CAGLIARI - Poco più di 24 ore di indagini e interrogatori senza sosta e i Carabinieri della Compagnia di Iglesias e del Comando provinciale di Cagliari hanno fermato i tre presunti assassini di Maria Rosanna Carrus, la donna di 71 anni uccisa e bruciata a Siliqua durante un tentativo di furto nella sua casa. Si tratta di tre giovanissimi: uno ha compiuto da poco 17 anni, mentre gli altri due sono diciottenni. Erano stati accompagnati in caserma poco dopo il ritrovamento del corpo dell'anziana vedova perché erano già tenuti sotto controllo dopo precedenti aggressioni in casa di anziani compiute nel paese del Cagliaritano. Nell'abitazione della signora Carrus, intanto, continuano i sopralluoghi e i rilievi del Ris.
La svolta nelle indagini è avvenuta all'alba, quando il sostituto Gilberto Ganassi e la sua collega del Tribunale per i minori Anna Cau, al termine dei lunghissimi interrogatori, hanno disposto il provvedimento di fermo nei confronti dei tre giovani individuati dai Carabinieri come presunti responsabili della rapina e dell'omicidio. Il cadavere della donna sarebbe stato dato alle fiamme nel tentativo di cancellare le tracce del delitto.
Sull'identità dei tre fermati i Carabinieri mantengono il più stretto riserbo, come pure sul ruolo svolto da ciascuno, Pare comunque che uno dei tre abbia ammesso le proprie responsabilità.
La svolta nelle indagini è avvenuta all'alba, quando il sostituto Gilberto Ganassi e la sua collega del Tribunale per i minori Anna Cau, al termine dei lunghissimi interrogatori, hanno disposto il provvedimento di fermo nei confronti dei tre giovani individuati dai Carabinieri come presunti responsabili della rapina e dell'omicidio. Il cadavere della donna sarebbe stato dato alle fiamme nel tentativo di cancellare le tracce del delitto.
Sull'identità dei tre fermati i Carabinieri mantengono il più stretto riserbo, come pure sul ruolo svolto da ciascuno, Pare comunque che uno dei tre abbia ammesso le proprie responsabilità.
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