EX Vittime dei Partigiani Comunisti...Fascisti e nazisti cattivi inside.

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • Italy [IT]
    • In piedi tra le rovine
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    Originariamente Scritto da Blinko Visualizza Messaggio
    Dovrei, forse, commuovermi all'idea che l'Italia fu lasciata in mano a personaggi come Kappler, Pribke, o ancor meglio Kesselring, mentre si tentava di restaurare chissà quel repubblica fantoccia schiava di Hitler?
    Il ruolo di molti sarebbe rivalutabile, se fossero morti combattendo fino alla fine, anche se dalla parte che poi si giudicò sbagliata.
    Bisognerebbe cominciare ad imputare l'inizio della scelleratezza alla casa reale, perchè da lì viene l'occupazione tedesca del suolo italiano, tedeschi coi quali - giova ricordarlo - il legittimo Stato italiano aveva stretto una allenza.
    Mussolini quell'occupazione non la volle nè la desiderò quanto te e me:
    Se si impiantò una "repubblica fantoccio" fu per evitare che l'Italia cadesse completamente nelle mani di Hitler, avendo almeno una parvenza di governo con cui trattare.
    Poi bisognerebbe anche dividere la storia tra il prima '43 e il dopo:
    Nel pima a nessun Levi fu torto un capello, nel prima i partigiani non c'erano (e non perchè non ci fosse desiderio di opporsi in alcuni, ma semplicemente perchè non avrebbero trovato presso la popolazione, nella quasi totalità legata al regime, alcun sostegno), nel prima il Fascismo volò sulle ali dell'appassionato popolo italiano, che si sentì partecipe, nella sua maggioranza, di un nuovo Rinascimento nazionale (gli anni del massimo consenso, li definì De Felice, e Mosse gli va dietro).

    La guerra ha portato al disastro e alla lacerazione che pare insanabile.
    (ma di questo ne abbiamo parlato tante e tante volte nel Thread sul Fascismo).
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Ector
      Bodyweb member
      • Oct 2003
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      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      Come dice Dorian Fake ci sono parecchi post sulla questione, alcuni molto ben argomentati si trovano nel Thread sul Fascismo.
      Venendo all'oggi, pare si cominci ad assistere ad un certo ridimensionamento di questa "festa", sopratutto perchè ci si è accorti che non tutto quello che cade sotto al nome di "lotta di liberazione partigiana" può essere coperto con l'alloro celebrativo.
      Non solo l'articolo di Deotto, che conosco e che condivido, ma anche proposte come questa: Salerno, Cirielli "cancella" la Resistenza "Liberi solo grazie agli americani" - Repubblica.it dove il presidente della provincia di Salerno (ed esponente del governo) fa affiggere i manifesti che vediamo, dicendo una banalissima verità che solo in un Paese come il nostro può apparire blasfema:
      A "liberarci" ci pensarono gli Alleati, ed il ruolo della resistenza è marginale, oltre che tragicamente ambiguo e contraddittorio.
      Il rito, ripetuto per tanti anni sempre uguale, comincia ad incrinarsi sotto ai colpi della ricerca storica, di libri di grande successo divulgativo ( Il sangue dei vinti - Wikipedia) e di articoli come questo di Mieli, che invoca due parole due, in quella giornata, anche per i martiri di Salò: 25 aprile 1945: i partigiani, i repubblichini, gli attendisti

      Dunque l'Italia si trova di fronte ad un bivio:
      O il 25 Aprile diventa una festa di pacificazione nazionale o questa deve essere abolita, perchè se si continua a perpetrare, sempre più stancamente, il "mito" resistenziale, la nazione continuerà, sessant'anni dopo, a rimanere divisa, con una parte di storia sottaciuta, messa ai margini, bollata come maledetta.
      Il 25 Aprile può avere un senso solo se serve a riunire tutte le vittime sotto all'unica bandiera patria, altrimenti è e resta la celebrazione di una disgregazione mai sanata.
      Anche le bugie storiche hanno le proverbiali gambe corte, ed oggi, nell'epoca disillusa del Regnum TV, la retorica della purezza resistenziale non alberga più nella testa e nei cuori degli italiani, distratti da altri appuntamenti, così come non sta più nella testa e nei cuori di tanti e tanti giovani, che cominciano a chiedersi se tutto è davvero andato come si racconta, favolisticamente, sin dai banchi delle elementari.

      L'oblio sta per travolgere i cantori del Bella Ciao, che vengono visti sempre più come mummie museali da scongelare solo per l'Evento:
      Un atto eroico sarebbe quello di presentarsi agli italiani e di raccontare loro anche la parte indicibile, perchè solo la verità è catarsi.
      L'illusione di essere altro da ciò che si è stati la storia se la porta, ne fa prima avanspettacolo, poi scena vuota e infine dimenticanza.
      ottimo
      Pulcinella si è messo a piangere.... niente firma quindi!

      Per favore, non chiedetemi opinioni/consigli medici. Vi è una sezione dedicata sul forum

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      • LARRY SCOTT
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        Originariamente Scritto da Blinko Visualizza Messaggio
        Mi pare piuttosto semplicistico liquidare così 4 pagine di discussione affrontate con reciproco rispetto e senza sventolare nastri, ma limitandosi a contestarsi sulla base di dati e documenti storici.

        Se volete passiamo su altra linea di linguaggio: 20 anni di squadrismo scellerato ed indiscriminato dove furono uccisi e trucidati nel silenzio delle istituzioni un numero imprecisato di sindacalisti, uomini delle camere del lavoro, commercianti, operai dissidenti, nonché le loro famiglie e il furto e la devastazione dei loro averi non poteva che portare all'esasperazione degli animi e la resistenza, oltre al moto di liberazione dai regimi invisi, fu teatro di sanguinari regolamenti di conti.

        Io sono una persona molto pacifica. Ho una innaturale tendenza al perdone e al soprassedere, più acquisita che innata.
        Ma penso che, in un contesto come quello del 42-43, dopo aver visto mia padre rastrellato al Quadraro, o uno zio gambizzato, o una camera del commercio devastata o una sede del giornale incendiato...dopo aver visto, magari, la mia famiglia o miei vicini di casa deportati perché si chiamavano Pincherle o Levi...beh, penso che dopo 20 anni di orrore, mi sarei "abbestialito" anche io.

        Il male di molti è accusare "gli altri" di voler alterare la realtà storica...stando al balcone di un pulpito di cui ci sarebbe ben poco da vantarsi.
        Ma quale lezione di storia si potrebbe ben volentieri accettare da chi si sente erede dei manganellatori, che non rinnega le loro violenze gratuite, che non rinnega i delitti fatti da italiani contro italiani...nel nome della nazione e del sacro patriottismo?
        Dovrei, forse, commuovermi all'idea che l'Italia fu lasciata in mano a personaggi come Kappler, Pribke, o ancor meglio Kesselring, mentre si tentava di restaurare chissà quel repubblica fantoccia schiava di Hitler?
        Il ruolo di molti sarebbe rivalutabile, se fossero morti combattendo fino alla fine, anche se dalla parte che poi si giudicò sbagliata.

        Per il resto quoto in toto il collega Lagunare
        Bla bla bla qualunquismo a gogo, sembra di sentir parlare Berlinguer o Craxi.

        RSI fantoccia? mai sentito parlare del Processo di Verona?


        Comunque una cosa è sfuggita ai "democratici pacifisti" come te o catastrofe, ovvero che qui si parla di morti CIVILI ammazzati dalle brigate garibaldi, non dei militari della RSI....dai per favore non fatemi postare gli articoli sulla famiglia Giordano, sul seminarista 14 enne o sulla bambina 13 enne ammazzata o altre decine e decine di cose simili...mi sembrate un po'grandi per "si ma loro...eh ma loro..."...della serie " ueee ueee lui mi ha tirato una pietra e io lo spintono".

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        • Blinko
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          • Feb 2009
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          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
          Non ti fa onore buttarla in caciara, anche perchè mi costringi a sintetizzare al massimo: eroici partigiani fanno un'azione di guerriglia, uccidono dei nemici in guerra quindi fuggono esponenendo consapevolmente-lo dice anche Amendola nel brano citato sopra-ai rastrellamenti la popolazione civile.
          I partigiani vengono decorato come eroi, ma nelle fosse delle Ardeatine non ci sono loro sepolti ma gente che non aveva armi in mano e che non aveva commesso nessuna azione di guerra. Gli eroi di solito sono quelli che si sacrificano, non quelli che causano il sacrificio di altri.

          Ma_, alle Fosse ci finirono anche partigiani, non quelli dell'attentato per le ragioni (di tempo e di rappresaglia) che ho cercato di esporti, ma vi finirono alcuni dei prigionieri tedeschi, che si trovavano in una casermetta dietro la stazione Termini (che mo non mi ricordo come si chiama e che, se non erro, attualmente è sede di una facoltà della Sapienza).

          Nei resoconti di Kappler stesso è raccondata la vicenda: fu stabilita immediatamente e sul luogo la reazione, poiché si "disponeva" di pochi prigionieri (per raggiungere la famosa e triste proporzione) si fece "illuc et nunc" un rastrellamento della zona, invece che rientrare immediatamente al Viminale, dove vi era il QG tedesco.
          Poi ci furono i fatti di Palazzo Barberini e tutto il resto.
          sigpic
          http://www.bodyweb.com/forums/blogs-...dal-pieno.html
          Originariamente Scritto da mavors
          [...]puoi fare sempre meglio,ma l'importante non è essere migliori degli altri ma migliorare se stessi

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          • ma_75
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            Originariamente Scritto da Blinko Visualizza Messaggio
            Mi pare piuttosto semplicistico liquidare così 4 pagine di discussione affrontate con reciproco rispetto e senza sventolare nastri, ma limitandosi a contestarsi sulla base di dati e documenti storici.

            Se volete passiamo su altra linea di linguaggio: 20 anni di squadrismo scellerato ed indiscriminato dove furono uccisi e trucidati nel silenzio delle istituzioni un numero imprecisato di sindacalisti, uomini delle camere del lavoro, commercianti, operai dissidenti, nonché le loro famiglie e il furto e la devastazione dei loro averi non poteva che portare all'esasperazione degli animi e la resistenza, oltre al moto di liberazione dai regimi invisi, fu teatro di sanguinari regolamenti di conti.

            Io sono una persona molto pacifica. Ho una innaturale tendenza al perdone e al soprassedere, più acquisita che innata.
            Ma penso che, in un contesto come quello del 42-43, dopo aver visto mia padre rastrellato al Quadraro, o uno zio gambizzato, o una camera del commercio devastata o una sede del giornale incendiato...dopo aver visto, magari, la mia famiglia o miei vicini di casa deportati perché si chiamavano Pincherle o Levi...beh, penso che dopo 20 anni di orrore, mi sarei "abbestialito" anche io.

            Il male di molti è accusare "gli altri" di voler alterare la realtà storica...stando al balcone di un pulpito di cui ci sarebbe ben poco da vantarsi.
            Ma quale lezione di storia si potrebbe ben volentieri accettare da chi si sente erede dei manganellatori, che non rinnega le loro violenze gratuite, che non rinnega i delitti fatti da italiani contro italiani...nel nome della nazione e del sacro patriottismo?
            Dovrei, forse, commuovermi all'idea che l'Italia fu lasciata in mano a personaggi come Kappler, Pribke, o ancor meglio Kesselring, mentre si tentava di restaurare chissà quel repubblica fantoccia schiava di Hitler?
            Il ruolo di molti sarebbe rivalutabile, se fossero morti combattendo fino alla fine, anche se dalla parte che poi si giudicò sbagliata.

            Per il resto quoto in toto il collega Lagunare

            Bisogna mettere un punto fermo sulla retorica resistenziale. Per molti anni, ancora in parte oggi, si è continuato a dare alla resistenza il concetto di una lotta di liberazione nazionale contro il nemico invasore, con una clamorosa semplificazione della questione. Fino all'agonia del regime, ovvero fino al 25 luglio, non ci fu nessun movimento di resistenza organizzato all'interno del paese. Gli antifascisti erano tutti al confino o in Francia: non esisteva, nei fatti, una lotta resistenziale durante il periodo aureo del fascismo. Non voglio dilungarmi su questo punto, ne abbiamo parlato in una discussione ad hoc per decine di pagine. E' un dato di fatto, attestato anche da documenti interni ai sindacati rossi e al partito comunista clandestino che fosse impossibile una qualunque forma di propaganda perchè i lavoratori erano completamente conquistati al fascismo. Quando il regime inizia a tramontare ecco che sorgono i partigiani. Ma, da che mondo è mondo, le lotte tirannicide si fanno quando il tiranno è saldo al potere, non quando inizia a traballare, perchè allora sorge il dubbio (confermato andando a leggere i nomi di molti capi partigiani ed i il loro curriculum fascistissimo fino al 25 luglio) che si tratti di fiuto di un'aria nuova e di necessità di riposizionamento. Cesare non cade da pensionato, Nerone nemmeno.
            La balla, scusami ma non saprei come meglio dirlo, è che la resistenza sia un fenomeno italiano e che i partigiani siano i veri ed unici liberatori. Senza lo sbarco alleato, senza le bombe angloamericane, senza il lavoro dei servizi alleati, i "liberatori" non avrebbero liberato nulla. E qui sta il paradosso principale: si può essere vestali della resistenza e, contemporaneamente, antiamericani? Si può falsificare la storia fino a ridimensionare il peso alleato e accentrare tutto su bande partigiane male armate e mal organizzate? E, ancora, si può disconoscere il ruolo di chi continuò, semplicemente, a combattere dalla stessa parte da cui aveva combattuto fino al giorno prima? Si può dimenticare, visto che qualcuno ha parlato del codice di guerra, il peso, anche simbolico, di un capovolgimento delle alleanze nel corso di un conflitto? Come si possono chiamare traditori i fascisti di Salò e non Badoglio e i Savoia e chi rivolse le armi contro il nemico che fino al giorno prima era l'amico?
            Rimane troppo da scrivere sulla storia di quegli anni e finchè i ragionamenti verranno condotti con la pancia e non con la testa non si andrà molto lontano. Non si coglierà quanto di privato e quanto poco di ideale ci fosse in una lotta che, non di rado, era una soluzione di problemi personali, di conflitti umani e non militari. Non si coglierà bene il senso finchè non si parlerà di "guerra civile" e non di "guerra di liberazione", finchè alla frase "avremmo parlato tutti tedesco" non si sostituirà quella "parliamo tutti americano". Perchè di fatto si trattava di scegliere sotto quale dei due padroni cadere, non di recuperare una propria identità nazionale.
            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
            ma_75@bodyweb.com

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            • Sean
              Csar
              • Sep 2007
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              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
              Bisogna mettere un punto fermo sulla retorica resistenziale.
              Dovrebbe essere chiaro pure ai ciechi, oramai, che il Fascismo fu liquidato dai traditori interni e da un colpo di stato "legalizzato" compiuto dal re.
              Fino al Luglio del '43, nonostante la nazione in guerra, nonostante le privazioni, i bombardamenti, i morti civili, il Fascismo stette ancora in sella.
              E' stato eroso dall'interno, vinto da chi aveva a bordo e non certo da fantomatici nemici esterni:
              Gli Alleati poi hanno chiuso quel che restava della partita.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • Blinko
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                Originariamente Scritto da LARRY SCOTT Visualizza Messaggio
                Bla bla bla qualunquismo a gogo, sembra di sentir parlare Berlinguer o Craxi.

                RSI fantoccia? mai sentito parlare del Processo di Verona?


                Comunque una cosa è sfuggita ai "democratici pacifisti" come te o catastrofe, ovvero che qui si parla di morti CIVILI ammazzati dalle brigate garibaldi, non dei militari della RSI....dai per favore non fatemi postare gli articoli sulla famiglia Giordano, sul seminarista 14 enne o sulla bambina 13 enne ammazzata o altre decine e decine di cose simili...mi sembrate un po'grandi per "si ma loro...eh ma loro..."...della serie " ueee ueee lui mi ha tirato una pietra e io lo spintono".

                Se non mi sbaglio ho mantenuto un livello della discussione educato e pacato, senza fare il verso a nessuno, nonostante la grande differenza intercorrente tra me e voi....
                Quindi certe accuse, non solo le vedo gratuite e fuoriluogo, ma mi sembrano proprio tirate li, tanto per, a mezzo tra l'offesa mal celata e la necessità di buttare una carta sul tavolo.
                Qualunquista IO non lo sono mai stato e l'accostamento a Craxi era proprio da risparmiare

                Sono stato il primo a dire che nel marasma creatosi negli ultimi anni di guerra, furono commessi gravi crimini che andrebbero riconsiderati (anche per uscirne ancor più dignitosamente dall'ammissione degli errori e per non buttare ignominia nei confronti dei tanti che combatterono valorosamente, partigiani come Calamandrei, o Ciampi o Pertini e molti altri).

                Detto ciò, e ribatto pure a Sean che mi pare sia un sostenitore della linea di pensiero che il Fascismo era buono fino al 36 (o giù di li, devo essere sincero non ho mai esattamente capito a quale evento collocate la "mala" deriva), se parliamo di Mussolini restauratore dell'ordine nazionale dei primi anni...potreste sentirmi dire delle parole che manco credereste alle vostre orecchie.
                Ma se parliamo della violenza che generò violenza, che portò a reazioni bestiali e brutali da parte di molti, per cortesia sarebbe il caso di non dimenticare che lo squadrismo e la violenza nera che esasperò gli animi iniziò parimenti, se non addirittura prima, di Piazza San Sepolcro.

                Il regime fu, direttamente o indirettamente, violento, brutale e repressore fin dai primi anni. Nacque con la violenza, e si alimentò di violenza anche quando vinse le elezioni (il delitto Matteotti aveva un senso???).
                Anche chiudere un occhio d'innanzi alle violenze delle campagne è una responsabilità del regime. Mussolini odiava lo squadrismo, ma poiché anche d'esso si alimentava la sua struttura e la sua personale figura, non fece nulla nel tentare di comprimere lo strapotere dei Ras provinciali, se non provare poi d'imbrigliare gli squadristi nella struttura, regolamentata, della Milizia.

                La violenza generò violenza. Furono spietati, non si nega...ma ripeto, mi pare inverosimile pensare che durante un moto di liberazione si possa dire "Oh, caro, tu 10 anni fa mi facesti bere litri e litri di olio di ricino perché scioperai...guarda, un buffetto sulla mani, lascia il moschetto e non lo fare più".

                Il qualunquismo lo lascio ad altri, sia di destra che di sinistra.
                sigpic
                http://www.bodyweb.com/forums/blogs-...dal-pieno.html
                Originariamente Scritto da mavors
                [...]puoi fare sempre meglio,ma l'importante non è essere migliori degli altri ma migliorare se stessi

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                • bersiker1980
                  decisamente grosso
                  • Dec 2006
                  • 8449
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                  • Serenissima Veneta Repubblica
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                  Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                  Non ti fa onore buttarla in caciara, anche perchè mi costringi a sintetizzare al massimo: eroici partigiani fanno un'azione di guerriglia, uccidono dei nemici in guerra quindi fuggono esponenendo consapevolmente-lo dice anche Amendola nel brano citato sopra-ai rastrellamenti la popolazione civile.
                  I partigiani vengono decorato come eroi, ma nelle fosse delle Ardeatine non ci sono loro sepolti ma gente che non aveva armi in mano e che non aveva commesso nessuna azione di guerra. Gli eroi di solito sono quelli che si sacrificano, non quelli che causano il sacrificio di altri.
                  Non eroici, mai detto.

                  La sintesi corretta, imho è: civili male armati e peggio addestrati decidono di reagire all'occupante (lasciamo perdere le vicende politiche del tipo "eh ma i tedeschi erano alleati degli italiani fino al giorno prima"xkè la politica non va di pari passo col comune sentire: pure l'esercito USA è alleato del governo Karzai in Afghanistan eppure la popolazione lo considera una forza occupante).

                  I nostri novelli guerriglieri non possono sperare di affrontare in campo aperto il temibile esecito tedesco. Per cui colpiscono una retroguardia di riservisti, peraltro a tutti gli effetti inquadrati nei ranghi dell'esercito nemico.
                  Dopo i fatti, gli occupanti reagiscono in rappresaglia, come avevano già fatto con brutale ferocia in Bielorussia, Ucraina, Polonia (sai meglio di me che durante l'Operazione Barbarossa divisioni SS come la Dirlewanger o la Totenkopf erano, di fatto, preposte esclusivamente ai rastrellamenti di civili).
                  E quindi? siccome il nemico è enormemente più potente di me e reagirà ferocemente, colpendo a casaccio se attaccato, devo accettare l'occupazione passivamente?

                  Non è mai stato così, storicamente, anzi; la rappresaglia rafforza la volontà di resistenza, vedi Afghanistan, Palestina, Indocina, Algeria ecc. ecc.
                  Del resto, imho,in caso contrario la guerriglia non esisterebbe.
                  sigpic

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                  • Blinko
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                    Ma_, la rivolta antifascista vi fu anche durante il ventennio. Ma il regime era forte e la contenne agevolmente data la forza militare (non ancora impiegata in azioni belliche in un primo momento..) e la disponibilità della Milizia che si occupò solo di quello.
                    Gli avversari politici furono ridotti al minimo. La Resistenza riuscì ad organizzarsi solo negli anni successivi quando, proprio grazie alla collaborazione della più forte Resitenza francese e alle armi che arrivarono dalla Gran Bretannia, si riuscì ad avviare la lotta, che sfociò in guerra civile.

                    Chi liberò l'Italia? Beh, si potrebbe agevolmente dire che mentre la resistenza disturbava fortemente i due Regimi nel nord, le forze anglo-americane poterono entare a sud e al centro. Se poi volessimo fare il pelo, che dovremmo dire...che in alcune città del sud gli Americani furono aiutati anche da soggetti non proprio dignitossissimi e che durante la guerra banchettarono con i podestà e che dopoguerra fecero quel che fecero? Avvene anche quello, si sa.

                    La liberazione avvenne grazie a una pluralità di azioni, sia anglo-americane, che della resistenza.
                    Ce l'avrebbero fatta gli uni senza gli altri?
                    Ad onor del vero la resistenza senza gli sten non sarebbe esistita se non in forme isolate...
                    Probabilmente, però, se i tedeschi si fossero concentrati solo sul respingere gli attacchi via mare, difficilmente ci sarebbe stata Anzio.
                    sigpic
                    http://www.bodyweb.com/forums/blogs-...dal-pieno.html
                    Originariamente Scritto da mavors
                    [...]puoi fare sempre meglio,ma l'importante non è essere migliori degli altri ma migliorare se stessi

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                    • ma_75
                      Super Moderator
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                      Blinko, noi siamo sempre il paese in cui Dino Grandi diventa una spia americana e vive con tutti gli onori una felice vecchiaia. Siamo il paese in cui Eugenio Scalfari scrive su Civiltà fascista prima di diventare una icona resistenziale.
                      Siamo il paese in cui i voltagabbana hanno sempre una seconda opportunità e i traditori sono quelli che non deflettono.
                      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                      ma_75@bodyweb.com

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                      • bersiker1980
                        decisamente grosso
                        • Dec 2006
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                        Scusate l'OT, ma solo ora noto "Mag Bar Diktator".

                        Ossia "a morte il dittatore" in lingua farsi.


                        Sembra proprio un frase da Resistenza
                        sigpic

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                        • Blinko
                          Bodyweb Advanced
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                          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                          Blinko, noi siamo sempre il paese in cui Dino Grandi diventa una spia americana e vive con tutti gli onori una felice vecchiaia. Siamo il paese in cui Eugenio Scalfari scrive su Civiltà fascista prima di diventare una icona resistenziale.
                          Siamo il paese in cui i voltagabbana hanno sempre una seconda opportunità e i traditori sono quelli che non deflettono.
                          ....infatti ti ho portato ad esempio altri nomi (e tra tutti, al primo posto, metto Pietro Calamandrei, che a leggere le sue pagine ancora oggi viene la pelle d'oca. Ma_, anzi, te lo consiglio. Non leggere le sue posizioni sul fascismo, è chiaro che non le condividerai....ma leggi i sui scritti sulla giustizia, o sulla scuola -sulla scuola e università!!!-, rimarrai impressionato dalla profondità e dalla attualità delle sue parole. ).
                          sigpic
                          http://www.bodyweb.com/forums/blogs-...dal-pieno.html
                          Originariamente Scritto da mavors
                          [...]puoi fare sempre meglio,ma l'importante non è essere migliori degli altri ma migliorare se stessi

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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
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                            • In piedi tra le rovine
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                            Blinko, anche il regime democratico repubblicano italiano ha avuto ed ha i suoi oppositori (il delitto Moro ha avuto un senso?), ma non per questo non lo si considera un regime legittimo ed internazionalmente riconosciuto (esattamente come lo era l'Italia fascista).
                            Il Fascismo prima si propose come movimento rivoluzionario (da qui anche lo squadrismo o le azioni violente, comuni ad ogni gruppo siffatto) e poi, col potere, si preoccupò di stabilizzare e rassicurare la nazione, per dedicarsi al suo programma riformatore;
                            Dunque in sè è errata l'equazione "opposizione = parte giusta e/o legittima", perchè dovremmo, solo per questo fatto, assolvere le BR in toto.

                            Le contraddizioni sono esplose con la guerra, occasione d'oro per perseguire ciascuno i suoi fini, e quello dei partigiani comunisti non era certo regalare all'Italia la tanto desiderata (?) democrazia, che ci fu solo perchè a vincere furono delle potenze dette "democratiche".
                            Nulla di male, fin qua.
                            La menzogna comincia nella misura in cui una parte della cosidetta "resistenza" si arroga i meriti che non ha, non avendo liberato nessuno:
                            Ancora il 25 Aprile c'erano, come ricordato, i fascisti ed i tedeschi a Milano.
                            Tutto questo rivolgimento - che dobbiamo chiamare, per l'appunto, non guerra di liberazione ma guerra civile - noi non l'avremmo avuto se non ci fosse stato il tradimento del 25 Luglio e l'8 Settembre:
                            Il destino sarebbe stato quello di perdere la guerra tutti uniti, come hanno fatto i tedeschi ed i giapponesi, salvando il concetto stesso di Patria ( che può essere solo una) e la fratellanza nazionale, basata sul legame di sangue che unisce tutti gli italiani.
                            Se ci si imbarcò in una guerra civile fu soltanto a causa della inopinata frattura del corso storico che deve legare una nazione, frattura non ancora sanata (questo è talmente vero che le altre nazioni sconfitte, pur subendo danni inenarrabili, non hanno perduto la comune idea di Patria e di popolo).

                            La "liberazione" sarebbe avvenuta comunque, data la soverchiante forza nemica (se nel '43 si decise il voltafaccia è perchè si sapeva già che era solo questione di tempo perchè si perdesse la guerra), e la "resistenza" non apportò nulla di decisivo, da questo punto di vista, ma la possiamo inquadrare solo nella guerra ideologica che, da fiume carsico, riemerse in superficie, ed è spogliata da un qualsiasi afflato nobile.
                            Ciascuna delle parti in causa volle solo imporre se stessa, ed è straordinario come i comunisti, trovandosi poi a vivere sotto alla bandiera americana, ancora credano di avere avuto un ruolo, anzi ne rivendichino la paternità di questa nuova Italia fondata sull'americanismo:
                            Ci sarebbe da rotolarsi dal ridere, se non stessimo parlando di una tragedia immane.
                            Last edited by Sean; 26-04-2010, 14:38:41.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • THE ALEX
                              Bodyweb Advanced
                              • Sep 2003
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                              Originariamente Scritto da Blinko Visualizza Messaggio
                              Mi pare piuttosto semplicistico liquidare così 4 pagine di discussione affrontate con reciproco rispetto e senza sventolare nastri, ma limitandosi a contestarsi sulla base di dati e documenti storici.

                              Se volete passiamo su altra linea di linguaggio: 20 anni di squadrismo scellerato ed indiscriminato dove furono uccisi e trucidati nel silenzio delle istituzioni un numero imprecisato di sindacalisti, uomini delle camere del lavoro, commercianti, operai dissidenti, nonché le loro famiglie e il furto e la devastazione dei loro averi non poteva che portare all'esasperazione degli animi e la resistenza, oltre al moto di liberazione dai regimi invisi, fu teatro di sanguinari regolamenti di conti.

                              Io sono una persona molto pacifica. Ho una innaturale tendenza al perdone e al soprassedere, più acquisita che innata.
                              Ma penso che, in un contesto come quello del 42-43, dopo aver visto mia padre rastrellato al Quadraro, o uno zio gambizzato, o una camera del commercio devastata o una sede del giornale incendiato...dopo aver visto, magari, la mia famiglia o miei vicini di casa deportati perché si chiamavano Pincherle o Levi...beh, penso che dopo 20 anni di orrore, mi sarei "abbestialito" anche io.

                              Il male di molti è accusare "gli altri" di voler alterare la realtà storica...stando al balcone di un pulpito di cui ci sarebbe ben poco da vantarsi.
                              Ma quale lezione di storia si potrebbe ben volentieri accettare da chi si sente erede dei manganellatori, che non rinnega le loro violenze gratuite, che non rinnega i delitti fatti da italiani contro italiani...nel nome della nazione e del sacro patriottismo?
                              Dovrei, forse, commuovermi all'idea che l'Italia fu lasciata in mano a personaggi come Kappler, Pribke, o ancor meglio Kesselring, mentre si tentava di restaurare chissà quel repubblica fantoccia schiava di Hitler?
                              Il ruolo di molti sarebbe rivalutabile, se fossero morti combattendo fino alla fine, anche se dalla parte che poi si giudicò sbagliata.

                              Per il resto quoto in toto il collega Lagunare
                              4 pagine(adesso 5) di discussione affrontata con rispetto ma che nulla ha a che vedere con il topic iniziale.....ma nulla di nuovo.Come sempre,si cerca di intavolare una discussione sui crimini commessi dai partigiani e si finisce SEMPRE E SOLO a parlare dei fascisti cattivi e dei giudei...
                              Buon divertimento....io ho già dato.
                              « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                              • LARRY SCOTT
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                                4 pagine(adesso 5) di discussione affrontata con rispetto ma che nulla ha a che vedere con il topic iniziale.....ma nulla di nuovo.Come sempre,si cerca di intavolare una discussione sui crimini commessi dai partigiani e si finisce SEMPRE E SOLO a parlare dei fascisti cattivi e dei giudei...
                                Buon divertimento....io ho già dato.
                                .

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