Originariamente Scritto da ma_75
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L'idea finale del progetto era quella di attaccare i tedeschi che da via Rosella avesso ripiegato verso le caserme.
Dopo l'attacco, invece, i militari tedeschi e repubblichini iniziarono il rastrellamento degli abitanti dela zona, che poi furono condotti davanti a Palazzo Barberini.
Ora, prassi militare vuole che non si diano vita a rappresaglie se non dopo le 24 ore dalla intimazione della consegna dei colpevoli.
Invece i tedeschi da li a poche ore portarono i prigionieri alle Ardeatine, luogo del tutto anomalo e imprevedibile sia per un processo sommario che per una esecuzione.
Della rappresaglia non si seppe nulla finché non ci furono i morti alle Ardeatine. La rappresaglia, inoltre, non era immaginabile poiché era più prevedibile che i tedeschi ripiegassero a difesa dei propri posti militari, dal momento che Kappler (come poi confermato da Pribke) e gli altri sapevano (avevano fatto dei prigionieri precedentemente all'evento) che la resistenza stava per avviare una serie di attacchi per "distrarre" i tedeschi in attesa dell'intervento inglese (che poi non avvenne).
Sean, Salvo D'Acquisto (e come lui tanti altri personaggi della resistenza, che vorrei ricordare non erano solo comunista...ma vi erano anche i preti dentro. I comunisti erano solo quelli militarmente organizzati e più politicamente motivati. Più attivi, magari anche più efferati, perché per loro la resistenza andava oltre l'attacco al nazifascismo) si sacrificò. Un eroe nazionale. E su questo non si discute. Si discute, però, se i tedeschi davanti all'eroismo di chi si consegnò evitarono la rappresaglia o meno...
Non mi pare che la regola del 10 a 1 si fermasse dinnanzi agli atti di eroismo degli italiani.
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