If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Il fatto che questo busi abbia subito delle violenze da piccolo (che lo hanno fatto evidentemente diventare cosi' com'e') non lo giustifica di certo. Cosi' come non giustifica quei maiali che lo invitano in TV per dello schifosissimo share.
Bye
Originariamente Scritto da TheSandman
Brunetta li ha anticipati spregiandoli, ma altrimenti sarebbe finito all'incontrario.
.Passate a trovarmi e lasciate un messaggio, thx.
________
Le frasi di Busi in quella trasmissione, che peraltro non sono uno scoop dell'ultim'ora, hanno un loro senso.
Ciò che causa la maggior parte dei danni, nelle vittime di abusi pedofili, è il non detto: semplificando brutalemente, l'essere esposti a un'esperienza vissuta come proibita e poi negata dall'attore adulto. Che, tanto per peggiorare le cose, spesso è una figura di riferimento primaria.
La cosa sensata del discorso di Busi quindi è che vivere determinate esperienze alla luce del sole (come uno scherzo, con la consapevolezza dichiarata di tutti) è molto meno dannoso dell'esperienza di abuso a cui spesso si associa la pedofilia.
Sbaglio o in un certo senso hai fatto una differenziazione tra pedofilia "buona" e pedofilia "cattiva"?
E fino qua ci siamo...Ma come collegare quanto sopra con quello che dice Busi, ovvero "vivere alla luce del sole" esperienze quali l'adulto che masturba il tredicenne, o altri pervertiti che si infilano il sesso dell'infante in bocca, cosa che fa agghiacciare al solo scriverlo, figurarsi a vederlo?
Una cosa è portare alla superficie i danni causati dagli abusi sessuali (pedofilia, stupri etc...), altra è farne un pubblcio elogio, come fa quell'essere che va in tv.
Il problema è che gli argomenti tabù, ovvero di cui non si può parlare, portano spesso problemi. Tra i nativi americani era tabù parare dei morti in battaglia, tra i nativi polinesiani era tabù parlare della testa delle persone. E' difficile che un simile tabù porti problemi. Eliminare il dialogo su una cosa potenzialmente devastante come la pedofilia, che comprende orrendi abusi, di danni ne può portare in quantità enorme.
Come ho detto, a me non sembra che Busi abbia fatto un'apologia della pedofilia. Ha detto molte più cose sulla questione di tutti gli interventi di questa discussione che vogliono ridurre il problema a "non bisogna parlare del marcio". Atteggiamento pessimo, che non porta nulla di buono alle vittime di abusi. Una persona che abbia subito abusi nell'infanzia viene dissuasa dal parlare di queste esperienze, perché simili racconti vengono percepiti dall'ascoltatore come disturbanti e di cattivo gusto. Ripetendo il messaggio distruttivo che bisogna fingere che certe cose non esistano, impedendo di elaborarle. Io non dubito che ciò venga fatto in perfetta buona fede, ma è comunque un figlio nefasto della cultura del tabù.
Cosa ha detto Busi?
Primo: che la sessualità di un bambino di quattro anni è diversa da quella di un ottenne o di un tredicenne e mettere tutto in un generico calderone detto "pedofilia" è sbagliato. Discorso giustissimo, sono cose diverse, a prescindere da eventuali valutazioni del fatto che siano cose buone o cattive.
Secondo: che un rapporto tra un tredicenne e un adulto non si configura per forza come un abuso. Penso a un mio amico di quattordici anni che si scopava una tipa di ventuno, caspita che abuso, diventò l'eroe di noi tutti. Penso a una mia amica che a quindici anni si mise con un ventottenne. Il padre, una volta accertati i sentimenti di lei e la serietà della intenzioni di lui, avallò la cosa, permettendogli anche di dormire nella stessa stanza quando lui si fermava a casa (sono di due città diverse); oggi stanno ancora insieme. Né a me né a nessun altro è mai passato per la testa che lei potesse restare traumatizzata, al limite ci siamo chiesti all'inizio quanto sarebbe durata una storia d'amore con una differenza d'età così marcata. Per ora sono sei anni.
Un altro mio amico a tredici anni si è fatto una diciottenne. Altro eroe passato alla storia. In teoria lei sarebbe dovuta andare in galera, lui non mi sembrò tanto traumatizzato però. E non credo lo sarei stato nemmeno io in quella situazione.
Terzo: determinati avvenimenti, se vissuti alla luce del sole, vengono interiorizzati dal bambino come cose normalissime. Ma che gliene deve fregare a un bambino di due anni se gli prendono in bocca il pisellino invece del piede o del naso, o invece di fargli le pernacchie sulla pancia? Un tubo di niente, non è lui a sessualizzare la cosa, e probabilmente neanche l'adulto. E' un gioco privo di malizia. Oggi ci troviamo in una tale situazione di tabù che ho visto con i miei occhi due signore protestare perché un bambina di quattro-cinque anni era stata accompagnata a fare la pipì al ristorante dal padre, nel gabinetto dei maschi ovviamente. L'idea disturbante era un uomo adulto che asciugava la vulva della bambina con la carta igienica, cosa naturale nei confronti di una bambina di età tale da non poter provvedere da sola alla propria pulizia. Poteva andare la madre? Certo. Il fatto che sia stata accompagnata invece dal padre le avrà creato qualche trauma? Ovviamente no, l'unico "trauma" potrebbero averglielo creato le due galline starnazzanti.
Quarto: certe cose sono sempre successe. Bene, allora vogliamo parlare di questo argomento, o facciamo finta che non esista e lasciamo le vittime di abuso a cuocere nel loro brodo?
Quinto: la pedopornografia va perseguita, così come ogni forma di abuso sui minori (distinta dai non abusi, come il tredicenne che è felicissimo di fare sesso con la nave-scuola diciottenne).
Non c'è stata, in sei pagine di 3d, una minima discussione sugli argomenti di Busi. Sembra che le uniche parole che siano arrivate alle coscienze siano "pisellino in bocca" e "un adulto che fa una **** a un tredicenne". Io non vedo come questo possa portare buoni frutti, o essere d'aiuto alle vittime d'abuso, che ho conosciuto tra l'altro in notevole quantità nella vita privata e in quella lavorativa.
Sbaglio o in un certo senso hai fatto una differenziazione tra pedofilia "buona" e pedofilia "cattiva"?
In un certo senso sì. Per pedofilia oggi si intende qualsiasi rapporto vagamente sessualizzato tra un adulto e una persona non adulta. Quindi si finisce a chiamare "pedofilia" il padre che punisce il bambino prendendolo a sberle sul culo oppure il mio amico tredicenne che andò a letto con la diciottenne oppure quel tizio arrestato in Brasile per aver baciato la figlia bambina sulla labbra invece che sulla guancia. Io questa roba non la definisco pedofilia, ma se tu la vuoi chiamare così, allora sarebbe pedofilia normale e non dannosa.
Originariamente Scritto da Sean
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
Il problema è che gli argomenti tabù, ovvero di cui non si può parlare, portano spesso problemi. Tra i nativi americani era tabù parare dei morti in battaglia, tra i nativi polinesiani era tabù parlare della testa delle persone. E' difficile che un simile tabù porti problemi. Eliminare il dialogo su una cosa potenzialmente devastante come la pedofilia, che comprende orrendi abusi, di danni ne può portare in quantità enorme.
Come ho detto, a me non sembra che Busi abbia fatto un'apologia della pedofilia. Ha detto molte più cose sulla questione di tutti gli interventi di questa discussione che vogliono ridurre il problema a "non bisogna parlare del marcio". Atteggiamento pessimo, che non porta nulla di buono alle vittime di abusi. Una persona che abbia subito abusi nell'infanzia viene dissuasa dal parlare di queste esperienze, perché simili racconti vengono percepiti dall'ascoltatore come disturbanti e di cattivo gusto. Ripetendo il messaggio distruttivo che bisogna fingere che certe cose non esistano, impedendo di elaborarle. Io non dubito che ciò venga fatto in perfetta buona fede, ma è comunque un figlio nefasto della cultura del tabù.
Cosa ha detto Busi?
Primo: che la sessualità di un bambino di quattro anni è diversa da quella di un ottenne o di un tredicenne e mettere tutto in un generico calderone detto "pedofilia" è sbagliato. Discorso giustissimo, sono cose diverse, a prescindere da eventuali valutazioni del fatto che siano cose buone o cattive.
Secondo: che un rapporto tra un tredicenne e un adulto non si configura per forza come un abuso. Penso a un mio amico di quattordici anni che si scopava una tipa di ventuno, caspita che abuso, diventò l'eroe di noi tutti. Penso a una mia amica che a quindici anni si mise con un ventottenne. Il padre, una volta accertati i sentimenti di lei e la serietà della intenzioni di lui, avallò la cosa, permettendogli anche di dormire nella stessa stanza quando lui si fermava a casa (sono di due città diverse); oggi stanno ancora insieme. Né a me né a nessun altro è mai passato per la testa che lei potesse restare traumatizzata, al limite ci siamo chiesti all'inizio quanto sarebbe durata una storia d'amore con una differenza d'età così marcata. Per ora sono sei anni.
Un altro mio amico a tredici anni si è fatto una diciottenne. Altro eroe passato alla storia. In teoria lei sarebbe dovuta andare in galera, lui non mi sembrò tanto traumatizzato però. E non credo lo sarei stato nemmeno io in quella situazione.
Terzo: determinati avvenimenti, se vissuti alla luce del sole, vengono interiorizzati dal bambino come cose normalissime. Ma che gliene deve fregare a un bambino di due anni se gli prendono in bocca il pisellino invece del piede o del naso, o invece di fargli le pernacchie sulla pancia? Un tubo di niente, non è lui a sessualizzare la cosa, e probabilmente neanche l'adulto. E' un gioco privo di malizia. Oggi ci troviamo in una tale situazione di tabù che ho visto con i miei occhi due signore protestare perché un bambina di quattro-cinque anni era stata accompagnata a fare la pipì al ristorante dal padre, nel gabinetto dei maschi ovviamente. L'idea disturbante era un uomo adulto che asciugava la vulva della bambina con la carta igienica, cosa naturale nei confronti di una bambina di età tale da non poter provvedere da sola alla propria pulizia. Poteva andare la madre? Certo. Il fatto che sia stata accompagnata invece dal padre le avrà creato qualche trauma? Ovviamente no, l'unico "trauma" potrebbero averglielo creato le due galline starnazzanti.
Quarto: certe cose sono sempre successe. Bene, allora vogliamo parlare di questo argomento, o facciamo finta che non esista e lasciamo le vittime di abuso a cuocere nel loro brodo?
Quinto: la pedopornografia va perseguita, così come ogni forma di abuso sui minori (distinta dai non abusi, come il tredicenne che è felicissimo di fare sesso con la nave-scuola diciottenne).
Non c'è stata, in sei pagine di 3d, una minima discussione sugli argomenti di Busi. Sembra che le uniche parole che siano arrivate alle coscienze siano "pisellino in bocca" e "un adulto che fa una **** a un tredicenne". Io non vedo come questo possa portare buoni frutti, o essere d'aiuto alle vittime d'abuso, che ho conosciuto tra l'altro in notevole quantità nella vita privata e in quella lavorativa.
In un certo senso sì. Per pedofilia oggi si intende qualsiasi rapporto vagamente sessualizzato tra un adulto e una persona non adulta. Quindi si finisce a chiamare "pedofilia" il padre che punisce il bambino prendendolo a sberle sul culo oppure il mio amico tredicenne che andò a letto con la diciottenne oppure quel tizio arrestato in Brasile per aver baciato la figlia bambina sulla labbra invece che sulla guancia. Io questa roba non la definisco pedofilia, ma se tu la vuoi chiamare così, allora sarebbe pedofilia normale e non dannosa.
posso condividere il discorso del 13enne con la 18enne e viceversa ma non condivido il discorso del pisellino in bocca = a piedino in bocca o via dicendo.
In questo caso io lo vedo come un abuso per il semplice motivo che l'adulto è cosciente di quello che fa mentre il bambino no pensando che sia solamente un gioco quando in realtà per l'adulto non lo è affatto. Questo è abuso punto.
In questo caso io lo vedo come un abuso per il semplice motivo che l'adulto è cosciente di quello che fa mentre il bambino no pensando che sia solamente un gioco quando in realtà per l'adulto non lo è affatto. Questo è abuso punto.
Questo è un discorso sensato, ma io non penso che ci debba essere automaticamente della malizia da parte dell'adulto. Non riesco a vedere come "atto sessuale" il toccare con la bocca il pistolino di un bimbo.
Originariamente Scritto da Sean
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
Il problema è che gli argomenti tabù, ovvero di cui non si può parlare, portano spesso problemi. Tra i nativi americani era tabù parare dei morti in battaglia, tra i nativi polinesiani era tabù parlare della testa delle persone. E' difficile che un simile tabù porti problemi. Eliminare il dialogo su una cosa potenzialmente devastante come la pedofilia, che comprende orrendi abusi, di danni ne può portare in quantità enorme.
Come ho detto, a me non sembra che Busi abbia fatto un'apologia della pedofilia. Ha detto molte più cose sulla questione di tutti gli interventi di questa discussione che vogliono ridurre il problema a "non bisogna parlare del marcio". Atteggiamento pessimo, che non porta nulla di buono alle vittime di abusi. Una persona che abbia subito abusi nell'infanzia viene dissuasa dal parlare di queste esperienze, perché simili racconti vengono percepiti dall'ascoltatore come disturbanti e di cattivo gusto. Ripetendo il messaggio distruttivo che bisogna fingere che certe cose non esistano, impedendo di elaborarle. Io non dubito che ciò venga fatto in perfetta buona fede, ma è comunque un figlio nefasto della cultura del tabù.
Cosa ha detto Busi?
Primo: che la sessualità di un bambino di quattro anni è diversa da quella di un ottenne o di un tredicenne e mettere tutto in un generico calderone detto "pedofilia" è sbagliato. Discorso giustissimo, sono cose diverse, a prescindere da eventuali valutazioni del fatto che siano cose buone o cattive.
Secondo: che un rapporto tra un tredicenne e un adulto non si configura per forza come un abuso. Penso a un mio amico di quattordici anni che si scopava una tipa di ventuno, caspita che abuso, diventò l'eroe di noi tutti. Penso a una mia amica che a quindici anni si mise con un ventottenne. Il padre, una volta accertati i sentimenti di lei e la serietà della intenzioni di lui, avallò la cosa, permettendogli anche di dormire nella stessa stanza quando lui si fermava a casa (sono di due città diverse); oggi stanno ancora insieme. Né a me né a nessun altro è mai passato per la testa che lei potesse restare traumatizzata, al limite ci siamo chiesti all'inizio quanto sarebbe durata una storia d'amore con una differenza d'età così marcata. Per ora sono sei anni.
Un altro mio amico a tredici anni si è fatto una diciottenne. Altro eroe passato alla storia. In teoria lei sarebbe dovuta andare in galera, lui non mi sembrò tanto traumatizzato però. E non credo lo sarei stato nemmeno io in quella situazione.
Terzo: determinati avvenimenti, se vissuti alla luce del sole, vengono interiorizzati dal bambino come cose normalissime. Ma che gliene deve fregare a un bambino di due anni se gli prendono in bocca il pisellino invece del piede o del naso, o invece di fargli le pernacchie sulla pancia? Un tubo di niente, non è lui a sessualizzare la cosa, e probabilmente neanche l'adulto. E' un gioco privo di malizia. Oggi ci troviamo in una tale situazione di tabù che ho visto con i miei occhi due signore protestare perché un bambina di quattro-cinque anni era stata accompagnata a fare la pipì al ristorante dal padre, nel gabinetto dei maschi ovviamente. L'idea disturbante era un uomo adulto che asciugava la vulva della bambina con la carta igienica, cosa naturale nei confronti di una bambina di età tale da non poter provvedere da sola alla propria pulizia. Poteva andare la madre? Certo. Il fatto che sia stata accompagnata invece dal padre le avrà creato qualche trauma? Ovviamente no, l'unico "trauma" potrebbero averglielo creato le due galline starnazzanti.
Quarto: certe cose sono sempre successe. Bene, allora vogliamo parlare di questo argomento, o facciamo finta che non esista e lasciamo le vittime di abuso a cuocere nel loro brodo?
Quinto: la pedopornografia va perseguita, così come ogni forma di abuso sui minori (distinta dai non abusi, come il tredicenne che è felicissimo di fare sesso con la nave-scuola diciottenne).
Non c'è stata, in sei pagine di 3d, una minima discussione sugli argomenti di Busi. Sembra che le uniche parole che siano arrivate alle coscienze siano "pisellino in bocca" e "un adulto che fa una **** a un tredicenne". Io non vedo come questo possa portare buoni frutti, o essere d'aiuto alle vittime d'abuso, che ho conosciuto tra l'altro in notevole quantità nella vita privata e in quella lavorativa.
Bob, in un post così lungo non ne hai presa una neppure per sbaglio.
1) Chi ha detto che di pedofilia e dei suoi abusi non si deve parlare?
Qua tutti stanno dicendo che è l'apologia della pedofilia che va censurata, non il portare all'attenzione di chi può intervenire il problema, perchè di questo si tratta, di un gigantesco problema, di una devianza sessuale.
Dire che non c'è nulla di male nel fatto che un adulto masturbi un tredicenne è apologia di reato, perchè un tredicenne non può essere consenziente, è al di sotto dei limiti della legge e della presa di coscienza, vede il "gioco" in maniera assai diversa rispetto alle mire dell'adulto.
L'adulto è il soggetto consapevole di ciò che sta compiendo, non il minore, che è l'oggetto passivo che può riportare gravi e seri danni da un'azione del genere, irrecuperabili.
2) "Un gioco privo di malizia" mettersi in bocca il sesso infante del neonato?
Ma scherziamo?
Ma qua siamo alla perversione più smascherata, siamo al delitto contro l'infanzia ed il buon senso, siamo all'abnorme mostruoso, perchè un adulto si impadronisce del sesso di un infante inconsapevole e ne fa l'oggetto di piacere, simbolo di una sessualità malata e pericolosa, altro che "gioco privo di malizia", dietro c'è un abisso di perdizione.
3) Ti ricordo che l'età del consenso, in Italia, è di quattordici anni, non al di sotto.
"Del consenso", Bob, non dello stupro, ovvero l'eventuale quattordicenne deve dire "sì" al maggiorenne, e questa età si alza se c'è un rapporto di parentela o fiduciario tra adulto e minore, perchè la persona che la legge preserva è il minore, non la voglia sessuale dell'adulto.
Parlare quindi di adulti che masturbano tredicenni è già fuori legge, è, nè più nè meno, atto pedofilo, violenza sull'infanzia, stupro.
Non esiste alcuna possibile capriola logica che possa solo lontanamente giustificare uno schifo simile.
Infine una nota personale:
Forse è il caso che tu riveda le tue amicizie, oltre a certe tue "singolari" prese di posizione.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
posso condividere il discorso del 13enne con la 18enne e viceversa ma non condivido il discorso del pisellino in bocca = a piedino in bocca o via dicendo.
In questo caso io lo vedo come un abuso per il semplice motivo che l'adulto è cosciente di quello che fa mentre il bambino no pensando che sia solamente un gioco quando in realtà per l'adulto non lo è affatto. Questo è abuso punto.
ma guarda che il bambino non differenzia le cose, poi se vi piace immaginare l'adulto che fa una pompa al bambino e state meglio con voi stessi è ok, ma se la immaginate come una pernacchia sulla pancia la cosa è diversa.
Ci sono da fare i dovuti distinguo, una cosa è una situazione vera e propria di abuso, un'altra è il gioco, ricordo che da piccolo un mio amico (aveva 13 anni) mi raccontò che si svegliò con un'erezione ed era nudo nel letto, il padre, con la moglie presente, per gioco e per mettere in imbarazzo il mio amico che non ne voleva sapere di svegliarsi, gli afferrò il pene stringendolo forte praticamente per svegliarlo e la cosa scoppiò in una risata, non ebbe particolari conseguenze traumatiche.
Se c'è un errore che busi fa è non fare le distinzioni dovute, anche perchè mi sembra che abbia un tono provocatorio. In tv però, almeno quando si parla di certi argomenti, c'è la necessità di essere più precisi.
Questo è un discorso sensato, ma io non penso che ci debba essere automaticamente della malizia da parte dell'adulto. Non riesco a vedere come "atto sessuale" il toccare con la bocca il pistolino di un bimbo.
grazie a dio per me ha risposto a tutto sean
Originariamente Scritto da Sean
Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
Se c'è una cosa su cui non sono d'accordo con te bob è che viste da te le cose possono sembrare decontestualizzate dalla nostra cultura di appartenenza, viste da un bambino che diviene adulto, possono essere interpretate "male", con conseguenze spesso traumatiche. Hai voglia poi a parlare di efebi...
A me il discorso di bob mi sembra condivisibile una volta scisso bene le motivazioni dell'adulto (che nei casi descritti da busi possono essere davvero di pedofilia) da quello che arriva "di fatto" al bambino. Con l'aumentare dell'età è anche vero che i discorsi cambiano radicalmente.
L'unica domanda che volevo porre a bob:
te parli di tribù e di tabù che queste condividevano. In questo senso un bambino è bene che anche da noi ci sia uniformità di tabù (nel bene o nel male) perché un bambino educato diversamente potrebbe poi avere problemi con il "resto del mondo"...non credi?
Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
Bob Terwilligerm ma tu credi sempre in quello che scrivi qui sul forum? Oppure ti diverti solo a prendere posizioni curiose e vedere le polemiche che ne vengono fuori?
L'apologia alla pedofilia di Busi c'è stata eccome, il giustificare certe azioni su minori inconsapevoli per me è un' apologia!
Scusate ma sto partendo per delle lande desolate dove non esistono le connessioni ad internet. Torno lunedì e replico.
Originariamente Scritto da Sean
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta