LHC, finale col botto
Dopo rinvii e guasti gli scienziati del CERN di Ginevra possono festeggiare il loro primo successo: lo scontro tra fasci di particelle più potente della storia. Nella speranza che sia il primo di una lunga serie
Roma - "I primi passi mossi nel territorio della nuova fisica". Così è stato definito dai tecnici e dai responsabili del CERN uno degli esperimenti per cui è stato costruito il Large Hadron Collider di Ginevra, che oggi, dopo aver attraversato una serie guasti tecnici, ha prodotto la prima collisione tra due fasci di protoni con un energia di 7 TeV.
L'evento, che fa parte del progetto ATLAS, è stato trasmesso in diretta sul webcast ufficiale del CERN, ma ancheTwitter non è stato disdegnato come mezzo per diffondere più rapidamente le notizie che venivano dai laboratori. La collisione infatti non è avvenuta al primo tentativo: solo al terzo gli scienziati hanno potuto stappare lo champagne tenuto al fresco per un anno e mezzo, ma anche in quelle ore concitate precedenti il successo i cinguettii provenienti dalla sala di controllo lasciavano trasparire fiducia nella riuscita dell'esperimento.
Così è stato. Dopo aver lavorato ininterrottamente per ore, LHC verrà riportato a uno stato di quiete nelle prossime. Lo step successivo dovrebbe consistere nell'aumentare il numero di fasci di protoni da sparare nell'immensa struttura circolare, lunga 27 chilometri, per ottenere nuovi dati e, come ha esclamato uno dei tecnici nei momenti immediatamente successivi alla collisione, "scrivere nuove pagine sui libri di fisica".
Finalmente qualche notizia interessante che apre le porte a nuove scoperte. Non posso far altro che inchinarmi davanti a tutti gli scienziati che ci hanno lavorato sopra per anni e anni , in particolare agli italiani che hanno contribuito all'opera , confermando che almeno da questo punto di vista siamo tra i migliori.
Dopo rinvii e guasti gli scienziati del CERN di Ginevra possono festeggiare il loro primo successo: lo scontro tra fasci di particelle più potente della storia. Nella speranza che sia il primo di una lunga serie
Roma - "I primi passi mossi nel territorio della nuova fisica". Così è stato definito dai tecnici e dai responsabili del CERN uno degli esperimenti per cui è stato costruito il Large Hadron Collider di Ginevra, che oggi, dopo aver attraversato una serie guasti tecnici, ha prodotto la prima collisione tra due fasci di protoni con un energia di 7 TeV.
L'evento, che fa parte del progetto ATLAS, è stato trasmesso in diretta sul webcast ufficiale del CERN, ma ancheTwitter non è stato disdegnato come mezzo per diffondere più rapidamente le notizie che venivano dai laboratori. La collisione infatti non è avvenuta al primo tentativo: solo al terzo gli scienziati hanno potuto stappare lo champagne tenuto al fresco per un anno e mezzo, ma anche in quelle ore concitate precedenti il successo i cinguettii provenienti dalla sala di controllo lasciavano trasparire fiducia nella riuscita dell'esperimento.
Così è stato. Dopo aver lavorato ininterrottamente per ore, LHC verrà riportato a uno stato di quiete nelle prossime. Lo step successivo dovrebbe consistere nell'aumentare il numero di fasci di protoni da sparare nell'immensa struttura circolare, lunga 27 chilometri, per ottenere nuovi dati e, come ha esclamato uno dei tecnici nei momenti immediatamente successivi alla collisione, "scrivere nuove pagine sui libri di fisica".
Finalmente qualche notizia interessante che apre le porte a nuove scoperte. Non posso far altro che inchinarmi davanti a tutti gli scienziati che ci hanno lavorato sopra per anni e anni , in particolare agli italiani che hanno contribuito all'opera , confermando che almeno da questo punto di vista siamo tra i migliori.
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