impressionante..terremoto abruzzo...

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  • ikuape86
    L' oristanese pizzaiolo
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    • Oristano
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    impressionante..terremoto abruzzo...



  • simonLA
    Bodyweb Advanced
    • Apr 2006
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    • Novara
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    #2
    Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza Messaggio


    azzzzzzzzzzz

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    • Zeta
      Bodyweb Advanced
      • Mar 2008
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      • A Iomla!!!!
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      #3
      minchia.
      Originariamente Scritto da motorhead
      zeta mettiti in firma 'ciao sono zeta, potete ricordarvi di me per episodi come 'ho scoperto angy il fake'' stile troy mcclure

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      • Gary
        Queen Of The Balls - Ex Mod.
        • Mar 2007
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        • Tempio Pausania
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        #4
        fonte ?!
        Originariamente Scritto da modgallagher
        gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
        " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


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        • salsa
          Bodyweb Zenior
          • Jun 2008
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          • .
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          #5
          I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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          • Paul_Anderson
            Bodyweb Senior
            • Jun 2008
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            #6
            Inquietante. Su quale testata giornalistica è apparso l' articolo?
            Where is Jessica Hyde?

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            • Max_79
              L'antitrolls
              • May 2001
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              #7
              Sembrerebbe "il Centro".

              Bye
              Originariamente Scritto da TheSandman
              Brunetta li ha anticipati spregiandoli, ma altrimenti sarebbe finito all'incontrario.

              .Passate a trovarmi e lasciate un messaggio, thx.
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              • ikuape86
                L' oristanese pizzaiolo
                • Feb 2005
                • 18572
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                • Oristano
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                #8
                purtroppo non so che giornale sia ma forse max ha ragione. Qualcuno riesce a vedere la data?

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                • Gonzo-Biker
                  Bodyweb Advanced
                  • Jun 2009
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                  • Cucamonga
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                  #9
                  Si, ma di quando era questa edizione?

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                  • ikuape86
                    L' oristanese pizzaiolo
                    • Feb 2005
                    • 18572
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                    • Oristano
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                    #10
                    Originariamente Scritto da Gonzo-Biker Visualizza Messaggio
                    Si, ma di quando era questa edizione?
                    dovrebbe essere intorno al 2000

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                    • eNdy
                      Bodyweb Senior
                      • Apr 2009
                      • 1134
                      • 182
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                      #11
                      diverse settimane prima del terremoto, c'era chi girava per l'aquila col megafono avvertendo tutti di lasciare la città... e da quanto ho capito da qualche amico, salvo per miracolo, che mi ha raccontato la storia, degli studiosi avevano già previsto il sisma in diverse occasioni, ma con date affrettate, perdendo di credibilità... in stile favola di al lupo al lupo.
                      certo che vedere la notizia sul centro di 10 anni fa è emblematico: la catastrofe si sarebbe con molte probabilità potuta evitare...

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                      • PrinceRiky
                        Bodyweb Senior
                        • Apr 2008
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                        #12
                        ogni tot la terra trema in quelle zone (da quando abbiamo statistiche) e con molta più frequenza i giornali pubblicano articoli di questo genere: quelli che non ci prendono vengono ignorati, quelli che ci prendono fanno scalpore.

                        è facile sapere che "prima o poi" ci sarà un terremoto in una zona, possono essere 20 giorno o 30 anni. nel dubbio si fa un articolo, poi se ci si prende bene (anzi male) se no è come se non fosse successo nente.

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                        • NaturalHardCore
                          Utente sopra la media
                          • Jul 2008
                          • 4953
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                          • Pianella (PE) Conan Gym user
                          • Send PM

                          #13
                          L'articolo è del 9 ottobre 1997
                          Last edited by NaturalHardCore; 28-03-2010, 22:36:16.
                          Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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                          • NaturalHardCore
                            Utente sopra la media
                            • Jul 2008
                            • 4953
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                            • Pianella (PE) Conan Gym user
                            • Send PM

                            #14
                            L'AQUILA (9 ottobre 1997) - La scossa s'è avvertita in maniera distinta: prima il tintinnio dei vetri delle finestre, poi un lieve ondeggiare del pavimento. Cinque, sei secondi in tutto. Palangio mostra il sismogramma di qualche ora prima. «È del terzo grado, forse qualcosa in più- dice, indicando il su e giù del grafico con la punta di una matita-. Ma stavolta l'epicentro è molto più vicino a noi. Tra Fossa e Paganica».

                            Paolo Palangio è il direttore dell'Osservatorio di Geofisica del Castello spagnolo all'Aquila. Lo è da dieci anni e più, ed è sotto la sua gestione che s'è sviluppata questa stazione di rilevamento sismico considerata una delle più importanti dei paesi del bacino mediterraneo. Il tavolo, già ingombro di carte, trabocca dei grafici degli ultimi eventi in Umbria e nelle Marche.

                            Decine di ”zone” di carta, in cui si vedono con chiarezza le tracce dei pennini impazziti al tremar della terra. Su quei fogli, zeppi di linee ora dritte ora contorte, sono registrate centinaia di scosse. Poco distante il ticchettio dei congegni ad orologeria dei sei sismografi dell'osservatorio, echeggia un po' sinistro nello stanzone semivuoto.

                            L'Abruzzo, come le Marche, l'Umbria, la Sicilia, la Calabria ed altre regioni d'Italia fa parte di quel 45 per cento e passa di territorio nazionale considerato al alto rischio sismico. Nel 1915 il terremoto di Avezzano fece oltre 20.000 vittime. Nel corso dei secoli L'Aquila è stata distrutta più volte da sismi catastrofici d'intensità superiore al decimo grado della scala Mercalli.

                            Per questo, dopo le scosse recenti che hanno portato morte e distruzione in Umbria e nelle Marche, è arrivata anche da noi la grande paura. E anche in Abruzzo si è tornati a parlare sempre più spesso del ”big one”, cioè del ”grande” terremoto, del sisma incombente e distruttivo per eccellenza.

                            Ogni area sismica ne ha avuto uno di ”big one”, che, secondo i sismologi, è destinato a ripetersi in maniera ciclica: San Francisco negli Usa nel 1906 (la maggior parte delle case erano di legno e furono distrutte dalle scosse e dagli incendi), Messina 1907, Osaka 1995 per non parlare degli altri terremoti della ”cintura di fuoco” delle zone circumpacifiche.

                            E in Abruzzo? Che cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi anni? Ma, prima di tutto, è poi vera questa storia del ”big one”, o si tratta soltanto di una teoria? «Certo che è vera- dice Palangio -, i sismologi non si sono inventati niente. Dopo un terremoto di grande intensità si hanno le scosse di assestamento che possono durare per un periodo più o meno breve. Poi l'attività sismica scompare e subentra un periodo di quiete che può durare decine o centinaia di anni.

                            Al termine si ha un nuovo terremoto, della medesima intensità. E il ciclo ricomincia. In Abruzzo- continua Palangio - le aree a rischio sono quelle dell'Aquilano e la zona che comprende la Marsica, il Parco Nazionale d'Abruzzo, la zona della Maiella e parte della province di Pescara e di Chieti.

                            L'ultimo grande sisma è stato quello della Marsica nel 1915. Secondo quanto è stato possibile ricostruire dalle cronache dell'epoca, L'Aquila è stata distrutta più volte nel 1400. Un altro evento catastrofico fu quello del 1703 ed ebbe epicentro tra Pizzoli e Campo Felice, con quali effetti ve lo lascio immaginare».

                            Dunque, gli ultimi grandi terremoti sono lontani nel tempo: sono passati 87 anni da quello di Avezzano, 294 anni da quello dell'Aquila. «Sì - spiega Palangio - sono proprio questi i periodi di latenza dagli ultimi “big one”. Come testimonia la storia sismica dei territori interessati, i tempi di stasi nell'Aquilano sono molto lunghi, durano infatti 250-300 anni.

                            Molto più brevi risultano invece quelli riguardanti i terremoti marsicani, anche se una divisione netta è soltanto teorica perché un evento nella Marsica è avvertito nell'altro comprensorio sia pure con intensità minore, e viceversa».

                            Sì ma quando arriverà il prossimo ”big one”?

                            Palangio prende un libretto dallo scaffale, lo sfoglia e legge: «Ecco le statistiche dicono che entro il 2010 c'è il 70 per cento delle probabilità di avere nella zona compresa tra l'Aquilano, la Marsica e l'Alto Sangro, un altro evento catastrofico. Se poi andiamo avanti negli anni e arriviamo al 2070, le probabilità di avere il ”big one” salgono al 100 per cento».

                            Dunque nei prossimi ottant'anni ci sarà un momento in cui la terrà tremerà come nel 1400 o nel 1703 o nel 1915, solo che gli effetti non saranno distruttivi come in passato perché l'edilizia abitativa è molto migliorata e perché si è cominciato a fare prevenzione. Basti pensare che nei secoli andati le case, soprattutto le più povere, erano quelle che erano: costruite con materiali poco resistenti e inadatti.

                            Bastava una scossa anche attorno al settimo, ottavo grado della scala Mercalli per avere effetti distruttivi. Del resto basta guardare alle conseguenze degli ultimi terremoti in Alto Sangro e nell'Aquilano nel 1980 e nel 1984.

                            «Sì, la prevenzione - conclude Palangio - è l'unica strada da seguire. Prevedere un terremoto non è ancora possibile, ma attutirne,anche di molto, gli effetti questo sì. Prevenire vuol dire costruire stabili rigorosamente antisismici, gli unici in grado di resistere a scosse anche violente.

                            È una regola che non va disattesa se si vuole che non si ripeta quanto è accaduto in Irpinia dove costruzioni in cemento armato, fatte male, sono venute giù come castelli di carta. Ma prevenire vuol dire anche una popolazione più consapevole, che si è preparata per un evento del genere, e che quindi non si faccia prendere dal panico che può fare più vittime del terremoto stesso».

                            Fonte: edizione abruzzese del Messaggero del 9 ottobre 1997.
                            Intervista, firmata da Giancarlo De Risio.
                            Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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                            • Gary
                              Queen Of The Balls - Ex Mod.
                              • Mar 2007
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                              • Send PM

                              #15
                              Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
                              ogni tot la terra trema in quelle zone (da quando abbiamo statistiche) e con molta più frequenza i giornali pubblicano articoli di questo genere: quelli che non ci prendono vengono ignorati, quelli che ci prendono fanno scalpore.

                              è facile sapere che "prima o poi" ci sarà un terremoto in una zona, possono essere 20 giorno o 30 anni. nel dubbio si fa un articolo, poi se ci si prende bene (anzi male) se no è come se non fosse successo nente.
                              non è esattamente così. Molti scienziati per le zone a rischio, utilizzano la luna come sistema di previsione. Quando l'orbita della luna la avvicina alla terra, la terra soffredi un ringonfiamento verso il satellite, rilasciando forte energia magnetica, questo causa terremoti. Sono tanti i disastri pre annunciati con questo metodo, oltretutto usato anche da molti popoli antichi per non ritrovarsi nel bel mezzo di un terremoto, ma si continua a non dare ascolto a questa storia, e chi prevede i terremoti in questo modo ( azzeccandoci ) viene indicato come pazzo o megalomane.
                              Originariamente Scritto da modgallagher
                              gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
                              " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


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