Uccisi due soldati italiani in Afghanistan.

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  • ilcatigamatti
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    • a me casa
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    #46
    nella mi breve esperienza sotto le armi ho appurato che chi lo fa per i sodli , fa di solito solo una missione , al massimo due (se la seconda è relativamente tranquilla)
    sigpic
    Originariamente Scritto da zajka
    sicuramente fa finta perché si saltano molti momenti e non si vede nemmeno che ingoia

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    • Barone Bizzio
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      #47
      Originariamente Scritto da salsa Visualizza Messaggio
      ok hai ragione, ma in Africa la situazione è anche peggio, dai se entriamo nel merito di questi discussioni non se ne esce più.
      Eh no scusa, questo non c'entra. Non abbiamo mica invaso l' africa dai

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      • salsa
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        #48
        Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
        Eh no scusa, questo non c'entra. Non abbiamo mica invaso l' africa dai
        invaso....chi noi? cmq vi sbagliate perchè giustamente siete politicamente "deviati", cioè abbiamo ottiche diverse quindi credo che sarà cosi o meglio difficilmente io potrei comprendere alcuni discorsi. L' Africa era un esempio per dire che al mondo ci sono migliaia di morti innocenti ai quali nessuno degna il minimo interesse (compresi noi italiani ovvio, forze armate incluse). Però che l'Afgh. sia un paese invaso da noi mi sa che qui vi sbagliate, quasi sempre alla fine finiamo per ricostruire quello che gli americani buttano giù, fare assistenza medica a tantissimi malati, feriti ecc. Ok siamo una spalla, ma non abbiamo invaso nulla.

        ps
        cmq abbiamo invaso solo quella a dire il vero di "recente".
        I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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          • Quel paese
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          #49
          Originariamente Scritto da salsa Visualizza Messaggio
          invaso....chi noi? cmq vi sbagliate perchè giustamente siete politicamente "deviati", cioè abbiamo ottiche diverse quindi credo che sarà cosi o meglio difficilmente io potrei comprendere alcuni discorsi. L' Africa era un esempio per dire che al mondo ci sono migliaia di morti innocenti ai quali nessuno degna il minimo interesse (compresi noi italiani ovvio, forze armate incluse). Però che l'Afgh. sia un paese invaso da noi mi sa che qui vi sbagliate, quasi sempre alla fine finiamo per ricostruire quello che gli americani buttano giù, fare assistenza medica a tantissimi malati, feriti ecc. Ok siamo una spalla, ma non abbiamo invaso nulla.

          ps
          cmq abbiamo invaso solo quella a dire il vero di "recente".
          Ma perché, essere dispiaciuti perché della gente muore per niente è una devianza politica?

          Io non dico che facciano bene ad ammazzarci, mi dispiace per i nostri soldati ma mi dispiace pure per tutta quella gente. Certamente si può iniziare a discutere poi di missioni di pace, alleanze politiche, ruoli internazionali e quant'altro....ma bisogna sempre ricordare che là ci sono MILIONI di persone con la vita rovinata..
          Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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          • Barone Bizzio
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            #50
            Hai ragione, avrei dovuto dire che abbiamo appoggiato una invasione e ora stiamo combattendo contro una parte di popolazione che non si riconosce nel governo Karzai e che ci sta facendo il c**o
            Ti ho quotato perchè mi sembra che ci siano responsabilità diverse tra la crisi africana, che pure ci vede come attori di primo grado in alcune realtà, e la situazione in afghanistan

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            • salsa
              Bodyweb Zenior
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              #51
              Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
              Ma perché, essere dispiaciuti perché della gente muore per niente è una devianza politica?

              Io non dico che facciano bene ad ammazzarci, mi dispiace per i nostri soldati ma mi dispiace pure per tutta quella gente. Certamente si può iniziare a discutere poi di missioni di pace, alleanze politiche, ruoli internazionali e quant'altro....ma bisogna sempre ricordare che là ci sono MILIONI di persone con la vita rovinata..
              Ma per devianza politica volevo dire (riferito anche ad altri commenti) che qui non c'entra nulla il commento politico, anche chi è li o c'è stato si rende conto di alcune cose, ma il ruolo non permette di esprimere pareri....e cmq non ho visto mai nessuno inveire contro i cittadini afghani senza alcun motivo (ovvio se non attaccati)....vedere bambini e donne mutilate non è bello per nessuno. La stessa identica cosa è successa nei balcani per certi versi anche peggio......tipo donne incinta sparate sulla pancia!!! Raga li se ne vedono di tutti i colori....nessuno fa l'indifferente ma siamo li per chi e per come ............tutti sappiamo.

              Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
              Hai ragione, avrei dovuto dire che abbiamo appoggiato una invasione e ora stiamo combattendo contro una parte di popolazione che non si riconosce nel governo Karzai e che ci sta facendo il c**o
              Ti ho quotato perchè mi sembra che ci siano responsabilità diverse tra la crisi africana, che pure ci vede come attori di primo grado in alcune realtà, e la situazione in afghanistan
              in un certo senso l'abbiamo subita anche noi per vari motivi, che essi siano di sudditanza o di riconoscenza, chiari a tutti. Per il fatto che ci sta facendo il culo bè su questo ti dò ragione, praticamente tra guerre con i russi e scontri interni sono tra i primi nel fare la guerra, ma se non fossimo li starebbero ancora peggio (riferito ai civili).
              I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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                #52
                Originariamente Scritto da salsa Visualizza Messaggio
                Ma per devianza politica volevo dire (riferito anche ad altri commenti) che qui non c'entra nulla il commento politico, anche chi è li o c'è stato si rende conto di alcune cose, ma il ruolo non permette di esprimere pareri....e cmq non ho visto mai nessuno inveire contro i cittadini afghani senza alcun motivo (ovvio se non attaccati)....vedere bambini e donne mutilate non è bello per nessuno. La stessa identica cosa è successa nei balcani per certi versi anche peggio......tipo donne incinta sparate sulla pancia!!! Raga li se ne vedono di tutti i colori....nessuno fa l'indifferente ma siamo li per chi e per come ............tutti sappiamo.
                Basta (o bastava, ultimamente ste notizie son sparite) leggere i giornali per leggere quante stragi di innocienti son state fatte. La guerra purtroppo è pure questo, se lo sappiamo tutti al massimo è un motivo in più per cercare di evitarla ad ogni costo.
                Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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                • salsa
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                  #53
                  Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                  Basta (o bastava, ultimamente ste notizie son sparite) leggere i giornali per leggere quante stragi di innocienti son state fatte. La guerra purtroppo è pure questo, se lo sappiamo tutti al massimo è un motivo in più per cercare di evitarla ad ogni costo.
                  Ok sul fatto che sia da evitare, ti posso assicurare che non conosco nessuno che spera di farla (almeno quelli che conosco io), poi però indossando una divisa devi andare oltre ai propri ideali/principi ecc. e cmq ragazzi, ok che siamo alleati degli americani, ma di certo non spariamo ad minchia se lo chiedo eh. Anzi forse proprio le regole d'ingaggio hanno creato situazioni al limite (inteso come incolumità degli italiani). Ma a volte mi chiedo se non fossimo alleati e semplicemente neutri, cosa direbbero le persone.
                  I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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                  • weighthaiamateur.
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                    • milano
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                    #54
                    Originariamente Scritto da Icarus Visualizza Messaggio
                    Mah, invece di ridurre tutto a quello, bisogna fare un altro ragionamento.
                    Gli USA sono la superpotenza mondiale, su tutti i livelli. Noi abbiamo un ruolo internazionale irrilevante ormai. In qualche modo dobbiamo rafforzare la nostra posizione, ed essere alleati degli USA è uno dei modi.
                    Le cose che non mi convincono sono due:
                    1) Come detto, i vertici militari hanno diverse proposte che non vengono ascoltate, e noi come Italia non facciamo nulla se non eseguire;
                    2)L'UE non ha una posizione comune, e qui il discorso sarebbe lungo, ma mentre ger e fra hanno uno spessore internazionale che permette loro di sganciarsi dagli USA, lo stesso non può dirsi per noi.

                    Megari ho sintetizzato un po troppo ma è così...e comunque se posso dire la mia gli USA per quanto concerne l'esercito....dovrebbero un po abbassare la testa...sono moltissimi gli stati che gli possono tenere testa o vincerli addiritura....solo che questi stati sono loro alleati

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                    • salsa
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                      #55
                      Roma. Arrivate a Ciampino le salme dei due alpini morti in Afghanistan
                      Mi Lorenteggio - 19 Mag 2010 10:45
                      E' atterrato stamane a Ciampino l'aereo militare con le salme dei due alpini morti in Afghanistan. Ad accogliere i feretri del sergente maggiore, Massimiliano Ramadù e il caporale maggiore scelto, Luigi Pascazio, uccisi mentre erano impegnati nella missione ISAF in Afghanistan, c'era il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ad accogliere le salme, oltre ai parenti, i Presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, il Presidente della Corte Costituzionale, Francesco Amirante, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e autorità civili e militari. La camera ardente al Celio sarà aperta a partire dalle 16 e fino alle 20, mentre i solenni funerali di Stato sono fissati per domani mattina alle 10 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli in piazza della Repubblica a Roma. Entrambi gli alpini sono stati promossi al grado superiore. V.A.
                      I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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                      • diavolettoroma81
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                        #56
                        Paghiamo ancora una volta i capricci da padrone del mondo dello Zio Sam.................
                        sigpic

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                        • weighthaiamateur.
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                          #57
                          Originariamente Scritto da diavolettoroma81 Visualizza Messaggio
                          Paghiamo ancora una volta i capricci da padrone del mondo dello Zio Sam.................

                          Sintetico e dritto al problema!!!

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                          • diavolettoroma81
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                            #58
                            Originariamente Scritto da weighthaiamateur. Visualizza Messaggio
                            Sintetico e dritto al problema!!!
                            Purtroppo è così siamo schiavi di quel "bambinone forte ma senza cervello" che è l'America!
                            sigpic

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                            • ma_75
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                              #59
                              condivido punti e virgole di questa articolo di Massimo Fini

                              Dopo l'agguato talebano che è costato la vita a due nostri militari ferendone gravemente altri due, il ministro della Difesa La Russa si è affrettato a chiarire che “non è stato un attacco all'Italia”. Certo, nella colonna di 130 mezzi che trasportava 400 uomini c'erano americani, spagnoli e soldati di altri nove Paesi che, nella regione di Herat, occupano l'Afghanistan. È stato un attacco alla Nato. Riaffiora però qui la retorica, tipicamente fascista, degli "italiani brava gente" che, a differenza degli altri, sanno farsi voler bene dalla popolazione che quindi non li prende di mira. Sciocchezze. Gli italiani sono odiati esattamente come tutti gli altri occupanti, con l'eccezione negativa degli americani che sono odiati di più perché tutti sanno, in Afghanistan e altrove, che questa guerra è voluta da Washington e che il presidente-fantoccio Hamid Karzai, che nel Paese non gode di alcun prestigio perché mentre negli anni '80 i suoi connazionali si battevano con straordinario coraggio contro gli invasori sovietici lui faceva affari con gli yankee, è alle dirette dipendenze dell'Amministrazione Usa. Non è per la morte di due soldati che dobbiamo lasciare l'Afghanistan.

                              Gli americani, secondo stime che risalgono alla fine del 2009, hanno perso 850 uomini, gli inglesi, che sono i soli a battersi, anche se non sempre, "all'afghana", cioè senza l'uso sistematico dei bombardieri che uccidono ed esasperano la popolazione civile, 216, i canadesi 131, la Danimarca 26, più del 10% del suo piccolo contingente di 200 uomini. Da allora sono caduti altri 200 soldati della Nato e l’altro giorno ne sono caduti altri sei, cinque americani. Ma la domanda “Che cosa ci stiamo a fare in Afghanistan?” abbiamo pur il diritto di porcela e di porla alle nostre classi dirigenti. Berlusconi, Frattini, La Russa hanno cantato la solita solfa. Berlusconi: “La nostra missione in Afghanistan è di straordinaria importanza per la stabilità e la pacificazione di un'area strategica”. Frattini: “La nostra è una missione di pace, fondamentale, che continuerà per la nostra sicurezza e il bene del popolo afghano”. La Russa: “È una missione per la sicurezza e la pace a casa nostra”. Ora, in tutta la storia, passata e recente, dell'Afghanistan non c'è un solo afghano che si sia reso responsabile di un atto di terrorismo internazionale, cioè fuori dal proprio Paese. E se dal 2006 anche gli afghani si sono decisi a utilizzare il terrorismo e i kamikaze, cosa totalmente estranea alla loro cultura e natura di guerrieri, dopo un aspro dibattito all'interno della leadership talebana (il Mullah Omar era contrario perché il terrorismo, anche se sempre mirato, nel caso talebano, a obiettivi militari e politici, colpisce inevitabilmente anche la popolazione civile sul cui appoggio si sostiene la guerriglia) è perché gli eserciti occidentali, a differenza di quello sovietico, (contro cui non ci fu mai un atto di tipo terroristico) non hanno nemmeno la dignità di battersi sul campo, ma usano a tappeto l'aviazione, spesso con aerei senza equipaggio, i Dardo e i Predator, bombardando indiscriminatamente i villaggi uccidendo vecchi, donne e bambini.

                              Contro un nemico che non combatte con lealtà, dignità, onore, ma usa i robot, che cosa può fare una resistenza se non ricorrere alle povere armi di cui dispone, ordigni quasi sempre rudimentali messi insieme con materiali di fortuna come i tergicristalli? I "vigliacchi", egregio ministro La Russa, stanno da un'altra parte. In quanto all’“insicurezza e alla instabilità del Paese” è del tutto evidente che è provocata proprio dalla presenza delle truppe straniere, che gli afghani, popolo orgoglioso come pochi, non hanno mai tollerato cacciando, nella loro storia, inglesi e sovietici così come, prima o poi, cacceranno gli odierni occupanti. L'Afghanistan talebano era sicuro e stabile. Aveva un regime, delle leggi, dei costumi che non ci piacciono. Ma si può fare la guerra a un popolo solo perché è diverso da noi e non si ispira ai sacri principi di Locke e di Stuart Mill? Pretendere di omologare ogni popolo che ha storia, cultura, vissuti diversi, ai nostri valorièunaformaditotalitarismo indegno di un mondo che si definisce liberale e democratico.

                              Un liberale che pretende che tutti siano liberali non è un liberale: è un fascista. Nell'atroce vicenda afghana siamo noi, paradossalmente, i fascisti mentre i talebani hanno la parte dei difensori della libertà, la loro libertà da un'occupazione straniera, comunque motivata. È un modo molto curioso quello di “operare per il bene del popolo afghano”, per esprimerci con le parole del ministro Frattini, uccidendo i suoi abitanti a centinaia di migliaia, come del resto abbiamo già fatto in Iraq. Se la morte di due soldati provoca sofferenza e dolore nelle loro famiglie , nei padri, nelle madri, nei figli, nei fratelli, nelle sorelle, che cosa devono dire gli afghani? Non hanno anch'essi padri e madri e figli e fratelli e sorelle che ogni giorno che dio manda in terra devono piegarsi sui propri morti, siano essi guerriglieri, soldati "regolari" del grottesco esercito di Karzai che si sono arruolati perché la disoccupazione, che noi abbiamo portato in quel Paese, non gli lascia alternative, o, peggio, civili? Smettiamola con questa farsa tragica. Con le ipocrisie ributtanti. Noi siamo in Afghanistan solo per un malinteso senso di prestigio. È per difendere la faccia, la nostra bella faccia, che uccidiamo ogni giorno, noi o i nostri alleati, gente che non ci ha fatto nulla e, a volte, veniamo anche noi, del tutto legittimamente uccisi. Ritorniamo a casa nostra, ai nostri Scajola,ai nostri Anemone, ai nostri Balducci, alla nostra corruzione, alla nostra pubblicità, ai nostri giochini idioti, al nostro grasso benessere, al nostro marciume materiale e morale, e lasciamo che un popolo, infinitamente più dignitoso di noi, anche antropologicamente, possa decidere da sé del proprio destino.
                              In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                              ma_75@bodyweb.com

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                              • salsa
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                                • Jun 2008
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                                #60
                                Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                                condivido punti e virgole di questa articolo di Massimo Fini

                                Dopo l'agguato talebano che è costato la vita a due nostri militari ferendone gravemente altri due, il ministro della Difesa La Russa si è affrettato a chiarire che “non è stato un attacco all'Italia”. Certo, nella colonna di 130 mezzi che trasportava 400 uomini c'erano americani, spagnoli e soldati di altri nove Paesi che, nella regione di Herat, occupano l'Afghanistan. È stato un attacco alla Nato. Riaffiora però qui la retorica, tipicamente fascista, degli "italiani brava gente" che, a differenza degli altri, sanno farsi voler bene dalla popolazione che quindi non li prende di mira. Sciocchezze. Gli italiani sono odiati esattamente come tutti gli altri occupanti, con l'eccezione negativa degli americani che sono odiati di più perché tutti sanno, in Afghanistan e altrove, che questa guerra è voluta da Washington e che il presidente-fantoccio Hamid Karzai, che nel Paese non gode di alcun prestigio perché mentre negli anni '80 i suoi connazionali si battevano con straordinario coraggio contro gli invasori sovietici lui faceva affari con gli yankee, è alle dirette dipendenze dell'Amministrazione Usa. Non è per la morte di due soldati che dobbiamo lasciare l'Afghanistan.

                                Gli americani, secondo stime che risalgono alla fine del 2009, hanno perso 850 uomini, gli inglesi, che sono i soli a battersi, anche se non sempre, "all'afghana", cioè senza l'uso sistematico dei bombardieri che uccidono ed esasperano la popolazione civile, 216, i canadesi 131, la Danimarca 26, più del 10% del suo piccolo contingente di 200 uomini. Da allora sono caduti altri 200 soldati della Nato e l’altro giorno ne sono caduti altri sei, cinque americani. Ma la domanda “Che cosa ci stiamo a fare in Afghanistan?” abbiamo pur il diritto di porcela e di porla alle nostre classi dirigenti. Berlusconi, Frattini, La Russa hanno cantato la solita solfa. Berlusconi: “La nostra missione in Afghanistan è di straordinaria importanza per la stabilità e la pacificazione di un'area strategica”. Frattini: “La nostra è una missione di pace, fondamentale, che continuerà per la nostra sicurezza e il bene del popolo afghano”. La Russa: “È una missione per la sicurezza e la pace a casa nostra”. Ora, in tutta la storia, passata e recente, dell'Afghanistan non c'è un solo afghano che si sia reso responsabile di un atto di terrorismo internazionale, cioè fuori dal proprio Paese. E se dal 2006 anche gli afghani si sono decisi a utilizzare il terrorismo e i kamikaze, cosa totalmente estranea alla loro cultura e natura di guerrieri, dopo un aspro dibattito all'interno della leadership talebana (il Mullah Omar era contrario perché il terrorismo, anche se sempre mirato, nel caso talebano, a obiettivi militari e politici, colpisce inevitabilmente anche la popolazione civile sul cui appoggio si sostiene la guerriglia) è perché gli eserciti occidentali, a differenza di quello sovietico, (contro cui non ci fu mai un atto di tipo terroristico) non hanno nemmeno la dignità di battersi sul campo, ma usano a tappeto l'aviazione, spesso con aerei senza equipaggio, i Dardo e i Predator, bombardando indiscriminatamente i villaggi uccidendo vecchi, donne e bambini.

                                Contro un nemico che non combatte con lealtà, dignità, onore, ma usa i robot, che cosa può fare una resistenza se non ricorrere alle povere armi di cui dispone, ordigni quasi sempre rudimentali messi insieme con materiali di fortuna come i tergicristalli? I "vigliacchi", egregio ministro La Russa, stanno da un'altra parte. In quanto all’“insicurezza e alla instabilità del Paese” è del tutto evidente che è provocata proprio dalla presenza delle truppe straniere, che gli afghani, popolo orgoglioso come pochi, non hanno mai tollerato cacciando, nella loro storia, inglesi e sovietici così come, prima o poi, cacceranno gli odierni occupanti. L'Afghanistan talebano era sicuro e stabile. Aveva un regime, delle leggi, dei costumi che non ci piacciono. Ma si può fare la guerra a un popolo solo perché è diverso da noi e non si ispira ai sacri principi di Locke e di Stuart Mill? Pretendere di omologare ogni popolo che ha storia, cultura, vissuti diversi, ai nostri valorièunaformaditotalitarismo indegno di un mondo che si definisce liberale e democratico.

                                Un liberale che pretende che tutti siano liberali non è un liberale: è un fascista. Nell'atroce vicenda afghana siamo noi, paradossalmente, i fascisti mentre i talebani hanno la parte dei difensori della libertà, la loro libertà da un'occupazione straniera, comunque motivata. È un modo molto curioso quello di “operare per il bene del popolo afghano”, per esprimerci con le parole del ministro Frattini, uccidendo i suoi abitanti a centinaia di migliaia, come del resto abbiamo già fatto in Iraq. Se la morte di due soldati provoca sofferenza e dolore nelle loro famiglie , nei padri, nelle madri, nei figli, nei fratelli, nelle sorelle, che cosa devono dire gli afghani? Non hanno anch'essi padri e madri e figli e fratelli e sorelle che ogni giorno che dio manda in terra devono piegarsi sui propri morti, siano essi guerriglieri, soldati "regolari" del grottesco esercito di Karzai che si sono arruolati perché la disoccupazione, che noi abbiamo portato in quel Paese, non gli lascia alternative, o, peggio, civili? Smettiamola con questa farsa tragica. Con le ipocrisie ributtanti. Noi siamo in Afghanistan solo per un malinteso senso di prestigio. È per difendere la faccia, la nostra bella faccia, che uccidiamo ogni giorno, noi o i nostri alleati, gente che non ci ha fatto nulla e, a volte, veniamo anche noi, del tutto legittimamente uccisi. Ritorniamo a casa nostra, ai nostri Scajola,ai nostri Anemone, ai nostri Balducci, alla nostra corruzione, alla nostra pubblicità, ai nostri giochini idioti, al nostro grasso benessere, al nostro marciume materiale e morale, e lasciamo che un popolo, infinitamente più dignitoso di noi, anche antropologicamente, possa decidere da sé del proprio destino.

                                Ci sono alcune cose esatte, altre no. Dovute, mia opinione, più che altro all' interpretazione dei fatti storici, che dalla realtà delle cose che accadono in Afghanistan(dove forse, ripeto forse, FINI Massimo non è mai stato). E' verissimo che in quelle terre, si stà assistendo ad un conflitto che attualmente sembra, sempre più ad un atto di forza da parte degli americani. Il prezzo ovviamente più caro, come tutte le guerre del mondo, lo pagano donne, bambini ed anziani. Questo è, e sarà sempre il prezzo più alto, di tutte le guerre che queste siano "giuste" o meno. Però ci sono dei distinguo da fare cioè, far passare il popolo afghano tutto, come indifeso e vittima del conflitto è un concetto a mio avviso errato (se non vengono spiegate tutte le sfumature del conflitto sembra che ci siano solo civili in quella nazione ma cosi non è). In quelle terre come giustamente viene detto dallo stesso Fini M., ci sono stati conflitti da sempre e da sempre, gli afghani si sono battuti con grande determinazione e forza scacciando sempre gli invasori. Però trovo non del tutto chiaro il punto, in cui viene indicato l'uso dei Dardo o Predator, o meglio è verissimo che questi vengono utilizzati, purtroppo facendo vittime anche civili, ma questo non vuol dire che venga fatto per non affrontare il nemico. Sbagliato, le zone presidiate e non, dell' Afghanistan vengono pattugliate sia per via aerea che terrestre(solo che non fa notizia, anche se ci sono morti civili, perché poco tecnologico e interessante come un aereo "telecomandato"). Infatti le vittime ci sono ahimè, vittime militari che certo hanno invaso un territorio, che però a loro (americani) avviso proteggeva a suo tempo (forse anche ora questo nessuno può dirlo), esponenti di Al-Qaida, che ricordiamo essere quell'organizzazione che nel lontano, (ormai nessuno lo ricorda più) 11 settembre 2001, ha ucciso migliaia di cittadini innocenti in "casa" propria, proprio come ora accade in Afghanistan, questo non giustifica di certo i morti civili ovviamente, ma il punto di vista degli americani è diverso da quello di noi italiani e per questo non compreso ovviamente. Quindi oggi è chiaro che gli americani hanno ormai perso il punto cruciale di questo conflitto, ormai lungo e logorante. Sempre più difficile capire, la strada da percorrere per trovare una soluzione definitiva (se questa esiste). La storia è chiara, dopo la rivoluzione filo-sovietica del 1978, l'Afghanistan precipitò rapidamente nel caos. Il suo governo filo-comunista e antireligioso era inviso ai movimenti popolari islamici dell'Iran e del Pakistan e ben presto le turbolente tribù afgane gli mossero guerra. Una seconda rivoluzione portò alla nascita di un regime ancora più orientato verso l'Unione Sovietica e seguì un altro periodo di anarchia. L'URRS decise di intervenire e dopo una rivoluzione 'popolare', nel 1979 fu installato a Kabul un governo fantoccio sostenuto dall'esercito sovietico.
                                Fu allora invocata la jihad (guerra santa) islamica e sorsero sette fazioni di mujaheddin. I sovietici si trovarono presto impantanati in quello che è stato definito 'il Vietnam della Russia'. Nonostante l'Unione Sovietica fosse avvantaggiata dalla vicinanza geografica, che facilitava i rifornimenti, dall'assenza di una protesta organizzata in patria e dalle divisioni interne del nemico, i mujaheddin afghani erano determinati quanto i Viet Cong.
                                La guerra si trascinò fino agli anni '80. I guerrieri delle tribù afghane continuarono a essere disorganizzati e male addestrati, ma la loro determinazione e il loro indubbio coraggio iniziarono a essere sostenuti da una dotazione di armi moderne: la CIA spese fino a 700 milioni di dollari all'anno nel conflitto, con una delle più vaste operazioni segrete della sua storia. Ben presto i sovietici si ritrovarono ad avere soltanto il controllo delle città, che rimasero progressivamente isolate a causa delle imboscate tese ai convogli stradali e dei missili terra-aria lanciati contro gli aerei. Questo per far capire che se gli afghani avessero altre armi a disposizione tipo Dardo o Predator non avrebbero alcun problema ad usarli( e senza crearsi il problema delle vittime civile come accade con i kamikaze), ma questo non lo fanno semplicemente perchè nessuno passa a loro le armi, come fece con loro la CIA a suo tempo, per fronteggiare l'invasione da parte dei comunisti sovietici. Quindi è difficile comprendere per un giornalista (e non solo) la strategia militare(che questa sia efficace o no), ma è chiaro che questa tiene conto, solo di quello che avvantaggia sé e non il proprio nemico. Parlare di ipocrisia in un conflitto la vedo una cosa inutile, perché il dolore a mio avviso non è meno gravoso da sopportare, se a morire è un militare (pur cosciente del rischio che corre) o un civile, per il semplice fatto che la morte porta dolore a tutti allo stesso modo.(so che detto cosi è brutto, ma è la realtà la morte non fa distinguo). Tornando al discorso italiano bè io ho ben chiaro il mio pensiero per la questione Afghanistan, il punto però importante che vorrei dire e che in Italia, tutti chi più chi meno si permette sempre di dare opinioni e giudizi su tanti argomenti, ma sempre o quasi, queste persone non vanno mai oltre le loro scrivanie e pc (o macchine da scrivere se sono avversi alla tecnologia), che gli permetta di vedere con i propri occhi le sofferenze che provano i civile dell'afghanistan e non per mano degli “invasori”, questa a mio avviso è anche ipocrisia. In Afghanistan prima del conflitto i diritti di molti civili, sopratutto le donne, venivano letteralmente calpestati. La violenza della legge islamica — secondo l'interpretazione dei talebani — riduce le donne alla stregua di animali, costringendole alla schiavitù del burqa, senza diritto di lavoro e assistenza sanitaria; le libertà sono annientate e vengono proibite le arti e il divertimento (musica, televisione), ritenute immorali dal regime; il paese piomba in un periodo di oscurantismo. La cifre della crisi sono impressionanti: il 60% del sistema economico afghano è disintegrato e la corruzione affligge l’intero apparato statale, per non parlare della droga e dei suoi ricavati. Sul territorio sono presenti circa 10 milioni di mine (opera dei comunisti russi) e un milione di persone sono mutilate. Gli afghani in esilio sono quattro milioni, molti dei quali vivono da anni nei campi profughi in condizioni estreme. La presenza di questo governo talebano in Afghanistan appoggiato da Osama bin Laden ha portato gli americani a intraprendere questa guerra, non si può negare che le cause siano anche di tipo economico, miltare,territoriale ecc. Noi abbiamo purtroppo il nostro debito verso gli americani che ci piaccia o no, che poi l'attuale governo faccia dichiarazioni ipocrite e farsesche, bè sarei stupito del contrario, ormai è una regola e non solo per queste tragiche vicende.
                                I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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