necessità della deterrenza permanente contro i vicini arabi. Ma che sembra ormai estendersi al resto della regione e oltre.

                        Lungi dal proteggere Israele, questa poco agile percezione della minaccia potrebbe gradualmente soffocarlo. Perché la contrapposizione frontale può funzionare per un certo tempo contro un nemico superiore o quasi eternamente contro i più deboli. Ma sfidare tutti per sempre è un esercizio non consigliabile nemmeno per l’unica potenza nucleare del Medio Oriente (finora).

                        Anche Israele ha bisogno di amici e alleati. Per questo la sanguinosa rottura con la Turchia - l’altra potenza regionale, insieme all’Iran e all’Egitto - significa perdere un riferimento geostrategico fondamentale, su cui i predecessori di Netanyahu avevano scommesso molto. Associata al grande freddo con l’America di Obama, la fine dell’asse con Ankara destabilizza Israele più di mille missili di Hamas o di Hizbullah.

                        E’ scontato che il governo Netanyahu non ammetterà mai l’errore, ma si confermerà nella convinzione di essere ingiustamente incompreso anche da coloro che continuano a guardare con rispetto alle ragioni di Israele. Da una simile nevrosi ipersecuritaria non è facile guarire. Altri atti di autolesionismo appaiono scontati, fino a che qualcuno a Gerusalemme non si accorgerà di star segando il pur robusto ramo su cui è seduto. Se non sarà troppo tardi.

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                        • ma_75
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                          L'articolo di Caracciolo, come pure quello di Lerner su Repubblica, sono significativi di come si intenda la questione israelo-palestinese oggi in Italia. Anche in casi come questi la preoccupazione non è per i palestinesi ma per lo scenario che di determinerà per Israele.
                          La paura per Israele isolato,
                          la paura per Israele in mano ai falchi,
                          la paura per il sorgere di un sentimento antisionista.
                          Ragionamenti israelocentrici, anche in maniera inconscia, ma che svelano quale sia la vera, unica, preoccupazione dei maitre à penser in Italia.
                          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                          ma_75@bodyweb.com

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                          • Sean
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                            Originariamente Scritto da Leonida Visualizza Messaggio
                            ma riguardo i 6 italiani arrestati....Frattini? qualcuno gli batta un colpo sulla capoccia.
                            Mi dicono che Frattini sia ebreo con doppio passaporto e, dunque, doppia cittadinanza (israeliana e italiana).
                            Ora capisco meglio la sua delicatezza nei confronti dei suoi connazionali (gli israeliani, specifichiamo per evitare confusioni).
                            In che mani siamo finiti...
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

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                            • THE ALEX
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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              Mi dicono che Frattini sia ebreo con doppio passaporto e, dunque, doppia cittadinanza (israeliana e italiana).
                              Ora capisco meglio la sua delicatezza nei confronti dei suoi connazionali (gli israeliani, specifichiamo per evitare confusioni).
                              In che mani siamo finiti...

                              La regia conferma....giudeo con doppio passaporto.
                              « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                              • Sean
                                Csar
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                                Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                                La regia conferma....giudeo con doppio passaporto.
                                L'ho scoperto mezz'ora fa e sono quasi trasecolato, anche se in effetti non dovrei più stupirmi per certe cose.
                                Ora capisco anche il perchè abbiamo Fiammetta alla commissione esteri:
                                Insomma, non siamo solo colonia USA ma, peggio mi sento, pure di quella entità che chiamano Usraele.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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